Un Mondo Nuovo

[Ospite Amil]

La passione di alcuni amici per la pesca subacquea ha riacceso la mia. Pescavo da bambino "inseguendo i pesci" e mi piaceva da morire; passavo così l'estate, in barca coi miei genitori, quattro cinque volte ad estate si usciva a mettere il palamito sulla "secca di mezzo" tra Il Catalano e l'isola di Mal di Ventre, recuperando pescioni che ora si possono andare a guardare con le bombole per via del Parco Marino. Fu per questo motivo che smisi di pescare, l'area davanti a casa mia era off limit per i pescatori in apnea, il rischio era una multa, il ritiro dell'atrezzatura e una denuncia per furto ai danni dello stato. Così s'interruppero i miei sogni di sub, e nacquero quelli di surfista...

Quest'estate, complici i miei nuovi coinquilini che mi fecero vedere i video di Dapiran, studiata qualche tecnica e grazie sicuramente a una buona dose di culo l'estate ha fruttato bene. Oltre le catture e i ricordi degli incontri mi rimane poco da aggiungere, non saprei infatti spiegare a parole il segno che la parte di mare sommersa, a me praticamente sconosciuta, mi ha lasciato. Spesso, invece di sparare stavo ad ammirare i pesci e i loro curiosi comportamenti perdendo il momento per tirare. Ciò che realmente mi attraeva era nuotare e muovermi strisciando sul fondo, in apnea, dimenticando tutto. Non mi piace uccidere. Il senso della morte, fine della vita, se ti fermi a cercarlo non lo trovi; pescando all'agguato, in silenzio, concentrato nel mantenere una posizione ferma ma rilassata sino allo scoccare del colpo e poi la cattura vera e propria. Tutto in silenzio in acqua, il pesce che si dimena trafitto dall'asta e insagolato. Coincidenze e destino hanno fatto incotrare il predatore e il pesce; bravura, imperizia, fortuna e sfortuna si mischiano con piccole differenze generando cambiamenti vitali. Uccidere non mi piace, adoro la vita. Mangiare il pesce catturato durante un'azione di caccia. Credo che sia questa la normalità, non i ritmi frenetidi della città ne quelli paesani assopiti dalla terrestre routine agricola. Lo sviluppo dell'agguato come tecnica dinamica e creatriva, per il pescatore diventa l'arte in cui l'uomo entra in coerente meditazione col suo essere.

 

Buona vitalità a tutti.

Un gran grazie a tutti quelli che negli anni hanno sviluppato e che continuano a sviluppare la tecnica.

[Ospite Daddo]

ciao collega, sono studente di ingegneria anche io

 

Davide

[Ospite Amil]

 

La magia del mare, e la magia della predazione. Ma anche quella del nuotare in compagnia dei pinnuti, quella sensazione di armonia e partecipazione al banco di pesce che ci circonda e abbrccia facendosi compagno della nostra immersione; magia che svanisce soppraffatta da un colpo di fucile, le si sovrappone quella che muove il corpo del subacqueo mentre recupera il pesce insagolato, lo uccide e lo mette in cintura; stavolta respirando, ricaricando i polmoni di ossigeno e preparando la mente per la prossima apnea, per il prossimo agguato. Sgombrandola anche del pensiero dell'ultimo colpo e dell'ultima cattura, ti prepari per tornare a nuotare coi pesci, un'altra volta. Ricercare la freddezza anche nell'apparente essenza di prede e poi tornare a casa. Con nella mente i ricordi delle azioni o di statici istanti in contemplazione di un tramonto in mare, noi e tutto il resto immersi in una luce che fa tacere ogni pensiero. Tolte le pinne i calzari toccano terra e le gambe si ricordano che devono sostenere il corpo, gli abiti cambiano e si ritorna a parlare circondati dall'aria e da altre persone. A volte per entrare in polemica, come ora che racconto, situazioni in cui avrei preferito essere in mare.

 

Modificato Ottobre 29, 2007 da Amil

[Ospite Alextunnaria]

Vuoi un consiglio? guarda meno video di Dapiran, rincitrulliscono e basta!

Io studio Storia a Cagliari, la mia facoltà dovrebbe essere davanti alla tua o sbaglio?

[architeutis]

ma chi beni a diri

[Graziano Prelati]

molto romantico ;verso diembre,gennaio,lo è ancora di più,certo il mare è + freddo è mosso ,si batte contro le rocce dove magari si è ancorato un riccio;però tutto ciò da vitalità!

[Ospite Amil]

Aggiungo una pescatiella al romanticismo. Un saluto a tutti i sardi che ho visto presenti in gran numero

 

X alex, nn è stato proprio Dapiran a rincitrullirmi

 

2 parole sulla pescata. Dopo 2 settimane di pescate cagliaritane, torbide e senza molto moviemento torno a casa x il weekend e dedico il sabato e la domenica alla pesca. Ieri il risultato è stato 1 spigola di 1.3kg presa subito di mattina e accompagnata da 3 salpe (era davvero pieno e a me sti pesci piaciono) e 2 muggini. Dopo pranzo ho incontrato grandi banchi di muggini e me ne son fatto altri 4. Oggi abbiamo visto ben poco, davvero poco anche se la giornata sembrava + promettente.... 1 salpa x me e una seppia al socio di pescata.

 

Buon divertimento a tutti!