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Pescata Settembrina


Ospite CapoRama

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L'alba di queste giornate di metà settembre arriva in ritardo rispetto alle mie abitudini mattiniere. La mia sveglia biologica, infatti, non si è ancora "aggiornata" ed è ferma alle effemeridi d'inizio estate... eccomi quindi, in piena oscurità, a bordo del mio gommone navigare verso il punto prefissato per l'ancoraggio.

Procedo a bassa velocità, e nel frattempo scruto il mare nero inchiostro per evitare di finire sopra il galleggiante di qualche rete. Come mi accadde una volta in piena notte, al ritorno da una pescata a todari, quando fui bloccato dalla cima di una nassa al largo dell'aereoporto di Punta Raisi.

Quasi mi prese un colpo quando il gommone si fermò di botto a causa della cima aggrovigliata nell'elica. Da quella notte, smisi di correre al buio.

 

Giungo finalmente nella zona prefissata (tirreno meridionale  :laughing: ) l'ecoscandaglio segna -39mt in risalita, -27mt, ci siamo. Ecco il salto di batimetrica che aspettavo.

Arrivo su di un pianoro a 18/20 mt e calo l'ancora, il cielo ha iniziato a farsi blu chiaro ad est, fra poco è l'aurora.

Inizio lentamente la vestizione,mancano ancora una ventina di minuti al sorgere del sole, il mare è increspato da una brezza di libeccio.

Il sole è sorto ache se non visibile dietro la montagna, ed io mi lascio scivolare in acqua. I primi tuffi mi servono per controllare le condizioni di taglio e corrente, ne approfitto anche per valutare le mie condizioni fisiche (ad es. problemi di ompensazione...). Il taglio è sui 20 mt e la corrente è quasi assente.

Nei paraggi c'è un punto molto interessante per fare l'aspetto ai dentici, e si trova su un fondale impegnativo. Non è assolutamente il caso di andarci a "freddo".

Faccio quindi alcune sommozzate all'agguato per spezzare il fiato. La visibilità è buona, inizio a fare i primi tuffi, alternando agguati e aspetti su medio fondale... al terzo tuffo, decido di fare una perlustrazione sul filo del taglio lungo una parete, inizio a spostarmi in orizzontale. Mi sposto con la passima circospezione, e lentamente mi affaccio da ogni sperone di roccia evitando ogni minimo rumore, spero di sorprendere qualche bel saragone intento a mangiare.

Ma ecco che ti spunta Lei, bella grassottella, intenta in chissà quale attività non si è accorta del mio arrivo... è un attimo, per una volta parte prima il mio dito sul grilletto che il mio cuore in petto per l'emozione dell'incontro!

La cerniotta si dibatte flebilmente dopo aver sbobinato pochi metri di sagola dal mio mulinello , l'ho colpita bene, non fulminata ma ridotta molto nelle sue capacità di reazione. Non credo ai miei occhi! Sono veramente contento sia per la preda che per il sangue freddo che ho mantenuto.

Recupero la preda e mi dirigo verso il gommone.

Mi sento appagato, e rinuncio a proseguire nella pescata, oltretutto ho gà raggiunto abbondantemente il limite!!!  :thumbup:

 

 

 

Questo punto denominato lagnusa ve lo state masticando, lasciatelo respirare un po altrimenti di pinnuti no ne rivedremo più.

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L'alba di queste giornate di metà settembre arriva in ritardo rispetto alle mie abitudini mattiniere. La mia sveglia biologica, infatti, non si è ancora "aggiornata" ed è ferma alle effemeridi d'inizio estate... eccomi quindi, in piena oscurità, a bordo del mio gommone navigare verso il punto prefissato per l'ancoraggio.

Procedo a bassa velocità, e nel frattempo scruto il mare nero inchiostro per evitare di finire sopra il galleggiante di qualche rete. Come mi accadde una volta in piena notte, al ritorno da una pescata a todari, quando fui bloccato dalla cima di una nassa al largo dell'aereoporto di Punta Raisi.

Quasi mi prese un colpo quando il gommone si fermò di botto a causa della cima aggrovigliata nell'elica. Da quella notte, smisi di correre al buio.

 

Giungo finalmente nella zona prefissata (tirreno meridionale  :laughing: ) l'ecoscandaglio segna -39mt in risalita, -27mt, ci siamo. Ecco il salto di batimetrica che aspettavo.

Arrivo su di un pianoro a 18/20 mt e calo l'ancora, il cielo ha iniziato a farsi blu chiaro ad est, fra poco è l'aurora.

Inizio lentamente la vestizione,mancano ancora una ventina di minuti al sorgere del sole, il mare è increspato da una brezza di libeccio.

Il sole è sorto ache se non visibile dietro la montagna, ed io mi lascio scivolare in acqua. I primi tuffi mi servono per controllare le condizioni di taglio e corrente, ne approfitto anche per valutare le mie condizioni fisiche (ad es. problemi di ompensazione...). Il taglio è sui 20 mt e la corrente è quasi assente.

Nei paraggi c'è un punto molto interessante per fare l'aspetto ai dentici, e si trova su un fondale impegnativo. Non è assolutamente il caso di andarci a "freddo".

Faccio quindi alcune sommozzate all'agguato per spezzare il fiato. La visibilità è buona, inizio a fare i primi tuffi, alternando agguati e aspetti su medio fondale... al terzo tuffo, decido di fare una perlustrazione sul filo del taglio lungo una parete, inizio a spostarmi in orizzontale. Mi sposto con la passima circospezione, e lentamente mi affaccio da ogni sperone di roccia evitando ogni minimo rumore, spero di sorprendere qualche bel saragone intento a mangiare.

Ma ecco che ti spunta Lei, bella grassottella, intenta in chissà quale attività non si è accorta del mio arrivo... è un attimo, per una volta parte prima il mio dito sul grilletto che il mio cuore in petto per l'emozione dell'incontro!

La cerniotta si dibatte flebilmente dopo aver sbobinato pochi metri di sagola dal mio mulinello , l'ho colpita bene, non fulminata ma ridotta molto nelle sue capacità di reazione. Non credo ai miei occhi! Sono veramente contento sia per la preda che per il sangue freddo che ho mantenuto.

Recupero la preda e mi dirigo verso il gommone.

Mi sento appagato, e rinuncio a proseguire nella pescata, oltretutto ho gà raggiunto abbondantemente il limite!!!  :thumbup:

 

 

 

Questo punto denominato lagnusa ve lo state masticando, lasciatelo respirare un po altrimenti di pinnuti no ne rivedremo più.

 

si guarda,proprio per colpa sua che prende un pesce e torna a casa dopo mezz'ora.....ma daiii :fish:

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Ospite CapoRama
L'alba di queste giornate di metà settembre arriva in ritardo rispetto alle mie abitudini mattiniere. La mia sveglia biologica, infatti, non si è ancora "aggiornata" ed è ferma alle effemeridi d'inizio estate... eccomi quindi, in piena oscurità, a bordo del mio gommone navigare verso il punto prefissato per l'ancoraggio.

Procedo a bassa velocità, e nel frattempo scruto il mare nero inchiostro per evitare di finire sopra il galleggiante di qualche rete. Come mi accadde una volta in piena notte, al ritorno da una pescata a todari, quando fui bloccato dalla cima di una nassa al largo dell'aereoporto di Punta Raisi.

Quasi mi prese un colpo quando il gommone si fermò di botto a causa della cima aggrovigliata nell'elica. Da quella notte, smisi di correre al buio.

 

Giungo finalmente nella zona prefissata (tirreno meridionale  :laughing: ) l'ecoscandaglio segna -39mt in risalita, -27mt, ci siamo. Ecco il salto di batimetrica che aspettavo.

Arrivo su di un pianoro a 18/20 mt e calo l'ancora, il cielo ha iniziato a farsi blu chiaro ad est, fra poco è l'aurora.

Inizio lentamente la vestizione,mancano ancora una ventina di minuti al sorgere del sole, il mare è increspato da una brezza di libeccio.

Il sole è sorto ache se non visibile dietro la montagna, ed io mi lascio scivolare in acqua. I primi tuffi mi servono per controllare le condizioni di taglio e corrente, ne approfitto anche per valutare le mie condizioni fisiche (ad es. problemi di ompensazione...). Il taglio è sui 20 mt e la corrente è quasi assente.

Nei paraggi c'è un punto molto interessante per fare l'aspetto ai dentici, e si trova su un fondale impegnativo. Non è assolutamente il caso di andarci a "freddo".

Faccio quindi alcune sommozzate all'agguato per spezzare il fiato. La visibilità è buona, inizio a fare i primi tuffi, alternando agguati e aspetti su medio fondale... al terzo tuffo, decido di fare una perlustrazione sul filo del taglio lungo una parete, inizio a spostarmi in orizzontale. Mi sposto con la passima circospezione, e lentamente mi affaccio da ogni sperone di roccia evitando ogni minimo rumore, spero di sorprendere qualche bel saragone intento a mangiare.

Ma ecco che ti spunta Lei, bella grassottella, intenta in chissà quale attività non si è accorta del mio arrivo... è un attimo, per una volta parte prima il mio dito sul grilletto che il mio cuore in petto per l'emozione dell'incontro!

La cerniotta si dibatte flebilmente dopo aver sbobinato pochi metri di sagola dal mio mulinello , l'ho colpita bene, non fulminata ma ridotta molto nelle sue capacità di reazione. Non credo ai miei occhi! Sono veramente contento sia per la preda che per il sangue freddo che ho mantenuto.

Recupero la preda e mi dirigo verso il gommone.

Mi sento appagato, e rinuncio a proseguire nella pescata, oltretutto ho gà raggiunto abbondantemente il limite!!!  :thumbup:

 

 

 

Questo punto denominato lagnusa ve lo state masticando, lasciatelo respirare un po altrimenti di pinnuti no ne rivedremo più.

 

:censored: A megghiu parola e chidda ca un si rici!

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Ospite CapoRama
complimenti Capo :king:  :clapping:  :clapping:  :clapping:

 

p.s.non sei l'unico con l'orologio biologico sballato,l'altro ieri mi sono svegliato prima che suonasse la sveglia e ormai che c'ero sono partito prima,solo che arrivato a mare c'era ancora troppo buio e per arrivare nel punto da dove mi dovevo buttare ho dovuto usare la torcia :oops:  :laughing:

 

:laughing:

 

Pensa che per me da qualche settimana è la consuetudine... per andare a pesca, continuo a svegliarmi come nel mese di luglio, alle 4,00!! :frustry::laughing:

Modificato da CapoRama
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