magoo Inviato Luglio 6, 2009 Segnala Condividi Inviato Luglio 6, 2009 l'ultimo morto delle Eolie ha spinto Luigi Fuda a lanciare quel grido " facciamo qualcosa", si ma cosa ? Vedo che molti oltre alle solite condoglianze di rito, nemmeno leggono i pochi post sulla sicurezza che ogni tanto qualchuno lancia. Molto più frequentati e commentati i post dove c'è la grossa cattura, certo è giusto che sia così, ma di fronte a tante tragedie, che lasciano famiglie straziate, sarebbe il caso di parlare un po' più di sicurezza, e scambiarci opinioni, e magari dati. Sì perchè sono anche quelli che mancano, i dati, il perchè succedono certe tragedie. Io ho fatto parte per molti anni del Corpo Nazionale di Soccorso Alpino Sezione Speleosubacquea, e ne ho portati furi dalle grotte di morti. Tutte le volte cercavamo di capire le dinamiche che avevano portato alla tragedia, per poter lasciare qualcosa ( appunto ) in termini di dati. Al di là degli sterili risultati delle autopsie : " morte per annegamento ", noi abbiamo lasciato sui resoconti del CNSA tutto quello che poteva essere utile per la conoscenza di questi incidenti, conoscenze che possono formare una cultura della sicurezza. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ospite fumo denso Inviato Luglio 6, 2009 Segnala Condividi Inviato Luglio 6, 2009 anch io sono convinto che la sicurezza nell apnea sia una cosa fondamentale..e da pubblicizzare il piu possibile con dati opinioni esperienze degli altri ecc. anche se purtroppo nn si puo' interrogare i morti per chiedergli cosa li ha trattenuti sul fondo..il sub morto all eolie era un amante del mare, un esperto è morto perchè amava il mare le norme di sicurezza e i rischi che incontrava li conosceva benissimo quelli di noi che a volte forse sembrano superficiali sono solo rispettosi del dolore altrui e forse di un destino che un giorno potremmo condividere per amore del mare,che non è una scienza esatta Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Pezzogna Inviato Luglio 7, 2009 Segnala Condividi Inviato Luglio 7, 2009 Sono restato molto colpito dall'incidente a quel ragazzo qui ne napoletano perchè è stato ritrovato su un fondale di appena 5 mt.Purtroppo non si può stabilire con certezza se e cosa ti porta all'incidente penso che una sincope può colpirti a 5 e a 25 mt magari in poca acqua un compagno di pesca può fare la differenza, ma il problema credo sia sempre da ricercare nel fatto che si cerca di oltrepassare i propri limiti tirando le apnee per chissà quali motivi.Questi avvenimenti mi hanno molto scosso da sempre! Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Fabio66 Inviato Luglio 7, 2009 Segnala Condividi Inviato Luglio 7, 2009 l'ultimo morto delle Eolie ha spinto Luigi Fuda a lanciare quel grido " facciamo qualcosa", si ma cosa ? Vedo che molti oltre alle solite condoglianze di rito, nemmeno leggono i pochi post sulla sicurezza che ogni tanto qualchuno lancia. Molto più frequentati e commentati i post dove c'è la grossa cattura, certo è giusto che sia così, ma di fronte a tante tragedie, che lasciano famiglie straziate, sarebbe il caso di parlare un po' più di sicurezza, e scambiarci opinioni, e magari dati. Sì perchè sono anche quelli che mancano, i dati, il perchè succedono certe tragedie. Io ho fatto parte per molti anni del Corpo Nazionale di Soccorso Alpino Sezione Speleosubacquea, e ne ho portati furi dalle grotte di morti. Tutte le volte cercavamo di capire le dinamiche che avevano portato alla tragedia, per poter lasciare qualcosa ( appunto ) in termini di dati. Al di là degli sterili risultati delle autopsie : " morte per annegamento ", noi abbiamo lasciato sui resoconti del CNSA tutto quello che poteva essere utile per la conoscenza di questi incidenti, conoscenze che possono formare una cultura della sicurezza. Indubbiamente la raccolta dei dati ci aiuterebbe a disegnare con maggiore precisione le varie circostanze di pericolo per il pescasub. Personalmente per la mia sicurezza, ho investito qualche anno fà in un corso con A.A. che mi ha fornito gli strumenti per godere la mia passione per il mare con una certa "sicurezza". Ma non ci dobbiamo illudere che questo basti, perchè ognuno di noi in ogni momento può essere a rischio della propria incolumità in mare, sia per propria imperizia sia per quella altrui, vedi lo sfrecciare di un natante. Concludendo, siamo appassionati di uno "sport" stupendo ma potenzialmente pericoloso, QUINDI OGNI QUALVOLTA ANDIAMO IN MARE DOBBIAMO porre in essere tutti quegli accorgimenti affinchè la nostra passione rimanga tale senza trasformarsi in tragedia per chi ci stà accanto! TESTA SEMPRE COLLEGATA!!!!!!!!!! Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
pejo Inviato Luglio 7, 2009 Segnala Condividi Inviato Luglio 7, 2009 una sincope può colpirti a 5 e a 25 mt magari in poca acqua un compagno di pesca può fare la differenza Ciao Ale, un compagno di pesca può fare la differenza anche a 25 mt, molte delle sincopi che causano tragedie si possono risolvere avendo il compagno in superfice pronto a soccorrerci! Lo so non è sempre possibile ma molti di noi non considerano neanche questa possibilità. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
7bello Inviato Luglio 7, 2009 Segnala Condividi Inviato Luglio 7, 2009 A Civitavecchia abbiamo grossi problemi con la camera iperbarica. http://www.centumcellae.it/leggi.php?id=24583 Possiamo fare qualcosa??? Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
siccia Inviato Luglio 8, 2009 Segnala Condividi Inviato Luglio 8, 2009 (modificato) " facciamo qualcosa", si ma cosa ? Per quel che riguarda la prevenzione non credo che si possa fare molto più di quanto si faccia già (informazione in primis). Qualcosa in più si potrebbe invece fare per ridurre in modo esponenziale le probabilità di morire ad incidente già avvenuto: mi riferisco al pronto soccorso. Si dovrebbe pescare sempre in coppia,chi sta a galla dovrebbe restare disarmato in modo da non avere distrazioni-tentazioni che possano distoglierlo dalla propria azione di vigilanza su chi sta sul fondo, e dovrebbe anche poter disporre di una minibombola da portare sempre sotto la boa, in modo da non dover perdere tempo in superficie per calmarsi e ventilarsi, e non dover rischiare a sua volta una sincope durante l'immersione di soccorso. Ste cose praticamente nessuno le fa (la bombola in acqua,poi, mi sembra che non si possa portare proprio),ergo l'unico modo per avere la certezza di ridurre i morti in mare,è l'imposizione delle norme suddette,ossia emanare una legge apposita... Modificato Luglio 8, 2009 da siccia Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
nik600 Inviato Luglio 8, 2009 Segnala Condividi Inviato Luglio 8, 2009 non so, da principiante mi viene in mente che potrebbe essere utile quel dispositivo che si usa per cercare le persone sotto le valanghe. E' ben vero che però bisognerebbe intervenire PRIMA, anche perchè da quanto ho capito se non si interviene entro pochissimi minuti è già troppo tardi. Il nostro corpo, oltre alle contrazioni diaframmatiche quali altre attività copie quando si sta raggiungendo il limite? Non potrebbe esserci un dispositivo in grado di rilevare questi segnali di allarme e segnalarli in modo più "energico" al sub? Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
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