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Pescasub Agonistica in Calabria


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Ciao ragazzi,

Che la pesca subacquea agonistica in Calabria è in crescita, lo si può notare dalla sempre più fornita presenza di atleti alle selettive regionali. Ma siamo ancora lontani dal conseguire e raggiungere i risultati, ad esempio, dei nostri cari amici/avversari Toscani, Laziali, Siciliani. Io personalmente sono al mio 3°anno di agonismo e, nonostante il clima alle competizioni sia sempre allegro e amichevole, non ho potuto fare a meno di notare che ognuno tiene per se il proprio bagaglio di esperienza agonistica. E questo, secondo me, è un danno per la crescita e la formazione di atleti talentuosi che potrebbero emergere ed esprimersi,in futuro, anche ad alti livelli. Chiaramente mi riferisco ai Big del settore, che tenendosi per se il proprio bagaglio di esperienza agonistica, non fanno altro che impoverire l'agonismo locale e una volta andati in pensione i giovani si ritrovano a ricominciare tutto da capo, riconfermando sempre e comunque il livello scarso/medio locale. Non sarebbe meglio unire le forze e mescolare esperienza/talento per portare ad un livello medio/alto l'agonismo Calabrese? Io credo che se le regioni sopracitate siano sempre al vertice è perchè seguono questa linea di pensiero e oltre a confermarsi oggi pensano anche a DOMANI? Cosa ne pensate? mi piacerebbe avere anche il parere dei maestri dell'agonismo nazionale!! Grazie.

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Ciao ragazzi,

Che la pesca subacquea agonistica in Calabria è in crescita, lo si può notare dalla sempre più fornita presenza di atleti alle selettive regionali. Ma siamo ancora lontani dal conseguire e raggiungere i risultati, ad esempio, dei nostri cari amici/avversari Toscani, Laziali, Siciliani. Io personalmente sono al mio 3°anno di agonismo e, nonostante il clima alle competizioni sia sempre allegro e amichevole, non ho potuto fare a meno di notare che ognuno tiene per se il proprio bagaglio di esperienza agonistica. E questo, secondo me, è un danno per la crescita e la formazione di atleti talentuosi che potrebbero emergere ed esprimersi,in futuro, anche ad alti livelli. Chiaramente mi riferisco ai Big del settore, che tenendosi per se il proprio bagaglio di esperienza agonistica, non fanno altro che impoverire l'agonismo locale e una volta andati in pensione i giovani si ritrovano a ricominciare tutto da capo, riconfermando sempre e comunque il livello scarso/medio locale. Non sarebbe meglio unire le forze e mescolare esperienza/talento per portare ad un livello medio/alto l'agonismo Calabrese? Io credo che se le regioni sopracitate siano sempre al vertice è perchè seguono questa linea di pensiero e oltre a confermarsi oggi pensano anche a DOMANI? Cosa ne pensate? mi piacerebbe avere anche il parere dei maestri dell'agonismo nazionale!! Grazie.

 

Ciao, ti rispondo da calabrese e da agonista (scarso), non certo da maestro.

Il problema che tu evidenzi è comune a tutte le realtà agonistiche d'Italia, ma nella nostra regione fa il paio con una situazione sociale che rende tutto più complicato.

 

Te lo dimostra il fatto che se provi ad organizzare una qualsiasi iniziativa o manifestazione ti scontri con il "muro di gomma" della mentalità oscurantista che tutto soffoca.

 

L'unica differenza che altre realtà vivono è l'associazionismo grazie ai circoli che permette un minimo di crescita, ma per il resto credo che si viaggi sullo stesso piano, chi sa "sgancia" col contagocce, salvo poche eccezioni.

 

Certo che quando ci sono degli agonisti calabresi sulla breccia da anni e che si potrebbero definire "maestri" che adottano atteggiamenti di grave scorrettezza nei confronti dei loro stessi colleghi, c'è poco da fare discorsi lungimiranti.

 

Questi sarebbero i guru che dovrebbero tirare su le nuove leve, invece preferiscono, dopo avere riconosciuto gli occupanti del gommone (un amico ed io, in Costa Viola) bordeggiare a non più di 15 metri dalla costa in planata a tutta velocità, forse secondo lui per spaventare i pesci che avremmo potuto sottrargli, ma rischiando di investire qualcuno la cui boa poteva essere nascosta dietro uno scoglio, per andare a fermarsi un paio di miglia più avanti a salutare il nostro Cono, anche lui in acqua a pescare... :frustry:

 

Prova a rivolgere la tua domanda a individui come questo.

 

In ogni caso, la storia ci insegna che il calabrese è capace di realizzare molto laddove altri non riescono, è solo questione di determinazione, quindi non demordere e vai avanti così.

 

La capa tosta ce l'abbiamo, no? :P

 

Piuttosto, grazie allo strumento del Forum, approfitta per allacciare amicizie con persone di altre regioni.

Tra loro ci sono anche ottimi agonisti o comunque pescatori col "sale sulla pelle" che sono ben lieti di condividere la loro esperienza con altri.

Pescando in posti diversi da quelli abituali e con gente più disponibile, se la stoffa c'è, farai il salto di qualità!

 

Ciao. Pepu.

Modificato da Pepu
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Ciao ragazzi,

Che la pesca subacquea agonistica in Calabria è in crescita, lo si può notare dalla sempre più fornita presenza di atleti alle selettive regionali. Ma siamo ancora lontani dal conseguire e raggiungere i risultati, ad esempio, dei nostri cari amici/avversari Toscani, Laziali, Siciliani. Io personalmente sono al mio 3°anno di agonismo e, nonostante il clima alle competizioni sia sempre allegro e amichevole, non ho potuto fare a meno di notare che ognuno tiene per se il proprio bagaglio di esperienza agonistica. E questo, secondo me, è un danno per la crescita e la formazione di atleti talentuosi che potrebbero emergere ed esprimersi,in futuro, anche ad alti livelli. Chiaramente mi riferisco ai Big del settore, che tenendosi per se il proprio bagaglio di esperienza agonistica, non fanno altro che impoverire l'agonismo locale e una volta andati in pensione i giovani si ritrovano a ricominciare tutto da capo, riconfermando sempre e comunque il livello scarso/medio locale. Non sarebbe meglio unire le forze e mescolare esperienza/talento per portare ad un livello medio/alto l'agonismo Calabrese? Io credo che se le regioni sopracitate siano sempre al vertice è perchè seguono questa linea di pensiero e oltre a confermarsi oggi pensano anche a DOMANI? Cosa ne pensate? mi piacerebbe avere anche il parere dei maestri dell'agonismo nazionale!! Grazie.

 

Ciao, ti rispondo da calabrese e da agonista (scarso), non certo da maestro.

Il problema che tu evidenzi è comune a tutte le realtà agonistiche d'Italia, ma nella nostra regione fa il paio con una situazione sociale che rende tutto più complicato.

 

Te lo dimostra il fatto che se provi ad organizzare una qualsiasi iniziativa o manifestazione ti scontri con il "muro di gomma" della mentalità oscurantista che tutto soffoca.

 

L'unica differenza che altre realtà vivono è l'associazionismo grazie ai circoli che permette un minimo di crescita, ma per il resto credo che si viaggi sullo stesso piano, chi sa "sgancia" col contagocce, salvo poche eccezioni.

 

Certo che quando ci sono degli agonisti calabresi sulla breccia da anni e che si potrebbero definire "maestri" che adottano atteggiamenti di grave scorrettezza nei confronti dei loro stessi colleghi, c'è poco da fare discorsi lungimiranti.

 

Questi sarebbero i guru che dovrebbero tirare su le nuove leve, invece preferiscono, dopo avere riconosciuto gli occupanti del gommone (un amico ed io, in Costa Viola) bordeggiare a non più di 15 metri dalla costa in planata a tutta velocità, forse secondo lui per spaventare i pesci che avremmo potuto sottrargli, ma rischiando di investire qualcuno la cui boa poteva essere nascosta dietro uno scoglio, per andare a fermarsi un paio di miglia più avanti a salutare il nostro Cono, anche lui in acqua a pescare... :frustry:

 

Prova a rivolgere la tua domanda a individui come questo.

 

In ogni caso, la storia ci insegna che il calabrese è capace di realizzare molto laddove altri non riescono, è solo questione di determinazione, quindi non demordere e vai avanti così.

 

La capa tosta ce l'abbiamo, no? :P

 

Piuttosto, grazie allo strumento del Forum, approfitta per allacciare amicizie con persone di altre regioni.

Tra loro ci sono anche ottimi agonisti o comunque pescatori col "sale sulla pelle" che sono ben lieti di condividere la loro esperienza con altri.

Pescando in posti diversi da quelli abituali e con gente più disponibile, se la stoffa c'è, farai il salto di qualità!

 

Ciao. Pepu.

Hai ragione Pepu, concordo pienamente con te sulla mentalità estremamente ristretta di alcuni individui!!

Ma credo e sono fiducioso che qualcosa possa cambiare, prima o poi, e che comunque da qualche parte si deve pur partire...

Non voglio dire che possa accadere oggi, ma se ognuno di noi incominciasse a riflettere su questa situazione, capirà che i vantaggi sono molti e in futuro non si potrà fare altro che migliorare.

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Hai ragione Pepu, concordo pienamente con te sulla mentalità estremamente ristretta di alcuni individui!!

Ma credo e sono fiducioso che qualcosa possa cambiare, prima o poi, e che comunque da qualche parte si deve pur partire...

Non voglio dire che possa accadere oggi, ma se ognuno di noi incominciasse a riflettere su questa situazione, capirà che i vantaggi sono molti e in futuro non si potrà fare altro che migliorare.

Non bisogna mai disperare, ma la realtà dei fatti suggerisce di lavorare solo sulle nuove leve, cercando di formarli in modo corretto.

 

Saranno loro ad insegnare in futuro, nel bene o nel male.

 

Chi è "inquinato" non cambierà di sicuro, anzi, semmai peggiorerà... :(

 

In ogni caso, trovo giusto e lungimirante il tuo modo di affrontare il problema! :thumbup:

 

Ciao. Pepu.

 

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Hai ragione Pepu, concordo pienamente con te sulla mentalità estremamente ristretta di alcuni individui!!

Ma credo e sono fiducioso che qualcosa possa cambiare, prima o poi, e che comunque da qualche parte si deve pur partire...

Non voglio dire che possa accadere oggi, ma se ognuno di noi incominciasse a riflettere su questa situazione, capirà che i vantaggi sono molti e in futuro non si potrà fare altro che migliorare.

Non bisogna mai disperare, ma la realtà dei fatti suggerisce di lavorare solo sulle nuove leve, cercando di formarli in modo corretto.

 

Saranno loro ad insegnare in futuro, nel bene o nel male.

 

Chi è "inquinato" non cambierà di sicuro, anzi, semmai peggiorerà... :(

 

In ogni caso, trovo giusto e lungimirante il tuo modo di affrontare il problema! :thumbup:

 

Ciao. Pepu.

 

 

Concordo pienamente con l' amico Roberto che ho incontrato recentemente alla selettiva di Formicoli. Confrontandoni con gli amici che hanno la stessa passione, ci troviamo spesso a parlare del "gap" che noi nuove leve abbiamo nei confronti di chi ha gia' anni di esperienza in campo agonistico. La conclusione e' sempre la stessa, la scarsa disponibilita' dei "maestri" ad andare a pesca insieme.

Quando dall' altra parte non c'e' la voglia di trasmettere le conoscenze acquisite, rimarremo sempre indietro rispetto ai ragazzi che hanno la fortuna di avere qualcuno che non e' geloso delle proprie conoscenze.

Ho notato che questo e' un problema che riguarda soprattutto la nostra generazione, perche' leggendo le interviste fatte agli attuali esponenti del nostro sport, viene fuori che spesso loro hanno avuto qualcuno che li ha instradati, che gli ha insegnato le malizie su come comportarsi di fronte ad una tana di saraghi, o a prendere bene le mire, piuttosto che a fronteggiare un qualsiasi problema che si puo' presentare in gommone.

In Calabria, ma soprattutto nel reggino, non essendoci secche o rimonte in mezzo al mare tranne qualche relitto, le zone di pesca le conosciamo bene o male tutti, e quando ho la fortuna, o la sfortuna... di capitare in acqua con qualcuno a cui so' di poter "rubare" qualcosa con gli occhi, mi fermo ad osservarlo, e spesso riesco ad acquisire qualche malizia.

Ma non sarebbe piu' bello accrescere la propria esperienza, senza essere costretti a rincorrere chi non ha proprio la fantasia di trasmetterti qualcosa?

 

Comunque, per mio carattere non sono uno che prega le persone, e tutto quello che ho imparato l' ho acquisito con anni di mare, calmo o mosso, estate e inverno, caldo o freddo. Secondo me la palestra migliore rimane il MARE.

 

Un abbraccio a Pepu e complimenti a Roberto per la Tua stagione agonistica.

 

Claudio Marconcini

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Ciao Claudio e grazie i cuore!!

Sono pienamente d'accordo con te sul fatto che ognuno deve imparare dalle proprie esperienze Positive e negative ed è grazie a questo che ho raggiunto dei traguardi soddisfacenti nel settore agonistico, con sudore fatica e aggiungerei qualche errore!!

 

Qualche giorno fa ho letto un'intervista su Bardi, e lui stesso raccontava dell'importanza di avere avuto al suo fianco, al momento della sua carriera agonistica, persone con forte esperienza agonistica e che questo lo ha aiutato a maturare prima ed è stato fondamentale per la sua crescita che lo ha portato in seguito a diventare il campione che tutti quanti oggi conosciamo e ammiriamo!!

 

Ora, il discorso è: Questa mentalità stupida e ignorante deve e dovrà cambiare.

Non importa quanto tempo ci vorrà, se oggi o domani, ma una cosa è certa: Io mi batterò per questa causa e farò la mia parte, forse cambierò poco, ma io sono uno che si batte fino in fondo e spesso riesco a raggingere i miei obbiettivi...

 

Chiedo scusa se ho usato delle porole forti, non voglio offendere nessuno ma solamente portare tutti ad una riflessione.

Ciao e "Tutti per uno e uno per tutti.."

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Ciao Claudio e grazie i cuore!!

Sono pienamente d'accordo con te sul fatto che ognuno deve imparare dalle proprie esperienze Positive e negative ed è grazie a questo che ho raggiunto dei traguardi soddisfacenti nel settore agonistico, con sudore fatica e aggiungerei qualche errore!!

 

Qualche giorno fa ho letto un'intervista su Bardi, e lui stesso raccontava dell'importanza di avere avuto al suo fianco, al momento della sua carriera agonistica, persone con forte esperienza agonistica e che questo lo ha aiutato a maturare prima ed è stato fondamentale per la sua crescita che lo ha portato in seguito a diventare il campione che tutti quanti oggi conosciamo e ammiriamo!!

 

Ora, il discorso è: Questa mentalità stupida e ignorante deve e dovrà cambiare.

Non importa quanto tempo ci vorrà, se oggi o domani, ma una cosa è certa: Io mi batterò per questa causa e farò la mia parte, forse cambierò poco, ma io sono uno che si batte fino in fondo e spesso riesco a raggingere i miei obbiettivi...

 

Chiedo scusa se ho usato delle porole forti, non voglio offendere nessuno ma solamente portare tutti ad una riflessione.

Ciao e "Tutti per uno e uno per tutti.."

 

 

!

cari ragazzi calabresi avete ragione,in sardegna esiste lo stesso problema!l gente è acceccata dalla gelosia!ma noi giovani non molliamo di sicuro!

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Caro Roberto,

 

sono contento di ritrovarti sempre più determinato ed agguerrito.

 

Volevo darti la mia opinione in merito a quanto da te precedentemente riportato.

 

Per farlo vorrei partire dalla mia esperienza personale che penso sia simile a quella di molti altri..

 

Io pesco praticamente da sempre, in modi diversi, con una crescita lenta ma costante dovuta al fatto che mi interfacciavo solo ed esclusivamente con il mio unico compagno di pesca ed i soli maestri erano il mare le riviste del settore.

 

Malgrado ciò i risultati, in termini di prede, sono arrivati e più pesci prendevo più mi chiudevo nel mio guscio, non apprezzando per niente né il mondo agonistico né il modo di pescare degli altri.

 

Un giorno, durante la ricerca di un posto buono per pescare nel bel mezzo di una mareggiata, ho conosciuto, Bernardo Anania, il quale, avendo capito che eravamo sufficientemente “malati” ci ha invitati a partecipare alle riunioni del “suo” circolo. Dopo un primo periodo di scetticismo mi avvicinai alle riunioni e da quel momento mi si parò davanti un nuovo ed affascinante mondo.

 

Il passo verso l’agonismo fu naturale e spontaneo anche perché trovai subito spazio e disponibilità all’interno del circolo, ero al top della forma fisica sfruttando il tempo libero del post-laurea. La mia prima gara fu il Campionato Italiano a Coppie di Civitavecchia (Trofeo Sporasub) del 2004 dove, io e Bernardo, arrivammo ottavi su oltre sessanta coppie.

 

Fu l’apoteosi, mi preparai come un pazzo per la mia prima selettiva, nel mare di Diamante, che vinsi con uno splendido dentice di 3,5 kg.

 

Fui riportato subito alla realtà da una serie di risultati altalenanti, con sonori cappotti e discreti piazzamenti. L’anno dopo vinsi un’altra selettiva in Puglia, e poi altri mediocri risultati………..

 

L’alternanza nei risultati era soprattutto dovuta al modo di pescare, infatti, nelle mie pescate “normali”, continuavo a praticare l’aspetto e l’agguato con il lungo, questo metodo di pesca mi ha si fatto vincere ma anche “cappottare”. Dopo i primi risultati negativi ho perso fiducia nel mio stile di pesca e mi sono improvvisato razzolatore e tanaiolo, tecniche nelle quali ero palesemente non all’altezza della situazione………

 

Siamo così arrivati al nocciolo della situazione.

 

Chi avrebbe dovuto aiutarmi in quel momento? E cosa avrei dovuto fare io in quel momento?

 

Molti furono i suggerimenti che ricevetti, molto meno quelli che misi in pratica.

 

Non è facile arrivare da un modo proprio di pescare, facendolo sempre nei “propri” posti, ed affrontare il mondo delle competizioni dovendosi inventare un modo nuovo di pescare. La colpa non posso darla a nessuno se non alla tarda età alla quale mi sono affacciato alle competizioni ed in cui ho iniziato a cambiare compagni e posti di pesca.

 

Da una attenta analisi di quanto accaduto a me è facile capire che, il più delle volte, la colpa non è del singolo campione presente nel circolo, che dovrebbe dividersi in mille quelle quattro volte che va in mare, quanto della mancanza, all’interno delle associazioni, di gente in grado di formare un valido gruppo di agonisti affiatati che possano condividere le esperienze e crescere insieme.

 

Ecco perché questo è un problema comune a molti circoli, per non dire tutti, ad eccezione di quei grandi circoli storici dove la presenza di tanti agonisti esperti ed affermati attira l’attenzione di ragazzini di “primo pelo” che crescendo a fianco a questi “campioni” si forgiano e gettano le basi per un roseo futuro in campo agonistico.

 

La mentalità (stupida ed ignorante) come tu la definisci, penso faccia parte di quel pizzico di egoismo e gelosia dei propri posti che ognuno di noi, in fondo in fondo, ha.

 

Ricordo ancora quando ti approcciasti al club, pescavi solo con il cento, agguato ed aspetto in acqua bassa. Il corso, le prime gare, le esperienze condivise (a volte anche solo verbalmente), la tua enorme determinazione ti hanno portato ad andare a pescare solo con il corto e la fiocina per non cadere in tentazione e sei diventato un fantastico razzolatore di pesce bianco. Poi in questo ultimo anno il sesto posto al Campionato per Società, insieme, e la vittoria alle due selettive penso ti abbiano consacrato.

 

Anche la partecipazione al Campionato penso sia stata un’occasione enorme, offerta dalla tua società, che tu hai sfruttato in pieno, infatti, durante le varie fasi del campionato, hai intuito l’importanza della preparazione del campo gara, rimettendola subito in atto nelle successive selettive e preparandoti i campi gara con dovizia ed ottenendo i risultati sperati.

 

 

Quello che mi aspetto da te è che tu resti sempre con i piedi a terra, e che riesca a dare lustro alla pesca subacquea calabrese insieme agli altri bravi agonisti della nostra regione.

 

Noi non siamo secondi a nessuno, non dimentichiamoci che nel passato della pesca subacquea calabrese c’è stata gente “mondiale” come Iannuzzi………..

 

La differenza sta nel nostro tessuto sociale, già molto difficile, dove ogni realtà sportiva stenta ad emergere per una situazione economica diffusamente “tragica”, in un contesto del genere è difficilissimo trovare persone in grado di esporsi seriamente in campo agonistico in uno sport dispendioso e poco “glorificante” come la pesca subacquea.

 

La nostra “Mission” deve essere quella di portare avanti il nostro sport, a partire dalla nostra realtà societaria nel modo che ci siamo prefissati.

 

La nostra “speranza” deve essere quella di avere ancora un mare in cui andare a pescare, visti i cinque nuovi parchi istituiti ed i tre in iter di approvazione oltre a quello consolidato di Capo Rizzuto. Fatti due conti veloci non possiamo più andare a pescare se non sulla sabbia, ed allora si che la pesca subacquea agonistica in Calabria sparirà.

 

Ti saluto augurandoti che il nuovo anno soddisfi tutte le tue meritate aspettative!

 

Giuseppe.

 

 

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  • 2 settimane dopo...

Ciao Giu,

Condivido il tuo ragionamento intelligente, filosofico e alquanto complicato!!!

Sono daccordo quando dici che ogni circolo dovrebbe avere delle persone specifiche che curino il settore agonistico.

E' comprensibile che un campione all'interno di un club non possa dividersi in quattro (come dici tu) e seguire tutti o quasi coloro che compongono il circolo. Ma che dire se lo stesso campione individuasse e isolasse all'interno del club qualcuno dotato di forte talento, di grande umiltà e voglia di imparare e lo accompagnasse nella crescita agonistica?

 

Ricordiamoci che l'argomento è CRESCITA AGONISTICA, non come imparare a pescare!

Per cui quello che intendo è, va bene le riviste e i DVD, ma come si prepara un campo gara, come quando e perchè impostare una strategia, come impostare una gara in base a un dato regolamento e tante altre malizie, non si leggono sulle riviste o si imparano guardando un DVD ma si imparano accompagnando per un certo periodo un campione che abbia voglia di trasmettere il proprio bagaglio di esperienza agonistica.

Certo si impara anche dalla propria esperienza agonistica, ma nessuno può obbiettare che il percorso sarà molto più lungo.

D'altro canto credo che chi abbia voglia di imparare deve essere umile e non sentirsi già arrivato dopo poco tempo, essere riconoscente per la dedizione e del tempo speso, ecc.

 

Per quanto riguarda la tua preoccupazione di rimanere con i piedi per terra, ti rassicuro già dicendoti che in acqua vado ben zavorrato per cui difficilmente riuscirei a prendere il volo con tutti quei piombi!!!!

E poi non avrei raggiunto determinati risultati se fossi stato arrogante!

 

Mi conosci bene e sai che sono molto, molto umile e non fa parte del mio DNA vantarmi o sentirmi meglio degli altri, anche perchè io penso che ognuno di noi abbia sempre da imparare e abbia sempre da insegnare!

Sai anche che sono molto determinato e che voglio raggiungere il massimo che possa raggiungere.

 

 

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  • 2 settimane dopo...
Ospite fabioim
Ciao Giu,

Condivido il tuo ragionamento intelligente, filosofico e alquanto complicato!!!

Sono daccordo quando dici che ogni circolo dovrebbe avere delle persone specifiche che curino il settore agonistico.

E' comprensibile che un campione all'interno di un club non possa dividersi in quattro (come dici tu) e seguire tutti o quasi coloro che compongono il circolo. Ma che dire se lo stesso campione individuasse e isolasse all'interno del club qualcuno dotato di forte talento, di grande umiltà e voglia di imparare e lo accompagnasse nella crescita agonistica?

 

Ricordiamoci che l'argomento è CRESCITA AGONISTICA, non come imparare a pescare!

Per cui quello che intendo è, va bene le riviste e i DVD, ma come si prepara un campo gara, come quando e perchè impostare una strategia, come impostare una gara in base a un dato regolamento e tante altre malizie, non si leggono sulle riviste o si imparano guardando un DVD ma si imparano accompagnando per un certo periodo un campione che abbia voglia di trasmettere il proprio bagaglio di esperienza agonistica.

Certo si impara anche dalla propria esperienza agonistica, ma nessuno può obbiettare che il percorso sarà molto più lungo.

D'altro canto credo che chi abbia voglia di imparare deve essere umile e non sentirsi già arrivato dopo poco tempo, essere riconoscente per la dedizione e del tempo speso, ecc.

 

Per quanto riguarda la tua preoccupazione di rimanere con i piedi per terra, ti rassicuro già dicendoti che in acqua vado ben zavorrato per cui difficilmente riuscirei a prendere il volo con tutti quei piombi!!!!

E poi non avrei raggiunto determinati risultati se fossi stato arrogante!

 

Mi conosci bene e sai che sono molto, molto umile e non fa parte del mio DNA vantarmi o sentirmi meglio degli altri, anche perchè io penso che ognuno di noi abbia sempre da imparare e abbia sempre da insegnare!

Sai anche che sono molto determinato e che voglio raggiungere il massimo che possa raggiungere.

Condivido in pieno quello che dici. Ho avuto la fortuna di accompagnare 2 atleti a fare dei campionati in giro per l'Italia e posso confermarti che vivendo l'esperienza direttamente s'impara veramente tanto. Potrebbe sembrare strano ma vivere un campionato al fianco di un "agonista vero" ti insegna tantissime cose. Complimenti per l'ottima annata con le selettive. Venite a Maratea per il Memorial????

Spero di si.

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Ciao Giu,

Condivido il tuo ragionamento intelligente, filosofico e alquanto complicato!!!

Sono daccordo quando dici che ogni circolo dovrebbe avere delle persone specifiche che curino il settore agonistico.

E' comprensibile che un campione all'interno di un club non possa dividersi in quattro (come dici tu) e seguire tutti o quasi coloro che compongono il circolo. Ma che dire se lo stesso campione individuasse e isolasse all'interno del club qualcuno dotato di forte talento, di grande umiltà e voglia di imparare e lo accompagnasse nella crescita agonistica?

 

Ricordiamoci che l'argomento è CRESCITA AGONISTICA, non come imparare a pescare!

Per cui quello che intendo è, va bene le riviste e i DVD, ma come si prepara un campo gara, come quando e perchè impostare una strategia, come impostare una gara in base a un dato regolamento e tante altre malizie, non si leggono sulle riviste o si imparano guardando un DVD ma si imparano accompagnando per un certo periodo un campione che abbia voglia di trasmettere il proprio bagaglio di esperienza agonistica.

Certo si impara anche dalla propria esperienza agonistica, ma nessuno può obbiettare che il percorso sarà molto più lungo.

D'altro canto credo che chi abbia voglia di imparare deve essere umile e non sentirsi già arrivato dopo poco tempo, essere riconoscente per la dedizione e del tempo speso, ecc.

 

Per quanto riguarda la tua preoccupazione di rimanere con i piedi per terra, ti rassicuro già dicendoti che in acqua vado ben zavorrato per cui difficilmente riuscirei a prendere il volo con tutti quei piombi!!!!

E poi non avrei raggiunto determinati risultati se fossi stato arrogante!

 

Mi conosci bene e sai che sono molto, molto umile e non fa parte del mio DNA vantarmi o sentirmi meglio degli altri, anche perchè io penso che ognuno di noi abbia sempre da imparare e abbia sempre da insegnare!

Sai anche che sono molto determinato e che voglio raggiungere il massimo che possa raggiungere.

Condivido in pieno quello che dici. Ho avuto la fortuna di accompagnare 2 atleti a fare dei campionati in giro per l'Italia e posso confermarti che vivendo l'esperienza direttamente s'impara veramente tanto. Potrebbe sembrare strano ma vivere un campionato al fianco di un "agonista vero" ti insegna tantissime cose. Complimenti per l'ottima annata con le selettive. Venite a Maratea per il Memorial????

Spero di si.

Ciao Fabio,

Per il memorial ci saremo (salvo imprevisti all'ultimo minuto) e credo con più di una squadra!!

Mi confermi per il 28/03 e gara a coppia?

 

Tornando al discorso agonistico, la tua esperienza personale conferma appieno che accompagnandosi ad un agonista di livello e che abbia voglia di trasmettere, si fa un notevole salto di qualità e formazione agonistica che altrimenti tarderebbe ad arrivare e penalizzerebbe enormemente un agonista con poca esperienza, ma con tanta voglia di fare, e purtroppo frenato per mancanza di un appoggio...

 

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