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Un Lunedì Quasi Estivo...


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Oggi non c'era in programma una pescata ma, visto che ormai ho la sveglia naturale alle 5.30, mi sono ugualmente alzato ed ho pensato di fare un rapido tentativo nella zonetta in cui un paio di belle orate mi fanno diventar matto da qualche settimana... Vado a casa dei miei, dove tengo l'attrezzatura, prendo il borsone, lo schienalino e la cintura e, visto che dietro di me sta uscendo mio fratello per andare al lavoro, gli dico se, passando, mi prende le pinne ed il fucile e me li mette nel cofano dell'auto. E' ancora buio, entro in macchina e mio fratello posa fucile e pinne nel bagagliaio, chiude il portellone e mi augura B... P..., ricevendo in cambio il solito vaffan**lo. Mi faccio i 7/8 km fino all'estremità del Capo, parcheggio, apro il cofano e mi accorgo che quel minchione di mio fratello invece di prendere il 90, che avevo messo a portata di mano, ha preso il 115... Di tornare a cambiare il fucile non se ne parla, ma neanche di fare gli agguati che avevo programmato, un vero percorso di guerra nel bassofondo, impossibile da eseguirsi col cannone in mano... Vabbè, la giornata è andata a farsi benedire anche perchè non ho molto tempo da spendere in mare e quindi non posso impostare un'uscita più al largo. Ormai sono sulla riva e mi butto ugualmente, farò un paio di calate al limite tra scogli e posidonia, a non più di 4/5 metri di fondo, e poi andrò via. A causa della barbaccia che ancora non posso tagliare per via dell'ustione da medusa che ho sulla guancia l'acqua entra allegramente nella maschera, dopo qualche minuto mi accorgo che neanche la compensazione funziona bene, già sabato alle Eolie ho avuto qualche problema sul finire della pescata... decisamente una giornata nata male. Sparo un cefalo dorato solitario e me lo metto in cintura, passa un po' di tempo e non si vede girare una pinna, l'acqua è limpida ed il mare troppo calmo per pescare basso. Mentre torno al punto di partenza vedo da lontano una bella sagoma scura infilarsi nella posidonia, non capisco subito di cosa si tratti ma non ci sto troppo a pensare, scendo a qualche metro di distanza e mi afferro alle lunghe foglie verdi infilandomi nella miniforesta, allungo il fucile verso il punto in cui avevo visto sparire il pesce ed aspetto. Dopo qualche secondo i labbroni di un tordone escono in verticale dal fogliame, il pesce si affaccia piano per accertarsi che non ci sia nessuno in giro ma riceve una bella sorpresa in acciaio armonico lunga un metro e sessanta centimetri... Quando viene fuori dalla posidonia sono io a essere sorpreso, in trent'anni che pesco a Milazzo non avevo mai preso un tordo così grande... un pesce più da acque eoliane che di quelle della costa. Stasera carpaccio... dopo che avrò spiegato a mio fratello che i miei fucili non sono tutti uguali. A dopo. :bye:

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