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Alessandro Staderini

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Risposte pubblicato da Alessandro Staderini

  1. biavati, non un mutaio ma il mio sarto di fiducia .

     

    Per ragioni "geografiche" non mi ci sono mai servito, però mi dicono che lavori molto bene. Il mio amico Osvaldo è un loro cliente affezionato. Ho visitato il negozio l'anno scorso e sulla bacheca sul muro c'era la nostra foto con la Leccia catturata l'anno prima a S. Pietro.

     

  2. innanzitutto grazie mille a tutti per le risposte... ;)

     

    Ieri ho contattato elios e mi hanno già risposto con diverse soluzioni che mi intrigano......devo dire che hanno una varietà di soluzioni imbarazzante, a cominciare dai tipi di neoprene (che onestamente non ho idea che caratteristiche abbiano e cosa li distingue):

    - Heiwa

    - Ecoline

    - Nam Liong

    - Yamamoto 45

    - Sheico

    per non parlare delle colorazioni ecc...ottima impresione :thumbup: e prezzi comunque sotto i 300€ ss escluse...

    Adeso provero con altre case......vediamo che salta fuori....

     

    @ Sly - grazie del consiglio ma non conosco mastri mutaioli da queste parti, se mi facessi prendere le misure da un sarto sarebbe uguale??????? :unsure:

     

    Lo Yamamoto è molto morbido, tuttavia sul liscio-spaccato è veramente delicata ed è alto il rischio di romperla. Il Nam Liong l'ho provato di recente ma non mi ha soddisfatto; molto morbido, ci vuole un chilo in più e alla terza uscita mi si è disintegrato il pantalone!

    Alla fine il buon vecchio Heiwa è quello che i piace di più: è leggermente più duro ma si schiaccia poco ed è molto resistente anche senza fodera.

    Per le misure: le ho sempre prese da me; l'unica volta che me le ha prese il mutaio me le ha padellate!

    Confermo che le Elios produce ottime mute, è un'azienda artigiana con una lunga tradizione, vai sul sicuro.

    Perlatro mi sono trovato bene anche con Top Sub, Polo Sub e Sub Design.

  3. Allora ti conviene sentire direttamente loro.

    Io avevo le MS (Medium Soft) che usavo d'estate con muta leggera e 3-4 chili di zavorra. Sono molto morbide e non stancano affatto la gamba. Ovviamente sono meno reattive di quelle in carbonio che utilizzo adesso, quindi, ad es. non erano molto adatte per l'inverno.

  4. ti confermo le prime due risposte, ed in piu oltre al diaframma devi riempire anche i polmoni. cosi riempi due serbatoi e non uno come hai sempre fatto. rilassamento totale ed atti respiratori lenti sopratutto il rilascio. l'ultimo bello grosso e poi il tuffo. poi come esercizio allenati nell'apnea dinamica, cioe a lavorare in debito d'ossigeno. fondale tipo piscina e pinneggi in orizzontale sott'acqua ovviamente ma sempre basso cosi finito l'ossigeno ( anzi prima) risali subito. :bye:

    ...il diaframma è un serbatoio che si può riempire?

     

    Beh, dipende che "diaframma" usi!

  5. I fucili assemblati, se non sono ben fatti pian piano si "disasseblano" nel tempo. I miei vecchi son quasi tutti da buttare, eccezion fatta per i vetusti, ma robusti, Omer Master e Black Master by Valerio Grassi.

    Se prendi un Totem vai sul sicuro, nel senzo che i materiali sono di prima qualità.

    Il bello del legno è che è indistruttibile e fra 10 anni, prendi il fucile, lo carteggi, stendi una mano di vernice e torna nuovo.

  6. Guarda, non ti do consigli sulla marca perchè ognuno ha i suoi gusti. Ti dico solo che normalmente quando si inizia, la prima tecnica che si adotta è l'aspetto e il 75 diventa ben presto troppo corto, per questo ti ho consigliato il 90.

    Di 75 ne ho due nell'armadio che stanno li da anni ma che alla fine non porto mai in acqua. Può essere adatto con scarsa visibilità, ma tanto quando l'acqua è troppo torbida non mi alzo nemmeno dal letto, anzi è difficile pure che vada a pesca con un fucile più corto del 100.

    Ci si vede quando ritorni da Zanzibar.

  7. Punta Ala.

    Scendi al porto turistico, prosegui a sinistra dove c'è una piccola spiaggetta sabbiosa: da li parti e vai a nuoto verso la punta dove ci sono degli scogli affioranti. E' un buon posto per spigole e serra, almeno una volta lo era.

    L'auto la devi lasciare fuori dal porto ovviamente: all'inizio credo sia a pagamento ma se prosegui, salendo, è libero, poi per scendere al porto ci sono le scale.

    Dove la strada inizia a salire, proprio nella curva, c'è un sentiero a dx che entra nel bosco. Dopo circa 200 mt arrivi in una spiaggia di sassi: se non c'è mare da sud puoi entrare anche da li, P. Ala è a destra.

  8. Per le pinne, come hanno detto già gli amici prima, prendi un paio di cavigliere, te le puoi anche fabbricare da solo con un vecchio tubo di piombo.

    Per i polpi, fucile corto e fiocina a 5 punte, è più "convincente"; spara in mezzo agli occhi, dove c'è il cervello, di solito rimangono fulminati e vengono via più volentieri.

    Per il Mulinello, sul 75 non lo monterei, magari puoi mettere due passate di filo per avere più margine, nel caso tu spari in tana e debba abbandonarlo sul fondo.

  9. Beh, che alle 5 terre ci sia sempre un sacco di gente effettivamente è vero, ma non capisco perchè questo venga esaltato proprio dagli ambientalisti, semmai è da lodare chi ha effettuato un'efficacie promozione turistica, peraltro favorita dalla posizione geografica del posto e dalla facilità per raggiungerla specie dei turisti del nord italia.

     

    Gli ambientalisti, quelli veri, dovrebbero pensare all'ambiente anche se questo non porta necessariamente quattrini, non credete?

  10. Beh, nella zona Torre Mozza devi uscire 200-300 mt. sulla sabbia finchè non incotri le famose "morzate", formazioni tufacee create dalla radice della posidonia e dove fa tana puoi trovare saraghi e corvine. La zona è molto vasta e può capitare di trovare tane interessanti. Puoi spingerti anche molto a largo rimanendo su fondali di 10-12 metri.

    Gli "scogli" di cui parli penso siano le barriere frangi-flutti semi sommerse di fronte al centro della città, per intendersi da dove sorge il grattacielo verso nord.

    Purtroppo è una zona dove l'acqua si sporca molto facilmente, specie con venti dai quadranti occidentali, mentre con Grecale di solito ho trovato acqua pulita. Ci andavo spesso in inverno; adesso manco da alcuni anni.

     

    Ciao a tutti.

     

    p.s. tms72, sei il Tommaso che penso io?

  11. Io ti consiglio di comprare una muta nuova, al limite anche solo la giacca. Quella con cerniera oltretutto non è proprio adatta per la pesca, è poco elastica e può esere una fonte di fastidiose infiltrazioni d'acqua, se poi è vecchie e a doppia fodera, probabilmente si è indurita.

     

  12. Infatto il problema non è tanto comprare una la barca, quanto mantenerla: carburante, manutenzione, posto barca (che a volerlo comprare, costa come la barca) rimessaggio motori, carena ecc.

    Per questo a fine stagione si fanno ottimi affari, però il resto dei problemi rimangono.

  13. La cintura rigida di tela va bene per le immersioni con le bombole. Per l'apnea, a causa delle modificazioni dell'addome per causa del blood shift, quella in tela non è adatta perchè, specie durante la discesa, tende a scivolare verso il petto o girare facendo spostare la fibbia. Per l'immersione in apnea è consigliabile la cintura elastica indossata sui fianchi.

    Quella a sgancio rapido, come dice il nome è sicura perche si sgancia facilmente (a volte anche troppo), la marsigliese credo sia molto simile.

    Penso che siano entrambe sicure. A me fortunatamente non è mai capitato di sganciare e spero non mi capiti mai, però all'occorrenza...

     

    Per quanto riguarda il materiale, anche io posso consigliare la camera d'aria del trattore, la gomma più resistente che abbia mai visto. 8 anni di utilizzo, trattata male, spesso nemmeno lavata per intere settimane e nemmeno una screpolatura!

  14. Prova a fare come ti hanno detto, cioè togli il tappo e guardi se la vite prende ancora nella filettatura. Può anche darsi che togliendo il tappo si sia rovinata la guarnizione (che ovviamente non troverai più) a contatto con il foro del fusto di alluminio che può essere tagliente. In questo caso, o ti costruisci una guarnizione nuova o metti il tappo e buona notte al secchio!

     

    Questi vecchi fucili sporasub con i quali ho pescato per anni, erano molto semplici, economici ma precisi e ricordo molte catture interessanti. Purtroppo tuttavia, i materiali sono di non eccelsa qualità, per cui dopo un lungo utilizzo finiscono per deteriorarsi e cedere. I miei si stanno rompendo quasi tutti e purtroppo non si trovano più i ricambi, qualche fusto è stato tagliato perchè l'alluminio è mangiato per effetto della corrosione galvanica a contatto con la vite inox.

    Il 100 poi mi è letteralmente esploso fra le mani, facendo saltar via dalla sua sede la scatola di scatto, meno male che ero in acqua!

     

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