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disperso in sardegna


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Ero in sardegna e ho letto e sentito la notizia di un pescasub che non e' piu' riemerso dalla acqua di platamona , un professore praticante assiduo di pesca in apnea . Non so' se e' stato ritrovato in queste ultime ore , ho letto che han ritrovato il fucile in poca acqua e la macchina parcheggiata . good luck :clover:

 

A margine di questa triste notizie pero' i giornali riportavano che la persona si era immersa di notte ed era un abituè delle pescate notturne. Negli articoli apparsi ripetevano che "era molto pratico perche' era solito immergersi da solo , sempre di notte , uscendo dal mare solo alla prime luci dell'alba ...." per i giornalisti tutto cio' era normale .

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e purtroppo non è finita........

Nella provincia di Cosenza sembra che sub di 45 anni sia morto per "sovradistenzione polmonare" (posso immaginare che fosse in immersione con le bombole, ma non so altro)...........

Condoglianze alle famiglie ...........

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Purtroppo il corpo del sub risulta ancora disperso ed è veramente una tristezza tutto cio.

Volevo però condividere con voi tutti quello che è il mio pensiero a riguardo.

 

La spiaggia di platamona è uno di quei posti magici per me, fin da ragazzino mi buttavo in acqua armato di apache 75 a caccia di mormore ed orate sempre abbondanti e quando non avevo la muta addosso ci pescavo pure a canna con l'amo.

Esattamente difronte alla spiaggia ad 80 metri dalla riva troviamo i famossissimi scogli, una piccola striscia di roccia in mezzo a tanta sabbia che racciude in se tutto il pesce della zona.

E' un posto stupendo con fondali bassi e sopratutto quegli scogli che arrivano fin fuori l'acqua sono stati per me sempre un sereno rifugio, mi hanno sempre dato fin dall'inizio una grande sicurezza, una tranquillità aggiunta, i gommoni non ci passavano sopra, toglievo la maschera e mi sedevo sopra a guardare la spiaggia di fronte, insomma una vera pacchia.

Ricordo ancora la prima spigola presa qualche temo fa , i cefali che nelle giornate giuste sono abbondanti, i super saragoni laureati che li puoi soltanto vedere, ricordo con piacere una corvina presa in un metro d'aqua alle 5 e mezza del mattino con ancora il buoi, insomma tanti ma tanti bei ricordi.

 

Ed adesso dopo aver appreso della scomparso di un pesca sub proprio in quei posti mi tocca il cuore e mi fan sentire estremamente insicuro, come se tutte le mie certezze sono fossero più tali.

Sarà che son diventato papa da appena due mesi sarà che la mia vita ormai ruota attorno alla mia bimba ma per un attimo ho pensato di appendere le pinne ad un chiodo e mollare questo bellissimo sport.

So che la pesca sub non è uno sport esule da pericoli ma si sa, finche non ci troviamo davanti al fatto compiuto o comunque non ci tocca da vicino non ci si rende mai conto.

 

Sono esattamente dal 10 agosto 2010 che non entro più in acqua per pescare ed adesso non si sento più di avere la giusta tranquillita per poterlo fare.

 

Ragazzi cosa ne pensate?

 

Vi saluto

Giuseppe

 

 

 

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Caro Gatto,

 

hai centrato in pieno il pensiero di molti utenti, secondo me.

 

Il forum e le moderne tecnologie di comunicazione hanno avuto la capacità di unire in un unico pensiero tutto ciò che prima era solo nell'intimo di ognuno di noi.

 

E come se per incanto i nostri dubbi, le nostre paure e anche le nostre emozioni, siano state amplificate dalle conferme di tutti noi messi insieme.

 

E così, dato è siamo riusciti a sentirci un tutt'uno quando ci raccontiamo cosa si prova nell'insagolare un bel dentice, siamo altresì riusciti a confermare pubblicamente le paure di quando siamo soli in acqua.

 

I figli ci mettono del loro, è vero, ma scagli la prima pietra chi ultimamente non si è messo davanti allo specchio, dopo aver letto della scomparsa di un nostro "amico" del forum, e abbia sentito ancora una volta un senso di disagio, nel pensare alle apnee e a "quel pesce" un po più profondo, o a pensare di quella volta nel torbido che nel voltare la faccia sul fondo ti è improvvisamente comparso davanti un pezzo di rete abbandonata!

 

Sarà, come spesso si dice, che l'età rende più consapevoli, o saranno le tante esperienze raccontate da tutti, ma mi è parso di percepire anche tra i "big" che a volte il pensiero va dove non vorrebbe mai che andasse: LA PAURA.

 

E per paura non intendo quella sana sensazione che ti rende responsabile, ma un leggero senso di impotenza che qualche volta ti blocca l'adrenalina a metà, lasciandoti con un pizzico di amaro in bocca per non aver goduto in pieno della "sfrontataggine" che in passato era parte di te.

 

Se devo scendere più profondo aspetto solo l'estate, l'acqua cristallina e devo aver dormito bene la notte, prima di decidermi a farlo. Sempre di più cerco compagnìa, nelle mie uscite e, dato che non sempre posso andare in coppia, la sera prima penso e ripenso a tutte le azioni che faccio, prima, durante e dopo la pesca.

 

Credo che stiamo vivendo una nuova epoca, della subacquea, più consapevole e più umana.

 

 

 

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