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Aree Protette. Ma Chi Le Regolamenta?


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Ho pescato per anni, dall'età di dieci anni, in un tratto di mare stupendo: la costiera sorrentina. Un bel giorno, non so chi né come, qualcuno ha deciso di trasformare quell'area in una enorme area protetta. Addio pescate in apnea da massalubrense fino a positano! Vietato l'accesso alla baia di Ieranto, alle Mortelle, all'isola di Vetara, ai Galli! Mi vado a informare sulle leggi che regolano il parco e scopro che è consentita, previo rilascio di un permesso, la pesca sportiva con la canna (da terra, bolentino, a traina..) in alcune delle aree del parco (non A). Chiedo, gentilmente, come mai autorizzavano un pescatore con la canna e non un pescatore subacqueo. La risposta che mi venne regalata: Lei andando sott'acqua i pesci li prende sempre, con la canna no. Me ne andai amareggiato di avere un interlocutore così stupido. Risultato: non ho più pescato in quella zona.

Quest'anno ho trascorso una settimana a Ustica dove ho ammirato tutte le meraviglie di quei fondali e la regolamentazione del parco è sovrapponibile: vietata la pesca in apnea, consentita con la canna in alcune aree.

Cerco di organizzare una vacanza in barca a vela alle egadi e chiamo la capitaneria di Trapani per conoscere la regolamentazione delle aree protette: non si pesca in apnea, con la canna sì.

E la situazione è sovrapponibile a tutte le aree marine protette delle coste italiane.

Prossima area protetta in allestimento sarà l'isola di Ischia, sperando che escluda Procida e Capri. Il regolamento sarà sicuramente sovrapponibile.

CHI DEVE DIFENDERE LA NOSTRA CATEGORIA NELLE AREE MARINE PROTETTE????? Considerando che tra non molto tutta l'Italia sarà "protetta"?

Allamare, con la canna, un sarago di 30 grammi (e automaticamente ucciderlo, altro che rilascio dopo la cattura!!) è da premiare rispetto alla selezione delle prede che fà un pescatore subacqueo? Chi di noi si mette a sparare saraghetti da 30 grammi, spigolette da 50 grammi ecc ecc????

Chi deve far capire che la pesca subacquea è la più rispettosa dell'ambiente marino?

In Spagna, in Croazia e in altri paesi si PAGA un permesso per pescare (alcuni con l'obbligo di essere iscritti a una federazione altri no). Perché non si propone in Italia l'obbligo di iscrizione alla federazione e una bella tassa? Potrebbe essere stimolato un interesse verso la nostra categoria "proponendo" una quota di soldi allo Stato? Io avverto la sensazione che in federazione siano tutelate "un tantino in più" altre discipline rispetto alla nostra. O che la federazione trovi maggiori ostacoli a tutelare la nostra categoria.

Che si fà?????????????

Grazie.

fabrizio :subg:

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Ho pescato per anni, dall'età di dieci anni, in un tratto di mare stupendo: la costiera sorrentina. Un bel giorno, non so chi né come, qualcuno ha deciso di trasformare quell'area in una enorme area protetta. Addio pescate in apnea da massalubrense fino a positano! Vietato l'accesso alla baia di Ieranto, alle Mortelle, all'isola di Vetara, ai Galli! Mi vado a informare sulle leggi che regolano il parco e scopro che è consentita, previo rilascio di un permesso, la pesca sportiva con la canna (da terra, bolentino, a traina..) in alcune delle aree del parco (non A). Chiedo, gentilmente, come mai autorizzavano un pescatore con la canna e non un pescatore subacqueo. La risposta che mi venne regalata: Lei andando sott'acqua i pesci li prende sempre, con la canna no. Me ne andai amareggiato di avere un interlocutore così stupido. Risultato: non ho più pescato in quella zona.

Quest'anno ho trascorso una settimana a Ustica dove ho ammirato tutte le meraviglie di quei fondali e la regolamentazione del parco è sovrapponibile: vietata la pesca in apnea, consentita con la canna in alcune aree.

Cerco di organizzare una vacanza in barca a vela alle egadi e chiamo la capitaneria di Trapani per conoscere la regolamentazione delle aree protette: non si pesca in apnea, con la canna sì.

E la situazione è sovrapponibile a tutte le aree marine protette delle coste italiane.

Prossima area protetta in allestimento sarà l'isola di Ischia, sperando che escluda Procida e Capri. Il regolamento sarà sicuramente sovrapponibile.

CHI DEVE DIFENDERE LA NOSTRA CATEGORIA NELLE AREE MARINE PROTETTE????? Considerando che tra non molto tutta l'Italia sarà "protetta"?

Allamare, con la canna, un sarago di 30 grammi (e automaticamente ucciderlo, altro che rilascio dopo la cattura!!) è da premiare rispetto alla selezione delle prede che fà un pescatore subacqueo? Chi di noi si mette a sparare saraghetti da 30 grammi, spigolette da 50 grammi ecc ecc????

Chi deve far capire che la pesca subacquea è la più rispettosa dell'ambiente marino?

In Spagna, in Croazia e in altri paesi si PAGA un permesso per pescare (alcuni con l'obbligo di essere iscritti a una federazione altri no). Perché non si propone in Italia l'obbligo di iscrizione alla federazione e una bella tassa? Potrebbe essere stimolato un interesse verso la nostra categoria "proponendo" una quota di soldi allo Stato? Io avverto la sensazione che in federazione siano tutelate "un tantino in più" altre discipline rispetto alla nostra. O che la federazione trovi maggiori ostacoli a tutelare la nostra categoria.

Che si fà?????????????

Grazie.

fabrizio :subg:

Fabrizio, sono proprio d'accordo con te, paghiamo e facciamo sentire il nostro peso, visto che non credo che si ha un'idea precisa di quanti siamo ad amare la pesca in apnea!!!

grande Fabrizio

 

Ciao

 

Gab

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io sarei dell'avviso che dovremmo essere tutti tesserati (pagare una licenza come per la pesca in acque interne) ,intanto si comincia a vedere l'entità della nostra comunità, poi trovare qualche buon'anima che ci rappresenti e che cominci a divulgare notizie ed aspetti di questa disciplina in maniera tale da poterci togliere di dosso la nomea di distruttori della fauna marina.bisogna cominciare in qualche modo. luigi

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Ho come l'impressione che quando arriveremo a pagare perchè tutti cncordi non ci rimarrà che versare denaro per pescare nella vasca da bagno!

 

:laughing:  :oops:  :oops:  :oops:  :devil:

 

Ciao da :jrgian:

 

Quoto..

Ciao ai nuovi "arrabbiati" per la situazione che stiamo subendo. Qualcuno parla di oprgano che ci rappresenti...ce l'abbiamo, è la FIPSAS, che però non c'entra un tubo con la creazione/gestione delle AMP. Quelli sono i comuni,provincie, stato ecc..le AMP portano soldi..

Prima di conoscere AM nn ne avevo idea, per fortuna grazie ad internet l'ignoranza delle leggi in materia pescasub è destinata, spero, a diminuire sempre piu.

Purtroppo, come dice Gianfranco, quando riusciremo ad essere uniti ci avranno già estromessi dal mare.

Dobbiamo unirci non per tornare a pescare in AMP, ma per continuare a pescare e basta.

:bye::bye:

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Ho come l'impressione che quando arriveremo a pagare perchè tutti cncordi non ci rimarrà che versare denaro per pescare nella vasca da bagno!

 

:laughing:  :oops:  :oops:  :oops:  :devil:

 

Ciao da :jrgian:

 

Quoto..

Ciao ai nuovi "arrabbiati" per la situazione che stiamo subendo. Qualcuno parla di oprgano che ci rappresenti...ce l'abbiamo, è la FIPSAS, che però non c'entra un tubo con la creazione/gestione delle AMP. Quelli sono i comuni,provincie, stato ecc..le AMP portano soldi..

Prima di conoscere AM nn ne avevo idea, per fortuna grazie ad internet l'ignoranza delle leggi in materia pescasub è destinata, spero, a diminuire sempre piu.

Purtroppo, come dice Gianfranco, quando riusciremo ad essere uniti ci avranno già estromessi dal mare.

Dobbiamo unirci non per tornare a pescare in AMP, ma per continuare a pescare e basta.

:bye::bye:

 

Non è assolutamente vero.

Se la legge in vigore è la 394/91 "LEGGE QUADRO SULLE AREE PROTETTE" all'art. 19 si legge:"Il raggiungimento delle finalità istitutive di ciascuna area marina è assicurato attraverso l’Ispettorato centrale per la difesa del mare. Per l’eventuale gestione delle aree protette marine, l’Ispettorato centrale si avvale delle competenti Capitanerie di porto. Con apposita convenzione da stipularsi da parte del Ministro dell’ambiente, di concerto con il Ministro della marina mercantile, la gestione dell’area protetta marina può essere concessa ad enti pubblici, istituzioni scientifiche o associazioni riconosciute."

Teoricamente la FIPSAS potrebbe ottenere la gestione di una zona protetta.

 

Mi avete messo la pulce e mi sto documentando...se dovessi aver detto inesattezze correggetemi.

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Teoricamente la FIPSAS potrebbe ottenere la gestione di una zona protetta

 

Teoricamente.

 

Giorgio

 

 

Giorgio il "teoricamente" è già un bel punto di partenza.

Quale strada migliore proponete se non quella che permetta di sfruttare a nostro favore proprio quelle norme che, mal interpretate e strumentalizzate ad arte dai nostri detrattori, ci tolgono l'"acqua sotto le pinne"?

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Scusa eh, ma dobbiamo chiarirci.

Teoricamente possiamo pure pescarci nelle AMP, ma non è questione di cavilli.... è questione di indirizzo politico, volontà politica, interesse economico etc etc etc...

 

Tutti elementi che fanno sì che praticamente le cose siano mooooolto diverse da come potrebbero essere in teoria.

 

Giorgio

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Scusa eh, ma dobbiamo chiarirci.

Teoricamente possiamo pure pescarci nelle AMP, ma non è questione di cavilli.... è questione di indirizzo politico, volontà politica, interesse economico etc etc etc...

 

Tutti elementi che fanno sì che praticamente le cose siano mooooolto diverse da come potrebbero essere in teoria.

 

Giorgio

 

 

Giorgio ci siamo capiti molto bene.

E' una questione di punti di vista.

Tu ci vedi un danno..io ci vedo un'opportunità.

Se la legge stabilisce che le associazioni riconosciute possono essere inserite nel quadro di un'eventuale gestione delle aree in questione è diverso da dire: "non si può."

Le cose stanno così perchè le persone che ci sono vogliono che vada così...la legge teoricamente permette di esserci.

Nota bene non si tratta di cavilli, ma di sostanza. Avere la legge è un ottimo punto di partenza: ribadisco è un'opportunità che io non mi lascerei scappare.

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Ospite Gianfranco Ciavarella

Era il meccanismo attraverso il quale le Associazioni Ambientaliste volevano "gestire" i territori...

 

Hanno fatto TUTTE una fine indecorosa...

I Comuni e le amministrazioni pubbliche coinvolte le hanno mandate TUTTE o quasi (poche ancora resistono) a cagare!

 

Ora gli Enti ambientalisti cercano di trovare una collocazione per raggranellare qualche potere e in particolare qualche soldo...

Pensate solo alle bandiere azzurre ed a tutte le altre sciocchezze simili, servono come strumenti di pressione sulle amministrazioni che se lasciano spazio sono fra le prime e se non lasciano spazio si ritrovano la bandiera nera.

Non sono io a dirlo ma i Sindaci che le hanno tante volte denunciate.

 

Ormai le comunità locali hanno preso in mano il pallino, nel bene e nel MALE!

La FIPSAS è arrivata in ritardo ma ancora potrebbe fare cose, non certo queste.

Non esiste Comune al mondo che sia disposto a cedere parte del suo territorio alla FIPSAS o a chiunque altro.

 

Ciao da :jrgian:

Modificato da Gianfranco Ciavarella
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Ospite kodrum75

mi sa che dovremmo prendere come esempio i cacciatori... pronti a protestare su calendari venatori parchi e limitazioni ... mi pare che siano stati loro a bloccare il parco del genargentu.. :boxing:

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mi sa che dovremmo prendere come esempio i cacciatori... pronti a protestare su calendari venatori parchi e limitazioni ... mi pare che siano stati loro a bloccare il parco del genargentu.. :boxing:

 

I cacciatori erano milioni e sono rimasti in 600 o 700.000, tanti comunque, sono un numero rilevante di cittadini. Gli hanno lasciato poco ma hanno lasciato.

Noi siamo molti meno, non abbiamo peso politico nella ns. federazione e siamo sempre pronti a darci addosso...per attuare forme di protesta serie bisogna che ci sia unità, di pensiero e di intenti.. :bye::bye:

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Ospite Gianfranco Ciavarella

Dobbiamo essere concreti per parlare anche di proteste plateali e spettacolari.

Un esempio per capirci credo sia utile.

Isola di Capraia, va bene? potrebbe essere quella di Ischia o l'Elba o se preferite le Isole Tremiti.

Chi conta sono i cittadini del posto e chi dovrebbe protestare sarebbero i pescasub del posto.

Quanti residenti pescatori subacquei ci sono in questi luoghi?

Sarebbero disposti a fare delle proteste forti?

Su quale apporto potrebbero contare? e che risultato otterrebero con la gente del posto?

 

Ciao da :jrgian:

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