mingo Inviato Febbraio 2, 2006 Segnala Condividi Inviato Febbraio 2, 2006 Ciao a tutti, apro questo post per parlare un pò della pesca in coppia, raccontando un aneddoto che rende giustizia ad un amico. Fermo restando che vado in mare molto spesso da solo più per necessità che per scelta, specialmente in acqua bassa, sono convinto che si ottengano migliori risultati. Non voglio nemmeno parlare dell' indubbio grado di sicurezza che la 'vera' pesca in coppia garantisce ma, ragazzi, la soddisfazione di una bella cattura avvenuta solamente grazie alla sinergia di due pescatori. Gioia pura, emozioni forti. Lo scorso Giugno, il mio amico Alessandro ed io decidiamo per un' uscita di pomeriggio da Porto Santo Stefano. La giornata è bella, il sole, il mare calmo, l' acqua chiara. Entriamo e lentamente, scorrendo la costa, ci dirigiamo verso la punta che, nelle nostre fantasie, sarebbe stata ricca di pesce, dentici, barracuda, cernie ..... La realtà è molto diversa dalla fantasia ma sicuramente abbiamo azzeccato la giornata. C' è movimento. Arrivati sulla punta, ci allarghiamo un pò, è Alessandro l' esperto della zona, io lo seguo. Il primo tuffo spetta a lui. Si ventila e parte. Lo guardo da galla, la batimetrica non è impossibile, sui dieci metri, ma per me razzolatore di bassofondo, è già al limite. Alessandro scende silenzioso, gli ultimi metri smette di pinneggiare, li percorre a foglia morta e si apposta. Dopo poco la mangianza lo circonda, la situazione è decisamente propizia anche perchè già prima abbiamo avvistato entrambi qualche bel predone. I secondi passano e tutto rimane calmo ma ad un cero punto dall' alto vedo la mangianza che scarta, prima e destra poi a sinistra, Alessandro rimane immobile nella sua postazione ma comincia lentamente ad allineare il fucile. Niente, i secondi passano e lo vedo staccarsi dal fondo. Mentre risale mi guarda e mi fa segno, capisco subito, un dentice ache bello grosso. Arrivato in superficie, mi racconta l' avvistamento del pescione, del suo veloce avvicinamento, tanto che non gli ha permesso di inquadrarlo col fucile, e del suo altrettanto rapido dileguarsi fuori dalla portata visiva. Mi dice: 'prova te, appostati lì, in quell' avvallamento, i dentici arrivano da destra'. Sa benissimo che avremo un colpo in due a disposizione e me lo concede, le indicazioni sono precise. Mi rilasso, mi ventilo e scendo. Sono tranquillo, la presenza di Alessandro là sopra mi permette di concentrmi solamente nell' azione di pesca. Seguo le istruzioni alla lettera e con molta calma mi apposto e punto il fucile. Pochi secondi e vedo il branco, davanti i più piccoli, dietro quelli grandi ma non si avvicinano. Io sono tranquillo, posso ancora aspettare, dar loro il tempo di rompere gli indugi. Retrocedo quel poco che basta per far scattare la molla. Due, tra i più piccoli, si avvicinano, sparo. Preso, male. Dietro e basso. Mi stacco mentre col mulinello comincio a filare. Vedo il dentice che si intana in uno spacco poco sotto. Guardo in sù, faccio dei gesti ma non servono, vedo il mio compagno che già stà facendo la capovolta. Ha visto tutto, si è reso conto che non c' è niente da attendere, io sono in assoluta sicurezza. Scende diretto sul pesce e lo prende. Quando arriva a galla, ci rendiamo conto che in fase di risalita il dentice si è strappato ma ormai non può più fuggire. Che soddisfazione, è bello. Questa è pesca in coppia, c' è molto di più che sicurezza, soddisfazione, belle emozioni, amicizia ... Facciamo altri aspetti ma ormai il branco non si vede più. Col tramonto decidiamo di rientrare. Io esco per primo e metto il pesce in bella vista sopra una pinna. Esce lui e l' esclamazione lascia trasparire tante cose: 'che finocchio'. Lo mangiamo chiaramente insieme con le rispettive compagne il giorno dopo. Non vedo l' ora di potergli restituire il gesto. Magari a breve, con una bella spigola nei posti che conosco. Un saluto a tutti, Andrea Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
WhiteShark Inviato Febbraio 2, 2006 Segnala Condividi Inviato Febbraio 2, 2006 Grande accoppiata, bella storia comlpimenti Lasciatemi un pò di pesce che ho fame Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
adryr85 Inviato Febbraio 2, 2006 Segnala Condividi Inviato Febbraio 2, 2006 una storiella di coppia la racconto pure io. sono in un ciglio con franco 21, lui fa un aspetto a circa 25metri pescando a queste quote per me e sempre necessario avere un compagno sopra francesco spara ad una ricciola di 4kg.....appena in superficie mi grida che ha preso un bel pesce ma sparato male.....io ero gia prontissimo a scendere con il mio fucile. arrivo a 28 metri e sparo fulminando il pesce un altra volta con un altro amico del forum(franco 79) scendo infilo la testa in uno spacco e con il mio 90 sparo ad una cernia bianca di 3,5kg.....stessa cosa di prima.......franco scende ed in tutta sicurezza recupera il pesce QUASTE SONO LE EMOZIONI PIU' GRANDI CHE IL MARE TI REGALA NON POTETE IMMAGINARE LA GIOIA DI QUESTI MOMENTI Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
CISKI Inviato Febbraio 2, 2006 Segnala Condividi Inviato Febbraio 2, 2006 che la pesca in coppia abbia innumerovoli vantaggi è scontato, ma nn sempre è possibile e qualche volta anche dannoso al fine delle catture. premetto che con un compagno sopra la testa la mia tensione diminuisce incredibilmente e solo in queste occasioni riesco a raggiungere e pescare a certe quote per me impegnative (20-25 mt). è anche vero che ho pescato per 10 anni da solo e solo negli ultimi 2 anni ho iniziato ad uscire in coppia. nei primi 10 metri è quasi solito allontanarsi di una cinquantina di metri per non disturbarci a vicenda, in più io pesco con agguati ed aspetti, il mio compagno un "cucitore" di tane. quest'anno dopo un aspetto infruttuoso intorno ai 18 mt come inizio la risalita ho notato una bella cernia fuori dalla tana, ho invertito la risalita e ho sparato al limite della gittata del mio 90 proprio mentre il bestione rientrava nella tana. non ho avuto il tempo di stanarlo subito, così il mio compagno nei pressi è sceso immediatamente per fermare la corsa del pesce prima che si arroccasse in tana. non posso dire invece che nei bassi fondali mi sia stato d'aiuto, tante volte i suoi rumori hanno spaventato le mie possibili catture e viceversa. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
simone78 Inviato Febbraio 2, 2006 Segnala Condividi Inviato Febbraio 2, 2006 a volte è difficile trovare qulcuno disposto ad alzatacce la mattina presto, quando fuori ci sono 5° e la temperatura dell'acqua sfiora gli 11° ma lo capisco, e solo chi ha una passione profonda che lo spinge a sfidare i pinnuti, riesce a superare questi piccoli inconvenienti... La pesca in coppia è garanzia di sicurezza la dove serve:fondali impegnativi con tecniche in cui non si venga a crere intralcio, tipo aspetto o tana,ma dove l'agguato in basso fondo fa da padrone secondo me non serve a patto che tutto si faccia entro i propri limiti. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
magoo Inviato Febbraio 2, 2006 Segnala Condividi Inviato Febbraio 2, 2006 da parte mia ti posso dire che la cosa che più funziona della pesca in coppia ( se fatta bene ) è la sicurezza. Io devo la vita al mio compagno, che mentre stavo pescando a Punta Sottile ( Lampedusa ) , ha gridato ad un piccolo pescereccio che ha fatto in tempo a togliere motore prima di travolgermi. Solo un grosso spavento e una bevuta alla salute Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
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