> Contenuto di Alessandro Staderini - Pagina 7 - AM FORUMS Vai al contenuto

Alessandro Staderini

Members
  • Numero contenuti

    1228
  • Iscritto

  • Ultima visita

Risposte pubblicato da Alessandro Staderini

  1. non vorrei passare al carbonio perchè troppo costoso e delicato.

     

    Costose si, delicate non direi.

    Fra plastica e plastica la differenza c'è ma non è molta. Il Carbonio è un'altra storia.

    Per quanto riguarda quelle in vetroresina, io ho avuto le Kaleidos e mi ci sono trovato molto bene e puoi scegliere in 5 durezze diverse. Il costo però si avvicina più al carbonio. Le trovi sul sito Polosub e Totem.

  2. Ho provato quelle di un amico del mio club: du' pezzi di legno!

    Se dovessi andare sul plasticone, opterei per le Seatec; fra quelle di questa fascia che ho provato mi sembrano un gradino più su. Inoltre hanno un'ottima scarpetta con un sistema che trasmette l'energia alla pala con maggiore efficacia.

  3. Io ho il Geko 100 e lo utilizzo con asta da 7mm e due gomme da 17.5. Naturalmente il tiro è molto potente per cui è opportuno tenere il braccio ben saldo, a parte questa accortezza, per il resto mi ci trovo benissimo. Il fusto è massiccio (il fucile così come lo uso pesa 2,2 kg) e si contrappone bene al rinculo e la particolare forma del fusto evita che si impenni durante lo sparo. L'impugnatura è stata cambiata rispetto al vecchio modello e adesso è più sagomata ed ergonomica.

    Io mi ci sono trovato subito benissimo e i primi tiri sono stati tutti centri. Lo sgancio è quello ormai famoso Seatec, morbidissimo anche con 2 gomme.

    Veramente un bell'oggetto, io ne sono entusiasta.

     

  4. mi sbaglio o l'hai vista all'ultimo momento uscire lateralmente o la aspettavi di proposito da quel lato?

     

    Se guardi bene il video ad un certo punto noterai il corvo sotto un tetto di roccia sulla sinistra, che in un primo momento mi viene incontro,

    poi devia sulla destra e si infila in un canale, dove io non riesco più a vederlo, allora per cercare di concludere la cattura mi porto leggermente

    in alto per avere una visuale migliore e capire dove sia andato, e difatti il pesce esce fuori tranquillo alla fine del canale e si lascia catturare facilmente...

    La mia unica paura era che l'asta rimbalzasse sulle rocce, vista la poca distanza di tiro, daltronde non potevo nemmeno aspettare che si muovesse

    per paura di vederlo scattare...

     

    Si, ho notato che l'asta non era nemmeno uscita completamente! Cacchio, gli hai tirato da vicino!

    Certo che è proprio bello il golfo....di Follonica!

  5. Ieri sera (noi schiappe) abbiamo fatto questo allenamento:

     

    - 200 sl riscaldamento

     

    - 16 x 25mt a 1 minuto

     

    - 12 x 50 mt a 2,30"

     

    - 1 x 75mt (solo che ce la faceva, senza tirare)

     

    - Gambe con tavoletta

     

    Molto interessante è un lavoro che abbiamo fatto allungando i tempi. Per es. io normalmente faccio i 50mt in 1 minuto, ma sono arrivato a farli in 1,30" senza grosso sforzo.

    Un'altro lavoro molto duro sono state le ripetute da 25mt a 45", praticamente si usciva, tre respironi e via!

     

    Devo però dire che con l'allenamento ho migliorato notevolmente, pur allenandomi (quando va bene) due volte alla settimana. E dire che ho sempre sottovalutato questo aspetto. Peraltro anche quest'anno in mare ho sentito notevoli benefici, dopo la scorsa stagione passata ad allenarmi in piscina con gli atleti della squadra di apnea.

  6. Da questa (caata di) foto sembrano dei begli oggettini. Ora devi settarli in acqua, provare cioè se tirano dritti. In passato ho costruito alcuni fucili in legno, naturalmente ad occhio, cioè senza prendere misure, ma i risultati in acqua sono stati contrastanti. Il mio amico Luciano al quale ho regalato uno di questi legnetti dice che è precisissimo e ci prende un sacco di pesce, io con il mio (che mi sembrava uguale) c'ho fatto delle padelle da battere la testa sul muro!

    Cura molto l'impugnatura perchè è davvero importante. Sull'ultimo lavoro che ho fatto la realizzai su misura per la mia mano usando una miscela di segatura e resina sulla quale feci il calco utilizzando un guanto di lattice.... poi è nato il mi' figliolo e da tre anni devo ancora finire di verniciarlo! :(

  7. Non ti preoccupare Andrea io sono tranquillissimo, è solo che ogni anno vedo molti allievi che iniziano da zero e siccome di rischi purtroppo ce ne sono, mi preoccupo sopratutto dell'aspetto sicurezza.

    Quello che intendo, molto serenamente, è che ciò che va bene per un sub molto esperto può non andare bene per il neofita e prima di divulgare teorie discutibili, bisognerebbe pensarci prima, onde evitare di indurre in errore qualche giovane inesperto, con conseguenze che purtoppo nel nostro sporto possono essere fatali.

  8. Se alcuni affermati campioni con decenni di esperienza, pescano con il boccaglio in bocca, non è detto che sia la cosa più opportuna per la stragrande maggioranza dei praticanti che vanno al mare una volta ogni tanto e non hanno certo un'acquaticità paragonabile.

    La didattica è fatta per questi ultimi a se le principali didattiche (AA e Fipsas) hanno deciso che sputare il boccaglio è meglio, un motivo c'è.

    Immaginate il ragazzetto che dopo un lungo aspetto giunge in superficie con le contrazioni o in samba, impaurito, arriva ad espellere l'acqua dal boccaglio e beve.....

    Naturalmente la didattica dobbiamo è pensata per queste persone. Le teorie di Del Bene lasciamole a lui, che non mi sembra la persona più adatta a parlare di sicurezza.

  9. Amo la Saedegna e i suoi abitanti. Ci vado in vacanza ormai da vent'anni, di posti belli ne ho visti e ho preso pesci anche belli (prima che chiudessero il mare con questi cacchio di parchi). Adesso le cose sono cambiate, come in continente del resto.

    L'anno scorso sono stato una settimana ospite di un amico sardo. Abbiamo girato ocn il gommone tutta l'isola di S.Pietro, S.Antioco, l'isola dei meli e perfino l'isola del Toro.....per non vedere nemmeno un pesce!!!

    Non sono un campione ma nemmeno un novellino e il mio compagno vive li, sa pescare e i posti li conosce bene, è evidente che c'è qualcosa che non va.

     

  10. Parlo sempre mal volentieri del "mio problema" ma visto che siamo fra amici e nella speranza che la mia esprienza passa servire a qualcuno...

    Mi sono ammalato di Diabete tipo 1 a 27 anni. Da allora il mio pancreas mi ha salutato e così sono costretto a supplire alla carenza di insulina con 4 iniezioni al giorno, tutti i giorni finchè campo (spero molto).

    Le analisi trimestrali alle quali mi sottopongo dicono che compenso abbastanza bene e per il momento non ci sono danni rilevanti al mio organismo, l'emoglobina è buona e le glicemie lo stesso.

    Naturalmente i medici che non conoscono l'attività subacquea, tantomeno quella in apnea, mi dissero che dovevo smettere assolutamente...

    Ovviamente non gli ho dato retta e vado sempre in acqua da 12 anni senza aver avuto mai un problema durante lo svolgimento dell'attività fisica (compresa la bicicletta e il nuoto in piscina). Naturalmente adotto alcune contromisure per non incorrere nell'ipoglicemia come portarmi dietro bevande tipo succo di frutta.

    Spesso vado da solo e in estate faccio anche lunghe pescate con tuffi oltre i 20 mt. durante l'inverno mi alleno in piscina facendo 2 km a nuoto o allenamenti con la squadra di apnea.

     

    Come dicevo non ho mai avuto ipoglicemie in acque e nemmeno in bicicletta. Dopo un po' d' anni ho imparato a riconoscerne i sintomi con un certo anticipo e sono andato in coma ipoglicemico una sola volta.... al ristorante, da schiantare da ridere!!!

    Anzi, ho potuto rilevare che durante l'attività sportiva, non ci sono abbassamenti notevoli della glicemia e anche se il dispendio di energia è molto superiore, dalle analisi che ho fatto dopo la pescata, i valori erano nella norma. Ovviamente la pesca è un'attività particolare, la piscina ha le sue caratteristiche che variano con il variare dell'allenamento, ancora diversa è la bicicletta o lo sci; in quest'ultimo caso, alla fine della giornata ho avuto valori al di sotto della media, ma si tratta di un'attività particolare che pratico per una settimana o due all'anno, per cui è più difficile "aggiustare il tiro".

    Ho imparato infatti che nel diabete è importante l'autoanalisi e l'autoregolamentazione; in pratica si deve essere doppiamente responsabili, per la propria salute e per evitare rischi per se e per gli altri. Non si può sgarrare, il nostro fisico non ce lo consente. Sono quindi diventato più severo con me stesso.

     

    Per quanto rigurda la dieta, adotto un regime alimentare di circa 2000 calorie al giorno. Niente dolci ne zucchero, carboidrati giusti e pesati alla bilancia (pasta, pane ecc.), niente sale, poca carne, pesce, molta verdura e frutta q.b. stando attento all'indice glicemico degli alimenti (ad es. le banane solo prima della pesca o di una sbiciclettata). Durante il primo anno di dieta sono dimagrito di 6-7 kg e da 12 anni il mio peso è stabile sui 78-79 kg, quindi ho imparato che la dieta non serve solo a dimagrire ma anche e sopratutto a mantenere un giusto peso e un sano stile di vita.

    Anzi, devo purtroppo ammette che per certi versi mi sento meglio di prima. Beh, si fa per dire.

    Per citare il Prof. Veronesi "la cattiva alimentazione è fonte di moltissime malattie gravi".

     

    Qualche anno fa i medici sportivi (ritengo ignoranti in materia) non hanno ritenuto che potessi continuare a svolgere l'attività agonistica (nuotavo con i master e facevo gare di pesca in apnea) per cui ho dovuto interrompere la "carriera", tuttavia vorrei ricominciare magari rivolgendomi a qualcuno che sia in grado di unire la professione medica con l'attività subaquea.

     

    Auguri a tutti e mangiate poco.

×
×
  • Crea Nuovo...