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Siamo davvero tanto indietro ?


Ospite patnel

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E' come se io pagassi la guardia di finanza che mi viene a fare un controllo in azienda,probabilmente un occhio lo chiude..

 

Se le persone sono disoneste credo di si.

Tu hai prove per affermarlo? Credo che bisognerebbe fare attenzione a scrivere certe cose.

Il test ha un costo, e l'altela lo deve pagare, in aida. Il costo lo ha anche il test se fatto dalla CMAS, perchè in quel caso non dovrebbero chiudere un occhio? I test sono gli stessi...

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E' come se io pagassi la guardia di finanza che mi viene a fare un controllo in azienda,probabilmente un occhio lo chiude..

 

Se le persone sono disoneste credo di si.

Tu hai prove per affermarlo? Credo che bisognerebbe fare attenzione a scrivere certe cose.

Il test ha un costo, e l'altela lo deve pagare, in aida. Il costo lo ha anche il test se fatto dalla CMAS, perchè in quel caso non dovrebbero chiudere un occhio? I test sono gli stessi...

 

Ti abbiamo già spiegato che le regole non sono le stesse. Poi su onestà o meno non sta certo a noi dirlo, rimane il fatto che quando un controllo è "richiesto" per come la vedo io è ridicolo. Il che non vuol dire che da una parte siano tutti dopati e dall'altra tutti santi, ci mancherebbe altro! E' una questione di serietà.

La CMAS può avere questo pro, a fronte di mille contro, ed è uno dei motivi per cui molti fuoriclasse preferiscono AIDA, che non è altro che l'insieme di privati che si organizzano per fare gare. Possono essere persone in gambissima, probabilmente lo sono, ma ciò non cambia la sostanza che sono privati che si autogestiscono e possono fare e disfare le regole secondo le esigenze. Riguardo l'antidoping per esempio, ti chiedo, chi sono gli organi a giudicare di eventuali violazioni? Non mi risulta sia la procura nazionale antidoping... se dopo il record di Mullins dove tu mi dici esserci stato controllo antidoping venisse riscontrata una violazione (a quale protocollo tra l'altro?) quale sarebbe la sanzione?

 

Comunque non è questo a interessarci. La nostra domanda è perché certi record riescono ad avere un minimo di eco ed altri no. Personalmente io credo che non abbia niente a che vedere con distanze o tempi. Per il 99% della popolazione che in statica si facciano 8 o 10 minuti non fa differenza, è comunque un'enormità, quindi pensare che un record federale non faccia breccia perché ce n'è un altro migliore in un altro circuito mi pare riduttivo. Idem per una dinamica da 230 o 260 metri... per un ignorante della materia non cambia.

Ciò che differenzia è il modo di propagandare certe imprese, o il modo di non propagandarle.

La risposta del giornalista della Gazzetta è stata molto chiara. Loro ricevono centinaia di segnalazioni ogni giorno di imprese più e meno sportive e devono fare una salezione. Solo per il fatto di essere una federazione con oltre 200.000 tesserati la FIPSAS dovrebbe garantire che i propri comunicati stampa non sono farlocchi. Ma bisogna scriverli e bisogna mandarli ai media. Bisogna crearsi una rete di rapporti con i giornali e le tv, bisogna investire qualche denaro nel preconfezionare servizi spendibili quando ce n'è occasione. Ma manca un progetto, e forse pure la volontà di metterlo in piedi.

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Ti abbiamo già spiegato che le regole non sono le stesse. Poi su onestà o meno non sta certo a noi dirlo, rimane il fatto che quando un controllo è "richiesto" per come la vedo io è ridicolo. Il che non vuol dire che da una parte siano tutti dopati e dall'altra tutti santi, ci mancherebbe altro! E' una questione di serietà.

 

 

Assolutamente d'accordo. Però rispondevo a qualcuno che metteva in dubbio i controlli antidoping di una e non dell'altra basandosi su di una presupposta disonestà. Insomma...

 

 

La CMAS può avere questo pro, a fronte di mille contro, ed è uno dei motivi per cui molti fuoriclasse preferiscono AIDA, che non è altro che l'insieme di privati che si organizzano per fare gare. Possono essere persone in gambissima, probabilmente lo sono, ma ciò non cambia la sostanza che sono privati che si autogestiscono e possono fare e disfare le regole secondo le esigenze. Riguardo l'antidoping per esempio, ti chiedo, chi sono gli organi a giudicare di eventuali violazioni? Non mi risulta sia la procura nazionale antidoping... se dopo il record di Mullins dove tu mi dici esserci stato controllo antidoping venisse riscontrata una violazione (a quale protocollo tra l'altro?) quale sarebbe la sanzione?

 

Non conosco i regolamenti a perfezione in effetti è una domanda che ha molto senso. Per chiarezza, io non sono l'avvocato dell'aida, tutt'al più posso avere a cuore la prestazione di mullins. Credo che, essendo "privata" le sanzioni vengano date al suo interno, quindi come credo tu voglia far notare, al di fuori dello sport ufficiale.

 

Comunque non è questo a interessarci. La nostra domanda è perché certi record riescono ad avere un minimo di eco ed altri no. Personalmente io credo che non abbia niente a che vedere con distanze o tempi. Per il 99% della popolazione che in statica si facciano 8 o 10 minuti non fa differenza, è comunque un'enormità, quindi pensare che un record federale non faccia breccia perché ce n'è un altro migliore in un altro circuito mi pare riduttivo. Idem per una dinamica da 230 o 260 metri... per un ignorante della materia non cambia.

Ciò che differenzia è il modo di propagandare certe imprese, o il modo di non propagandarle.

La risposta del giornalista della Gazzetta è stata molto chiara. Loro ricevono centinaia di segnalazioni ogni giorno di imprese più e meno sportive e devono fare una salezione. Solo per il fatto di essere una federazione con oltre 200.000 tesserati la FIPSAS dovrebbe garantire che i propri comunicati stampa non sono farlocchi. Ma bisogna scriverli e bisogna mandarli ai media. Bisogna crearsi una rete di rapporti con i giornali e le tv, bisogna investire qualche denaro nel preconfezionare servizi spendibili quando ce n'è occasione. Ma manca un progetto, e forse pure la volontà di metterlo in piedi.

 

 

Da quello che scrivi sembra chiaro che la fipsas abbia le proprie colpe. Per un Genoni con lo scoter abbiamo le pagine sulla gazzetta, per un mullins in piscina il video su repubblica, perchè non c'è niente in giro per i mondiali di pesca o altri eventi simili?

 

Allora bisogna rispondere a queste semplici domande:

 

- la fipsas ha i mezzi per propagandare questo sport come si deve?

Se non li ha, che trovi i mezzi, perchè sennò cosa si tessera a fare la gente? Se li ha ma sono dati a persone non competenti, che si cambino queste persone e amen. Non credo che Genoni abbia 20 persone all'ufficio stampa :-)

 

 

A livello personale, non mi interessa molto che questo sport abbia seguito o meno, anzi, le passioni nascono in mille modi, forse anche scoprire uno sport cosi di nicchia può essere una bella rivelazione :-)

 

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Ti abbiamo già spiegato che le regole non sono le stesse. Poi su onestà o meno non sta certo a noi dirlo, rimane il fatto che quando un controllo è "richiesto" per come la vedo io è ridicolo. Il che non vuol dire che da una parte siano tutti dopati e dall'altra tutti santi, ci mancherebbe altro! E' una questione di serietà.

 

 

Assolutamente d'accordo. Però rispondevo a qualcuno che metteva in dubbio i controlli antidoping di una e non dell'altra basandosi su di una presupposta disonestà. Insomma...

 

 

La CMAS può avere questo pro, a fronte di mille contro, ed è uno dei motivi per cui molti fuoriclasse preferiscono AIDA, che non è altro che l'insieme di privati che si organizzano per fare gare. Possono essere persone in gambissima, probabilmente lo sono, ma ciò non cambia la sostanza che sono privati che si autogestiscono e possono fare e disfare le regole secondo le esigenze. Riguardo l'antidoping per esempio, ti chiedo, chi sono gli organi a giudicare di eventuali violazioni? Non mi risulta sia la procura nazionale antidoping... se dopo il record di Mullins dove tu mi dici esserci stato controllo antidoping venisse riscontrata una violazione (a quale protocollo tra l'altro?) quale sarebbe la sanzione?

 

Non conosco i regolamenti a perfezione in effetti è una domanda che ha molto senso. Per chiarezza, io non sono l'avvocato dell'aida, tutt'al più posso avere a cuore la prestazione di mullins. Credo che, essendo "privata" le sanzioni vengano date al suo interno, quindi come credo tu voglia far notare, al di fuori dello sport ufficiale.

 

Comunque non è questo a interessarci. La nostra domanda è perché certi record riescono ad avere un minimo di eco ed altri no. Personalmente io credo che non abbia niente a che vedere con distanze o tempi. Per il 99% della popolazione che in statica si facciano 8 o 10 minuti non fa differenza, è comunque un'enormità, quindi pensare che un record federale non faccia breccia perché ce n'è un altro migliore in un altro circuito mi pare riduttivo. Idem per una dinamica da 230 o 260 metri... per un ignorante della materia non cambia.

Ciò che differenzia è il modo di propagandare certe imprese, o il modo di non propagandarle.

La risposta del giornalista della Gazzetta è stata molto chiara. Loro ricevono centinaia di segnalazioni ogni giorno di imprese più e meno sportive e devono fare una salezione. Solo per il fatto di essere una federazione con oltre 200.000 tesserati la FIPSAS dovrebbe garantire che i propri comunicati stampa non sono farlocchi. Ma bisogna scriverli e bisogna mandarli ai media. Bisogna crearsi una rete di rapporti con i giornali e le tv, bisogna investire qualche denaro nel preconfezionare servizi spendibili quando ce n'è occasione. Ma manca un progetto, e forse pure la volontà di metterlo in piedi.

 

 

Da quello che scrivi sembra chiaro che la fipsas abbia le proprie colpe. Per un Genoni con lo scoter abbiamo le pagine sulla gazzetta, per un mullins in piscina il video su repubblica, perchè non c'è niente in giro per i mondiali di pesca o altri eventi simili?

 

Allora bisogna rispondere a queste semplici domande:

 

- la fipsas ha i mezzi per propagandare questo sport come si deve?

Se non li ha, che trovi i mezzi, perchè sennò cosa si tessera a fare la gente? Se li ha ma sono dati a persone non competenti, che si cambino queste persone e amen. Non credo che Genoni abbia 20 persone all'ufficio stampa :-)

 

 

A livello personale, non mi interessa molto che questo sport abbia seguito o meno, anzi, le passioni nascono in mille modi, forse anche scoprire uno sport cosi di nicchia può essere una bella rivelazione :-)

 

Thomas,

non è questione di colpe o meno, è questione di cambiare mentalità ed adeguarsi ai tempi.

Bellodi in qualche modo ha posto un problema, il problema è serio e va affrontato.

E il giornalista della Gazzetta è stato chiaro.

 

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Buon giorno a tutti!

 

Non me ne vogliate, se dico che stiamo parlando di un problema di mancanza di visibilità della pesca in apnea e NON di un eccesso di visibilità del buon Genoni o di accuse a un atleta che aderisce ad un'altra organizzazione più o meno eticamente a posto.

 

Io ormai ho rinunciato a seguire l'apnea che, mi spiace per chi ne è appassionato, è ormai diventata un baraccone senza molto senso.

 

Parere personale, sarebbe il caso di metterci pure la sordina, a certe prestazioni mostruose, visto che più passa il tempo, più aumentano le didattiche e la ricerca a parole di una maggiore sicurezza, e più aumentano i morti in apnea in maniera esponenziale.

 

Ci sarebbe forse da rivedere qualcosa.

 

Ma è un discorso personale, che non vuole cercare consensi, anzi...infatti lo chiudo qui! ;)

 

 

 

 

 

 

Il vero problema , per noi pescatori, è che una buona prestazione al mondiale fatto dietro casa non abbia smosso nemmeno un cronista di terzo livello...un giornalino di provincia, almeno per dare la scarna notizia in un trafiletto miserabile.

Se non fosse stato per l'encomiabile lavoro di AM, in molti non avrebbero potuto raccogliere notizie se non dopo 3 mesi....

 

Inutile, per me, intervistare un Presidente di federazione o un responsabile del settore Pesca in apnea, che si dicono assolutamente soddisfatti dal mondiale...ma che non si sono attivati con un Ufficio Stampa per spargere almeno la voce dell'evento, non dico al TG1, ma almeno su un quotidiano sportivo nazionale!! :angry: .

 

Il solito , vecchio problema della politica del Low profile, che non ha mai portato a niente.

Mimetizzarzi, scomparire dai media è stata una precisa scelta pensata e ponderata a lungo, quasi un modo per passare inosservati, come solo i ladri fanno.

 

E che risultati ne abbiamo avuto?

 

Il NULLA ASSOLUTO.

 

Se prima eravamo malvisti , oggi lo siamo di più.

 

Se prima i media ci additavano come distruttori del mare, adesso di più.

 

Se prima ervamo accusati per le gare, adesso di più.

 

Abbiamo tolto la cernia su pressione di grandi intelligentoni che "avevano capito tutto su dove andasse a parare l'agonismo" e abbiamo visto i risultati: gare oscene giocate sul filo della salpa in peso, una mortificazione a livelli assoluti del livello tecnico degli atleti, una caduta verticale e sonora della competitività della nostra nazionale, ormai declassata a ruolo di outsider fissa.

 

In compenso, alzi la mano chi ha visto miglioramenti della nostra immagine filtrata sui media!

 

ZERO!

 

Eravamo i cattivi uomini neri...siamo i cattivissimi uomini neri.

 

Magari lassù, qualcuno dovrebbe chiedersi se non sia il caso di recitare il mea culpa.

Se non sia il caso di fare due passi indietro anzichè sempre uno in avanti, verso il baratro.

 

Ci vorrebbe una grossa dose di umiltà e di senso di responsabilità.

 

Cose del tutto fuori da ogni logica italiana.

 

Continuare per questa strada ci porterà a deragliare definitivamente.

Vediamo quando ci si accorgerà di certi errori...

 

La "malattia" a cui ti riferisci per la Pesca in Apnea è la stessa dell'Apnea o del Nuoto Pinnato ma è anche la stessa della Pesca al Colpo o del Big-Game.

Non è un problema di regole di gara o di cernia in più o meno, fosse solo questo sarebbe tutto superabile con facilità in tempi brevi.

 

Il problema posto da Maurizio Bellodi è complesso e riguarda tutti in equal misura, inclusi perfino Genoni o Mullins (che sono l'immagine riflessa del problema ma non il problema).

Quando il giornalista della Gazzetta risponde a Bellodi che "qualche Federazione è rimasta un passo indietro rispetto alla moderna informazione" pone alla Federazione un quesito molto serio, a cui la Federazione può rispondere solo con una seria riforma interna (e vale anche per Cmas, diretta espressione delle Federazioni Nazionali).

 

Il quesito è se in un contesto di informazione moderna, davvero i nostri sport sono giornalisticamente presentati al pubblico in modo adeguato.

 

La risposta della Gazzetta a Bellodi è NO, non è un NO al quesito di Bellodi ma è un NO al modo di presentarsi ai media da parte di Fipsas (e Cmas).

 

Quando caro Gianni scrivi di 3 mesi di ritardo nell'informazione sulla Pesca in Apnea se non fosse per AM (e anche altri se ci fossero veramente) hai centrato il problema informazione.

L'informazione moderna richiede prima dell'evento sportivo un forte marketing di presentazione dell'evento stesso, richiede poi informazione in tempo reale e spettacolarizzazione dell'evento sportivo.

L'interesse del pubblico viene dopo, se un evento lo proponi riscuote interesse, se non lo proponi affatto può essere il più bel evento del mondo ma non riscuoterà mai nessun successo.

Tutto qui.

 

Ma abbiamo gli strumenti per fare fare ciò?

SI!, li avremmo (in fin dei conti sono sufficenti un utlizzo oculato di poche risorse economiche ed umane).

Ma quello che ci manca è la cultura e la mentalità per gestirli.

Fipsas/Cmas e i suoi bellissimi sport sono gestiti e culturalmente legati a mentalità da sport dopolavoristico, mentre l'informazione moderna richiede mentalità impreditoriali, professionistiche.

E per mentalità imprenditoriali non mi riferisco all'imprenditoria della aziende (da cui lo sport deve restare ben separato), ma capacità di vendere lo sport come spettacolo per il pubblico.

 

Ci vuole professionalità, non volontari dopolavoristici (come me o tutti noi).

 

ASSOLUTAMENTE d'accordo con te.

 

Impossibile pensare che la federazione non abbia risorse umane ed economiche almeno per promuovere un evento come un Mondiale o un campionato assoluto.

 

Si tratta appunto di fare in modo che sui media più noti un'attività possa avere un piccolo spazio informativo, mica si pretende chissà chè.

 

Abbiamo a disposizione piattaforme satellitari, canali tematici...possibile che nemmeno lì si sia riusciti a far passare due notizie?

 

Insomma, qui si dovrebbe davvero avere il coraggio di scaricare certe zavorre in mare aperto e invertire rotta.

 

Ma sono le solite chiacchiere, lo so...poi non cambia niente, come al solito.

 

 

Scusate ma riguardo al mondiale di pesca in Croazia c'è qualcosa che non mi torna , è stato creato un sito per presentare la manifestazione , un pool di aziende è stato coinvolto nell'organizzazione dell'evento guidate da una multinazionale come la Mares , dove penso ci sia un ufficio marketing di alto livello , con un investimento importante di soldi e risorse , tutte le più importanti testate del settore sono state coinvolte e in mezzo a tutto questo lavoro si sono dimenticati di contattare e coinvolgere la stampa sportiva generalista ? Insomma non averlo fatto mi sembrerebbe un autogoal troppo grande e aver perso una splendida occasione , se non per la cmas ,per le aziende che hanno investito tanto con l'intento di avere un ritorno d'immagine e un rilancio di questa disciplina . Mi sembra incredibile

Modificato da Francesco Gabbas
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