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Strano comportamento asta


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Visto che sono stato chiamato in causa dall'amico Leo, intervengo per dire che tutte le prove (o quasi) che ho fatto con l'Air 110 sono state effettuate a 11 bar e sul bersaglio, dove non hanno mai dato nessun tipo di deviazione, sia da 3, 3,5 e 4 metri.

 

Da tenere presente che:

1) La pressione è bassissima, rispetto a quelle da voi descritte, praticamente la metà o quasi un terzo.

2) Essendo un fucile settato per il Biathlon, è equipaggiato con una carrucola e sagolato ad un elastico da 200 da carp fishing (rubasienne).

3) Di conseguenza, non utilizzo proprio lo sganciasagola, che comunque, dalle poche prove fatte in assetto pesca, con la mollettina (che Davide ha saggiamente tolto), tendeva a deviare un po' il tiro.

 

E' vero che ci ho fatto "qualche" centinaio di tiri, ma non si possono assimilare minimamente a quelli fatti con aste nude, vestite o in "guepière" :whistling: con potenze decisamente maggiori.

 

La cosa che avevo notato nell'utilizzo da pesca con circa 25 bar (misurate solo con le pompate...) e con l'asta da 6,75 di serie che usciva dalla testata circa 15 cm. (alla quale avevo sostituito il sistema "ring barb" con una normale aletta con o-ring classico) è che l'asta era inadeguata rispetto alla potenza del fucile e superati i 2,5 metri, inesorabilmente e costantemente i tiri prendevano una deviazione in basso a destra di circa 25/30 cm.

 

La mia teoria è che con un'asta da 7 un po' più lunga il problema si sarebbe risolto, ma non ho avuto più occasione di fare quelle prove, perchè l'unica asta da 7 che ho è quella che uso per il biathlon, senza aletta e con la punta troncata.

 

In pratica, con potenze importanti e oltre una certa distanza, secondo me l'asta subisce delle deviazioni se non è correttamente bilanciata con peso, lunghezza e ci aggiungo anche scorrisagola ed impiombatura adeguate, forse perchè, ricevendo la spinta dalla parte posteriore, ad un certo punto non riesce più a vincere la resistenza dell'acqua cedendo nel punto di maggiore attrito e deviando.

 

Spero di avere contribuito in qualche modo a dare nuovi spunti alla discussione.

 

Ciao. Pepu.

 

P.S. Non sono un esperto e mi piace cercare di capire la balistica da chi ne sa veramente, prendete queste mie come semplici osservazioni. :oops:

 

P.P.S. Ho letto solo dopo avere postato l'intervento molto interessante e decisamente tecnico di Oloturia e mi pare che siamo sulla strada giusta per capire il perchè del problema.

Quoto anche Ziguela quando dice che con i tiri su bersaglio fisso a distanze costanti, si capiscono tantissime cose del proprio fucile.

 

 

Ciao Pepu! Tutto ok? Il pisciarino???? :laughing::laughing::laughing::laughing::laughing::laughing::laughing::laughing::laughing::laughing::laughing::laughing:

 

A parte gli scherzi...io non credo possa essere un problema di asta troppo leggera, sottile o corta rispetto alla potenza del fucile. A parte che è caricato a 27 atm che non è esagerato...e poi mica posso mettere un'asta da 8mm??? La mia è già lunga 115 cm...

Il pisciarino funziona che è una meraviglia! :thumbup::laughing:

 

Se hai occasione, prova un'asta da 7 10 cm. più lunga, come quella che uso per il Biathlon.

 

Quella differenza di peso, aumentando la massa e quindi l'inerzia, potrebbe ridurre l'effetto "angolo", sempre che le teorie siano corrette.

 

Questo spiegherebbe perchè da vicino spiedini i pesci e da un po' più lontano l'asta devia.

 

Probabilmente, con acqua chiara le distanze non vengono valutate in modo corretto, ma sparando al libero (in orizzontale, preferibilmente) il problema dovrebbe presentarsi con regolarità e più o meno alla stessa distanza, altrimenti l'impiccio è da cercare in altri fattori, quali la sagola ed il sistema "nudo".

 

Per avere dei dati attendibili, solito discorso, come ho fatto io, perdi mezz'ora della tua pescata, metti il classico bersaglio fisso (bottiglia o simili) e dalla distanza costante di circa 3 metri ci fai una quindicina di tiri, sempre con la stessa posizione del corpo (o almeno ci provi...) e poi analizzi l'esito dei tiri.

 

Se vedi che sono sempre abbastanza precisi, prova ad allontanarti di mezzo metro per serie di tiri, fino a 4 metri dalla punta del fucile, oltre i quali credo che sia inutile sparare i pesci, almeno in Mediterraneo...

 

Fai attenzione che non ci sia moto ondoso o corrente apprezzabile e concentrati bene prima di ogni tiro.

 

Rimango convinto che la minore massa può fare quegli scherzi, ma non so spiegarti il perchè dal punto di vista scientifico/balistico come ha fatto Oloturia, che credo abbia centrato il problema.

 

Ciao. Pepu.

 

 

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Mi è venuto in mente che la soluzione più semplice possibile potrebbe essere quella di spostare il baricentro più avanti verso la punta che sia possibile, in pratica usando un puntale appesantito. Semplicemente ciò ridurrebbe la lunghezza del braccio torcente di qel tanto sufficiente ad evitare quanto più possibile l'imbardata dell'asta. Per quanto concerne l'osservazione dell'accelerazione dell'asta quando questa imbarda, l'impressione sembra coerente con la caduta verticale della resistenza all'avanzamento opposta dalla punta stessa. Quando l'asta imbarda la resistenza all'avanzamento viene offerta da tutto il corpo cilindrico dell' asta che potrebbe anche ruotare sul suo stesso asse creando una serie di vortici simmetrici che gli astronomi conoscono benissimo quando guardano la Grande Macchia Rossa e che sono la causa dell' "ululato" creato da certi portapacchi/portasci per auto fatti con profilato cilindrico. B) Chi si intende di fluidodinamica vi confermerebbe che un'asta cilindrica rotante sull'asse del cilindro che si muova in una qualunque direzione perpendicolare all'asse offre una resistenza all'avanzamento addirittura molto minore a quella che opporrebbe la sola faccia circolare del cilindro per numeri di Reynolds di pari grandezza. L'effetto ottico risultante all'imbardata per una volta coincide con la realtà: l'asta imbardata realmente accelera perchè la resistenza all'avanzamento precipita per una frazione di secondo. Resta difficile spiegare un fenomeno complesso senza usare formule matematiche e le imprecisioni sono assicurate e ne faccio ammenda...

Modificato da OLOTURIA
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Mi è venuto in mente che la soluzione più semplice possibile potrebbe essere quella di spostare il baricentro più avanti verso la punta che sia possibile, in pratica usando un puntale appesantito. Semplicemente ciò ridurrebbe la lunghezza del braccio torcente di qel tanto sufficiente ad evitare quanto più possibile l'imbardata dell'asta. Per quanto concerne l'osservazione dell'accelerazione dell'asta quando questa imbarda, l'impressione sembra coerente con la caduta verticale della resistenza all'avanzamento opposta dalla punta stessa. Quando l'asta imbarda la resistenza all'avanzamento viene offerta da tutto il corpo cilindrico dell' asta che potrebbe anche ruotare sul suo stesso asse creando una serie di vortici simmetrici che gli astronomi conoscono benissimo quando guardano la Grande Macchia Rossa e che sono la causa dell' "ululato" creato da certi portapacchi/portasci per auto fatti con profilato cilindrico. B) Chi si intende di fluidodinamica vi confermerebbe che un'asta cilindrica rotante sull'asse del cilindro che si muova in una qualunque direzione perpendicolare all'asse offre una resistenza all'avanzamento addirittura molto minore a quella che opporrebbe la sola faccia circolare del cilindro per numeri di Reynolds di pari grandezza. L'effetto ottico risultante all'imbardata per una volta coincide con la realtà: l'asta imbardata realmente accelera perchè la resistenza all'avanzamento precipita per una frazione di secondo. Resta difficile spiegare un fenomeno complesso senza usare formule matematiche e le imprecisioni sono assicurate e ne faccio ammenda...

Mi prostro... :robot:

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Grazie Oloturia.

Le tue argomentazioni mi hanno convinto ... io avevo notato quella accelerazione (avevo ipotizzato come qualcosa di molto simile ad una buca di potenziale nel mezzo).

 

Ps.

Grazie per non avermi fatto cercare,tra i miei libri, il vecchio e fido HALLIDAY-RESNICK. :)

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(avevo ipotizzato come qualcosa di molto simile ad una buca di potenziale nel mezzo).

Beh.. più che una buca di potenziale mi ricorda una incredibile staccata in curva di Valentino Rossi che superò Lorenzo all' esterno semplicemente... smettendo di frenare :laughing:.. infatti un' accelerazione può essere sia positiva (aumento di velocità) sia negativa (diminuzione di velocità). Lorenzo la ha percepita come accelerazione positiva dell'avversario e io pure perchè Lorenzo sembrava andare a velocità costante mentre invece stava staccando a vita persa mentre Valentino semplicemente chiudeva la curva totalmente sfrenato :thumbup: ..un miracolo di coraggio e di guida.

Grazie per non avermi fatto cercare,tra i miei libri, il vecchio e fido HALLIDAY-RESNICK. :)

Mai letto prima e ora mi tocca rimediare.. :blink:

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Scusate, premesso che alzo le mani di fronte alle vostre spiegazioni perchè in materia sono completamente ignorante...chiaramente mi fido ciecamente di voi!

 

Ma, avendo ormai capito il problema, di fronte al mio caso specifico, cosa devo fare?

 

Tenendo presente che uso già un'asta da 7 lunga 115 cm, quindi non saprei come appesantirla ulteriormente;

Tenendo presente che il fucile è caricato a 27 atm, scaricarlo non avrebbe senso;

Tenendo presente che per appesantire la punta bisogna usare un'asta filettata e io uso la taithiana;

 

Cosa posso fare?

 

Secondo voi, tornare ad un'asta con scorrisagola che appesantisce e rallenta un pò, potrebbe aiutare? Però in quel caso il peso dello scorrisagola si concentrerebbe vicino il codolo, appesantendo il retro e non la punta dell'asta...

 

:frustry:

 

Davide

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Eppure mi sembra così strano che alcuni oleo presentino questo problema (o lo fanno tutti???) e nessuno lo ha mai sollevato...o quantomeno non si capisce a cosa sia dovuto...

E' assolutamente cosa normale perchè le forze in gioco sono applicate in 3 punti diversi dell' asta:

1)l'impulso di spinta è applicato in coda all' asta e poi cessa appena l'asta abbandona l'arma.

2)il baricentro e la forza peso sono applicate a metà asta per tutta la traiettoria

3)la resistenza è applicata in punta all' asta finchè l'asta procede diritta con intensità direttamente proporzionale alla velocità di avanzamento

Le forze 1 e 3 sono applicate agli estremi dell'asta nella stessa direzione ma verso contrario e convergente mentre la forza 2 è sempre diretta verso il fondo del mare. Questo significa che l' asta è soggetta ad un doppio momento torcente/ flettente (.. viene compressa!) . La flessione/torsione viene compensata e asorbita dall'elasticità dell' asta stessa stessa che oscillando si comporta come un giavellotto. Il giavellotto visto alla moviola pur seguendo la sua traiettoria parabolica fà oscillare sinusoidalmente il suo baricentro che come dice il nome è posto al centro dell' asta. Ma se il proietto dovesse essere sparato a velocità troppo alte anche il giavellotto smetterebbe di oscillare per porsi prima di traverso e quel punto la forza resistente 3 non sarebbe più applicata più alla punta e causerebbe l'imbardata del giavellotto e un repentino cambio nella direzione di marcia. In conclusione: a parità di acciaio la sezione dell'asta è direttamente proporzionale all'elasticità richiesta per assorbire i momenti flettenti e torcenti applicati in fase di sparo. Se vuoi aumentare l'impulso iniziale (= pressione dell' oleo) poi sei costretto ad usare aste di diametro maggiorato in grado di assorbire elasticamente i momenti flettenti delle forze maggiori che hai scatenato ma se vuoi usare sempre la stessa asta allora devi depotenziare l'oleo entro i parametri forniti dal costruttore.

Io credo che se c'entrassero solo queste tre forze, la deviazione dovrebbe verificarsi in alto o on basso, ma non di lato. Credo che le aste degli oleo belli carichi subiscano deviazioni dovute al rinculo, e la conformazione dell'accoppiamento polso impugnatura influisce. Purtroppo il fusto durante lo sparo si sposta, e si sposta prima che l'asta sia uscita del tutto, deviando la traiettoria agendo sulla zona del codolo. A me lo stealth 110 deviava in basso a sinistra, credo perchè tenendo il polso duro (nel tentativo di contrastare il rinculo) la testata si alzava e piegava a destra (perchè sono destro e il polso destro ruota a destra se sottoposto a rinculo), fossi stato sinistro, credo che la testata si sarebbe sempre alzata ma avrebbe piegato a sinistra, deviando il tiro in basso a destra (spero di essermi spiegato). Parte della deviazione si può compensare tenendo il polso molle, perchè il rinculo spinge fucile e polso indietro ma evita le rotazioni del fusto, tuttavia il tiro perde molta potenza. Ad ognuno le proprie scelte. Credo che ogni fucile abbia poche configurazioni che permettano tiri precisi e sufficientemente potenti, tutto sta a trovarle, con molte prove e molte padelle, sia oleo che arba. ciaociao

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