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Alessandro Staderini

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Risposte pubblicato da Alessandro Staderini

  1. Bravo e grazie per il racconto e le foto.

    Partecipare a queste gare ti permette di metterti a confronto con atleti molto esperti (come Ferruzzi) e di imparare molti segreti sulle tecniche di pesca.

    Mi permetto di darti un consiglio: visto che avete la fortuna di avere sempre acvqua chiara, forse un 90 sarebbe più adatto al caso e poi sotto al pallone portati un fucile corto con fiocina a 5 punte. Nel caso in cui tu incontri una Murena o un Grongo utilizza questo fucile mirando sempre alla testa dell'animale. Con la fiocina il pesce non può andare nell'asta che puoi quindi maneggiare in tutta sicurezza.

    Inoltre con il 5 punte hai maggiori possibilità di beccare un punto vitale e di fulminarlo subito. Con questo micidiale attrezzo ho tirato fuori gronghi di 10 chili senza rischiare un morso nella mano; l'ho visto succede ad un paio d'amici miei e non è piacevole!

  2. perchè la volata in nylon trasparente è preferibile al dynema ?

     

    E' vero che rovina meno il pesce, personalmente oltre a questo non ho trovato altri vantaggi... (velocità asta, precisione ecc...)

     

     

    nonno

     

     

    il monofilo di nailon non si impregna d acqua , è sicuramente piu leggero e piu idroninamico della sagola , lo puoi fermare sia con il nodo che con gli sleeevese lo puoi montare anche in diametri molto fini che aumenta la velocita dell asta e la precisione ,

    adesso ci sono delle sagole tecniche dicono miracolose con diametri che pochi anni fa erano impensabili per diametri e carateristiche tecniche , ma costano molto ma molto di piu del nailon , ma dalla loro hanno dicono perche io non l ho ancora provate una resistenza miracolosa per il diametro che hanno , e non hanno nessuna elasticita, cosa che ha il nailon ,

     

    ciao massimo

     

    Domenica scorsa ho trovato sott'acqua una bellissima asta (nuova di pacca) legata con questo sottile sagolino...

    tranciato di netto!

  3. Mi dispiace molto per il tuo amico.

    Ricordo che durante il primo corso fipsas che feci nel '90 l'iperventilazione era sempre citata nell'omonimo manuale e si insegnava ancora.

    Oggi fortunatamente le conoscenze e la consapevolezza sono ad un altro livello ed il numero e la qualità dei corsi hanno quantomeno contribuito a diradare la nebbia che aleggiava intorno a questo "misterioso" sport.

  4. Io ho avuto le Kaleidos MS (Medium Soft) quindi abbastanza morbide.

    Andavano molto bene, erano strette e agili e non affaticavano la gamba nelle lunghe pinneggiate estive con muta leggera e poca zavorra, 3-4 kg. Considera che io sono abbastanza magro.

    Soffrivano un po' per gli stacchi dal fondo oltre i 15 metri.

    Con questo grado di durezza non sono adatte per l'inverno, ma volendo ci sono anche più dure.

    Tutto sommato un buon prodotto.

     

  5. Salve a tutti

    Stasera mi e' arrivata la mia nuova muta invernale,

    ho acquistato la camouskin della Cressi,

    Che ne pensate a riguardo?

     

    ci peschi fino a fine dicembre , poi ti ci vuole un sottomuta :siiiii:

     

    ...oppure ti s'atrofizza la cervicale come è successo a me e poi bestemmi per il resto dei tuoi giorni!

    Io sabato scorso ho indossato la giacca da 7, ovviamente su misura...ahhh che libidine!

  6. In passato veramente una follia, però stavo con i miei, non avevo spese e andavo al mare molto spesso. Adesso c'ho famiglia, un figlio, il mutuo e a pesca vado poco, per cui spendo molto meno.

    Però quest'anno visto che c'è la crisi mi son fatto muta e fucile nuovi e poi ormeggio per il gommone, benzina, vacanza in barca a vela... però sono soldi spesi bene.

    Siii, ma chi se ne frega, si campa una volta sola!

     

    "Quant'è bella giovinezza, che si fugge tuttavia!

    chi vuol essere lieto sia, di doman non c'è certezza"

     

    Lorenzo il Magnifico

     

     

  7. Quando scelgo il fucile, generalmente quello che cerco è che quando lo impungo mi dia la sicurezza di avere in mano un oggetto sul quale posso contare e che quindi abbia un'ottima precisione ma anche sia costruito con materiali che ne garantiscano la durata negli anni e scongiurino il rischio di rotture o inceppamenti vari. In un unica parola... Qualità.

    All'inizio della carrira, un po' per la scarsità di risorse economiche, un po' per ignoranza, (al tempo le ditte artigianali praticamente non esistevano) ho aquistato vari modelli diciamo "commerciali", ma alcuni dei quali mi hanno dato delle cocenti delusioni; quando si rompeva il fusto, quando la testata, quando si inceppava il congegno di scatto o quando il mulinello ecc. a causa appunto della scarsa...qualità!

    Ho iniziato quindi a costruirmi i fucili da solo per realizzare quello che il mercato non poteva ancora offrirmi, ma da quando è nato mio figlio non ho più tempo da dedicare a questa attività.

    Però nel frattempo sono nate aziende artigianali che hanno sfornato prodotti di alta qualità, spesso frutto di test e esperienza che ne facenno armi molto precise, costruite con materiali di prima scelta e mi sono orientato quindi su queste ultime.

  8. Anche io ho utilizzato i piombi per le vecchie pinne Sporasub: scomodissimi, secondo me affaticavano la gamba oltremodo,

    molto meglio le cavigliere.

    La piombatura delle gambe dipende da molte cose; ovviamente dalla struttura ossea della persona, ma anche e sopratutto dallo spessore dei pantaloni e dei calzari, dal tipo di neoprene (quallo più duro ha bisogno di meno piombo e viceversa) ma anche dal tipo di pinne, con quelle in carbonio le cavigliere non le uso più perchè evidentemente hanno un peso specifico maggiore di quelle in plastica che invece mi costringevano ad utilizzare delle cavigliere autocostruite da 350 grammi.

     

  9. Ciao Padella,

    Ti do il mio giudizio su alcuni dei modelli che hai menzionato.

     

    Possiedo sia le Falcon 25 (modello 2002, per intendersi quelle larghe 19 cm) che le Mustang VGR, sempre durezza 25.

    Che dire, secondo me C4 è sinonimo di grande competenza e qualità in fatto di carbonio. Con le Falcon sei tranquillo di avere un prodotto super collaudato che a me ha dato grandi soddisfazioni (anche io utilizzo le scarpette Sporasub come le tue); spinta potente per la risalita dal fondo e buon rendimento durante gli sposatmenti a nuoto in superficie, senza stancare eccessivamente la gamba. Sicuramente un ottimo rapporto qualità-prezzo.

    Da non sottovalutare il fatto che le minori dimensioni della larghezza delle pale (19 cm invece dei consueti 22), evitano che sbattano fastidiosamente durante la pinneggiata.

     

    Poi qualche anno fa mi sono voluto togliere uno sfizio e, complice l'esigenza di cercare una scarpetta che si adattasse meglio al mio piedone, ho scoperto le Mustang VGR. Beh, un passo avanti rispetto alle "vecchie" Falcon.

    Spinta impressionante nelle ripartenze in profondità oltre i 20 e ottimo rendimento nel nuoto di superficie anche se occorre cambiare un po' la pinneggiata per sfruttarle al massimo, passando ad una falcata più stretta e veloce.

    Anche la scarpetta è molto comoda potendo stringere o allentare le stringhe a piacimento consentendo di trovare la calzata ideale. Unico neo è che costano un botto.

     

    Recentemente ho avuto l'occasione di provare in piscina le Seatec Forza 8 in carbonio di un amico del Club, anche se francamente non ricordo il grado di rigidità.

    Ottima spinta grazie anche alla scarpetta con la nuova soletta che aumenta la rigidità dell'insieme consentendo di trasmettere maggiore energia alla pala. Secondo me un'ottimo prodotto.

  10. Io uso Devoto, Seatec, Sigal...

    L'importante è limare via ogni bordo tagliente. Io utilizzo una piccola lima.

    In questo modo le ogive in Dyneema mi durano qualche anno.

    Stessa cosa per i fori per il monofilo, se puliti da ogni imperfezione, il nylon si usura molto di meno.

    come fai A pulire i fori??? io nn ci sono mai riuscito..

     

    Utilizzo una piccola fresa smerigliatrice conica che monto sul dremel.

  11. io ci penso in continuazione quando sbaglio le spigole, vedendole poi tornare indietro per mostrare in tutto il loro splendore il fianco, prendendosi beffa di me! che sto sul fondo col fucile scarico!

    però la pesca in apnea è anche questo... un solo colpo in canna!

     

     

    non è che risolveresti il problema , non credo che esista una spigola che sia cosi stupida da aspettare la seconda fucilata :D

     

    Forse se tu avessi l'altro fucile in mano...

    A me è capitato in Corsia alcuni anni fa; una branco di spigolone di 3-4 kg (a stare bassi) che sorvolavano l'asta sul fondo dopo la padella a 2 metri dal mio naso.

    Se ci penso mi commuovo ancora. :(

  12. E' vero, prima bisogna trovare i pesci, però quando arrivi al "dunque" occorre avere in mano un attrezzo che ti consenta una certa precisione. Sui fucili da sub il concetto di precisione è sempre stato abbastanza aleatorio e solo di recente alcuni artigiani (Dapiran e Totemsub per esempio) hanno introdotto concetti balistici frutto di test e prove condotte in vasca.

    In effetti le pochissime prove in piscina che ho personalmente condotto mi hanno aperto gli occhi su alcuni aspetti che prima ignoravo e "forse" spiegano le incredibili serie di padelle che collezionavo con fucili nuovi, sia autoprodotti che commerciali.

    Ho per esempio "scoperto" grazie all'amico Pepu, che di tiro a segno se ne intende, che con l'utilizzo del circolare, caricarlo in modo asimmetrico provoca una vistosa deviazione leterale, motivo per cui Dapiran ha introdotto una puleggia nel foro del circolare che riequilibra le forze fra i le due metà dell'elastico pareggiandone l'allungamento e quindi la potenza prodotta al momento del tiro.

    Non so se mi sono capito!

     

  13. praticamente sempre mi capita di non sparare pesci in tana per la sola pigrizia di non andare a prendere il corto sotto la boa pedagnata piu distante.. chiaramente parliamo di prede buone a tavola ma magari poco "interessanti" come capponi, polpi, seppie, saraghi non di taglia mega, e via discorrendo.. le volte che decido di sparare generalmente disintegro l'asta del 106.. in genere il corto lo prendo solo quando decido di scendere in tane gia note senno rimane praticamente tutta la pescata appeso alla boa come un salamino a invecchiare.. per evitare un peso morto nella boa, e che utilizzerei comunque spesso lo avessi sempre a portata di mano, volevo sapere se qualcuno ha qualche modo per portarsi il fucile dietro, che sia in cintura, legato a una gamba o chesso io.. qualcuno ha il mio stesso problema di pigrizia? parlo chiaramente di un 50ino...

     

    Scusa ma la boa è distante quanto? In teoria non dovrebbero essere più di 50 metri.

    Se pesco in tana, ovviamente dipende dalla profondità, la boa la pedagno però utilizzo direttamente il corto e ovviamente sto nelle vicinanze. Se invece sto perlustrando una zona con il fucile lungo, mi tiro dietro la boa e se trovo una tana con pesce o un polpo, lascio il pedagno sulla tana e vado a cambiare fucile.

    Tenermi un fucile attaccato dietro penso che mi darebbe troppo fastidio e poi temo che sbatterebbe o rischierebbe di impigliarsi fra gli scogli; preferisco essere più libero nei movimenti.

    Tuttavia con l'utilizzo delle aste con 3 perni (io di solito pesco un 100), se gli spazi lo consentono, si può caricare il fucile alla prima tacca e sparare in tana essendo abbastanza sicuri di non rovinare eccessivamente la Tahitiana.

  14. Io uso Devoto, Seatec, Sigal...

    L'importante è limare via ogni bordo tagliente. Io utilizzo una piccola lima.

    In questo modo le ogive in Dyneema mi durano qualche anno.

    Stessa cosa per i fori per il monofilo, se puliti da ogni imperfezione, il nylon si usura molto di meno.

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