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La Pesca In Apnea Sostenibile


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Leggo spesso messaggi in cui si riflette sulla nuova coscienza del pescatore subacqueo e, magari, si invitano gli altri a trovare un'intesa su un codice comportamentale.

 

A prescindere dal fatto che propugnare intese è ben diverso dal raggiungerle e che secondo il mio modesto parere mettere d'accordo tutti è difficilissimo, vorrei fare una notazione antipatica.

 

Le questioni chiave del progetto di costruzione di una pesca sportiva "veramente" sostenibile non si possono individuare, affrontare e risolvere a livello di categoria o addirittura a livello individuale.

Dato che il mare è di tutti, esistono già dei progetti che riguardano la pesca sportiva in generale e la salvaguardia del mare. Quanti di noi li conoscono?

 

A volte mi chiedo se alla voglia di comunicare le proprie idee si affianchi un'analoga voglia di documentarsi e di capire cosa accade intorno al nostro sport. Lo so che leggere certi documenti è faticoso e richiede tempo che non tutti hanno, però credo che se si vuole dare un contributo concreto a chi poi ci rappresenta di fronte alle istituzioni e nei rapporti con altre associazioni che si occupano dei problemi del mare dovremmo fare uno sforzo e leggere qualcosa.

Sia ben chiaro: non sto dicendo che chi non si documenta non ha diritto di esprimere le proprie idee. Molto semplicemente, credo che la lettura di certi documenti potrebbe incanalare la discussione e migliorarne la qualità.

 

Chi vuole, può iniziare da questi documenti:

 

1) Documento WWF:Impatto della pesca sportiva nei mari italiani - Formato Word

 

2) Codice per una condotta responsabile sulla pesca sportiva - Formato PDF

 

3) Il famosoLibro Bianco predisposto dalla FIPSAS. - Formato PDF

 

Buona lettura :subh:

 

Giorgio

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Miglior contributo in questa discussione

Miglior contributo in questa discussione

Se si vuole risolvere il problema "nella " pesca in apnea alla luce di mille e una analisi, è necessario "spostare" i problemi e le idee.

Ragionare solo e sempre sulle colpe non porta a niente , ragionando sulle responsabilità invece si riflette e si cambia ( se si vuole).

 

Un'altro punto importante è quello di spostare il discorso dal "divertimento" alla promozione di "cultura".

Spiegare la pesca in apnea come divertimento trascina mille critiche e accuse, se si riesce a spiegare che quello che si fa è vera cultura, allora il piano intellettuale è diverso.

Quando si legge un libro si fa cultura, un cultura che è cibo per lo sviluppo della mente.

Quando si va a pescare si fa cultura, una cultura fatta di modelli comportamentali sostenibili, sia per l'uomo che deve "ritornare a casa", quindi modelli di performance sportiva non falsati da metri e profondità da brivido, a volte propagandati con troppa facilità e cialtroneria; modelli di fruizione sostenibile invece riguardo all'ambiente.

Per troppo tempo il ragionare sulle colpe ha fatto perdere di vista il punto centrale dell'etica uomana, la responsabilità individuale.

Spero che a Rieti il piano del discorso verta su questo.

Luciano Cottu

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Sono d'accordo con Luciano Cottu e ringrazio Giorgio Volpe per i link ai documenti che ho letto con molto interesse.

La mia opinione e' che la sopravvivenza della pesca subacquea in futuro non potra' prescindere da un confronto con la coscienza ambientalista (che si manifesta nel sempre maggior peso politico delle organizzazioni ambientaliste) che negli ultimi anni si e' formata e che presumibilmante continuera' a crescere.

In questa sfida futura non dobbiamo dimenticare il nostro grande punto di forza:

La pesca subacquea e' la forma di prelievo piu' rispettosa dell'ambiente che esista!!!!

Quale tipo di pesca permette una selezione cosi' 'perfetta' della taglia e della specie del pesce?

Inoltre si deve considerare che, a causa della forma psico-fisica richiesta per la sua pratica, non potra' mai avere un numero di praticanti paragonabile alla pesca con canna che quindi quantitativamente avra' sempre un impatto maggiore.

 

Rimangono aperti molte questioni come il prelievo di alcune specie come la Cernia su cui la pesca subacquea ha un effettivo impatto.

Continuo a pensare che non dobbiamo lasciare alle associazioni di ambientalisti la paternita' di tutto cio' che riguarda l'ambiente, che si deve cercare il dialogo e che l'essere un attivista ambientalista e' perfettamente compatibile col praticare la pesca subacquea (l'esempio piu' eclatante e' Ermete Realacci, ex presidente di Legaambiente ed ora parlamentare).

 

Saluti

ANdrea Schneider

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Ospite Mariano Satta

GRANDE contributo di Andrea Schneider:

 

Perchè dichiararsi AMBIENTALISTA quando questo termine ha già una sua paternità???

 

Forse qualcuno prova vergogna a dichiararsi CACCIATORE SUB???

 

Grandissimo sopratutto ad affermare che:

 

La pesca subacquea e' la forma di prelievo piu' rispettosa dell'ambiente che esista!!!!

 

Il termine che ci appartiene è "CACCIATORE SUBACQUEO" o "PESCATORE IN APNEA", ma niente a che vedere con AMBIENTALISTA.

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Innanzi tutto grazie Giorgio,

per gli elementi concreti che metti a disposizione di tutti (questa è divulgazione della cultura che ci riguarda!).

Ho paura a dirlo, perchè forse dovrò rileggere tutto con più attenzione, ma in sostanza il libro bianco auspica o meglio lavora, per un'attività di pesca in apnea eticamente orientata alla tutela o salvaguardia dell'ambiente oltre che al rispetto delle leggi già esistenti (un esempio ne è la cernia in ambito agonistico).

Se non sono smentito, questo mi fa essere più contento di far parte dei

tesserati fipsas del gruppo SEAPROJECT di Firenze.

un caro saluto a tutti

Simone Venturi Fi

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Caro Giorgio, avendo trovato i documenti su elencati molto interessanti, spero che mi sia permesso, girarli nel sito della mia società di appartenenza l' A.S.T per renderli noti ai "miei atleti" e soci.

Nell'attesa di una tua risposta ti porgo i miei saluti e i complimenti per questo bellissimo sito e forum, davvero ben gestiti.

Marco ;)

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Ospite dadosub

Ciao a tutti,

ma cosa c'è di strano a sentirsi cacciatore subacqueo ed ambientalista allo stesso tempo?Questo è il mio sentirmi e nn mi fa sentire diverso da nessuno, per me le due coscenze possono convivere nella stessa persona, nn sono mutuamente esclusive, chi mai lo può affermare con indiscutibile fermezza?

Ciao a tutti

Eduardo Marchese

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Ospite Mariano Satta

Dadosub

non c'è nessun problema ma sarebbe preferibile dire solo e soltanto Pescatore in Apnea e sostenere questa identità senza vergogne e remore.

 

La parola PESCATORE IN APNEA è sinonimo di chi rispetta l'ambiente.

 

la sostanza è questa:

""DIFENDIAMO LA NOSTRA IDENTITA'

...senza aggiungere terminologie che hanno già una loro paternità.....

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Ospite GennaroDiBs

Amici, scusate se non sono potuto intervenire prima in questa (serie di) discussione.

Io non credevo di alzare un polverone simile, però devo dire che sono contento, in quanto "dal caos nasce l'armonia" (almeno spero...).

Tralasciando di rispondere a persone che non fanno altro che rigirare le cose sterilmente solo per alimentare la polemica in cui credono di essere bersagli, vorrei, per il momento, qui rispondere solo a poche cose.

Giorgio..."Propugnare intese è ben diverso...": questo però è il primo passo verso il raggiungimento di un qualche risultato, anche se solo teorico, per il momento.

A Simone Venturi..."che si vince?": si vince la consapevolezza del diritto che abbiamo anche noi di parlare di Ambiente.

Andrea Schneider: noi in effetti già subiemo il confronto con la questione "Ambiente", come vedi...

 

Insomma, poi mi dovete spiegare perchè, se uno si definisce "ambientalista", dobbiamo riconoscergli l'esclusiva sull'argomento "Ambiente"? Me lo spiegate?!

Io invece sono convinto che per avere il diritto di parlare di Ambiente basta esserci nati, nell'Ambiente!

E invece mi devo scontrare verbalmente con qualcuno che mi dice "ti dici ambientalista ma non lo sei perché gli ambientalisti non vogliono i pescatori subacquei che non vivono per l'ambiente ma lo sfruttano e quindi non lo rispettano e quindi chi si dice ambientalista ma fa al massimo jogging quello sì che è ambientalista perché se pesta una lucertola non lo fa apposta mentre tu ci spari ai pesci e quindi ..."

Allora: se vogliamo discutere e tentare di ottenere qualcosa togliamoci i tappi dalle orecchie e cerchiamo di capire uno cosa vuole dire. L'Ambiente è nostro, noi lo conopsciamo bene, siamo i primi a rendersi e conto e soffrire per il decadimento dell'Ambiente.

Cerchimo di organizzarci in qualche modo, in favore dell'Ambiente, e dimostriamo chi siamo!

Perché se noi non possiamo essere ambientalisti perché tiriamo a un pesce per cibarcene, allora non può esserlo neanche un pescivendolo, o un salumaio, o un ristoratore, o un ... devo continuare?!

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Ospite Mariano Satta

Gennaro

non hai sollevato nessunissimo polverone e se le mie provocazioni ti irritano non scrivo con tale scopo.....io provoco, ne viene fuori una dicussione, si rimane tutti amici e basta....

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Ospite dadosub

Lasciamo la paternità a chi ha fondato una coscienza ambientalista...nella notte dei tempi!

Il mio sentirmi rimane uno ed uno solo: cacciatore ed ambientalista allo stesso tempo.Questo si coniuga forse nelle parole "pescatore subacqueo", ma per me quello su detto resto, senza troppi fronzoli e giri di parole.Questa è a mia identità e questa difendo, nn l'etichetta con cui mi definiscono i nnaddetti,pescatore , perchè veramente poco mi sento di condividere con tale categoria.

Eduardo M.

P:S: spero di nn leggere disquisizioni futili e noiose sula semantica delle sudette definizioni, sarebbe veramente triste e sintomo di aridità di argomentazioni...poi, ovviamente, se uno vuole sponsorizzare dizionari di lingua italiana, citando definizioni tratte da questo o quell'altro testo,allora libero di farlo, ma ricordate che il dizionario l'abbiamo tutti e tutti lo usiamo, chi più chi meno.

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