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Salvatore Rubera

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Risposte pubblicato da Salvatore Rubera

  1. Per dovere di cronaca la scelta di De Mola è stata fatta nel momento in cui si è saputo dove si sarebbe disputato il Mondiale e quindi molto prima che Bardi ricevesse l'incarico di Direttore Tecnico.

    Per quanto riguarda la cernia di Vasiliu, nell'intervista dopo gara ha dichiarato che il pesce non era stato sparato e che ha fatto due tuffi a 57 metri prima di portarlo in barca.

  2.  

    La scelta di De Mola è stata fatta per puro pragmatismo.

    Avere un atleta di grandi doti apneistiche (Giacomo in passato ha fatto parte della Nazionale di apnea) ma che, sopratutto, da anni vive e pesca nelle zone dove si è svolto il campionato era una occasione che la Federazione ha ritenuto opportuno cogliere.

    Certo, capisco e condivido le obiezioni di quelli che, come Daniele Colangeli, da anni si impegnano nel circuito nazionale e considerano questa scelta come un precedente pericoloso per le loro, comprensibili, ambizioni di una convocazione in azzurro ma, ripeto, questo è stato un Mondiale assolutamente fuori dall'ordinario e il contributo che De Mola ha dato è andato oltre la semplice indicazione delle zone buone per la pesca.

     

     

     

    Come inoltre è già stato detto, anche nelle discussioni fatte nei mesi scorsi, la pesca in apnea non è il calcio e in CMAS non c'è la fila delle Federazioni che si candidano ad organizzare una gara internazionale quindi di volta in volta chi si propone cerca di farsi una gara su misura.

    Spagnoli e portoghesi scelgono l'oceano dove praticamente non hanno avversari, i croati fanno la gara su gronghi e gattucci e i greci hanno puntato su quella che ormai da anni è la loro specialità: pescare nell'abisso.

     

    Il prossimo anno ci sarà l'Euroafricano in Croazia e poi dovrebbe disputarsi in Sud Africa il Mondiale CIPS (Confederazione Internazionale della Pesca Sportiva) durante il quale è prevista anche la prova di pesca in apnea.

    Staremo a vedere che succede.

    Non ho ambizioni di nazionale! Da sportivo sono molto critico in primis con me stesso e faccio le gare " oggi " per passione. So quello che valgo e da circa otto anni non mi dedico più alla pesca in apnea se non come un pescatore della domenica. Quindi non mi sognerei mai di ambire ad un posto in nazionale. Ma rimango fermo sulle mie considerazioni così come tutti gli atleti che fanno agonismo della scelta fatta.

    Riguardo all'amico Marco Paghini gli chiedo come l'avrebbero presa loro, Bardi compreso la convocazione di Pelizzari al mondiale di Maiorca? Proprio la scelta di lavorare su un gruppo ha portato più atleti a crescere insieme arrivando ad un risultato straordinario.

    Affrontando una gara difficile si sono superati limiti che allora si pensavano insuperabili, facendo fare esperienza a giovani che hanno fatto stagioni ad altissimi livelli per gli anni successivi.

     

    Daniele, volevo riferirmi a tutti quelli che partecipano da anni al circuito agonistico; ti ho citato direttamente solo perché participi direttamente a questa discussione.

    E poi, se non ricordo male, tu in Nazionale ci sei stato.

  3. La scelta di De Mola è stata fatta per puro pragmatismo.

    Avere un atleta di grandi doti apneistiche (Giacomo in passato ha fatto parte della Nazionale di apnea) ma che, sopratutto, da anni vive e pesca nelle zone dove si è svolto il campionato era una occasione che la Federazione ha ritenuto opportuno cogliere.

    Certo, capisco e condivido le obiezioni di quelli che, come Daniele Colangeli, da anni si impegnano nel circuito nazionale e considerano questa scelta come un precedente pericoloso per le loro, comprensibili, ambizioni di una convocazione in azzurro ma, ripeto, questo è stato un Mondiale assolutamente fuori dall'ordinario e il contributo che De Mola ha dato è andato oltre la semplice indicazione delle zone buone per la pesca.

     

    Come inoltre è già stato detto, anche nelle discussioni fatte nei mesi scorsi, la pesca in apnea non è il calcio e in CMAS non c'è la fila delle Federazioni che si candidano ad organizzare una gara internazionale quindi di volta in volta chi si propone cerca di farsi una gara su misura.

    Spagnoli e portoghesi scelgono l'oceano dove praticamente non hanno avversari, i croati fanno la gara su gronghi e gattucci e i greci hanno puntato su quella che ormai da anni è la loro specialità: pescare nell'abisso.

     

    Il prossimo anno ci sarà l'Euroafricano in Croazia e poi dovrebbe disputarsi in Sud Africa il Mondiale CIPS (Confederazione Internazionale della Pesca Sportiva) durante il quale è prevista anche la prova di pesca in apnea.

    Staremo a vedere che succede.

  4. Mauro,

    in un paese dove si discute dell'abolizione, per legge, del consumo di carne di agnello o coniglio (ovviamente allevati appositamente) o dove è impossibile il prelievo venatorio dei cinghiali sui nebrodi usare la parola "CACCIA" in qualunque accezione è considerato politicamente scorretto e le aziende non ci scommetterebbero mai.

    Per questo, anche nel nostro caso, si continua ad usare il termine "PESCA".

    Quando sento qualcuno inorridire per gli abbacchi appesi in macelleria mi chiedo sempre come si comportano davanti al banco della pescheria.

  5. E' una tendenza che si conferma anno dopo anno.

    Malgrado da quest'anno gli organizzatori abbiano permesso ufficialmente la vendita diretta libera (in passato era vietata o limitata ai soli prodotti dell'azienda espositrice) L'Eudi, almeno per la pesca e l'apnea, non è più l'evento principale del panorama fieristico del settore subacqueo.

    Il modo migliore per essere aggiornati sugli espositori e quello di consultare la relativa pagina sul sito ufficiale; gli organizzatori hanno tutto l'interesse a tenerla aggiornata.

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