Sergio.Santoro Inviato Agosto 1, 2007 Segnala Condividi Inviato Agosto 1, 2007 Alcuni anni addietro nel mare antistante Lazzaro, una frazione del comune di Motta San Giovanni in provincia di Reggio Calabria, morirono due sub, un pescatore ed un pompiere che aveva tentato di recuperarne il corpo. Pare infatti che tra le rovine di una città sommersa un subacqueo era solito pescare sfruttando le caverne che queste avevano formato e che costituivano un ottimo rifugio per le cernie, ma un giorno la fanghiglia e la tortuosità di uno di questi labirinti gli furono fatali. Lo stesso accadde al pompiere che tentò di recuperarne il corpo. Sembra inoltre che i corpi dei due sventurati non furono mai più recuperati e che l'amministrazione locale decise di murare l'entrata di quella che poi è diventata la loro tomba per evitare altre tragedie. Io ho descritto per sommi capi come sembra siano andati i fatti, ma non ho mai trovato nessuno che conoscesse meglio i particolari. Pertanto mi chiedo se è presente qualche calabrese nel forum più informato della vicenda e se a voglia di parlarne. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ospite Fabry Inviato Agosto 1, 2007 Segnala Condividi Inviato Agosto 1, 2007 X-FILES!!! Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
gian71 Inviato Agosto 1, 2007 Segnala Condividi Inviato Agosto 1, 2007 ...e anche C.S.I. Reggio Calabria! Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
algamare07 Inviato Agosto 1, 2007 Segnala Condividi Inviato Agosto 1, 2007 Alcuni anni addietro nel mare antistante Lazzaro, una frazione del comune di Motta San Giovanni in provincia di Reggio Calabria, morirono due sub, un pescatore ed un pompiere che aveva tentato di recuperarne il corpo. Pare infatti che tra le rovine di una città sommersa un subacqueo era solito pescare sfruttando le caverne che queste avevano formato e che costituivano un ottimo rifugio per le cernie, ma un giorno la fanghiglia e la tortuosità di uno di questi labirinti gli furono fatali. Lo stesso accadde al pompiere che tentò di recuperarne il corpo. Sembra inoltre che i corpi dei due sventurati non furono mai più recuperati e che l'amministrazione locale decise di murare l'entrata di quella che poi è diventata la loro tomba per evitare altre tragedie. Io ho descritto per sommi capi come sembra siano andati i fatti, ma non ho mai trovato nessuno che conoscesse meglio i particolari. Pertanto mi chiedo se è presente qualche calabrese nel forum più informato della vicenda e se a voglia di parlarne. <{POST_SNAPBACK}> Brutta storia,soprattutto verso il pompiere che suppongo era il compagno di pesca Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
peperoncino Inviato Agosto 1, 2007 Segnala Condividi Inviato Agosto 1, 2007 In base a quello che mi è stato raccontato da diverse persone sulla cui professionalità e conoscenza delle zone non nutro alcun dubbio ti posso dire quello che ho appreso ; la tragedia si svolse davvero ma il set e il contesto sono un pò diversi, si tratta infatti non di rovine come molti dicono del vecchio paese ma il sito dovrebbe essere una grotta enorme con l' entrata posta parallelamente alla linea di costa e ad una profondita minima di -45 mt codesta grotta era fino alla tragedia frequentata da schiere di bombolari (specialmente di quelli con il fucile in mano) perche date le sue caratteristiche ha un ampia e da entrami i lati spiove formando due ingressi ad altrettanti cunicoli che appunto erano frequentati da ogni sorta di pesce di tana comprese cernie molto grosse e aggiungo come riferitomi "corvine da5/6KG" per il resto la storia andò più o meno come sai anche tu cioè persero la vita sia il primo bombolaro sia il sombozzatore dei pompieri che cercò di recuperarlo Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
paolotto Inviato Agosto 1, 2007 Segnala Condividi Inviato Agosto 1, 2007 Alcuni anni addietro nel mare antistante Lazzaro, una frazione del comune di Motta San Giovanni in provincia di Reggio Calabria, morirono due sub, un pescatore ed un pompiere che aveva tentato di recuperarne il corpo. Pare infatti che tra le rovine di una città sommersa un subacqueo era solito pescare sfruttando le caverne che queste avevano formato e che costituivano un ottimo rifugio per le cernie, ma un giorno la fanghiglia e la tortuosità di uno di questi labirinti gli furono fatali. Lo stesso accadde al pompiere che tentò di recuperarne il corpo. Sembra inoltre che i corpi dei due sventurati non furono mai più recuperati e che l'amministrazione locale decise di murare l'entrata di quella che poi è diventata la loro tomba per evitare altre tragedie. Io ho descritto per sommi capi come sembra siano andati i fatti, ma non ho mai trovato nessuno che conoscesse meglio i particolari. Pertanto mi chiedo se è presente qualche calabrese nel forum più informato della vicenda e se a voglia di parlarne. <{POST_SNAPBACK}> Mi ricordo di quella tragedia. I pompieri partirono dalla Sicilia, arrivati sul posto scese il primo per pianificare l'azione di recupero. Il sub (era un noto pompiere dalla grande generosità e altruismo contraddistintosi in precedenti episodi)agiì d'istinto, infilandosi da solo nel cunicolo. purtroppo, quella volta il suo gesto coraggioso gli fù fatale. Però credo di ricordare che i corpi (almeno uno) sia stato recuperato dopo tempo o forse ricordo male. Paolo da palermo Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ospite aktarus Inviato Agosto 1, 2007 Segnala Condividi Inviato Agosto 1, 2007 non mi infilerei mai in un cunicolo stretto e buio in fondo al mare... che pazzia!!! Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
leonardoc70 Inviato Agosto 2, 2007 Segnala Condividi Inviato Agosto 2, 2007 Se non ricordo male, fu recuperato solo il corpo del sub. Il corpo del sommozzatore Alfonso Parisi invece guiace ancora all'interno della grotta. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Pepu Inviato Agosto 2, 2007 Segnala Condividi Inviato Agosto 2, 2007 Premettendo che la tregedia si svolse molti anni or sono (credo più di 20, forse 25 anni), quando ancora la pesca con le bombole era ammessa, l'anno scorso la Gazzetta del Sud pubblicò un servizio completo. I fatti si svolserò più o meno come ha riportato Paolotto, con l'unica precisazione che l'unico corpo recuperato, dopo diversi giorni, fu solo quello del pescatore, mentre non fu mai più trovato il pompiere, fino ad allora conosciuto ed apprezzato per numerosi ed eroici salvataggi e recuperi. Purtroppo, quella volta decise di sfruttare la sua esperienza entrando senza adeguata assistenza e rimanendo a sua volta intrappolato. Sul lungomare di Lazzaro c'è una stele commemorativa. Onore a tutti i caduti in mare ed a chi lavora a braccetto con la morte per tutelare la nostra incolumità. Peppe. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Leonardo Inviato Agosto 2, 2007 Segnala Condividi Inviato Agosto 2, 2007 Premettendo che la tregedia si svolse molti anni or sono (credo più di 20, forse 25 anni), quando ancora la pesca con le bombole era ammessa, l'anno scorso la Gazzetta del Sud pubblicò un servizio completo. I fatti si svolserò più o meno come ha riportato Paolotto, con l'unica precisazione che l'unico corpo recuperato, dopo diversi giorni, fu solo quello del pescatore, mentre non fu mai più trovato il pompiere, fino ad allora conosciuto ed apprezzato per numerosi ed eroici salvataggi e recuperi. Purtroppo, quella volta decise di sfruttare la sua esperienza entrando senza adeguata assistenza e rimanendo a sua volta intrappolato. Sul lungomare di Lazzaro c'è una stele commemorativa. Onore a tutti i caduti in mare ed a chi lavora a braccetto con la morte per tutelare la nostra incolumità. Peppe. Forse lo ricordo pure io... u' fatto! Però la pesca con le bombole è vietata da più di 25 anni! Forse tu hai iniziato a pescare dopo di me... però ne stamo facenno viecchiarieddi! Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Sergio.Santoro Inviato Agosto 2, 2007 Autore Segnala Condividi Inviato Agosto 2, 2007 Grazie per le risposte, in effetti da quelle poche notizie frammentarie che ho sembra il corpo di uno degli sventurati sia stato recuperato, forse il pescatore, non da un pompiere ma da un sub esperto del luogo che intelligentemente si infilò dentro la grotta con l'ausilio del cosiddetto " filo d'Arianna" . Addirittura si diceva che per accedere all'interno della caverna bisognava attraversare uno stretto budello e per farlo i frequentatori del luogo ci infilavano prima le bombole e poi, per evitare di alzare fango, si toglievano anche le pinne. Secondo me in questi ambienti il colpo di coda di una grossa cernia o anche il movimento improvviso di un branco di corvine, specie delle dimenzioni citate, può creare un putiferio. Il fatto comunque è successo almeno 25 anni addietro, forse per questo motivo fin da quando ho iniziato a immergermi gli adulti non facevano altro che raccomandarmi di non infilarmi dentro le tane, purtroppo nel corso degli anni ho costatato che si muore per ben altri motivi. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Robertolatella Inviato Agosto 2, 2007 Segnala Condividi Inviato Agosto 2, 2007 Si è vero confermo tutto quanto riportato. Pare inoltre che il fondo di quella caverna fosse così fangoso che il minimo pinneggiare provocava una nube di tali proporzioni che risultava impossibile vedere ad un metro per giorni e giorni. E questa pare sia stata la principale causa dell'annegamento del pescatore e del pompiere che non riuscirono più a trovare la via d'uscita. Una brutta storia, qui a Reggio divenuta ormai quasi una leggenda. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
cfsparisi Inviato Settembre 14, 2010 Segnala Condividi Inviato Settembre 14, 2010 mi permetto di rispondere a questa discussione in quanto sono il nipote diretto del vigile del fuoco sommozzatore Alfonso Parisi, fratello di mio padre, deceduto nella grotta antistante il mare di lazzaro in data 13-07-1978. Mio zio era un uomo dal grande temperamento, professionalità e generosità, pensate che era in ferie e lo chiamo ad operare lì in calabria il suo vecchio comandante che sapeva di potergli affidare un missione così delicata. al momento della tragedia aveva 36 anni compiuti da pochi giorni e si era già guadagnato le medaglia al valore civile di bronzo, d'argento ed era in attesa di quella d'oro che purtoppo invece gli fù concessa per i fatti successivi lì a lazzaro, in più era stato quattro volte (4) campione italiano di lotta greca romana. era davvero un grande. i fatti sono controversi perchè il corpo non fù mai trovato e non fù possibile fare l'autopsia, ma si sà con certezza che il corpo non è mai rimasto nella grotta, il grandissimo dottor Ferraro stesso (quello della XMAS) tento di recuperarlo ma si rese conto che nella grotta non c'era. a differenza del pescatore che non era molto esperto mio zio aveva una grande esperienza. la tesi più avvalorata è la seguente: operava una pattuglia congiunta tra mio zio e un carabineire sommozzatore, il carabiniere preoccupato di non poter compiere un'operazione tale provo a dissuadere mio zio che però aveva promesso alla madre del ragazzo di riportargli il corpo. ebbero un diverbio e litigarono e all'epoca non era conosciuto la componente del nervosismo sull'insorgere della narcosi da azoto (l'effetto martini) quindi in condizioni non di impreparazione tecnica come ha scritto qualcuno bensi di agitazione mio zio scese da solo nella grotta e purtroppo gli capito un'incidente nel preparasi, gli si ruppe l'erogatore del bombolino d'emergenza. questa serie di fattori lo fecero operare in non completa tranquillità e si supppone che uscì dalla grotta al limite di una crisi di narcosi da azoto. da quel momento deve essersi addormentato e così morì il pilastro della mia famiglia. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
cfsparisi Inviato Settembre 14, 2010 Segnala Condividi Inviato Settembre 14, 2010 2correzioni ancora, scusatemi. il corpo del pescatore non fù recuperato da un pescatore della zona, fu mio zio a riuscire a portarlo fuori e ad adagiarlo sull'entrata della grotta. poco fà scrivevo di corsa e ho dimenticato di precisarlo, inoltre ho fatto un piccolo errore di confusione, i fatti avvennero giorno 12-9-1978 e mio zio aveva compiuto 36 anni il 3-9-1978, era infatti nato il 3-9-del 1942. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Sergio.Santoro Inviato Settembre 14, 2010 Autore Segnala Condividi Inviato Settembre 14, 2010 Mi fa piacere che qualcuno abbia riesumato questa discussione, in effetti un pompiere mi ha confermato quanto dici. La cosa che mi incuriosisce comunque riguarda quello che in effetti può esserci in quel fondale, infatti ho provato a fare ricerche sul web, magari video di immersioni proprio a Lazzaro ma non trovato niente. Addirittura qualcuno mi ha detto che l'entrata è stata tappata, forse si teme qualche altro incidente. Comunque grazie per il tuo intervento. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
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