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Limite Di Profondita'


Ospite rombo

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In Grecia al momento di fare il permesso di pesca mi è stato detto che tra le varie regole c'è quella di non immergersi a profondità superiori a -10.

 

Leggendo le tristissime notizie di decessi a profondità di rilievo da parte di giovanissimi mi chiedo:

 

1- Come è possibile controllare direttamente da altri questo limite?

 

2- E' comunque una regola che dovrebbe essere accettata soprattutto da chi pescasub lo è da poco tempo?

 

3- In generale secondo voi puo' essere una norma giusta e che ogni pescasub dovrebbe rispettare soprattutto per la propria sicurezza ed incolumità?

 

gare agonistiche a -45( per fortuna non in Italia.)... ragazzi che partono già a -20 insomma vogliamo capirlo che questa è arte solo per pochisssimi?....

 

 

 

 

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1 - non è possibile e infatti non si è mai letto di nessun controllo

2 - No. La questione non è dei metri, ma di approccio. Se ti comporti da incosciente puoi morire anche in una spanna d'acqua

3 - No, ciascuno dovrebbe avere un livello di consapevolezza tale da rendere inutili sia le regolette (es sul rapporto tra tempo di inspirazione ed espirazione) sia i limiti espressi in tempi e metri. Noi facciamo pesca, non andiamo a raccogliere cartellini.

 

My 2 cents!

 

Joefox

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Ciao Giorgio,

 

Questo "appunto" mi era stato fatto quando sono andato a Cefalonia

 

 

una domanda sorge spontanea

:

come e quando ritieni che il comportamento sia da incosciente?A volte si muore a misure che di solito si fanno(o fanno) ordinariamente

 

Vedo che ultimamente a morire sono giovani provetti e qualche "vecchio lupo"che comunque fanno misure di un certo rilievo

 

 

Non è che ad un certo punto le regolette che sono semplici e si conoscono(o la maggior parte le conosce) lascia il posto ad una sorta di malattia o vizio o ecc ecc tipo "effetto droga" che ti spinge sempre piu' giù anche nella pesca?

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1 - non è possibile e infatti non si è mai letto di nessun controllo

2 - No. La questione non è dei metri, ma di approccio. Se ti comporti da incosciente puoi morire anche in una spanna d'acqua

3 - No, ciascuno dovrebbe avere un livello di consapevolezza tale da rendere inutili sia le regolette (es sul rapporto tra tempo di inspirazione ed espirazione) sia i limiti espressi in tempi e metri. Noi facciamo pesca, non andiamo a raccogliere cartellini.

 

My 2 cents!

 

Joefox

 

Concordo pienamente :thumbup:

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E' chiaro che la profondita' ha un suo ruolo... tra il risalire da 7-8 metri e il risalire da 20 differenza ce n'e', soprattutto in termini di tempo.

Personalmente sono un neofita, frequentero' un corso a breve e non mi spingo oltre i 7-8 mt anche se il fiato me lo permetterebbe.

Preferisco avere ancora un po' di fiato quando torno in superficie che scendere qualche metro in piu' e risalire con fiato pari a 0.

 

Forse spesso e' solo un problema di sapersi dosare e capire i propri limiti, cercando di migliorarsi si' ma senza strafare.

 

Tutto questo IMHO.

 

Saluti

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infatti..

 

!io ho raggiunto i 25 metri solo una volta: nel mar rosso, a 30°c, solo pinne e maschera (favoloso) e compagno pronto all'assistenza sopra.

 

Per la pesca lavoro spessissimo tra 5 e 10 metri, per l'aspetto va benone, anzi.. le eccezioni a 15 mt solo con compagno..

 

La prestazione di punta non serve a nulla se non a tirare l'apnea e a prendersi paure.. inutili.... <_< o peggio.. :unsure:

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la profondità è sicuramente un pericolo aggiunto,che accresce i rischi di uno sport potenzialmente pericoloso comunque.

spesso mi ritrovo a scrivere su queste cose,io sono molto fatalista,penso che se uno sta li continuamente a pensare che gli può succedere qualcosa è meglio che si spara direttamente perchè l'incidente può succederti sempre,non solo a pesca ma anche nelle situazioni più tranquille.

per questo motivo non mi sono mai posto il problema della profondità,non sono un profondista ma se devo fare una pescata a ,quasi, 20 mt la faccio se mi sento di farla altrimenti la faccio a 10 o a 5 non mi pongo il problema per "paura" dei metri in più o in meno.

discorso diverso è se dobbiamo valutare le cause degli incidenti che accadono.se dobbiamo farlo dobbiamo lasciare da parte i moralismi, perchè sono convinto che la stragrande maggioranza degli incidenti succedono perchè si superano i limiti,purtroppo non tutti hanno la freddezza di rinunciare ad una cernia ormai colpita che però sta per sfuggire,o aspettano troppo il dentice enorme che sembra stia venendo ed invece non viene,o infilano la testa in una tana e gli va via la maschera...o semplicemente vuole provare a scendere un pò di più.purtoppo bisogna avere il coraggio di dire che la stragrande maggioranza di chi è morto ha esagerato ed ha purtoppo pagato.è giusto per carità piangere queste tragedie,ma io penso sempre che quello in cui succede una tragedia dovrebbe essere il momento giusto per sottolineare l'errore,per far si che altri evitino di farlo,ma la forma vuole che si pianga e che il morto come tutti i morti sia una buonanima.

spero che il mio discorso non sembri troppo duro,anche io quando leggo di queste disgrazie ho un groppo alla gola e sono triste e mando le condoglianze alla famiglia,ma sono anche incazzato perchè so che,quasi sempre l'incidente poteve essere evitato.

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la profondità è sicuramente un pericolo aggiunto,che accresce i rischi di uno sport potenzialmente pericoloso comunque.

spesso mi ritrovo a scrivere su queste cose,io sono molto fatalista,penso che se uno sta li continuamente a pensare che gli può succedere qualcosa è meglio che si spara direttamente perchè l'incidente può succederti sempre,non solo a pesca ma anche nelle situazioni più tranquille.

Su questo non mi trovi d'accordo, e' vero che puo' succedere di tutto pero' e' pure vero che un incidente banale in superficie puo' trasformarsi in tragedia sott'acqua.

Quindi credo che se fuori dall'acqua stai attendo 10 in acqua devi stare attento 100.

per questo motivo non mi sono mai posto il problema della profondità,non sono un profondista ma se devo fare una pescata a ,quasi, 20 mt la faccio se mi sento di farla altrimenti la faccio a 10 o a 5 non mi pongo il problema per "paura" dei metri in più o in meno.

discorso diverso è se dobbiamo valutare le cause degli incidenti che accadono.se dobbiamo farlo dobbiamo lasciare da parte i moralismi, perchè sono convinto che la stragrande maggioranza degli incidenti succedono perchè si superano i limiti,purtroppo non tutti hanno la freddezza di rinunciare ad una cernia ormai colpita che però sta per sfuggire,o aspettano troppo il dentice enorme che sembra stia venendo ed invece non viene,o infilano la testa in una tana e gli va via la maschera...o semplicemente vuole provare a scendere un pò di più.purtoppo bisogna avere il coraggio di dire che la stragrande maggioranza di chi è morto ha esagerato ed ha purtoppo pagato.è giusto per carità piangere queste tragedie,ma io penso sempre che quello in cui succede una tragedia dovrebbe essere il momento giusto per sottolineare l'errore,per far si che altri evitino di farlo,ma la forma vuole che si pianga e che il morto come tutti i morti sia una buonanima.

spero che il mio discorso non sembri troppo duro,anche io quando leggo di queste disgrazie ho un groppo alla gola e sono triste e mando le condoglianze alla famiglia,ma sono anche incazzato perchè so che,quasi sempre l'incidente poteve essere evitato.

Questo lo straquoto. Certo dispiace, ma in alcuni casi (secondo me nella maggior parte) ci sono grosse responsabilita' di chi muore.

Insomma parliamoci chiaro, non e' che chi muore in acqua e' paragonabile a chi sta tornando a casa con la famiglia e viene travolto da un tir della corsia opposta.

 

Spero anch'io che le mie dichiarazioni forti, ma volute, non urtino la sensibilita' del forum.

Sono considerazioni personali, ma che se fossero condivise dai piu' forse limiterebbero le tragedie IMHO.

 

Saluti

Modificato da maranik
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la profondità è sicuramente un pericolo aggiunto,che accresce i rischi di uno sport potenzialmente pericoloso comunque.

spesso mi ritrovo a scrivere su queste cose,io sono molto fatalista,penso che se uno sta li continuamente a pensare che gli può succedere qualcosa è meglio che si spara direttamente perchè l'incidente può succederti sempre,non solo a pesca ma anche nelle situazioni più tranquille.

Su questo non mi trovi d'accordo, e' vero che puo' succedere di tutto pero' e' pure vero che un incidente banale in superficie puo' trasformarsi in tragedia sott'acqua.

Quindi credo che se fuori dall'acqua stai attendo 10 in acqua devi stare attento 100.

per questo motivo non mi sono mai posto il problema della profondità,non sono un profondista ma se devo fare una pescata a ,quasi, 20 mt la faccio se mi sento di farla altrimenti la faccio a 10 o a 5 non mi pongo il problema per "paura" dei metri in più o in meno.

discorso diverso è se dobbiamo valutare le cause degli incidenti che accadono.se dobbiamo farlo dobbiamo lasciare da parte i moralismi, perchè sono convinto che la stragrande maggioranza degli incidenti succedono perchè si superano i limiti,purtroppo non tutti hanno la freddezza di rinunciare ad una cernia ormai colpita che però sta per sfuggire,o aspettano troppo il dentice enorme che sembra stia venendo ed invece non viene,o infilano la testa in una tana e gli va via la maschera...o semplicemente vuole provare a scendere un pò di più.purtoppo bisogna avere il coraggio di dire che la stragrande maggioranza di chi è morto ha esagerato ed ha purtoppo pagato.è giusto per carità piangere queste tragedie,ma io penso sempre che quello in cui succede una tragedia dovrebbe essere il momento giusto per sottolineare l'errore,per far si che altri evitino di farlo,ma la forma vuole che si pianga e che il morto come tutti i morti sia una buonanima.

spero che il mio discorso non sembri troppo duro,anche io quando leggo di queste disgrazie ho un groppo alla gola e sono triste e mando le condoglianze alla famiglia,ma sono anche incazzato perchè so che,quasi sempre l'incidente poteve essere evitato.

Questo lo straquoto. Certo dispiace, ma in alcuni casi (secondo me nella maggior parte) ci sono grosse responsabilita' di chi muore.

Insomma parliamoci chiaro, non e' che chi muore in acqua e' paragonabile a chi sta tornando a casa con la famiglia e viene travolto da un tir della corsia opposta.

 

Spero anch'io che le mie dichiarazioni forti, ma volute, non urtino la sensibilita' del forum.

Sono considerazioni personali, ma che se fossero condivise dai piu' forse limiterebbero le tragedie IMHO.

 

Saluti

 

Ciao Maranik,

ti straquotoooooo precisando che l'incidente in acqua è sempre dietro l'angolo.

Purtroppo incidenti così si ripeteranno...

Parlo per esperienza, ne vedo e ne sento di tutti i colori, e non solo da parte di chi va in acqua, ma maggiormente dai genitori che portano l'estate i figli in acqua a fare pesca subacquea e loro non sanno neanche nuotare!

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1 - non è possibile e infatti non si è mai letto di nessun controllo

2 - No. La questione non è dei metri, ma di approccio. Se ti comporti da incosciente puoi morire anche in una spanna d'acqua

3 - No, ciascuno dovrebbe avere un livello di consapevolezza tale da rendere inutili sia le regolette (es sul rapporto tra tempo di inspirazione ed espirazione) sia i limiti espressi in tempi e metri. Noi facciamo pesca, non andiamo a raccogliere cartellini.

 

My 2 cents!

 

Joefox

 

Mi potresti per favore spiegare (o dirmi dove posso trovare) le regolette (es sul rapporto tra tempo di inspirazione ed espirazione) cui fai riferimento?

 

Grazie mille Battista

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...non ne ho mai sentito parlare...

Premesso che non capisco proprio come si potrebbe controllare una cosa del genere, secondo me, una regola così è una baggianata...cosa vuol dire 10 metri???Per qualcuno possono essere l'abisso ed una seria fonte di rischio...io a 10 metri sono tranquillo e operativo come Molteni a 30....non credo che si possano mettere dei limiti rigidi al nostro sport....

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io penso solo una cosa

il blu mi affascina

non è solo pescare, la maggior parte non tiro neanche ai pesci perchè dietro c'è uno scoglio e le aste costano

ma ogni volta che risalgo quella boccata d'aria è vita

se devo restare vivo senza passione che vita sarebbe?

 

la vita in generale comporta dei rischi, noi facciamo di tutto per proteggere i nostri figli ma come padre sò che per crescere hanno bisogno di passione e se non sapessi darglela, se non l'avessi, come crescerebbero?

 

ora se si togliesse la possibilità di sbagliare, se si dettassero le regole pure per batter ciglio, se tutto fosse sicuro, perfetto

come faresti tu a capire chi sei?

 

il mare non sfida nessuno, lui è lì, devi solo prenderlo se lo vuoi

ha tanto da regalare e da insegnare

ma se ci vai per sfidarlo non lo hai capito, che cosè, il mare, il mondo, Dio

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