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Cacciatori/ambientalisti?


Ospite covo

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Amici, spero tanto di non creare "problemi", ma discussioni utili a chiarire posizioni a volte diverse.

Per me il termine "ambientalista" identifica individui che hanno un'etica protesa alla salvaguardia dell'ambiente, e credo che vi sia certamente compatibilità con la pesca sub in quanto è un'attività di prelievo selettivo ecc..che non altera ecosistemi ecc.., non confondiamo il termine con "animalisti", individui che antepongono la protezione degli animali a qualsiasi compatibilità o attività.

Detto questo sparare ai ricci secondo me, per la mia etica di pescatore è sbagliato aldilà di ciò che dice la legge, come per me una cernia che valuto meno di 4 kg. è meglio non spararla anche se legalissimo!

Questa mia etica non è una legge e chi è interessato solo alle leggi lo faccia tranquillamente, ma mi dispiace leggere che non può esserci compatibilità tra ambientalisti "comportamento proteso alla salvaguardia dell'ambiente" e la "pesca sub".

Scrivo questo perchè sono convinto che non cè futuro con una visione troppo lontana dalla "tutela" vedi parchi che per tagliare la testa al toro non sono fruibili come dovrebbero.

Anticipo a Mariano che gli voglio bene, che due spaghetti al riccio me li mangio volentieri, è solo un problema di forma: se non mangio non catturo, non consiglio di farlo, e dire che non è compatibile quanto detto sopra "può" essere uno sbaglio.

Con la consapevolezza di non possedere la "verità", e col bisogno di colmare le mie lacune vi abbraccio tutti (compreso lo stimatissimo Mariano)

Simone Venturi :rolleyes::rolleyes::rolleyes:

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Ciao Simone,

per me non crei nessun problema anzi.

Lo dimostra il fatto che parlo seriamente (si fa per dire) dello strascico sul tiro a segno ai ricci, dopo aver detto pubblicamente, e lo ribadisco, che lo trovo imbarazzante come argomento ecologico.

Ma e' sempre e solo la mia idea, quindi sono qua per evitare malintesi che avrei potuto introdurre con un altro tipo di intervento o con il silenzio.

 

Poi, se non erro, insieme a Mariano, sono stato l'unico ad affermare che non mi ritengo ambientalista, e pertanto e' giusto darti spiegazioni su una posizione potenzialmente delicata, specie in un Forum pubblico.

 

Facendomi supportare anche dal Garzanti, ho trovato per ambientalista una definizione simile alla tua, almeno i dizionari sono allineati :

"chi si opera in difesa dell'ambiente, ecologista".

Pertanto, ti confermo senza problemi, che non mi identifico nella parola ambientalista per il semplice fatto che, a mio parere, rispettare l'ambiente non significa operare per difenderlo.

Cosi' come rispettare una qualunque minoranza non significhi operare e fare sacrifici concreti per migliorarne la condizione.

Mi sembrerebbe un po' come sentirmi un meccanico per aver cambiato la candela alla vespa, spero capirai il paradosso.

 

Ritengo insomma troppo poco risparmiare qualche cernia sottotaglia, indossare una muta bifoderata per non inquinare o scrivere dei post o degli articoli accorati, per ritenersi ambientalisti. Lo ritengo troppo poco e soprattutto arbitrario, visto che manca un regolamento con i parametri del buon ambientalista, e quindi ognuno usa i propri ritenendoli meglio degli altri in funzione della propria cultura o presunzione.

Cio' non esclude che tu ed altri possiate esserlo, lo dico senza ironia, ed essere anche ottimi subacquei, uomini, nonche' pescatori.

Ma il fatto che io non lo sia (ambientalista), non significa che non rispetti l'ambiente o lo rispetti meno di altri che si professano tali.

 

Spero di averti chiarito almeno la mia posizione, per quanto possa avere un senso, visto che queste discussioni sono simpatiche, ma ritengo portino a poco, non avendo ne un inizio e ne una fine, essendo lontane e svincolate da fatti concreti e personali che ovviamente non potranno mai essere inseriti o valutati, da altri sopra le parti, in questo contesto.

 

Ciao a presto

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Ciao Stefano,

Come sempre dimostri un grande equilibrio, ti ringrazio per la tua utile risposta.

Volevo sottolineare che non è importante il fatto del riccio in se quanto le affermazioni successive dove mi pare di leggere che: o si è pescasub o si è protesi alla tutela, era un pò questo che non mi trova d'accordo e che potrebbe dare un messaggio autolesionista (forse).

Chiudo dicendo che mi considero attento all'etica ambientalista, ma stando al tuo dizionario, giustamente non mi posso definire "ambientalista", già questo chiarimento lo trovo utile.

Un caro saluto

Simone Venturi

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.....come un sasso nello stagno, riporto fedelmente dal n° 37 2002 del settimanale Sette

del Corriere della Sera.

 

(lettere di due lettori)

 

HO UN DUBBIO: UN "VERDE" PUO' FARE LE VACANZE ANDANDO A PESCA?

Leggo su Sette (n°31) che Ermate Realacci, presidente di Legambiente, si dedica gioiosamente alla pesca subacquea. Luca Casarini, leader no-global, al G8 sorseggiava una nota bevanda americana. Io, da destrorso ambientalista ed emi-global, mi astengo da entrambe le attività. (segue firma del lettore)

 

E così Realacci ha passato le vacanze praticando pesca subacquea.Spero che si tratti di un errore di trascrizione, perchè non riesco a concepire che un amante della natura si diverta uccidendo degli esseri viventi.Se non ci sarà una smentita non appoggerò più le iniziative di Legambiente. Non mi sento rappresentato da chi si diverte uccidendo. (firma di altro lettore)

 

 

Risponde ERMETE REALACCI:

Nessun errore di stampa.Da anni affitto in agosto , con altri amici, una casa in Sardegna. Mi piace fare pesca subacquea, in apnea ovviamente, mi piace mangiare e cucinare con gli amici il pesce che pesco. Rispetto altri punti di vista. E' possibile che tra cinquant'anni non sia considerato degno dell'umanità mangiare carne o pesce. E' possibile.Per ora , da ambientalista, quello che trovo veramente inaccettabile é la non-vita cui sono costretti gli animali in tanti allevamenti industriali, che producono spesso, oltre a sofferenze, anche rischi per la salute, vedi la mucca pazza, e una cattiva qualità dell'alimentazione.C'e però una ragione in più: diffido dall'idea che l'ambientalismo come altri movimenti che vogliono cambiare, in meglio, la vita degli uomini e il mondo possano essere ridotti alla somma delle posizioni più estreme, dei precetti più rigidi.Finirebbero così per assomigliare alla parodia che talvolta ne fanno gli avversari. Sarebbero chiusi e tristi. Per questo , volendo criticare Casarini, non mi appellerei al fatto che sorseggia una Coca cola.

 

che dire, se non lo si è già fatto, si poteva/rebbe invitare Legambiente al convegno di Rieti........

 

francesco d'agnello

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Ospite Mariano Satta

Non voglio creare un'altra serie infinita di post sui ricci.

 

Tutto e tutti meritano rispetto, sopratutto per quanto riguarda ambiente, protezione, ecologia, caccia.

 

La legge permette di raccogliere a tutti 50 ricci al giorno e qua in Sardegna 3000 ricci al giorno ai professionisti. Tutti i ristoranti del posto acquistano la polpa di ricci per svariati kg e kg.

 

Per fare un vasettino di polpa da 1 kg occorrono non meno di 600 ricci e tantissimi professionisti e non fanno questa raccolta indiscriminata e un kg lo vendono 75-85 €uro.

 

Se si moltiplicano i pescatori professionisti per quanti ricci raccolgono si può parlare di industrializzazione del RICCIO, un vero businnes.

 

Come dati bisogna tenere presente che un buon 85% raccoglie e vende in nero senza limiti di raccolta e superando di gran lunga il consentito.

 

Davanti a queste verità locali , regionali, nazionali qualunque scempio prodotto da qualunque pescasub è in percentuale tanto bassa che qualunque associazione ambientalista non prenderebbe in considerazione.

 

Fatta questa premessa qualunque prelievo effettuato sportivamente dai caccia sub, parlo di pesci o altro se confrontato a qualunque altro prelievo di categoria sportiva si trova in una percentuale talmente bassa che è calcolato si e no nello 0,3-0,5% dei prelievi ittici. Chiaramente all'interno di questi dati ci sono coloro che sparano ai pesci sottopeso, che feriscono, che sparano anche ad un paio di ricci.

 

Parlare di rispetto, di ambiente lo trovo giustissimo, ma ognuno di noi si costruisce una propria visione sui comportamenti giusti e condanna i comportamenti errati come quello del riccio, della cernia di 4kg o altro.

 

Quando si raccolgono i dati della attività INDISCRIMINATA dei pescasub tutte queste convinzioni si concentrano sui dati che ufficialmente vengono riscontrati. Qualunque prelievo fatto dai pescasub sportivamente rentra in una percentuale bassissima e quasi inesistente di danno dell'ambiente.

 

Una rete abbandonata sul fondo inerte arreca più danno di 10 pescasub all'opera e personalmente quando le trovo faccio in modo che non arrechi più danno tagliandogli i galleggiantini o se in gommone più volte recuperandole. 8 consiglio a tutti di evitare tale operazione poichè è pericolosissima sebbene personalmente la faccia)

 

Detto questo tutti siamo ambientalisti (o che si voglia) ecologisti.

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Buongiorno a Tutti,

a parte il solito indisciplinato "Grongo Sdive Matrioska Belloni" che si burla bellamente di noi :D , mi sembra che siamo tutti d'accordo, pur con sfumature, convinzioni e impegni inevitabilmente personalizzati.

 

Un grazie a Simone "covo" perche` sinceramente anche io trovo equilibrio e rispetto nelle sue parole, quindi sono piu` che contento che abbia interpretato e accettato serenamente il mio personalissimo parere.

Ci aiutera` ad evitare malintesi futuri su un tema cosi` delicato.

Penso inoltre che con il supporto del post di Francesco "apnea", possiamo tranquillamente ribadire che il rispetto ambientale (o comunque paradossalmente anche un ambientalismo attivo), puo`o deve partire dalla attivita`di pescasub, ma deve trovare una risonanza e una coerenza ancor piu` grande nello stile di vita che abbiamo tutti i giorni. Altrimenti diventano piccoli spot che aiutano l'immagine dei vari schieramenti, ma non l'ambiente. Unica cosa che ci interessa.

 

A presto

;)

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