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ATTENZIONE SE NON SI HA UNA CERTA ESPERIENZA CON I FUCILI PNEUMATICI E' FACILE CAUSARE DANNI

sia al fucile stesso sia alle cose che ci circondano e, nei casi peggiori alle persone.

E' sempre bene nelle prime volte farsi aiutare da persone esperte o rivolgersi a centri specializzati.

Fatta la premessa ricordo a Mimmoantonio che digitare parole maiuscole equivale ad urlare in rete

se non se ne ha particolare motivo (come nei primi righi di questo post) è consigliabile evitare.

Passiamo allo smontaggio del fucile subacqueo pneumatico descriverò quello del vecchio Medisten Mares che richiede gli accorgimenti che vanno bene per la maggior parte delle marche.

 

Consigli smontaggio medisten.

Chiaramente il fucile deve essere disarmato e privo dell’asta con il pistone in posizione avanzata a contatto della boccola di battuta.

1) Portare il riduttore di potenza sulla posizione del massimo;

2) tenere il fucile per 20 minuti con il vivo di volata rivolto in basso per dare tempo all’olio di confluire in basso,

3) togliere il tappo posteriore, e con l’ausilio di un chiodo o un cacciaspine, scaricare totalmente la pressione contenuta nel fucile. Prestare attenzione in questa fase a proteggersi dagli inevitabili residui di olio che fuoriescono dalla valvola di precarica, avvolgendo il cacciaspine con una pezza in modo da creare un tampone, azionare lo spillo con delicatezza in modo che l’aria fluisca dolcemente ed in sicurezza. Prestare attenzione anche al fatto che se lo spillo è troppo giusto andrà a fare tenuta con l’O.R. della valvola dando l’impressione di aver completato l’operazione, mentre in realtà all’interno vi è ancora pressione. Mentre scarichiamo l’aria la barra del variatore tende a rientrare nel fucile andando a dividere la porzione di serbatoio. Quindi mentre effettuiamo l’operazione prestare attenzione anche che il pomello del riduttore resti sul massimo.

 

A questo punto iniziamo l’operazione di smontaggio.

4) Personalmente per prima cosa smonto il grilletto ed estraggo la spina di connessione che si trova sotto di esso, in modo tale da non arrecare danni nel caso la canna dovesse ruotare durante le fasi successive. Il grilletto si smonta estraendo la spina con il cacciaspine, il piolo di connessione basta spingerlo verso l’interno per rilasciarlo di scatto. Attenzione questa operazione va fatta in modo che la traiettoria della spina non sia rivolta agli occhi, è utile intercettare la corsa della spina con un pezza.

5) Fermare il fucile in morsa, senza eccedere nella stretta, in posizione orizzontale con il calcio rivolto in alto.

6) Mentre manteniamo ferma la valvola posteriore (qui abbiamo bisogno di una chiave appositamente forgiata che vada a vare contrasto nei cavi presenti lungo il bordo sopra la filettatura della pompa), con una chiave svitiamo la testata in alluminio, avvolgendola magari con della camera d’aria per non graffiarla con la chiave, attenzione se fate presa con una semplice esagonale sulla punta forgiata come dado sviterete solo la parte anteriore della volata lasciando ancora il fucile assemblato.

7) Tolta la testata inclinate l’arma leggermente verso l’alto (diciamo 30°) con una pezza afferrate il pistone ed estraetelo, se vi scorre all’interno della canna basta infilare l’asta, facendo attenzione a non rigare la canna, spingerlo in fondo facendo fare presa al codolo nel bicchiere, poi con uno spillo (chiodo o solito cacciaspine) infilato al posto della spina di connessione, azioniamo il dente di sgancio ed estraiamo l’asta con il pistone connesso al suo codolo. Mentre spingete il pistone potrebbe verificarsi una fuoriuscita di olio dal foro che alloggia la spina di connessione, pazienza, cerchiamo solo di non sporcare altrimenti la mamma ci cazzea.

8) Tolto il pistone togliamo l’ogiva di plastica anteriore, che provvede alla tenuta tra canna e serbatoio, e a questo punto raccogliamo l’olio esausto in un apposito recipiente inclinando nuovamente il fucile a punta in giù, aspettiamo un bel po’ in modo che fluisca quanto più olio e possibile.

9) Si può togliere il serbatoio facendolo scorrere in avanti,

10) Per smontare l’impugnatura bisogna svitare la valvola posteriore fermando la canna, Attenzione non stringere forte la canna tra le marre della morsa essa è facilmente deformabile, sarebbe corretto infatti dotarsi di marre supplementari in teflon scanalate in modo da accogliere la canna ed il serbatoio del fucile.

11) Una volta smontata la valvola di precarica l’impugnatura scorre indietro.

 

 

CAUTELE PER IL RIMOTAGGIO

 

Il fucile si rimonta in modo inverso di come si smonta (ovvio no?) bisogna solo fare attenzione a pochi particolari:

1a) per riassemblare la canna nell’impugnatura, dovremo inserire l’asta con il pistone attaccato sul codolo nella canna fino a farlo agganciare al dente, inserire la canna avvitare la valvola (anche se la stretta la completiamo successivamente) con il solito chiodo svincoliamo il dente dal pistone, estraiamo asta e pistone, completiamo l’avvitamento della valvola controllando che la canna non giri all’interno dell’impugnatura, guardando attraverso il buco di connessione che sia presente la parte posteriore del dente di ritegno.

2a) Rimontiamo il serbatoio infiliamo provvisoriamente la spina di connessione, versiamo l’olio che riteniamo utile, rialloggiamo ogiva e pistone, avvitiamo a mano la testata senza forzare la stretta,

3a) A questo ponto riposizioniamo in morsa il fucile nella posizione di cui al precedente punto 5,

4a) Riestraiamo la spina di connessione, manteniamo ferma la valvola di precarica come descritto a punto sei quindi stringiamo bene la testata, verificando sempre che la canna non ruoti all’interno del fucile, come descritto nell’ultima frase del punto 1a), e facendo attenzione che il pomello del riduttore sia sul massimo.

5a) Rimontiamo, la spina di connessione il grilletto e mediante la pompa ripristiniamo la pressione di precarica (La Mares indica 470 pompate per raggiungere la massima pressione di precarica di 30 atm)

 

Personalmente durante le fasi di montaggio uso cospargere abbondantemente le filettature, le guarnizioni e le loro sedi nonché le zone di scorrimento con grasso di silicone che non aggredisce le gomme, in modo tale che un successivo smontaggio risulterà semplificato.

 

LO SCRIVENTE SI RITIENE NON RESPONSABILE di eventuali danni arrecati a cose o persone durante il maneggio di strumenti atti alla pesca subacquea, effettuati da persone di non comprovata esperienza.

Modificato da Leonardo
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