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Guadagnare Credito Nella Società


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Ospite deep75
Una domanda:è necessario il brevetto per fare una immersione con le bombole da soli?

 

No ovvimente non è necessario, ma considera che la stragrande maggioranza dei bombolari per fare immersioni si appoggia ai diving e per fare immersione con un diving occorre un brevetto quindi la gente è molto più stimolata a brevettarsi.

Modificato da deep75
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Infatti,è quello che proponevo io.Bisogna coinvolgere la stragrande maggioranza dei sub nei circoli,senza mettergli l'obbligo ma invogliandoli con iniziative collaterali.

 

Nessuno obbliga i bombolari ad andare nei diving eppure lo fanno,perchè c'è la guida o perchè fanno gruppo o per un motivo o per l'altro.

 

Bisogna cambiare la mentalità del sub e trasformarlo da essere solitario in essere sociale.Secondo me non è impossibile ma c'è da lavorare

 

Ciao

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Ospite deep75
Infatti,è quello che proponevo io.Bisogna coinvolgere la stragrande maggioranza dei sub nei circoli,senza mettergli l'obbligo ma invogliandoli con iniziative collaterali.

 

Si hai sicuramente ragione, solo che mi sembra un po difficile... provo a spiegarmi... penso che un pescasub si senta invogliato a fare la tessera per una società se questa gli offre cose tipo pescate in gruppo magari in zone che altrimenti non potrebbe frequentare o cose carine del genere, ma questo tipo di iniziative dipendono strettamente dalla capacità organizzativa della "dirigenza" della particolare società. Magari ci saranno già tante società che offrono belle iniziative del genere ma ce ne sono di sicuro molte altre che non lo fanno, quindi questo discorso dovrebbe essere diretto alle società più che ai potenziali tesserati. Mentre se la legge dicesse che è necessario un brevetto di pescasub per pescare, come in molti paesi dove è necessario un brevetto per fare immersioni, questo ci porterebbe una serie di vantaggi tipo che potremmo contarci esattamente e far valere il nostro "peso", potremmo dire che chi va a pesca sub è una persona competente e preparata sotto vari aspetti in quanto ha frequentato un corso apposito, si eliminerebbero i pescatori della domenica che entrano in acqua dalla spiaggia con le pinne già ai piedi la maschera in fronte e il mini mini sten già carico in mano (che tra l'altro sono i più visibili al grande pubblico!!!!). Senza considerare che poi altre associazioni (vedi magari apneaacademy) potrebbero essere interessate a rilasciare brevetti di pescasub e la concorrenza farebbe migliorare la qualità dei corsi e farebbe scenderne il costo... Per quanto riguarda il mancato richiamo di nuovi "adepti" si potrebbero prevedere prove tipo quelle che si fanno con le bombole.. magari un allievo in prova con un istruttore e un solo fucile, magari offerta gratuitamente... o cose del genere

 

ciao

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Non abbiamo le strutture per fare quello che dici.

Oggi ci sono gli istruttori che rilasciano i brevetti a patto di sborsare un bel gruzzolo,di fare la visita medica agonistica(altri soldi)e di frequentare per un certo periodo.

 

Una cosa del genere è sostenibile solo da chi è davvero appassionato e scoraggerebbe qualunque principiante e anche diversi appassionati di oggi.

 

La pescasub è una disciplina difficile,si fatica,ci si assenta da casa,si litiga con la famiglia,i pesci non ci sono...

 

Non ci servono obblighi strani.Il brevetto poi sarebbe davvero troppo.Personalmente sono contrario pure alla tessera obbligatoria ma almeno quella,se si potesse fare nei negozi,mi sembrerebbe meno dannosa visto che comporterebbe un impegno scarso.

 

Siamo discriminati rispetto ai cannisti e un brevetto obbligatorio renderebbe solo evidente che hanno ragione,che andiamo controllati...

 

No,ci vuole opera capillare e impegno di ciascuno e non obblighi.

 

I circoli sono lì,aperti a tutti.Sono fatti da appassionati come noi che non ci campano ma pagano l'iscrizione esattamente come l'ultimo arrivato,organizzano pescvate sociali,fanno conoscere posti,permettono di avvicinare i campioni e di pescare con loro,fanno avere sconti,ecc

Se abbiamo voglia di fare basta farsi avanti e,se non abbiamo voglia,possiamo almeno iscriverci.

 

 

E' questa la direzione su cui bisogna lavorare.Pesca libera a tutti,vantaggi solo ai tesserati.

 

E per l'entità dei vantaggi,bisogna cominciare con poco(sconti,spazi web esclusivi,palestre,visite mediche a prezzo ridotto,ecc)e poi,man mano che si cresce,potremo aumentarli

 

Ciao

Modificato da Uccio
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di nuovo salve a tutti,

 

facendo riferimento a questo fatto vi domando:

 

basta solo anche uno di questi accadimenti per screditare una categoria?

 

secondo me, allo stato attuale, SI'!!!

 

purtroppo i fenomeni di bracconaggio (pesca di notte e pesca con le bombole) sono, ahimè, ancora attuali.

 

Premesso che non sono un "giustizialista" e che (forse, mi auguro) la notizia non ribalzerà sui più importanti media (credo che lo sdegno maggiore sia, ovviamente, quello della nostra categoria che - direttamente o indirettamente - ne viene tirata in ballo) penso che sarebbe importante condannare con severità l'accaduto, senza - ovviamente - dar adito a "manifestazioni di massa" che non farebbero altro che amplificare la vicenda.

 

come ho scritto nel post relativo alla notizia penso che sia ben difficile costruire una sana reputazione alla categoria dei pescatori in apnea, ma basta un episodio del genere per "sputtanarci"..... purtroppo!!

 

michele

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  • 2 settimane dopo...

Credo che il nostro sia un preoblema di immagine ....e di immaginazione.

Vi spiego; le due cose nel nostro caso sono strettamente correlate e farò un paragone:

La maggior parte delle persone non conosce cosa c'è sotto il pelo dell'acqua, se lo immagina soltatnto, ma si entusiasma quando vede un pescatore con la canna tirare fuori dall'acqua un grosso pesce; quante volte sul molo di C.della Pescaia vedo i famiglie con bambini soffermarsi a sbirciare dentro i retini dei pescatori. Eppure quel pesce finirà in padella e in quel momento sta soffrendo, manessuno ci pensa e i bambini chiedono ai papà "che pesce è quello?".

Nessuno si scandalizza e per le gare di pesca con la canna è esattamente la stessa cosa; quante volte nei laghetti dove si sta svolgendo una gara si vedono famiglie fare pic-nic, bambini giocare a palla e via dicendo.

Eppure si stanno uccidendo delle povere bestiole inermi, ma nessuno si scandalizza.

Perchè tutto questo? Secondo me perchè tutti vedono, conoscono, imparano e capiscono.

Ma nel nostro caso è diverso: nessuno sa che cosa facciamo sott'acqua e fino a poco tempo fa era opinione condivisa che uscire dall'acqua e strisciare furtivi verso la macchina nascondendo magari un pescetto o un polpo fosse la cosa migliore per tutelare i nosrti interessi!

Quante volte quando uscendo dall'acqua tutti insieme dopo una delle nostre garette (pescate sociali) siamo stati circondati e assaliti di domande da parte di persone entusiaste e curiose che magari non avevano mai visto un Grongo?

Non è mai capitato che qualcuno c'abbia apostrofato, MAI!

Secondo me mostrarsi non è una "martellata nelle palle" come qualcuno fino a poco tempo fa pensava, perchè sappiamo benissimo che non facciamo niente di male, che il pesce ce lo sudiamo e che a volte incoscentemente, rischiamo pure!

Mi sembra che ci sia una positiva inversione di tendenza come ha dimostrato Pelizzari con il suo programma; peraltro fino ad oggi nasconderci a cosa è servito?

Io direi di continuare in questa direzione.

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Infatti,è quello che proponevo io.Bisogna coinvolgere la stragrande maggioranza dei sub nei circoli,senza mettergli l'obbligo ma invogliandoli con iniziative collaterali.

 

Nessuno obbliga i bombolari ad andare nei diving eppure lo fanno,perchè c'è la guida o perchè fanno gruppo o per un motivo o per l'altro.

 

Bisogna cambiare la mentalità del sub e trasformarlo da essere solitario in essere sociale.Secondo me non è impossibile ma c'è da lavorare

 

Ciao

 

Ho già fatto delle pescate in compagnia...non è una novità anzi io preferisco andare in mare in compagnia piuttosto che da solo ,idem per il lago..lagente va comunque al diving perchè non ha alternative...i posti più belli sono in zona parco e da solo non ci puoi andare...oppure per che arrivi da fuori e non conosci i punti di immersione...

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La maggior parte delle persone non conosce cosa c'è sotto il pelo dell'acqua, se lo immagina soltatnto, ma si entusiasma quando vede un pescatore con la canna tirare fuori dall'acqua un grosso pesce; quante volte sul molo di C.della Pescaia vedo i famiglie con bambini soffermarsi a sbirciare dentro i retini dei pescatori. Eppure quel pesce finirà in padella e in quel momento sta soffrendo, manessuno ci pensa e i bambini chiedono ai papà "che pesce è quello?".

Nessuno si scandalizza e per le gare di pesca con la canna è esattamente la stessa cosa; quante volte nei laghetti dove si sta svolgendo una gara si vedono famiglie fare pic-nic, bambini giocare a palla e via dicendo.

Eppure si stanno uccidendo delle povere bestiole inermi, ma nessuno si scandalizza.

Perchè tutto questo? Secondo me perchè tutti vedono, conoscono, imparano e capiscono.

Ma nel nostro caso è diverso: nessuno sa che cosa facciamo sott'acqua e fino a poco tempo fa era opinione condivisa che uscire dall'acqua e strisciare furtivi verso la macchina nascondendo magari un pescetto o un polpo fosse la cosa migliore per tutelare i nosrti interessi!

 

 

Secondo me qui ti sbagli ... credo che il sub da molta gente comune e con il cervello "vergine", sia visto come una persona "strana" che fa' una cosa che non e' da tutti . Mi spiego meglio : da piccoli come vi e' venuto il tarlo della pesca sub? Personalmente vedere mio padre uscire da protagonista dall'acqua tutto imbacuccato , vedere la gente aspettare di vedere cosa aveva preso , mi dava proprio la sensazione di un sportivo eccezionale che faceva un qualcosa che poche persone potevano fare.

Tutt'ora quando torno a riva , c'e' gente che vedendo arrivare la boa e quindi il sub, si ferma per aspettare e vedere se ho preso qualcosa e vedo che queste persone sono ,come dire , affascinate e comprensive dello sforzo , difficolta ed eccezionalita' della pesca in apnea.

Vedo ragazzini con gli occhi sgranati ,osservarti con la tua muta nera e i tuoi pinnoni ... signori incuriositi sti domandono quanto scendi per cercare di prendere qualcosa ,e per quanto tempo , e rimangono stupiti e vedi che si pongono con il massimo rispetto. Sinceramente di correre in macchina di nasconsto non mi e' mai passato dall'anticamera del cervello , anzi ... devo dire che mi godevo appieno i miei 20 minuti d celebrita' , sia che fossi uscito con qualche cattura si ch eavessi fatto un bel cappotto .

Un fatto davvero curioso : 2 anni fa' mi stavo apprestando ad entrare in acqua ,quando 2 tizi mi chiamano , torno indietro e mi chiedono se posso fare una foto assieme ai loro figli ! Mi sentivo RENZO MAZZARRI !!!!!!!!!!

 

La rovina sono solo gli ambientalisti che storpiano i fatti per iloro comodi

 

Ciao

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Un giorno sono uscito dalla'acqua con un bellissimo carniere fatto di spigola, saraghi, una murena... insomma con quello che si vede nella foto. Era una stupenda giornata giornata nel mese di agosto e la spiaggia era piena zeppa di turisti e anche di improvvisati pescatori in apnea o di pescatori in apnea attrezzatissimi con gommoni super veloci che si dirigevano al largo sperando di trovare il paradiso delle prede! Appena uscito, la gente mi guardava come fossi una calamita avvicinandosi e facendomi 2000 domande (che pesce è quello? e quello? come si chiama?). Addirittura ricordo che una signora mi prese sotto braccio e mi portò dinanzi al marito pescatore che era appena rientrato in gommone con i suoi amici e disse: "Carlo! Guarda questo ragazzo che cosa ha preso! Dovresti farti dare un bel pò di lezioni da lui!!". Potete immaginarvi la mia soddisfazione!!! Tant'è che l'uomo mi disse: "Porca miseria ragazzo! dove hai preso tutto sto pesce???" e io risposi: "Lì vicino riva, in 3-5 metri di fondo". Non so se mi abbia mai creduto (comunque è la verità), era sbalordito!! Intanto la mia gloria continuava a salire! :devil: Poco più avanti, dal muretto di un villaggio che finiva sulla spiaggia, si era appena affacciato un gruppo di turisti che cominciarono a gridare "Bravo!!" e ad applaudirmi! Dei napoletani mi chiesero addirittura se potevo vendergli il pescato!! Vi dico solo che di norma, in quel posto, per arrivare in macchina ci metto solitamente 10min, bè quel giorne ce ne misi 30! Comunque questa è la mia piccola storia di gloria personale! :king: Un saluto a tutti!! :subh::bye:

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So che susciterò un vespaio ma... io prenderei in seria considerazione la rinuncia alle gare.

Per la mente di gran parte (credo) dell'opinione pubblica e (sicuramente) per la mente degli ambientalisti, è inconcepibile uccidere per sport. Mentre è tollerabile, ammissibile, uccidere per soddisfare i propri bisogni alimentari.

Credo che le gare, nonostante le recenti e restrittive modifiche ai regolamenti, continuino ad avere un impatto negativo sulla nostra immagine.

A scanso di equivoci, vorrei precisare che non ritengo le gare un pericolo per la fauna marina, ma per l'immagine del pesca sub si.

 

Mah, non credo proprio che tu possa sostenere seriamente che per mangiare un pesce hai bisogno di ammazzarlo e di fare la foto con un sorriso a 32 denti. Secondo me, o si capisce che è riduttivo considerare la pesca amatoriale come "uccidere per divertimento", e allora lo stesso discorso vale per le gare, oppure si condanna l'uccisione "ludica" o "sportiva" che dir si voglia di animali a tutti i livelli. Nessuno ha bisogno di pescare per mangiare.

 

Piuttosto, credo che a compromettere la nostra immagine siano più quei pescatori che ignorano le regole di legge e del mare.... direi che dovremmo riqualificare la categoria, per cui se proprio vogliamo rinunciare a qualcosa, rinunciamo alla libertà -oggi di chiunque- di comprarsi lo schioppo e tuffarsi in mezzo ai bagnanti a sparare perchie e cerniotte

 

Giorgio

 

Sono assolutamente d'accordo con Giorgio.

Fissiamo delle regole e stabiliamo anche dei costi di iscrizione, perché no, per allontanare quanti, di fronte alla "fatica" di una qualifica o solo di una spesa economica rinuncerebbero senza troppi rimpianti e con grande beneficio per il nostro mare. In più, sono d'accordo per la pressione senza tolleranza sui bracconieri e su quanti agiscono al di fuori dalla legge ( ed io ne ho incontrati molti!).

Insomma, creiamo una cultura della pesca in apnea riconosciuta dalla società.

 

Ciao

 

Gab

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le regole esistono già, bisogna trovare il modo di divulgarle e farle rispettare, in secondo luogo lo sprovveduto estivo-domenicale continuerà ad esistere anche con "qualifiche" o "balzelli economici" vari, dei quali non sono per niente d'accordo.

A proposito è stato già aperto un argomento che si parli di "patentini" "tesseramenti" a riguardo della pesca in apnea?

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