Recuperato sub dalla Capitaneria sulla Diga

[Ospite andrea p.]

Sabato mattina ci aveva dato gia' la notizia il barcaiolo dicendoci che un sub aveva avuto difficolta' a risalire la diga proprio per il mare grosso che si era alzato tra le 7 e le 8 del mattina.

 

Ma la notizia "bellissima" è stata che il personaggio trovandosi in difficolta' ha fatto in modo che i pescatori cannisti sulla diga chiamassero la Capitaneria per soccorrerlo mentre il suo amico nel frattempo era sulla diga a guadare il tutto.

 

La Capitaneria appena raccolto lo ha rimproverato perchè pescava senza la barca appoggio non so se gli ha fatto il verbale.

 

Quando si pesca in diga, salvo casi eccezionali in cui per qualche motivo si ci possa sentire male, se si intravvede la possibilita' che il mare aumenti, rendendoci difficile la risalita dei macchi è sempre buona norma pescare in prossimita' delle via di uscita in modo che se per caso si vede che le cose stanno peggiorando si è lesti a portare via il sederino.

 

Le vie di uscita un buon pescatore le deve sempre avere sott'occhio e in diga ci sono sparse un po' ovunque.

 

In casi eccezionali in cui proprio non siamo stati cosi' prudenti da calcolare il rafforzarsi del mare rimane comunque sempre il canale di calma dove per estremo rimedio possiamo risalire senza problema alcuno.

 

L'aver chiamato la capitaneria è stato segno di immaturita' il dimostrare che non siamo maturi al punto da poter valutare una situazione che possa tramutarsi in pericolosa.

 

Le conseguenze si capiscono da sole.

[aiola]

non ho mai capito come si fa ad essere in acqua e non accorgersi del cambiamento della situazione meteo-marina......ci sono in giro troppe persone che pensano di essere dei ma invece rompono solo le p@@@ facendo cazzate!!!! questa gente deve stare a casa e quando la capitaneria di porto li becca li deve martellare .

ciao giorgio

[Ospite ale75]

secondo me se non ti accorgi del cambiamento meteo,è meglio che rimani a casa.......scusate ma vicino una diga ,scogliera,come fai a non sentire proprio fisicamente che sta cambiando qualche cosa?????ma queste sono cose che mi sono sempre chiesto...forse io sono troppo prudente e a volte mi avvicino all'uscita della" mia "scogliera frangi frutti anche,forse,quando non cè un reale rischio...però cavolo x un pesce vale la pena rischiare?

quelli che fanno così x me appartengono a 2 razze

1°razza i pescatori della domenica e sopratutto estivi,che sparano pure alle cozze

2° razza i rambo che sanno tutto loro,hanno attrezzatura che perfino il + forte campione gli invidierebbe e poi li vedi uscire con i moscardini da 10g e ti dicono che hanno fatto i porpi.....oppure hanno fatto na corona de saragli......si poi li vedi e so sbaraglioni che il + grande pesa 14,5g

[Ospite bettini]

quando non sono in barca , entro sempre in acqua calcolando che il mare ...non perdona!

Piccole spiaggette riparate, porticcioli per barche, etc,etc sono da privilegiare...

Piu' di una volta il mare tranquillo si é trasformato dopo poche ore in tempesta!

La boa é importante ma l'uscita dall'acqua lo é ben di piu'.

Nella mia giovinezza mi ricordo di aver fatto uscite "poco ortodosse" alla gatto silvestro ma oggi preferisco partire e tornare in una zona poco profiqua ma facile d'accesso piuttosto che rischiare.

ciao

mario

[Ospite patrizio]

L'unico modo per non accorgersi del cambiamento del mare è perkè peschi in profondita con le bombole secondo il mio modesto parere....

 

Voi ke ne pensate

[Ospite bettini]

mi é capitato di non accorgermi veramente del cambiamento delle condizioni meteo perché ero "troppo preso" dalla caccia.

Se piove tutto bene: l'acqua si calma , se tira vento non bisogna farsi prendere mdal panico: come é iniziato , poi finisce(normalmente si puo' sperare in una oretta scarsa o un po' di piu'..)

Un mio amico, Mc daniel , calcolava con precisione i cambiamenti del vento e del mare prima di partire: all'andata era liscio come l'olio ed al ritorno...pure!

 

mario

[Ospite Pandasub]

Ho chiesto in giro e sembra che il protagonista di questa "entusiasmante" avventura sia un ragazzotto giovane ed inesperto che per non fare troppa strada a piedi, si è buttato in acqua appena giunto davanti alla lanterna (estrema sinistra della zona consentita) invece di andare fino al "gomito" (sicuramente più ridossato) e poi non ha più avuto il coraggio di rientrare quando il mare è aumentato.

Cosa ci volete fare! Ogni categoria ha le sue pecore nere e la nostra non fa eccezioni...speriamo solo che con questa bella figura che abbiamo fatto tutti noi sub che peschiamo in Liguria, qualcuno non ne approfitti per toglierci anche l'ultimo traghettatore che ci portava in zona.

In ogni caso, per quelli che non conoscono il posto vorrei ricordare che le condizioni del mare in zona cambiano molto più rapidamente di quello che succede in una qualsiasi scogliera.

Infatti, per prima cosa stiamo parlando di una scogliera a quasi un km da riva ed esposta in pieno allo scirocco

In secondo luogo la riva è formata da parallepipedi di cemento che diventano in un'attimo impraticabili e se pensate che con un'imbarcazione bisogna risalire vento e mare che montano di colpo...a volte mezz'ora in più è troppa.

[Ospite andrea p.]

Caro pamdasub quello che dici risponde a verita' in tutto.

 

Quello che ho voluto puntualizzare è che comunque e sempre dobbiamo avere delle vie di fuga perche' in gioco c'è la nosta vita e nel caso fosse successo qualcosa durante la difficile risalita avrebbe compromesso anche quella del suo amico che sicuramente avrebbe tentato di salvarlo.

 

La mia conclusione è che primo non si doveva buttare proprio perchè è da poco che pratica la pesca in apnea secondo alle prime avvisaglie via di corsa senza attenuanti.

 

Speriamo serva da lezione a noi tutti da non ripetere la spiacevole situazione.

 

Due anni fa mori' un marinaio filippinino mentre praticava la pesca con la canna sulla diga di Savona: da allora il Capitano ha dato divieto assoluto ad ogni tipo di pesca sulle dighe portuali.

 

Quest'inverno sono morti due pescatori cannisti durante la pesca notturna con la canna sul pennello di Voltri -Ge: da allora divieto assoluto della pesca notturna.

[flachi]

Be' ragazzi, concordo con quanto dite; le attenzioni non sono mai troppe!!

Me ne sono reso conto venti giorni fa in Sardegna quando sono scampato ad una bruttissima avventura solo grazie all'esperienza e sangue freddo.

( ...e forse un pizzico di c..fortuna): Avevo ormeggiato il gommone in una caletta buttandomi a pescare,nelle migliori condizioni meteo, mare calmo e vento assente; dopo un paio di tuffi vedo a circa 15 miglia dei nuvoloni nerissimi e davanti a me 3 gozzi di pescatori che buttano a mare le reti precipitosamente.

Immediatamente mi son reso conto che qualcosa non andava e senza pensarci su , decido di risalire in gommone per controllare meglio. Il tempo di pinnneggiare per i 50 mt che mi separavano dalla barca che .. si scatena il finimondo!!!

. In circa cinque minuti mi sono ritrovato in mezzo ad una tromba d'aria con un mare "allucinante", vento intorno ai 60 nodi che ha scoperchiato tetti e rotto i tronchi degli alberi, pioggia e ....gli scogli a 20 metri circa. Credetemi che non è stato per niente piacevole!!!

Fortunatamente ho mollato un'ancora di riserva e gli ormeggi hanno retto per quei 25/30 minuti di "rifrullo" pazzesco...Ma non oso pensare se avessi sottovalutato il gesto di quei pescatori e fossi rimasto in acqua!!

Le attenzioni non sono mai troppe.

Fabrizio.