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Bossini ce la fa ma Tozzi ci mette sempre del suo


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Bossini ce la fa a concludere l'impresa della traversata a nuoto dell'Arcipelago toscano ma Tozzi non perde l'occasione di restare zitto riguardo alla richiesta di approdo a Montecristo

 

http://www.greenreport.it/_new/index.php?p...od=greentoscana

 

leggete un po' qui

 

 

 

Le imprese sportive e le regole di un Parco Nazionale e di una riserva integrale marina

 

 

 

PORTOFERRAIO. Il nuotatore gigliese Alessandro Bossini ha ieri concluso a Gorgona la sua impresa della traversata a nuoto dell'Arcipelago toscano toccando le sette isole maggiori, 210 km che si sono lasciati dietro una scia di polemiche perché Bossini non è potuto approdare nella riserva integrale di Montecristo le cui acque sono vietate fin dal 1971 (quindi ben prima dell'istituzione del Parco nazionale dell'Arcipelago toscano che è del 1996) ad attività che non siano di carattere scientifico.

 

Lo staff di Bossini e il sindaco del Giglio si sono lamentati di una presunta ostilità del Parco e oggi risponde direttamente il presidente del Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano, Mario Tozzi (Nella foto): «Rimango sinceramente colpito dalle dichiarazioni che si sono succedute alla performance di Alessandro Bossini nelle isole dell'arcipelago toscano. Il Parco Nazionale non è affatto ostile al personaggio, ma non può certo permettere che si infrangano le regole condivise (ormai infatti le regole di accesso alle isole fanno parte del piano del parco, cioè significa che sono state condivise dall'intera comunità sociale e politica, vale la pena ricordarlo, all'unanimità) per portare a termine imprese che non sono di vantaggio diretto alla conservazione e tutela dell'ambiente naturale, principale scopo dell'ente stesso. Il Parco ha autorizzato Bossini tutte le volte che ne ha fatto richiesta, in particolare per l'accesso a Pianosa. In un solo caso, quello dell'isola di Montecristo, il nuotatore non è stato autorizzato, non perché inquinasse o producesse danni, ma per due ragioni ben precise, inserite nel contesto che, comunque, le regole si rispettano, non si infrangono, anche quando ci sembrano ingiuste (alcune voci, lasciate trapelare dall'entourage del nuotatore infatti indicavano la volontà di nuotare comunque fino a terra).

 

La prima ragione è che finora non erano mai state concesse autorizzazioni simili, nonostante un certo numero di richieste: come ci si può giustificare di fronte a chi è stato negato il permesso, se se ne concede uno a un altro? In secondo luogo non è interesse del Parco (che dall'impresa non trae alcun vantaggio) creare un precedente pericoloso, che porterebbe a fare richieste consimili, adducendo il fatto che a Bossini è stata concessa deroga. Nel caso specifico, inoltre, le indicazioni del Parco sono state molto chiare: fornire al nuotatore ogni forma di assistenza e consigliarlo a scendere a terra a Montecristo quando fosse arrivato a un miglio dalla costa. I custodi stessi sono stati allertati direttamente dal Presidente per muoversi in tal senso, così come le guardie forestali di Follonica e del CTA dell'Elba, tutti contattati dal Presidente prima dell'arrivo di Bossini. Dunque risulta infondata la distinzione del sindaco del Giglio Ortelli fra un Presidente "cattivo" (che viene redarguito) e guardiani e forestali "buoni" (che vengono ringraziati): tutti hanno eseguito le indicazioni personali del Presidente che, dunque, andrebbe ringraziato con gli altri.

 

La cosa è poi andata a buon fine, come prevedibile, visto che è l'impresa stata omologata e dunque il Parco ha fatto rispettare le regole senza nulla togliere a Bossini. Nessuna antipatia personale, nessuna inimicizia, nessuna opposizione preconcetta, solo il rispetto delle regole. Il sindaco Ortelli si avventura poi in una discussione sul tema del personalismo che non è molto comprensibile: cita i premi ricevuti da Bossini e il suo amore per l'ambiente, che nessuno mette in discussione, ma che non c'entrano nulla con le sfide dell'uomo, che implicano sempre un aspetto personalistico senza il quale nemmeno esisterebbero. Con buona pace di Ortelli, continuo a non amare le sfide dell'uomo e i guiness dei primati, che, generalmente, hanno portato una serie di danni all'ambiente che la metà sarebbe bastata (in questo senso il soprannome "iron-man" dato a Bossini pare particolaremente infelice). Chi si arrampica sulla cima del K2, chi viola i poli, chi apre strade nelle foreste pluviali, chi si paracaduta con tute alate nei cenotes yucatechi: francamente l'unica sfida che non si riesce a vincere è quella di essere uomini in armonia con un mondo naturale che fa volentieri a meno di tutto questo strapotere di muscoli e macchine. I sapienti antichi sentivano già un disagio per le sfide alla natura (identificata negli dei) e la chiamavano "hybris" (tracotanza); neanche io ne sono personalmente attratto. In quanto ai messaggi che si vogliono mandare con certi gesti, ritengo che ci sono decine di modi meno invasivi per trasmettere rispetto verso ciò che ci circonda, a partire da quello delle regole».

 

 

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ma senti che idiozie conclusive degne di retrogrado talebano: a predicare la sharia ci si troverebbe perfettamente, per cui è in scuole coraniche dell'Iran che dovrebbero mandarlo a questo, non ai parchi. Figuriamoci che ti combina nei salotti terrazzati di trastevere o in quelli televisivi. Si da il caso che è proprio grazie a sfide vinte dall'uomo contro la natura che sono sorte discipline come quella in cui s'è laureato o che sono apparse alla luce e alla pubblica Conoscenza capolavori, opere o spettacolarità sulle quali ha poi costruito servizi televisivi che gli hanno portato (immeritatissima) fortuna. Ora pure su un'impresa semplicemente muscolare come questa trova da ciarlare, cavando riferimenti che non ci azzeccano una cippa. Molti più motori (ergo= impatto e invasività ambientali) allora, li ha smossi lui con quelle indecenti trasmissioni, se è per questo.

Modificato da Rijkaardt
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francamente l'unica sfida che non si riesce a vincere è quella di essere uomini in armonia con un mondo naturale che fa volentieri a meno di tutto questo strapotere di muscoli e macchine. I sapienti antichi sentivano già un disagio per le sfide alla natura (identificata negli dei) e la chiamavano "hybris" (tracotanza); neanche io ne sono personalmente attratto. In quanto ai messaggi che si vogliono mandare con certi gesti, ritengo che ci sono decine di modi meno invasivi per trasmettere rispetto verso ciò che ci circonda, a partire da quello delle regole».

ma come proprio lui,che è famoso per aver sviluppato il muscolo sfinterico tanto da permetterci l'ingresso di una coppia di remi con tanto di scalmi,e non certo remi da canotto...

comunque applausi a Bossini,una bella nuotata!

Modificato da ciappuzzo
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Bossini ce la fa a concludere l'impresa della traversata a nuoto dell'Arcipelago toscano ma Tozzi non perde l'occasione di restare zitto riguardo alla richiesta di approdo a Montecristo

 

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Le imprese sportive e le regole di un Parco Nazionale e di una riserva integrale marina

 

 

 

PORTOFERRAIO. Il nuotatore gigliese Alessandro Bossini ha ieri concluso a Gorgona la sua impresa della traversata a nuoto dell'Arcipelago toscano toccando le sette isole maggiori, 210 km che si sono lasciati dietro una scia di polemiche perché Bossini non è potuto approdare nella riserva integrale di Montecristo le cui acque sono vietate fin dal 1971 (quindi ben prima dell'istituzione del Parco nazionale dell'Arcipelago toscano che è del 1996) ad attività che non siano di carattere scientifico.

 

Lo staff di Bossini e il sindaco del Giglio si sono lamentati di una presunta ostilità del Parco e oggi risponde direttamente il presidente del Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano, Mario Tozzi (Nella foto): «Rimango sinceramente colpito dalle dichiarazioni che si sono succedute alla performance di Alessandro Bossini nelle isole dell'arcipelago toscano. Il Parco Nazionale non è affatto ostile al personaggio, ma non può certo permettere che si infrangano le regole condivise (ormai infatti le regole di accesso alle isole fanno parte del piano del parco, cioè significa che sono state condivise dall'intera comunità sociale e politica, vale la pena ricordarlo, all'unanimità) per portare a termine imprese che non sono di vantaggio diretto alla conservazione e tutela dell'ambiente naturale, principale scopo dell'ente stesso. Il Parco ha autorizzato Bossini tutte le volte che ne ha fatto richiesta, in particolare per l'accesso a Pianosa. In un solo caso, quello dell'isola di Montecristo, il nuotatore non è stato autorizzato, non perché inquinasse o producesse danni, ma per due ragioni ben precise, inserite nel contesto che, comunque, le regole si rispettano, non si infrangono, anche quando ci sembrano ingiuste (alcune voci, lasciate trapelare dall'entourage del nuotatore infatti indicavano la volontà di nuotare comunque fino a terra).

 

La prima ragione è che finora non erano mai state concesse autorizzazioni simili, nonostante un certo numero di richieste: come ci si può giustificare di fronte a chi è stato negato il permesso, se se ne concede uno a un altro? In secondo luogo non è interesse del Parco (che dall'impresa non trae alcun vantaggio) creare un precedente pericoloso, che porterebbe a fare richieste consimili, adducendo il fatto che a Bossini è stata concessa deroga. Nel caso specifico, inoltre, le indicazioni del Parco sono state molto chiare: fornire al nuotatore ogni forma di assistenza e consigliarlo a scendere a terra a Montecristo quando fosse arrivato a un miglio dalla costa. I custodi stessi sono stati allertati direttamente dal Presidente per muoversi in tal senso, così come le guardie forestali di Follonica e del CTA dell'Elba, tutti contattati dal Presidente prima dell'arrivo di Bossini. Dunque risulta infondata la distinzione del sindaco del Giglio Ortelli fra un Presidente "cattivo" (che viene redarguito) e guardiani e forestali "buoni" (che vengono ringraziati): tutti hanno eseguito le indicazioni personali del Presidente che, dunque, andrebbe ringraziato con gli altri.

 

La cosa è poi andata a buon fine, come prevedibile, visto che è l'impresa stata omologata e dunque il Parco ha fatto rispettare le regole senza nulla togliere a Bossini. Nessuna antipatia personale, nessuna inimicizia, nessuna opposizione preconcetta, solo il rispetto delle regole. Il sindaco Ortelli si avventura poi in una discussione sul tema del personalismo che non è molto comprensibile: cita i premi ricevuti da Bossini e il suo amore per l'ambiente, che nessuno mette in discussione, ma che non c'entrano nulla con le sfide dell'uomo, che implicano sempre un aspetto personalistico senza il quale nemmeno esisterebbero. Con buona pace di Ortelli, continuo a non amare le sfide dell'uomo e i guiness dei primati, che, generalmente, hanno portato una serie di danni all'ambiente che la metà sarebbe bastata (in questo senso il soprannome "iron-man" dato a Bossini pare particolaremente infelice). Chi si arrampica sulla cima del K2, chi viola i poli, chi apre strade nelle foreste pluviali, chi si paracaduta con tute alate nei cenotes yucatechi: francamente l'unica sfida che non si riesce a vincere è quella di essere uomini in armonia con un mondo naturale che fa volentieri a meno di tutto questo strapotere di muscoli e macchine. I sapienti antichi sentivano già un disagio per le sfide alla natura (identificata negli dei) e la chiamavano "hybris" (tracotanza); neanche io ne sono personalmente attratto. In quanto ai messaggi che si vogliono mandare con certi gesti, ritengo che ci sono decine di modi meno invasivi per trasmettere rispetto verso ciò che ci circonda, a partire da quello delle regole».

Ma come...prima "nessuna ostilità", e subito dopo l'attacco alle imprese estreme perchè ritenute dannose per l'ambiente?

Ma è schizofrenico o prende per il deretano?

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Ma come...prima "nessuna ostilità", e subito dopo l'attacco alle imprese estreme perchè ritenute dannose per l'ambiente?

Ma è schizofrenico o prende per il deretano?

..il nostro amatissimo eco-beota è semplicemente moooooolto invidioso .. dopo l'impresa del Bossini (..in nomen omen..) al maritozzo sozzi non se lo caga prioprio più nisciuno e al sor professor de' sti gassi al dunque gli ci rode terribilmente il chiurlo :rolleyes: ..e cerca futili pretesti per tornare in tivvù, magari con 'sta miserabile comparsata.. ;)

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  • 2 settimane dopo...

aspettiamo i commenti piccozzati

 

 

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Il 42enne aveva perso tutti e quattro gli arti in un incidente domestico a 16 anni

Dall'Inghilterra alla Francia: l'impresa

del nuotatore senza braccia né gambe

Philippe Coirzon ha attraversato a nuoto i 34 km del canale della Manica grazie a un boccaglio e due protesi

 

Philippe Croizon in albergo prima della partenza (Afp)

MILANO - Philippe Croizon c'è l'ha fatta: ha compiuto la sua missione impossibile di attraversare a nuoto i 34 km della Manica nonostante sia privo braccia e gambe. Croizon, francese 42enne che 16 anni fa perse gli arti in un incidente domestico, si è tuffato in acqua sabato mattina poco dopo le 8 a Folkestone, in Inghilterra. Alle 21,30, dopo 13 ore e mezza interminabili, è riuscito ad attraversare a nuoto il canale toccando terra alle 21.30 sulla costa francese. Croizon ha imparato a nuotare appena due anni fa. Con l'ausilio di due speciali protesi alle gambe e di un boccaglio è riuscito così a coprire la distanza che divide l'Inghilterra dalla Francia.

 

L'INCIDENTE DEL 1994 - Il nuotatore rimase vittima di un terribile incidente nel marzo 1994, quando subì diverse scariche elettriche a 20.000 volt mentre smontava un'antenna televisiva sul tetto di casa. Mentre era a letto dopo l'incidente e le amputazioni, 16 anni fa, promise che avrebbe fatto di tutto per tentare l'impresa. Padre di due figli, Croizon ha fatto concepire e costruire appositamente delle protesi equipaggiate di pinne che sono state fissate a quello che resta delle sue gambe. Con i monconi di braccio non può nuotare ma può aiutarsi a rimanere in equilibrio e non soffrire così il mal di mare. In media procede a meno di 3 km l'ora, contro una media di 4-5 per un nuotatore non handicappato. Ex operaio metalmeccanico, si è allenato fino a 30 ore a settimane per compiere la traversata.

Modificato da Rijkaardt
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..Zozzi non dirà nulla. B) Se un uomo senza gambe e braccia può attraversare la Manica a nuoto allora un uomo senza spina dorsale come è lui può spertare di sopravvivere a tragedie ben più gravi dell'avvenuto suicidio ideologico di massa dei lemmings dell' asinistra intellighiotta katastrofara eco-pecoreccia che popolavano il salottino boghese e ora non più. :lol: Nutrirà pure il picozza una sua qualche flebile speranza personale di riassurgere all'antico ruolo di guru scientificamente radical-sciccoso dell' asinistra più intransigentemente catodica, ora che perfino la venerabile decana Margherita Quack sembra essere tornata nei ranghi della più discreta ortodossia di pensiero. :fish:

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..Zozzi non dirà nulla. B) Se un uomo senza gambe e braccia può attraversare la Manica a nuoto allora un uomo senza spina dorsale come è lui può spertare di sopravvivere a tragedie ben più gravi dell'avvenuto suicidio ideologico di massa dei lemmings dell' asinistra intellighiotta katastrofara eco-pecoreccia che popolavano il salottino boghese e ora non più. :lol: Nutrirà pure il picozza una sua qualche flebile speranza personale di riassurgere all'antico ruolo di guru scientificamente radical-sciccoso dell' asinistra più intransigentemente catodica, ora che perfino la venerabile decana Margherita Quack sembra essere tornata nei ranghi della più discreta ortodossia di pensiero. :fish:
ma guarda che t'ho scovato....

350px_Indiana_coJones_Mario_Tozzi.jpg

foto presa da qui dentro:

nonciclopedia

 

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Veramente un grande! Qui c'è anche una foto della traversata

 

http://www.losandes.com.ar/notas/2010/9/19...ncha-515852.asp

 

Che forza... in tutti i sensi!

..Zozzi non dirà nulla. B) Se un uomo senza gambe e braccia può attraversare la Manica a nuoto allora un uomo senza spina dorsale come è lui può spertare di sopravvivere a tragedie ben più gravi dell'avvenuto suicidio ideologico di massa dei lemmings dell' asinistra intellighiotta katastrofara eco-pecoreccia che popolavano il salottino boghese e ora non più. :lol: Nutrirà pure il picozza una sua qualche flebile speranza personale di riassurgere all'antico ruolo di guru scientificamente radical-sciccoso dell' asinistra più intransigentemente catodica, ora che perfino la venerabile decana Margherita Quack sembra essere tornata nei ranghi della più discreta ortodossia di pensiero. :fish:
ma guarda che t'ho scovato....

350px_Indiana_coJones_Mario_Tozzi.jpg

foto presa da qui dentro:

nonciclopedia

Ma gli manca la :frusta::D

 

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min**i@ :eek: ma questo non ce la fa' proprio piu' !!!

 

 

 

Bossini ce la fa a concludere l'impresa della traversata a nuoto dell'Arcipelago toscano ma Tozzi non perde l'occasione di restare zitto riguardo alla richiesta di approdo a Montecristo

 

http://www.greenreport.it/_new/index.php?p...od=greentoscana

 

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Le imprese sportive e le regole di un Parco Nazionale e di una riserva integrale marina

 

 

 

PORTOFERRAIO. Il nuotatore gigliese Alessandro Bossini ha ieri concluso a Gorgona la sua impresa della traversata a nuoto dell'Arcipelago toscano toccando le sette isole maggiori, 210 km che si sono lasciati dietro una scia di polemiche perché Bossini non è potuto approdare nella riserva integrale di Montecristo le cui acque sono vietate fin dal 1971 (quindi ben prima dell'istituzione del Parco nazionale dell'Arcipelago toscano che è del 1996) ad attività che non siano di carattere scientifico.

 

Lo staff di Bossini e il sindaco del Giglio si sono lamentati di una presunta ostilità del Parco e oggi risponde direttamente il presidente del Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano, Mario Tozzi (Nella foto): «Rimango sinceramente colpito dalle dichiarazioni che si sono succedute alla performance di Alessandro Bossini nelle isole dell'arcipelago toscano. Il Parco Nazionale non è affatto ostile al personaggio, ma non può certo permettere che si infrangano le regole condivise (ormai infatti le regole di accesso alle isole fanno parte del piano del parco, cioè significa che sono state condivise dall'intera comunità sociale e politica, vale la pena ricordarlo, all'unanimità) per portare a termine imprese che non sono di vantaggio diretto alla conservazione e tutela dell'ambiente naturale, principale scopo dell'ente stesso. Il Parco ha autorizzato Bossini tutte le volte che ne ha fatto richiesta, in particolare per l'accesso a Pianosa. In un solo caso, quello dell'isola di Montecristo, il nuotatore non è stato autorizzato, non perché inquinasse o producesse danni, ma per due ragioni ben precise, inserite nel contesto che, comunque, le regole si rispettano, non si infrangono, anche quando ci sembrano ingiuste (alcune voci, lasciate trapelare dall'entourage del nuotatore infatti indicavano la volontà di nuotare comunque fino a terra).

 

La prima ragione è che finora non erano mai state concesse autorizzazioni simili, nonostante un certo numero di richieste: come ci si può giustificare di fronte a chi è stato negato il permesso, se se ne concede uno a un altro? In secondo luogo non è interesse del Parco (che dall'impresa non trae alcun vantaggio) creare un precedente pericoloso, che porterebbe a fare richieste consimili, adducendo il fatto che a Bossini è stata concessa deroga. Nel caso specifico, inoltre, le indicazioni del Parco sono state molto chiare: fornire al nuotatore ogni forma di assistenza e consigliarlo a scendere a terra a Montecristo quando fosse arrivato a un miglio dalla costa. I custodi stessi sono stati allertati direttamente dal Presidente per muoversi in tal senso, così come le guardie forestali di Follonica e del CTA dell'Elba, tutti contattati dal Presidente prima dell'arrivo di Bossini. Dunque risulta infondata la distinzione del sindaco del Giglio Ortelli fra un Presidente "cattivo" (che viene redarguito) e guardiani e forestali "buoni" (che vengono ringraziati): tutti hanno eseguito le indicazioni personali del Presidente che, dunque, andrebbe ringraziato con gli altri.

 

La cosa è poi andata a buon fine, come prevedibile, visto che è l'impresa stata omologata e dunque il Parco ha fatto rispettare le regole senza nulla togliere a Bossini. Nessuna antipatia personale, nessuna inimicizia, nessuna opposizione preconcetta, solo il rispetto delle regole. Il sindaco Ortelli si avventura poi in una discussione sul tema del personalismo che non è molto comprensibile: cita i premi ricevuti da Bossini e il suo amore per l'ambiente, che nessuno mette in discussione, ma che non c'entrano nulla con le sfide dell'uomo, che implicano sempre un aspetto personalistico senza il quale nemmeno esisterebbero. Con buona pace di Ortelli, continuo a non amare le sfide dell'uomo e i guiness dei primati, che, generalmente, hanno portato una serie di danni all'ambiente che la metà sarebbe bastata (in questo senso il soprannome "iron-man" dato a Bossini pare particolaremente infelice). Chi si arrampica sulla cima del K2, chi viola i poli, chi apre strade nelle foreste pluviali, chi si paracaduta con tute alate nei cenotes yucatechi: francamente l'unica sfida che non si riesce a vincere è quella di essere uomini in armonia con un mondo naturale che fa volentieri a meno di tutto questo strapotere di muscoli e macchine. I sapienti antichi sentivano già un disagio per le sfide alla natura (identificata negli dei) e la chiamavano "hybris" (tracotanza); neanche io ne sono personalmente attratto. In quanto ai messaggi che si vogliono mandare con certi gesti, ritengo che ci sono decine di modi meno invasivi per trasmettere rispetto verso ciò che ci circonda, a partire da quello delle regole».

 

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