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Salvatore Rubera

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Risposte pubblicato da Salvatore Rubera

  1. Per quanto riguarda la competizione in Mediterraneo, pazientate un paio d'anni... il Mondiale 2016 si farà in Grecia e si pescherà fondo, molto fondo.

    Gli investimenti bisogna saperli fare, certo conta quanto si investe ma conta ancora di più come lo si investe.

     

    Per esempio negli anni passati non si è investito nel far crescere, dal punto di vista delle gare internazionali, i "giovani" più promettenti che di volta in volta si affacciavano alla ribalta dell'agonismo.

    Ramacciotti è cresciuto all'ombra di Mazzarri mentre la nostra Nazionale in Perù è fatta, ad eccezione di De Silvestri, tutta da gente cresciuta da sola...

  2. Se un pescatore fosse più bravo di un altro, ma il secondo razzolasse meglio, le gare le vincerebbe il secondo.

     

    Daniele qui c'è tutto il succo del discorso!

     

    Che significa che un pescatore è più bravo di un altro? Parliamo solo di agonismo o in generale anche di quelli che di pesce ne prendono tanto ma non fanno le gare (e non le farebbero nemmeno se ci fossero le cernie)?

     

    Di pescatori agonisti forti io ne conosco (e ne ho conosciuti) ormai parecchi ma in molti casi non potrei dire che uno è più forte di un'altro.

    Due esempi su tutti: Concetto Felice, che nel bassofondo e con mare grosso secondo me è imbattibile, e Franco Villani che invece fa un tipo di pesca completamente diversa.

    Nei carnieri del primo vedi orate e spigole (spesso XXXL) in quelli dell'altro dentici, cernie e ricciole.

    Entrambi fortissimi ma con caratteristiche opposte.

    E in mezzo ci sono razzolatori che visti in acqua fanno impressione per ritmo, caparbietà, fiuto per i pesci e che alla fine escono con collane di saraghi e corvi.

  3. Se è per questo, oltre alla cernia, le prede maggiormente ambite dai pescatori in apnea sono orata, spigola, dentice e ricciola e non sono praticamente mai presenti alla pesatura, non tanto perché gli atleti non siano in grado di prenderle, ma perché, così come è strutturato il regolamento, conviene dedicarsi ad altre specie (ed anche a specie che molti pescatori subacquei spesso evitano di catturare, come tordi e salpe). E' questo che non mi piace della struttura attuale delle gare.

     

    Orate, spigole, dentici e ricciole in gara sono praticamente impossibili o quasi.

    Sono tutte specie che il pescatore comune insidia al libero e sono prede molto sensibili al disturbo.

    In un Campionato italiano ci sono in acqua almeno una quarantina di gommoni che scorazzano da un capo all'altro del campo gara e i predatori non gradiscono tutta questa confusione.

    Inoltre orate e spigole sono pesci che generalmente bazzicano il bassofondo, escluso dalle ordinanze balneari.

     

    Poi ci può stare che qualche pesce finisca in carniere ma sono fatti quasi occasionali.

    A memoria ricordo pochi campionati in cui siano uscite orate e sempre in occasioni particolari: 2005 a Torre San Giovanni, Petrini ne trovò quattro sotto la stessa lastra (fattore C conclamato), 2006 a Bosa Marina ma si pescò a terra (non chiedetemi come e perché) con mare molto formato, 2007 semifinale San Foca ne uscirono diverse di cui una di quasi 4kg che Riolo aveva segnato e ritrovato in tana.

     

    Sul discorso agonismo sono più d'accordo con Mauro, soprattutto sul marciume: molto (ma molto) peggio della politica.

  4. Il discorso sarebbe molto lungo ed articolato e non vorrei andare OT ma ogni modifica al regolamento andrebbe pensata in funzione del risultato sportivo/agonistico che si vuole ottenere attraverso quella modifica e, limitandosi ai Campionati che si disputano con il mezzo nautico di appoggio, come il regolamento influisce nel determinare il vincitore.

    La dico in un altro modo: un Campionato Italiano dovrebbe premiare il pescatore (ho scritto volutamente pescatore e non atleta) più forte ma secondo quali criteri si determina se un pescatore è più forte di un altro?

    Perché, secondo il mio modestissimo punto di vista, la reintroduzione della cernia in gara avrebbe come conseguenza immediata un radicale stravolgimento nell'impostazione della strategia di gara dei concorrenti facendo puntare molto sulla ricerca/cattura di un serranide.

     

    A questo proposito ricordo che base al regolamento attuale il punteggio massimo di un pesce è di 15 volte il peso minimo, quindi nelle selettive 4.500 punti (peso minimo 300gr), ai Campionati italiani 6.000 punti (peso minimo 400gr).

     

  5. Peppe non conosco i dettagli del tentativo di record quindi faccio solo delle supposizioni.

    Nelle gare di costante di Giudici ce ne sono almeno due: un giudice capo che sta sulla barca e uno "di superficie" che sta in acqua e si occupa dei protocolli di partenza e uscita.

    Ma a Salina per Carrera c'erano solo due giudici CMAS (uno turco e l'altro russo) che stavano sul barcone appoggio a "guardare" mentre i protocolli erano affidati alla squadra di assistenza.

    Quindi quello con la maglietta gialla potrebbe essere stato uno dello staff di Leuci che quando lo ha visto in difficoltà ha pensato bene di sorreggerlo preoccupandosi (io dico giustamente) più dell'atleta che del record.

     

    Il "lecca lecca" in acque libere sarebbe complicato da usare perché andrebbe manovrato dall'imbarcazione appoggio che potrebbe trovarsi a qualche metro (3/4) dal cavo (guarda i video del record di Carrera pubblicati da AM e/o quelli delle gare di costante ad Ustica).

     

     

    Davide, per esperienza diretta (da GdG), quando esci ballando così c'è poco da automatizzare tanto è vero che Leuci ha toccato la prima testa che si è trovato davanti appena ha avuto un pizzico di lucidità, comunque in "netto" ritardo.

    Ho sentito qualcuno lamentarsi perché il protocollo FIPSAS/CMAS è troppo severo mentre quello AIDA, che però non conosco, dia più tempo.

    Come detto in occasione del record di Carrera, queste al momento sono misure limite: per uscire bene occorre che tutto, ma proprio tutto, vada per il verso giusto.

  6. Il protocollo prevede tre fasi

    1) all'emersione il giudice conta da 1 a 5 tenendo le braccia incrociate sopra la testa, l'atleta deve solo pensare a respirare e riprendersi.

    2) il giudice apre le braccia e conta alla rovescia 4, 3, 2, 1, 0; l'atleta deve toccare la testa del giudice entro lo 0

    3) ulteriori 15 secondi (io li conto a voce alta, altri no) trascorsi i quali il giudice dichiara se la prova e valida o meno.

     

    Durante tutto il protocollo, che dura 25 secondi (5+5+15), l'atleta non può essere toccato da nessuno, deve mantenersi a galla con le proprie forze attaccandosi al cavo o appoggiandosi ad eventuali galleggianti che gli vengono passati dall'assistenza.

    L'atleta può "ballare" quanto vuole purché il protocollo venga eseguito secondo regola.

    A stretta norma se l'atleta viene toccato durante il protocollo andrebbe considerato come BO anche se l'atleta è cosciente.

    L'immersione delle vie aeree non è più causa di prova non valida rimanendo alla discrezione del giudice valutare se si tratta di una immersione accidentale (es. a causa di un'onda) o se l'atleta è in difficoltà tale da dover richiedere assistenza.

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  9. Molteni e Mazzarri hanno da sempre una sponsorizzazione da parte di C4.

    Bellani fa ancora parte della squadra Cressi e anche se è fuori dal circuito FISPSAS di sicuro non gli manca l'allenamento.

    Riolo alterna la pesca di superficie con quella in apnea (più la prima e meno la seconda) e Felice si sta preparando per l'assoluto di settembre e per il mondiale di novembre in Perù, partenza ad inizio ottobre.

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