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Alessandro Staderini

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Risposte pubblicato da Alessandro Staderini

  1. Guarda la ricetta è molto semplice e il successo è garantito.

     

    Cerca di spendere il meno possibile partendo dal presupposto che anche gli articoli più economici, oggi, sono di alto livello.

     

    le regole da rispettare sono poche e molto semplici.

     

    Muta universale da 5 mm senza cerniera e possibilmente con l'interno in spaccato.

    Pinne lunghe di plastica.

    Maschera bioculare e boccaglio non corrugato.

    cintura in gomma e non in cordura.

    Fucile, arbalete o pneumatico, intorno ai 70 cm da lasciare così come esce dalla fabbrica.

     

    Stop, mi fermerei qui.

     

    Riguardo le marche, tutte quelle che trovi in commercio sono più che ottime e perciò, come ti ho già detto, punta tutto al risparmio.

     

    Se ci metti passione, costanza e impegno vedrai che i pesci usciranno fuori e ti divertirai.

     

     

    quindi calzari e guanti dici che nn servono?

     

     

    Non dimenticare due oggetti fondamentali: il Coltello e la Boa.

    Il coltello ti può togliere d'impaccio da brutte situazioni e la Boa, oltre ad essere obbligatoria, permetterà alle barche in transito di individuare la tua posizione evitando che ti investano. Anzi ,prendila tonda o molto grossa!

     

    Poi visto che ci siamo e tu mi sembri alle prime armi, ti consiglio un bel corso d'apnea, informati nella tua città.

    L'apnea può anche essere pericolosa se non conosci i rischi a cui puoi andare incontro.

  2. Nel 2008 e 2009 anni sono stato a pesca all'isola di S.Antioco con il gommone in Giugno e Luglio, per una settimana ogni volta.

    Specialmente l'ultimo anno abbiamo trovato una incredibile desolazione da 0 a 20 mt e considerate che il mio compagno di pesca è del posto e conosce molto bene i fondali. Abbiamo girato S,Antioco, S.Pietro (compreso il Corno, Capo Sandalo ecc), l'isola dei meli, addirittura l'isola del Toro a sud di S.antioco senza vedere (non dico prendere, ma nemmeno vedere) un pesce degno di nota.

    Durante l'estate c'era un mio amico che ha la moglie a Cagliari e frequenta spesso il posto, è un forte pescatore e scende fino a 30 mt ma anche lui ha trovato poco o niente a parte qualche colpo di culo, che fortunatamente è capitato anche a noi.

    Ci confrontammo anche con gli amici del negozio Pesca Mare di Carbonia ma le impressioni erano più o meno le stesse, una generale e drastica diminuzione del pesce, purtroppo.

     

  3. Cala Poglina penso che sia libera ma non conosco la zona benissimo, ci sono stato in ferie una decina d'anni fa.

    Il poligono c'è ed è a circa 5 km a Sud di Alghero. Si trova nella prima cala a sud del porto a circa 4,5 miglia nautiche. Io ci finii per sbaglio e venni fatto sloggiare poco prima che iniziassero a sparare!!!

    Comunque la cosa migliore è di informarsi presso la guardia costiera di Alghero.

    Però più a sud, in direzione Bosa, ci sono zone bellissime.

  4. In effetti un 75 è fucile più da pesca in tana che per l'aspetto. lo puoi usare nel torbido ma la gittata utile è comunque limitata. Scusa, l'asta è da 6 o 6,5? La massa cambia e a parità di gomme cambia la gittata.

    Sul mio 75 utilizzo un'asta 6,5 x 100 e gomme da 16mm. Trovo che con un'asta corta il brandeggio fra gli spazi angusti delle tane sia migliore, però ci sparo sempre a distanza ravvicinata, all'incirca un metro e mezzo.

    Se hai l'opportunità fai delle prove su un bersaglio così ti rendi conto di come spara.

  5. Sul Geko 100 ho un'asta 140 x 7mm e due gomme da 17.5 (credo, sono quelle di serie) non conosco il fattore di allungamento.

    Ti posso dire che tira delle belle botte e i pesci vanno tutti in sagola.

    Però, come già ti hanno detto, non sottovalutare la massa del fucile altrimenti il rinculo per lanciare un proiettile così pesante si ripercuote negativamente sulla precisione.

    Il Geko pesa 2.2 kg e la precisione trovo che sia ottima, anche se è opportuno tenere il braccio ben teso perchè, rispetto ad un fucile con monoelastico e asta più leggera, il contraccolpo è notevole.

  6. Ciao, me la sono costruita anche io e non la uso mai..anche con bandierina alta a volte non la vedevo. Una boa a siluro sopra meglio metterla.

    Io di solito non mi porto il 2 fucile dietro quindi non ho problemi di "trasporto" e una boa tonda bella visibile mi dà maggiore garanzia di visibilità.

     

    Anche io dopo esperienze con boa a silurio e plancetta adesso utilizzo la classica boa tonda di grandi dimensioni (Seac) che mi da molta più sucurezza.

    Per il trasporto del fuciletto, ho rimediato mettendo un elastico con galleggiante che lo fa stare in posizione orizzontale riducendo fortemente l'attrito in acqua.

     

    Per esperienza vi dico che le plancette non si vedono (che ci crediate o no). Due anni fa mentre ero in Sardegna con il gommone mi capitò, con mare leggermente formato di fermarmi a circa 30 metri da uno strano oggetto galleggiante che poi si rivelò una plancetta composta da una tavoletta con un profilo alto non più di pochi centimetri e con un'esile bandiera. Considerando che c'era circa un metro di onda vi lascio immaginare quanto poteva essere visibile quell'oggetto che a malapena si distingueva a quella distanza quando era sulla cresta e considerate che eravamo in due sul gommone ed entrambi sub con molta esperienza per cui sensibili al problema. E non è la prima volta.

    Ve lo ripeto, le plancette non danno nessuna garanzia, anzi secondo me alcune non sarebbero nemmeno in regola perchè a 300 metri in mare non si vedono nemmeno col binocolo! Se è solo per portarsi dietro un fucile o le chiavi esistono altri metodi, ma non dimenticate la funzione principale del pallone.

  7. Penso che il comitato di settore AS rivedrà questo provvedimento, varato quantomeno con scarsa lungimiranza.

    Forse ci si dimentica che la Fipsas si basa sui circoli i cui promotori in moltissimi casi sono gli stessi istruttori, persone peraltro con notevole esperienze sia di Federazione che di didattica nonchè di agonismo, anche se questo sembrerebbe non essere più importante.

    L'errore che questo provvedimento ha insito fra le sue righe, è che colpisce proprio i promotori delle iniziative dei circoli che, come molti amici hanno giustamente sottolineato, spendono il proprio tempo libero senza ricevere in cambio nient'altro che la riconoscenza dei soci tesserati. Colpire loro in maniera così miope è visto come una pugnalata alle spalle e non fa che demotivare gli animatori di molte attività e se le cose non cambieranno prevedo tempi duri per l'agonismo.

    Non dimentichiamo poi che i corsi sono un'importante fonte di finanziamento per i circoli. Perchè organizzare il corso di aggiornamento obbligatorio al Giglio? Non mi pare che ci siano circoli fipsas sull'isola, magari come location è più attraente me ritengo che sia una scelta antieconomica che lascia di nuovo i circoli fuori dai giochi e questo per noi che ci sbatteziamo tutto l'anno gratuitamente è inaccettabile.

     

  8. Le ho provate in piscina durante gli allenamenti. La scarpetta originale Seatec (quella con innesto rigido soto al piede) trasmette meglio l'energia alla pala. Io ho provato la durezza Soft, sono più morbide delle mie C4 Falcon 25, ma dipende dai gusti e sopratutto dal tipo di utilizzo che ne fai e dalla tua corporatura.

    Secondo me è un ottimo prodotto.

  9. La murena è un pesce ferocissimo che non esita ad attaccare i pescatori che incautamernte si avvicinano alla sua tana.

    Non sono rari gli attacchi in superficie, specie quando nuota a galla, e nemmeno gli attacchi in branco sul malcapitato subacqueo.

    L'unico modo per scongiurare l'incontro è stare alla larga dai fondali che frequenta perchè se solo decide di attaccarci per noi è la fine.

    Purtroppo i nostri litorali troppe volte si sono tinti di rosso a causa degli attacchi delle murene.

    :D:D:D:D

     

    Basta con queste storie fantasiose che non fanno altro che spaventare la gente!!! Siete degli irresponsabili, cerchiamo di essere seri!

     

    Pensate a me che l'altro giorno mentre ero a pesca sono stato morso da una Murena sul pisello!

    Quando sono arrivato all'ospedale (con l'elicottero) c'era Pamela Anderson vestita da infermiera in minigonna che mi ha detto "l'unico modo per salvarti è succhiare il veleno"!!!

     

    Davvero eh!

     

     

  10. Può piacere o non piacere, può risultare economicamente svantaggioso per alcuni di Voi, ma sta di fatto che, soprattutto nella pesca in apnea è necessario essere professionali, a prescindere dalle Vostre esperienze, dalle catture, dai Vostri record, dai campionati vinti, dall’esperienza e dal nome che uno ha.

     

    Come sarebbe a dire? Davvero la professionalità prescinde da tutte queste cose?

    Io pensavo che vi fosse profondamente legata.

     

    Sapete qual'è il problema? Che tutte le società si reggono sul volontariato di gente normale come noi e calare provvedimenti così impopolari sulla testa di queste persone fa passare la voglia di continuare a spingere la carretta.

     

    Grazie comunque per la tua spiegazione.

  11. Le ho provate entrambe. Non c'è paragone. Le Cressi nere sono molto dure, poco flessibili, la scarpetta è morbida ma stretta e sopratutto non è smontabile.

     

    Le Seatec hanno una nuova scarpetta (intercambiabile) con soletta rigida che irrobustisce la giunzione con la pala e questo contribuisce ad avere una pinnata molto più energica. Le pale sono realizzate con un ottimo polimero ed hanno lo spessore differenziato e due flap per evitare le "svirgolate" laterali tipiche delle normali pale economiche. sono disponibili in due durezze, soft e medi. Veramente un'ottimo rapporto qualità/prezzo, te le consiglio.

  12. La sola bandiera fissata su una tavoletta non si vede bene in mare. Perlo per esperienza diretta (dalla barca).

    Personalmente sono contrario a questa proliferazione di "oggetti" non bene identificati che galleggiano qua e la in mare. Non sono sicure e secondo me non fanno che creare confusione nei diportisti, specie quelli poco esperti, ma anche in quelli con la patente nautica o peggio ancora si confondono con altri galleggianti, tipo quelli delle reti.

     

  13. Pistolotto lunghissimo, ma non hai toccato il cuore della faccenda perchè ti sei soffermato solo su dettagli tecnici minori.

    avresti fatto meglio a rileggerlo :D

     

    Quando una persona si tessera ad una società, la società si affilia ad una federazione, la federazione forma degli istruttori delle società e le persone si tesserano a quella società per i servizi offerti, è perchè si è instaurato un rapporto fiduciaro.

    Il rapporto fiduciario è la base su cui viene costruita qualsiasi attività.

     

    Negli ultimi anni l'istruttore di pesca è stato lo strumento operativo del rapporto fiduciario tra Fipsas e Società svolgendo le attività formative di base, assumendo ruolo di risorsa economica diretta e fonte di tesseramento.

     

    L'impressione percepita attualmente è che questo rapporto fiduciario tra Società e Fipsas sia stato unilaterlalmente e senza spiegazioni interrotto da Fipsas al fine di instaurare un nuovo tipo di rapporto fiduciario tra Fipsas ed istruttore, scavalcando le Società su cui viene improvvisamente riversato il doppio danno economico di annullamento nel 2011 di ogni corso (se le Società organizzano corsi con istruttori scaduti vendono un prodotto scaduto e perdono la faccia) e la necessità di riqualificazione dei propri istruttori più attivi (e quindi mediamente più qualitativi) a costi ingiustificati.

     

    Inoltre le Società percepiscono l'improvvisa rottamazione dei propri istruttori di ultima formazione (2008 e 2009) come un'ulteriore rottura del rapporto fiduciario visto che questi istruttori già nel 2010 sono divenuti anacronistici prima ancora di divenire pienamente operativi per scelta unilaterale della federazione, che solo pochi mesi prima li aveva formati.

     

    E non parliamo di quei validissimi istruttori senior che hanno fatto la storia delle Società, di cui non ci si potrà aspettare che un amaro ritiro inglorioso.

     

    Altro aspetto non indifferente di questa rottura di rapporto fiduciario è l'esclusione a priori delle Società in questa riforma attuata con la scelta di far gestire la formazione a istruttori provenienti perlopiù da didattiche commerciali.

    Nei rapporti fiduciari anche tradizioni e storia (anche agonistica visto che si parla di agonismo) hanno la loro importanza, spesso ancor più dei dettagli tecnici.

     

    non ci siamo, ci sono delle modalità da rivedere nella riforma se si vuole adesione. Il rapporto fiduciario va ristabilito.

     

    Non posso che essere d'accordo su quello che dice Barbara.

    Le società dove vanno a finire? Forse non si considera che per le società, i corsi rappresentano un'importante fonte di sotentamento e chi ne amministra una sa bene quali salti mortali e quali sacrifici deve compiere e il tutto completamente GRATISSSSS!!!!!

    Ora, sembra che questa storia per qualcuno sia diventato un vero e proprio lavoro, ma per noi poveracci che ci smazziamo tutto l'anno per permettere ai soci allenarsi, informarsi, formarsi, gareggiare e prendere parte alle attività, che cosa resta? Un bel pugno di mosche! Tutto questo è devvero inaccettabile.

    Senza contare che se non ci saranno istruttori in grado di rilasciare brevetti agonistici, ci saranno meno agonisti in futuro e quindi vorrei capire come si fa a dire che si vuole investire sui giovani e rinvigorire il settore.

    Sulla questione delle competenze invece vorrei chiedere che qualcuno mi dicesse che un istruttore di Apnea fipsas, Allenatore, istruttore Apnea Academy, agonista apneista in categoria Elite, agonista di pesca e con una ventina d'anni di esperienza di pesca in mare "ha il tasso didattico ridotto"???? :lol::lol::lol:

  14. Hai colto il punto. Il problema di cui parlavo io è proprio questo. Da quando hanno diviso il settore in Subacqueo e Didattico, i corsi di Apnea li fa il settore Didattico e quindi il settore Subacqueo s'è dovuto inventare qualcosa per racimolare un po' di grana. ecco che sono fioriti una serie di corsi obbligatori per fare certe attività; per es. dal 2011 per fare le gare di apnea dovrai fari il corso di apneista non agonista e poi il corso di apneista agonista. Ora se guardo il programma didattico è praticamente lo stesso quindi viene da pensare che alcuni corsi non servono a niente se non per spillare quattrini ai tesserati.

     

    no Ale non plù!! ;)

     

    Ma sei sicuro? All'inizio dell'anno, quando telefonai a Roma per ottenere dei brevetti, la fecero più lunga della messa cantata e mi dissero che per il nuovo anno questa sarebbe stata la linea de seguire.

    Speriamo che si siano accorti dell'incongruenza e abbiano cambiato idea, almeno questa sarebbe una buona notizia.

    Grazie.

  15. Un fusto troppo leggero può essere uno svantaggio in certi casi.

    Su un fucile così lungo e visto che probabilmanete sarà a due gomme visti i fori nella testata, sicuramente montera un'asta con un peso considerevole, 350-450 grammi a seconda se da 6,5 o da 7mm. Però per contrastare il rinculo per lanciare un proiettile così pesante avrai bisogno di un fucile con una notevole massa che si contrapponga alla forza necessaria per sparare, altrimenti rischi di avere un contraccolpo tale da determinare un'impennata della testa che va a scapito della precisione.

    Considera poi che un fusto troppo fino messo sotto sforzo da una coppia di gomme, può flettere.

    Inoltre, così com'è concepito non mi sembra che abbia una forma che possa facilitare il brandeggio laterale. Potresti incollare lateralmente due profili con base triangolare per renderlo più idrodinamico e magari ne guadagnerebbero anche la massa e la solidità.

    comunque per il brandeggio basta ruotare di 90° il polso o a dx o a sx e il movimento di solito viene anche naturale ... anche se anche il lato piu largo e' di soli 3.4 cm..;)

     

    Guarda, ti dico questo perchè anche io in passato ho costruisto 6 o 7 fucili, ma poi, provati in acqua mi sono accorto di alcune migliorie che avrei potuto fare. Come ti ripeto secondo me, potresti incollare due listelli lateralmente e lavorarli in modo da ottenere la classico forma a "osso di seppia", il brandeggio laterale sarebbe migliore e sopratutto più istintivo, perchè talvolta ruotare il polso può farti perdere quei preziosi attimi che ti possono far sfumare una bella cattura.

    Ti sconsiglio l'alluminio, provoca corrosione galvanica con le parti in acciaio e ben presto si ossida in maniera orrenda.

    più che la piombatura sotto la testata cerca di ottenere una forma allargata che si opponga al rinculo e mi sa che con un fucilone del genere di rinculo ne hai molto.

    Per la mia esperienza, la massa a secco necessaria per un attrezzo del genere dovrebbe almeno essere un paio di chili, però se è equilibrato bene in acqua non ti pesa.

    Un ultimo consiglio: cura molto l'impugnatura anatomica, è molto importante al fine di ottenere una buona precisione di tiro. Io l'ho realizzata facendo una mistura di segatura e resina che poi ho modellato sulla mia mano utilizzando un guanto di lattice.

  16. Poi si dice che si vuole dare uno stampo più apneistico al corso di PIA. Allora perchè non rendere obbligatorio un corso di apnea oltre a quello di pesca per un aspirante agonista?

     

    Hai colto il punto. Il problema di cui parlavo io è proprio questo. Da quando hanno diviso il settore in Subacqueo e Didattico, i corsi di Apnea li fa il settore Didattico e quindi il settore Subacqueo s'è dovuto inventare qualcosa per racimolare un po' di grana. ecco che sono fioriti una serie di corsi obbligatori per fare certe attività; per es. dal 2011 per fare le gare di apnea dovrai fari il corso di apneista non agonista e poi il corso di apneista agonista. Ora se guardo il programma didattico è praticamente lo stesso quindi viene da pensare che alcuni corsi non servono a niente se non per spillare quattrini ai tesserati.

     

    Pietro Sorvino, persona che avrà tutti i meriti del mondo ma che non mi risulta abbia esperienza agonistica in alcuna veste!

     

    Senza parola....commentate voi.

  17. Credo che quello di cui parli abbia un allarme acustico che si aziona ogni volta che superi la velocità di risalita (cioè sempre in apnea).

    Però ci sono dei modelli che non hanno allarme e vanno bene per l'apnea. L'unico problema è che ciucciano abbastanza la batteria e quando la devi cambiare ti fanno la prova di pressione (che poi è una minchiata) e ti fanno pagare un bel po' di euri, però oggi fanno i modelli eco-drive che si ricaricano da soli.

    Io ho questo da una decina d'anni e a parte il problema delle batteria (in media dura due anni scarsi) il suo sporco lavora lo ha sempre fatto, oltre ad essere un bell'oggetto da portare al polso.

  18. Un fusto troppo leggero può essere uno svantaggio in certi casi.

    Su un fucile così lungo e visto che probabilmanete sarà a due gomme visti i fori nella testata, sicuramente montera un'asta con un peso considerevole, 350-450 grammi a seconda se da 6,5 o da 7mm. Però per contrastare il rinculo per lanciare un proiettile così pesante avrai bisogno di un fucile con una notevole massa che si contrapponga alla forza necessaria per sparare, altrimenti rischi di avere un contraccolpo tale da determinare un'impennata della testa che va a scapito della precisione.

    Considera poi che un fusto troppo fino messo sotto sforzo da una coppia di gomme, può flettere.

    Inoltre, così com'è concepito non mi sembra che abbia una forma che possa facilitare il brandeggio laterale. Potresti incollare lateralmente due profili con base triangolare per renderlo più idrodinamico e magari ne guadagnerebbero anche la massa e la solidità.

  19. Questa è una delle conseguenze della scissione del settore subacqueo avvenuta alcuni anni or sono nella sciagurata assemblea di Chianciano terme, caldeggiata del presidente Matteoli e votata dai cannisti che ritengo avessero scarse conoscenze dell'argomento.

    Oggi le conseguenze sono: aumenti dei costi per le società e aumento dei costi per gli utilizzatori finali cioè i tesserati con imposizione di corsi inutili (brevetto di pescasub non agonista, brevetto di apneista non agonista).

    Sull'aumento della qualità dei corsi qualcosa si è fatto, ma per l'apnea siamo ancora lontani dagli standard Apnea Academy e per la pesca, che vi devo dire; però almeno quando ho fatto il corso io l'istruttore si chiamava Marco Bardi e magari un pochina d'esperienza ce l'aveva.

    Credo che nelle riunioni di settore dovremmo sollevare la questione.

    Giorgio, in settimana c'è la riunione a Firenze, puoi parlarne con tuo fratello?

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