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Oggettivamente E Senza Facile Polemica: Amp


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Dopo mesi di assenza dal Forum per motivi professionali e personali, oggi mi riaffaccio e vedo quanto in oggetto : vampata, poi sudore freddo, poi preoccupazione ........

Nel 2005 mi ero permesso di inviare la lettera che cercherò di allegare all'allora Min. Matteoli - risposta zero -

L'ultima cosa che voglio e creare sul Forum un momento di tensione per noi controproducente ..... ma sento il bisogno forte di ri-sollevare il problema !! Ragazzi, con toni pacati ed un profilo low, senza attaccare nessuno e senza aprire una guerra tra poveri, ma parliamone ...... solleviamo un dibattito allargato, questi ci sbattono fuori dal mare !!!!!

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Ciao e auguri per la questione personale che ti allontana dal forum (ti fa dormire la notte ? è buona ? sicuramente è bella )

Hai letto il post nella sezione tutela della pesca ? ho segnalato un articolo molto interessante del Vella

:bye: Ivano

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non riesco ad attaccare l'allegato quindi copio il tutto

 

"AMP e Pesca Sportiva nell’Arcipelago Toscano.

 

Preg.mo Ministro Matteoli,

 

nel 2004 le varie associazioni di ambientalisti ed animalisti hanno certamente ragione di esistere e farsi sentire, non fosse altro che per ricordarci, periodicamente, che dobbiamo nutrire profondo rispetto per il mondo che ci ospita.

In parallelo a questa considerazione me ne viene da fare una, forse, altrettanto “lapalissiana”: storicamente qualsiasi forma d’integralismo e fanatismo hanno causato intollerabili limitazioni della democrazia e della libertà personale, situazione resa ancor più grave dalla mancanza assoluta di ragioni comprensibili e/o scientifiche.

Il doveroso preambolo mi serve per introdurre il tema che titola questa mia con cui La disturbo oggi: le AREE MARINE PROTETTE in generale e, nello specifico, quelle dell’ARCIPELAGO TOSCANO !!!

In quanto appassionato frequentatore del mare per 12 mesi l’anno, anche solo per goderne, per così dire il contatto, il tema m’interessa molto e ne condivido lo spirito di base, quello puro, la tutela floro – faunistica !!

A tal fine, tutto sommato, può essere comprensibile anche la suddivisione in zone di tutela differenziata (A, B,C), anche se personalmente preferisco scelte adottate in altri paesi per garantire la riproduzione delle varie specie ittiche (riserve integrali a rotazione stile Corsica).

Quello che, ahimè, mi convince molto meno è invece ciò che definisco “spirito gestionale” delle AMP : Signor Ministro, si rischia di creare delle zone di monopolio a favore di determinate categorie di “utenti del mare”, garantendo un indubbio pay-back in termini economici (ma ad essi circoscritto), estromettendo, nel contempo, altri dal godimento di un bene comune.

Un esempio concreto per i primi? I Diving Centers, gli organizzatori di ECOTURISMO subacqueo, nella Nostra zona spesso, …..diciamo, molto vicini alle associazioni ecologiche.

Un esempio per i secondi? E’ facilissimo !!! Esiste una sola categoria che si vuole estromettere anche dalle zone C, il famigerato Pescatore in Apnea !!!

Con la premessa che mi considero un mediocre esponente della categoria, anche se vado in mare con tutte le stagioni anche solo per passare un’ora in acqua, mi disturba alquanto la criminalizzazione DEMAGOGICA e di COMODO di una sola categoria.

Tanto più se mi accorgo che a supporto di ciò c’è SOLO ignoranza e cattiva informazione scientifica.

Ciò che mi ha convinto a scriverLe è, in particolare, un intervento di ben cinque associazioni di ecologisti (tra le più rilevanti) sulla rivista Elba Oggi sul tema AMP dell’Elba (Anno IV – n. 131- lunedì 9 febbraio 2004).

Confidando nella Sua visione obiettiva, Lei potrà costatare quanto Le riporto leggendo l’intervento in questione; mi permetto solo di anticipare due punti emblematici:

punto 4. Divieto di Pesca Subacquea in apnea nell’AMP (compresa area C: nda), perché induce comportamenti elusivi nella fauna ittica (i pesci fuggono), è scarsamente selettiva per alcune specie ormai a rischio e risulta difficile da controllare, per ammissione degli stessi organi di Vigilanza. Tale attività potrà comunque essere svolta nelle zone non interessate all’AMP.

 

punto 9. Previsione di un’ampia zona di protezione antistrascico attorno all’AMP, nella quale sia possibile esercitare tutte le rimanenti attività, compresa la pesca in apnea.

 

Si vuole, di fatto, vietare la pesca in apnea in tutta l’Area Marina Protetta, comprese le aree dove invece si ammette l’esercizio di ogni altro genere di pesca sportiva, adducendo a sostegno di tale posizione "estrema" le seguenti ragioni:

1. induce comportamenti elusivi nella fauna ittica: la confidenza della fauna nei confronti dell’uomo è dunque ciò che cerchiamo ? E’ un principio da proteggere? Siamo certi? Se la risposta è positiva mi sorge subito un dubbio maligno: si vorrebbe trasformare l’AMP in una sorta di grande acquario in cui alcuni titolari di attività di ecoturismo possano accompagnare i visitatori con autorespiratore a dar da mangiare ai pesci? E’ questo il rispetto per la Fauna e per l’Ambiente? Creare un grande Circo subacqueo, andare contro natura è Ecologico? Spettacolizzare l’ambiente marino, fare dei pesci degli attori involontari con il fish-feeding, questo è ecologia? Chapeau, Signori Eco-Animalisti.

2. “……è scarsamente selettiva per alcune specie ormai a rischio.”: siamo al ridicolo…, alla distorsione più evidente della realtà; la pesca in apnea, si svolge “con la testa sott’acqua”, la preda viene individuata (quindi selezionata), poi si tenta di prenderla….cosa tutt’altro che scontata!!!!Come si può affermare (senza vergogna) che è scarsamente selettiva? Se un regolamento vieta di catturare una specie, il pescatore in apnea è L’UNICO pescasportivo in grado di evitarne il disturbo preventivamente!!!!Come si può pensare di fare ostracismo alla pesca in apnea con tali argomentazioni e poi permettere l’esercizio di tutte le altre forme di pesca che, per loro natura, NON POSSONO ESSERE selettive (è il pesce che decide se abboccare, non il pescatore che decide quale catturare). Non voglio fare una guerra tra poveri, non criminalizzo alcun genere di pesca sportiva, trovo d’altra parte folle, offensiva e pretestuosa la pretesa di dare questo tipo di giustificazione ad un divieto demagogico e anche politico. Il risultato : recupero di immagine e consenso, inefficace protezione dell’ambiente e sentenza di colpevolezza ingiustificata per un’unica categoria. Alla faccia del progressismo e della democrazia!!!

3. ovvero l’Apoteosi, “….risulta difficile da controllare, per ammissione degli stessi organi di sorveglianza.” Questa affermazione è veramente stupenda, ci si permette di parlare per conto delle Autorità di Vigilanza, che si sarebbero, in definitiva, autodefinite inefficienti??!! Ora,....,ammesso e non concesso che sia davvero così (se fossi stato al posto dei Responsabili di quegli organi di sorveglianza ne avrebbero viste delle belle questi Signori Eco-Animalisti), la soluzione è proibire ciò che non si riesce a controllare? Qui viene fuori la vera natura di chi firma quell’intervento…..integralismo fazioso, causato dalla semplice volontà di Apparire, supportata dalla Non Conoscenza e dalla Non Volontà di approfondire i temi!!

 

Siccome credo anche che a pensare male si fa peccato, ma spesso si indovina, posso anche capire che tolto di giro il pescatore in apnea-lupocattivo il ritorno di immagine è forte, la disinformazione porta all’ignoranza che rende gregge !!! Ma ai fini concreti di tutela ambientale quale sarà il risultato? Forse zero, o forse anche meno….., ci sarà chi comunque pesca le cernie, anzi prevedo tempi ed affari d’oro per i bracconieri, tanto è scritto anche sui muri che gli organi di sorveglianza non possono sorvegliare !!!! Assurdo, folle, controproducente, ignorante !!!!!

Il pescatore in apnea è soggetto alle norme di tutte le forme di pesca sportiva (Legge 1639/68), ma con limiti più stringenti (orari, limiti di cattura, distanze dalla costa,…..), vorremmo solo essere trattati come gli altri!!!

 

Il punto 9. è talmente ridicolo che non mi soffermo neanche !! Si riserva la possibilità di pescare anche in apnea nella zona di protezione antistrascico “attorno all’Area Marina Protetta”, cioè su fondali che vanno dai trenta metri in poi a tre miglia dalla costa !!! Questo tipo di approccio è risibile ed offensivo nel contempo.

 

L’Arcipelago Toscano diverrà off-limits !! Per praticare una disciplina che questo Paese riconosce e regolamenta attraverso il CONI andremo in piscina.

Mi perdoni l’eccesso di sfogo.

Cordialmente.

 

 

 

Riccardo Grilli - Piombino

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come non quotare in tutto e per tutto!

avrei giusto aggiunto che l'attività turistica nei maggior parte dei casi è circoscritta ai mesi di luglio e agosto,mentre quella dei pescatori subacquei proprio in quei mesi si riduce notevolmente a causa della massiccia presenza di natanti e bagnanti,e che con la semplice applicazione della tassa di pesca (non sò in altre amp ma a villasimius se si vuole pescare si deve averla,anche se i controlli sono zero) si avrebbe un guadagno notevole per la gestione del parco e le capitanerie,inoltre si permetterebbe alle aziende che noleggiano natanti di lavorare 12 mesi all'anno invece che soltanto 2-3.

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