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pinne in carbonio


Ospite simone

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Ospite simone

qualcuno sa dirmi quanto sono più performanti le pinne in carbonio rispetto a quelle in tecnopolimero?

per un pescatore come me che pesca di solito sul medio-basso fondale, non disdegno qualche puntatina intorno ai 16-18 m., quanto possono essere utili?

ringrazio tutti in anticipo

ciao e in culo alla balena

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Ospite Alessandro Pagano

Ciao Simone, le tue domande sono lecite in quanto prima di affrontare una spesa consistente è meglio avere qualche parere.Dal mio punto di vista le pinne in carbonio le ho provate ......e da quel momento non le ho piu' tolte!!!!Scherzi a parte le caratteristiche di questo materiale sono elevatissime in termini di rendimento a parita' di sforzo applicato.Il problema riguarda la scelta del modello e la loro "taratura",infatti in commercio vi sono modelli con sigle come x15,x25 e x40 nel caso delle C4 che associano al numero la profondita' ideale di utilizzo.Altre case come la Omer,la Picasso, ecc.ecc, hanno un modello diciamo universale ma molto performante da quote oltre i venti metri.Questo non vuol dire che non si possano utilizzare in mezzo alla schiuma, ma sicuramente non potranno esprimersi al meglio con il rischio non indifferente di vedersi rompere una pinna da un'onda che ce l'ha incastrata sotto una roccia.Personalmente utilizzo due modelli ,costruttivamente diversi, in base alla tipologia di fondale che devo affrontare.Il modello che uso per il basso e medio fondale è l' HDRadical della spora che associa un rivestimento di tecnopolimero attorno ad una lamina di carbonio.Questo rivestimento oltre a proteggere il carbonio dagli inevitabili urti con le rocce è mimetico nella parte inferiore una caratteristica non indifferente.Con queste pinne posso fare chilometri a pinne senza sentire l'affaticamento delle gambe o del collo del piede e senza disdegnare delle puntatine fino ai venti metri.

L'altro modello che utilizzo e' della SDIVE totalmente in carbonio tarato dalla casa per una profondita' di utilizzo da 25 a 30 mt.E' una sensazione

rassicurante ,quando ci si trova a 30 e passa metri, sapere che con due passate di pinne si ci solleva dal fondo senza incertezze e si guadagna velocemente la superficie.

Saluti

Alessandro

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Ospite Leonardo

una pinna in carbonio di tipo leggero non porterebbe gran miglioramento. Una media ti aiuterebbe a muoverti con maggiore efficienza in acqua, a patto di ottenere un allenamento adequato alla pala. Una pala dura peggiorerebbe le cose.

Una pala dura molto performante è adatta a chi, molto allenato, pesca a grandi profondità ed effettua i suoi spostamenti in superficie con l'ausilio di gommone e barcaiolo.

La Media è un buon compromesso per chi pesca intorno ai 20/25 metri e si sposta in superficie con la propria forza, a patto di avere una gambetta allenata.

La leggera sono soldi sprecati, costa tanto, resta comunque molto delicata (quindi attenzione al basso fondo) e non rende una spinta molto superiore al tecnopolimero, forse risulta molto + leggera come sforzo.

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Scusate l'ignoranza ma facendo un corso sub mi hanno detto che sarebbe meglio che cambiassi pinne(ho quelle a scarpetta),mi potete spiegare la differenza tra quelle a scarpetta e quelle col cinghiolo e quali sono piu utili per l'apnea??? Grazie

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Ospite Amedeo

Quelle col conghiolo sono solo escusivamente per A.R.A., quelle invece a scarpetta sono ottime per l'apnea, ma le migliori sono sempre quelle al carbonio, a me hanno detto che quelle a scarpetta ti permettono di nn graffiarti il piede.

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Ospite
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