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Rijkaardt

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Risposte pubblicato da Rijkaardt

  1. forse sta pagliacciata in programma può incuriosirvi.

    Ma qualcuno li avverta che il pieno inverno è a febbraio, non il 13 dicembre.

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    Nuotata invernale (senza muta) e annullo filatelico per l'area marina protetta delle Secche della Meloria

     

    LIVORNO. Lionel Cardin e Pierluigi Costa, "I Messaggeri del Mare" lunedì 13 dicembre saranno i protagonisti di un'altra impresa in difesa dell'ambiente marino: nuoteranno in pieno inverno senza muta nell'area marina protetta delle Secche della Meloria, a Livorno, lungo un percorso che li impegnerà per circa un'ora.

     

    Le nuotate invernali non sono una novità per i "Messaggeri del Mare", nel 2009 toccò all'Elba e come allora anche l'appuntamento con il mare delle Secche della Meloria ha come obiettivo principale il coinvolgimento delle scuole. All'impresa del 13 dicembre assisteranno anche gli studenti delle quinte delle scuole superiori livornesi che poi con Lionel e Pierluigi faranno una riflessione attenta sulla salvaguardia ed il rispetto dell'ambiente.

     

    La nuotata della notte più lunga dell'anno è patrocinata dal parco di Migliarino e San Rossore e Massaciuccoli, di cui fa parte l'area marina protetta delle Secche della Meloria, dal comune di Livorno, dal provveditorato agli studi di Livorno, dal centro interuniversitario di biologia marina e da Legambiente ed è sostenuto dalle coordinatrici del progetto "Nuovi Ritmi a Scuola", Fausta Carrai ed Elisabetta Panicucci, e dall'Agenzia MinervArte.

     

    Il programma prevede la partenza da Livorno alle ore 9.00 (imbarco presso il Circolo Nautico di Livorno), I "Messaggeri del Mare" nuoteranno dalle 10.00 alle 11.00. Il rientro è previsto alle 11.30.

     

    Dopo la nuotata nel mare freddo di dicembre i due "Messaggeri" incontreranno gli studenti livornesi e tutti coloro che vorranno partecipare all''Acquario di Livorno per discutere della salvaguardia del mare e della loro esperienza di nuotatori su lunghe distanze. All'Acquario dalle 9.00 alle 13,30, ci sarà anche un servizio temporaneo di Poste Italiane con annullo speciale filatelico, un timbro speciale a tiratura limitata da porre su cartoline realizzate appositamente per celebrare la nuotata invernale per la Meloria.

     

    Lionel Cardin è nato in Francia, in Costa azzurra, ed è elbano d'adozione. Pierluigi Costa è un elbano Doc, del piccolo Paese di Chiessi, nel Comune di Marciana. I due "Messaggeri del Mare" così apparentemente diversi, hanno trovato nel nuoto e nel mare un'intesa forte che è diventata necessità di far conoscere e difendere le meraviglie del "Pianeta Blu". Quest'estate Cardin e Costa hanno nuotato, scortati da Goletta Verde di Legambiente, nelle acque dell'Elba per protestare contro le trivellazioni petrolifero-gasiere che la multinazionale Key Petroleum vorrebbe fare tra Pianosa e Montecristo.

     

    Pierluigi e Lionel hanno un palmares eccezionale: la "prima" assieme è stata nell'agosto 2005 da Marciana Marina a Chiessi, seguita poi da una nuotata invernale. Nell'agosto 2006 nuotano da Procchio a Chiessi, 30 km per 11 ore, in seno a fortissime correnti contrarie e migliaia di meduse, che li pungono in continuazione. Il 12 Agosto 2007 partono dall'isola di Pianosa per arrivare fino a Chiessi all'Isola d'Elba. Nell'inverno 2007 sono rimasti in mare e senza muta per più di un'ora, con una 'Grecalata pazzesca'. Il 30 giugno 2009 hanno "circumnuotato" per 7 ore e 20 minuti intorno all''area marina protetta di Montecristo, affrontando lungo i 23 km del tragitto forti correnti contrarie.

     

    Ma l'aspetto eccezionale non è il risultato sportivo, anzi si può dire che questo sia soltanto una conseguenza del loro rapporto con il mare che è quello che interessa Lionel e Pierluigi. Ogni giorno dell'anno e specialmente in inverno nuotano senza muta. A volte mezz'ora a volte un'ora di nuoto. In estate invece nuotano almeno 3 ore al giorno. Questo rapporto con il mare è indispensabile per abituare il corpo e la mente ed allenarli all'acqua salata che costituisce la base per poi affrontare le lunghe traversate.

  2. Ciao a tutti.

     

    Ho letto solo ora il post...

     

    Visto che risiedo in località Monte Petrosu-cala Girgolu, cioè in mezzo all'AMP, posso dire che condivido in pieno tutte le perplessità espresse in precedenza.

     

    Devo confermare che l'attuale direttore è un ex pescatore subacqueo sì...ma di quelli "simpatici": quelli che pescano di notte!

     

    Ecco perchè è così preoccupato dell'impatto devastante della pesca sub!

     

    Ipotizzo che ciò dipenda dal fatto che LUI pensi che siamo tutti dei miserabili antisportivi arraffatutto .

    Come QUELLI che pescano di notte.

    Non conosce altro.

     

    Evidentemente se pensa solo al peggio è perchè, forse, "quel "peggio ha sempre fatto.

     

    Inutile discutere con personaggi che partono da simili basi , con una credibilità a livelli minimi.

     

    Ma, devo però dire che non è certo esecrabile quanto altri mascalzoni suoi colleghi!

    Tutt'altro.

    Diciamo che pur avendo vagonate di scheletri da nascondere nell'armadio, tutto sommato si fa apprezzare per spirito di iniziativa e per "intelligenza" gestionale della sua AMP.

    Rimane sempre il mistero sul fatto che mentre le gorgonie morivano di colpo nella sua AMP, lui negasse che stesse accadendo.

    Situazione ora fortunatamente rientrata, so che le gorgonie sono nuovamente in salute...

     

    Ma negava anche il fiorire di quantità abnormi di mucillagine gli anni scorsi; chi è stato a Porto San paolo un settembre di 2 anni fa, DEVE ricordare le vagonate di mucillagine che si prendeva col coppo sulle scogliere e sulle spiagge bellissime della zona: tutti l'hanno visto, Rai3 sardegna ci fece dei servizi, ...tranne il direttore che affermava che tutto era sotto controllo.

    Perchè poi negare? la mucillagine è segno che nel mare si è creata una superproduzione di alghe in seguito alla "concimazione" dell'ambiente marino ad opera di fosfati e altre sostanze portate dai fiumi.

    quindi indipendentemente dalla cattiva o buona gestione della AMP in questione; il mare non ha barriere nè confini, e anche nelle aree protette arriva la merda, la plastica e l'inquinamento delle aree limitrofe.

    Ma lui negava, come se ne andasse del suo onore..vabbè, affari suoi, evidentemente conta più l'apparire che il fare.

     

    Certo, sarebbe anche bene che vedesse anche di scegliere dei "guardiaparco" adeguati al ruolo...e che sopratutto non si vantino pubblicamente delle pescate di cicale fatte sulle pareti di tavolara in primavera!

    Ma tanto...chi vede certe cose, quando in primavera non c'è nessuno in mare?

     

    Certo, ci sarebbe da chiedersi come mai si consente ai professionisti di mollare reti, di pescare in tutte le zone , anche quella A di protezione integrale( Molarotto, i Fratelli...)senza uno straccio di controllo...

    Si dirà che i pescatori devono pur campare e devono essere lasciati tranquilli, non si sa mai che ci si debba comprare la macchina nuova 2 volte all'anno.

    O riparare i danni alla propria abitazione....

    Eppure a volte si è affermato che esiste un sistema di telecamere ad alta risoluzione in grado di controllare tutta l'AMP! Evidentemente o non c'è il personale addetto al controllo...oppure si fa finta di niente, dato che un peschereccio si vede abbastanza bene, anche senza l'HD.

     

    Certo, magari sarebbe bene che qualcuno, NON necessariamente il Presidente dell'AMP in persona, si rendesse conto che NON è possibile far pescare a vertical Jigging i tanti predoni che credono di venire in sardegna a "pagarsi" le vacanze con i pesci presi con questa tecnica micidiale stranamente ancora equiparata al volgare bolentino e pertanto concessa entro i limiti della AMP.

    Ma in effetti basterebbero i limiti di pescato giornalieri, che sono SEMPRE di 5 kg a persona.

    Strano infatti, visto che personalmente ho visto gente sbarcare parecchi dentici da 6-7-8 kg catturati nella stessa imbarcazione da un pescatore solitario che si pavoneggiava in spiaggia.

    MENTRE IO, col mio fucile, dovevo solo guardarlo da fuori e magari mandargli una benedizione in sardo stretto, a lui e alla sua famiglia...

     

    Evito anche di parlare del bolentino di profondità , pratica "amatoriale" molto in voga fra i bolsi pescatori che non hanno nemmeno la forza di usare le braccia per pescare...

    Evito di parlare dei carnieri sempre fuori limite che questi personaggi tirano fuori.

    Così come i palamiti e le saragaie con i loro 7-800 ami che imperversano in zone C e B...

     

    ...Insomma, mica si può pretendere che un'AMP riesca a controllare tutto il marciume che circola al suo interno!

    Ci mancherebbe!

     

    Mi basterebbe però che almeno si prendesse una posizione certa e ferma su un piccolo episodio che è capitato qualche tempo fa.

    quando in una riunione di direttori di AMP a Olbia , una biologa ( o sedicente tale) dell'AMP portò alla platea, con malcelato orgoglio, la SUA ricetta usata pochi mesi prima per l'eliminazione della piaga delle piccole isole della sardegna ( e non solo):

     

    I TOPI.

     

    la ricetta è stata semplice , ma efficace.

     

    Un aereo ha sorvolato l'Isola di Molara ( famosa per i topi, ma che è una proprietà privata che ospita una colonia di capre, e una ricca fauna selvatica come pernici e altri selvatici)e l'ha irrorata di un potente veleno contro i roditori! :o

     

    In pratica hanno avvelenato un'isola intera!

    E la famosa biologa era tutta contenta della operazione riuscita di disinfestazione!

     

    Gli altri presenti, allibiti e increduli, hanno pensato ad un episodio di "Scherzi a parte", tanto la cosa era irreale.

    OVVIAMENTE , in pubblico tutto questo è stato sottaciuto e niente è filtrato all'esterno.

     

    Solo chi era presente mi ha riferito di questa sconcezza inconcepibile perfino da una mente malata...

     

    Ecco, adesso dovete dirmi di che cosa dovrei stupirmi ancora, in questa italietta che definire come repubblica delle banane è quasi un complimento....

     

    Io mi sono rassegnato; vogliono mangiarsi tutto?

    Vogliono far crollare ogni barriera alla decenza e al pudore?

     

    Che facciano pure, si accomodino!

    Io ho perso davvero ogni speranza.

     

    Spero solo che lo Stato, qualunque governo ci sia, e l'UE taglino una volta per tutte TUTTI i fondi a queste baraccopoli di magnaccioni pressapochisti.

    Forse solo chiudendogli l'ossigeno vitale riusciranno a non nuocere più.

     

    Intanto, mi metto alla finestra a vedere lo sfascio totale. :( :(

    pure io, anzi: in riva al fiume.

    ed è da qualche mese che scorrono segnali significativi sull'arrivo del cadavere a galla. Io mi masturberò selvaggiamente quando questo accadrà: il solo pensiero che questa manica di mentecatti imboscati finisca al suo congruo posto, cioè sul lastrico armata di piattino in mano, è per me fonte di libido come una foto di sydnee capri di spalle. :lol: Ma come? ma neanche le informazioni sulla derattizzazione operata in altri parchi italiani si scambiano sti carciofi? al PNAT hanno eradicato la popolazione di ratti con le trappole in meno di 6 mesi, unico successo che riconosco alla gestione tozziana, e sti somari non la adottano pari pari? Noo, il piattino in mano è troppo poco: questi hanno da finì nelle cave a spaccà le pietre.

  3. Se fossimo francesi dovremmo essere arrabbiati per questi tagli...

     

    Ma siamo italiani, e delle lamentele della Ministra Prestigiacomo , francamente , me ne frego.

     

    Per spendere soldi a vanvera, per tenere in piedi questi baracconi privi di ogni dignità scientifica, senza senso, studiati sulla carta per essere inseriti in contesti a dir poco inusuali( luoghi enormemente antropizzati, in cui il turismo selvaggio la fa da padrone, con un ambiente costiero in parte o tutto intaccato dal cemento e dagli scarichi a mare abusivi, ...), meglio niente.

     

    La proliferazione selvaggia di AMP da operetta forse segnerà uno stop, ma mi preoccupa pensare a quelle AMP già esistenti, che dovranno dare prova di italica "arte dell'arrangiarsi" per cercare di galleggiare.

    E siccome , almeno in base alla mia esperienza, certi personaggi che sono intruppati in questi apparati sono tutto fuorchè capaci e lungimiranti, temo che a lungo andare assisteremo ad una privatizzazione selvaggia di certi servizi.

    Solo che noi siamo abituati a considerare il mare come un bene di cui fruire praticamente gratis.

     

    Prevedo un nuovo modo di intendere questa parola...FRUIZIONE.

     

    Già oggi , nelle AMP, con la scusa di controllare l'accesso alle spiagge si usa appaltare a privati i parcheggi a ridosso degli arenili, con pedaggi a volte vergognosi e senza nessun servizio tale da giustificare certe pretese.

     

    Ecco, se parto da questo direi che nel prossimo futuro ci potremmo anche aspettare accesso diretto alle spiagge a pagamento orario, sullo schema delle piscine, magari con convenienti abbonamenti settimanali.

    O altre amenità del genere.

    Come l'obbligo di usare sdraio e ombrelloni... :lol:

    Pedaggi da pagare per accedere con mezzi nautici alle coste protette...

    Obbligo di guide naturalistiche a pagamento per poter "godere appieno e in maniera cosciente" delle mille bellezze che ci offre la natura...

     

    Permessi per esercitare ciò che fino a ieri era un diritto sacrosanto del cittadino.

     

    Mi affido solo alla rabbia e alla povertà degli italiani, per cominciare a vedere qualche direttore di AMP fare precipitosamente le valigie e emigrare in altri lidi in cerca di sicurezza personale...

     

    Staremo a vedere.

    tra tutti gli interventi che leggo quelli di gianni sono quelli che condivido di più, anche se non lo esterno con battiti di mano quote e affini. Io vi dirò una cosa che forse già avete dedotto da tempo: non è che sia solo soddisfatto, sono felice che tremonti chiuda i rubinetti e passi per nemico dei parchi.

    I somari hanno le zampe corte, e il loro trotto dura poco. E che sul tema dei parchi, qui, abbiamo fatto il passo più lungo della gamba è accostamento azzeccatissimo. Siamo partiti alla grande, dopo decenni d'immobilismo in cui pochi parchi nazionali storici funzionavano bene, con progetti fantastici che, con la logica dei loro promotori, ci avrebbero dovuto portare ad essere i primi della classe sul tema della protezione della natura.

    Tralasciando sdegnosamente l'esempio che ci veniva dalle piccole realtà (funzionanti) vicinali, i nostri superficiali progettisti dell'ecologia hanno pensato cesariamente: come il morto di fame che crede d'aver vinto al superenalotto, fino a che non gli comunicano che c'è stato un'errore. Progetti faraonici che nemmeno economie come la cinese o l'americana potrebbero più permettersi, vengono ancora adesso, in questo momento, proposti come qui e dati per realizzati perchè un gruppo di marziani si riunisce a nagoya, con la faciloneria tipica del cialtrone che da per scontate cose incertissime, quali il ritorno economico per il territorio, l'autosufficienza economica, la vigilanza e la prevenzione, le prospettive di sviluppo e il gradimento della popolazione (anzi, quest'ultimo non viene contato proprio).

    Qui, in questo paese, sono in molti a vivere a diversi metri da terra senza rendersi conto che queste utopiche prese di posizione a favore della natura sono lussi che un paese come il nostro deve smettere di inseguire. Se non altro non con questo metro di misura. A fronte di problemi impellenti e che toccano il sociale direttamente, la nostra ecologia all'amatriciana è la prima a subire un ridimensionamento: spiacente (anzi, non mi spiace per niente) ma è abbastanza logico, sarebbe strano il contrario.

    La cosa sarebbe plausibile perfino se tali territori protetti fossero amministrati saggiamente, e stiamo quindi parlando di miraggi nel paese dei cachi. Si da però il caso che quando non sono commissariati, sono in ogni caso gestiti con il culo, diventano fonte di scandali, d'insuccessi costosissimi e soprattutto si rivelano un peso enorme per le tasche del contribuente.

    Il tutto si riassume con un par di parole: non servono a un cactus.

    Non riuscendo non dico a generare profitti, ma nemmeno a sussistere del proprio, e soprattutto a non raggiungere lo scopo per il quale sono stati creati, è normale che vadano considerati un'indegno fallimento che per decine d'anni ha solo contribuito a pesare sul bilancio facendo rimpiangere utilizzi diversi.

    Così, invece di realizzare tardivamente che l'unica strada è tornare alla gestione di piccole porzioni di territorio, cancellando come minimo il 90% delle attuali e future realtà "protettive", prendendo a modello le nazioni che questi parchi li sanno far funzionare, potete star certi che si armerà invece una caciara di rara grandezza in cui tireranno dentro tutti per avere man forte, a cominciare dai soliti presenzialisti del palcoscenico con funzioni di catalizzatori. Spero che il responsabile dei cordoni della borsa resista e resti sordo alle ciance di sti ciarlatani, anteponendo freddamente ai risultati raggiunti finora da tali iniziative da incapaci, le necessità meritevoli d'essere finanziate nel paese.

  4. Bravissimi, invidio l'emozione di aver avvicinato così tanto questo animale, e la gioia che avrete provato nel vedergli riguadagnae la libertà.

    Chissà il Sig. Tozzi, come sarà contrariato sapendo che proprio degli assassini come noi pescasub abbiano compiuto un gesto simile......

    Qualsiasi cosa dicono, ecco la riprova che i pescasub sono i migliori amici del mare

    :clapping:

    ecco, certo: mandategliela ar piccozza a nome del circolo.

    non una parola su Greenreport, intanto, vedo.

     

  5. Ciao Rijkaardt, non so se ti riferivi alla mia foto, in ogni caso colgo l' occasione per specificare alcune cose:

    la spigola non è stata presa in periodo di frega, credo fosse ottobre ma non ricordo, è stata sparata di muso in acqua torbida vicino Roma; con la visibilità tipica delle nostre zone se anche fosse stata gravida non me ne sarei accorto, nella pancia non aveva uova ma un sacchetto di caffè...probabilmente aveva sbagliato scaffale al supermercato :lol::lol::lol:

    no no, mai vista prima sta foto: parlo di posts, semmai.

     

  6. sto post ha fatto sicuramente un favore a chi vorrebbe complicare la vita alla comunità di PiA.

    Se già si parlava di limitare la pesca durante il periodo di frega dei pesci, foto così costituiscono argomento impugnabilissimo. Intendiamoci: a me starebbe anche bene. Quelle spigolone perfettamente legali, magari di 10 kgs, con una panza di 3, però, che vengono orgogliosamente postate nei fora a scopo autoincensatorio, vengono riprese regolarmente dalle torme degli scagnozzi al soldo dei professionisti per dimostrare gli immani danni della pescasub vs l'innocenza della categoria di chi sul mare ci vive. Ma in questo caso non ci sono nemmeno gli applausi virtuali della comunità di zappatori del proprio piede a soddisfare l'autore. Infatti c'è assai poco da vantarsi quando si compiono razzie su un branco di pesci in frega a ottobre, come i cefali, quando manca poco che si vengano ad arpionare da soli sull'asta.

    Per farci che, poi? se va bene regalarli a destra e manca, perfino al benzinaio in banchina.

     

     

    suggerimento: editare foto e lasciare post.

  7. pero io sono sempre dell'idea che i giovani fuggano dal nostro stupendo sport proprio per l'eccessivo prezzo delle attrezzature !!!!!!!!!!!! perche comunque le aziende si trincerano dietro il fatto che "è un prodotto tecnico" e nel frattempo pero ci perdono piu loro secondo me poiche un giovane andra a giocare a calcio o a tennis con un costo di esercizio sicuramente irrilevante rispetto a quello di comprare una attrezzatura sub anche volendosi rivolgere al ciclismo e comprare una bici di medio livello si spende la meta che comprare una muta ed un paio di pinne senza contare che servono anche un fucile dei guanti la maschera.......e via dicendo! secondo me rimarremo sempre meno....siamo destinati all'estinzione.

    Senza contare tutte quelle volte che dietro il "prodotto tecnico" c'è una qualità che definire scadente è fare un complimento.

     

    Soprattutto quando si parla di aste, sul mercato ne esistono di vari prezzi e non sempre quelle che costano tanto sono davvero così eccezionali, anzi!

     

    :bye:

    come fa un'asta per arbalete ad arrivare a costare oltre 30 euro, malgrado tutte le considerazioni che andrea ha esposto? per me resta inconcepibile, tranne l'ultima spiegazione; quella che avendone quasi il monopolio, essendo prodotto di nicchia, ci speculino esosamente sopra. Cioè, con 30 euro ci si compra anche mezzo fucile, del quale l'asta è accessorio: non esiste assolutamente proporzione.

    ma non è finita, allora te ne dico un'altra. L'altro giorno sono andato per ricomprarmi un'arpione snodato, dopo che quest'estate l'ho finiti, e entro nel negozio in cui avevo comprato un tipo che m'era piaciuto, e che già avevo pagato più di dieci euro all'epoca (un par d'anni fa, mi pare, per il venezuela). La marca c'era sempre, Galsub, ma il modello era un po' cambiato, aggiungendo giusto un cavetto d'acciaio più lungo.... Ora però l'adesivo col prezzo appiccicato sopra riportava 48,5 euro!!!**

    anche ammesso che il negozio ci ricamasse sopra il doppio, adesso si è passati alla stessa cifra dalle aste agli arpioni avvitabili. Dimmi quello che ti pare, ma qui si tratta di grassazione, altro che nicchia di mercato.

     

     

    **: fornisco prove, su richiesta

  8. no: chiuderanno tutti questi carrozzoni, abbiate fede. Faremo come il cinese in riva al fiume, visto che continuano a calcolare fior di emeriti incapaci e non noi e ancor meno le ragioni economiche delle popolazioni: il risultato non cambia. Quando senti un ministro che propone una tassa da VIP per l'ingresso in un'area protetta, significa che l'immaginazione è alla frutta e non esistono soluzioni concrete per garantire la sopravvivenza di sti carrozzoni ignobili. L'ambiente com'è inteso in questa repubblica bananifera è un lusso che ai tempi d'oggi manco gli usa si possono permettere, forse 30 o 40 anni fa, quando in realtà hanno preso piede sti progetti, non più oggi che stiamo colle pezze ar culo, complicate dalla gestione allegra dei trombati che ci hanno infilato dentro.

    Sono molto soddisfatto, ebbene sì. E fiducioso nel tracollo a breve. ^_^

     

    Non sono così ottimista. Molto realisticamente non ci sarà il modo di continuare a gestire i parchi, per carenza di fondi e successivo e conseguente disinteresse, ma questo non significa che saranno aboliti. Gli onesti continueranno a rispettarli, perché sulla carta ci saranno sempre, ed ogni tanto qualche bel verbalone random servirà a mostrare che tutto ha un senso. I bracconieri continueranno ancora più indisturbati ad approfittare della circostanza, tanto, bracconiere entro o bracconiere fuori, tanto vale dentro. Nessuno si prenderà la responsabilità di dire "diminuiamo la superficie delle aree protette", per non essere crocifisso il giorno dopo sui giornali. Fa bene a tutti noi inquinatori, dissipatori di risorse a ritmo insostenibile, creatori di danni immensi ed irreparabili che dobbiamo avere case a 30° in inverno e -5° d'estate, che dobbiamo avere macchine enormi per fare 1 km, che non possiamo rinunciare a qualsiasi superflua stronzata che ci propinano come figata mitica, che protestiamo se ci impongono il blocco delle targhe pari o dispari per un giorno a settimana, immaginare che in fondo ci sono tanti parchi dove non si può pescare, che magari prima o poi aboliranno anche la caccia a vantaggio dei poveri uccellini dei quali ci frega troppo basta che non ci caghino sulla macchina nuova, e che quindi l'ambiente per i nostri figli è salvo, in fondo non costa quasi nulla.

    Mala tempora currunt.

    Fabrizio

    Lo mala tempora currunt pei parchi, d'agnà: dammi retta.

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    Parchi allo sbando

    Renzo Moschini

     

    PISA. Tra le ultime notizie sui parchi segnaliamo le dichiarazioni del ministro Prestigiacomo (Nella foto) che al Senato ha detto che metà dei parchi italiani rischiano la chiusura il che sarebbe una sciagura perché sparirebbero dei veri gioielli. Si tratta degli stessi gioielli che lei aveva non tantissimo tempo fa definito con molto garbo dei ‘poltronifici' spendaccioni e incapaci di coinvolgere i privati nella loro attività. Il ministro ha dichiarato anche che aspetta le dimissioni - che accoglierà prontamente - del presidente del parco del Vesuvio Leone in cui si sta scaricando monnezza. Al ministro non sono piaciute, infatti, le accuse del presidente al ministero per aver lasciato fare i monnezzari. Infine il ministro ha ricordato che il suo ministero lavora per i parchi nazionali di cui ha previsto di istituirne addirittura 4 nuovi in Sicilia ( gioca in casa) e una sulla Costa teatina. Ma siccome bisognerà far posto anche all'impegno dei privati sarebbe opportuno cambiare l'attuale legge che a Roma hanno già pesantemente lesionato in questi ultimi anni spesso purtroppo senza trovare reazioni degne di nota neppure in parlamento.

     

    Tra le varie dichiarazioni non si trova alcun riferimento a quel che sta succedendo in gran parte delle regioni in più d'un caso - come in Piemonte - a causa del governo che ha impugnato prontamente leggi regionali faticosamente messe a punto a cui ora bisogna rimediare.

     

    Insomma mentre da un lato e non soltanto per i parchi a Roma si rivendica sempre più la competenza dello stato ( forse in omaggio al federalismo fiscale!) dall'altra lascian correre e se ne fregano facendo orecchie da mercante quando si chiede che di tutta la traballante baracca ci si occupi finalmente in una seria iniziativa nazionale. Ma su questo in commissione ambiente del senato non si è fatto parola.

  9. 1) sopra o sotto devi abituarti ad usare quel tipo di configurazione. ricorda che anche una piccola sporgenza può alzare o abbassare il tiro di molti cm. Ricordo un articolo di Marco Bardi dove con lo stesso fucile ma solo cambiando l'asta (uguale stesso modello) padellò tanto. Controllando l'aletta si accorse che non era perfettamente appiattita e, come un piccolo alettone, modificava la traiettoria. E senza scomodare i campioni io, cambiando l'asta sul mio fido 90 ho padellato l'impossibile, cambiato spessore e marca, da 6 a 6,3 seatec/omer originale. Stesso problema al primo cambio, da omer a seatec..

    Quindi, alla fin fine, se continuo ad usare aste con aletta superiore (e ammettendo che l'aletta sia in perfette condizioni) non dovrei avere motivo per passare a quelle con aletta inferiore, giusto?

    Ovvero: non c'e' un motivo obiettivo per cui un'asta con aletta inferiore sia piu' precisa di un con aletta superiore, come affwermato ogni tanto da qualcuno?

    --Carlo

     

    Carlo, non è una questione di precisione. La questione è molto semplice: l'aletta è un elemento che può modificare l'idrodinamicità dell'asta a seconda di quanto sporge, se ha o meno la parte terminale sporgente o appiattita. Insomma corregge o modifica la balistica dell'asta. Poichè solitamente per via della forza di gravità tutti i proietti tendono ad avere una traiettoria parabolica discendente, avere un'aletta posta inferiormente può aiutare il tiro a "cadere" un po' più lontano. Ma dipende se il tuo fucile non spara già alto...

     

    Se non ricordo male ...

    se prendiamo ad esempio una barca a remi dove, durante il suo moto, venisse messo in acqua un solo remo (ad esempio il destro) opponendo una resistenza al moto, noteremmo che la barca devierebbe dalla parte in cui si è generato l'attrito.

    Ma allora verrebbe spontaneo pensare che l'aletta posta sotto, se seguisse la stessa dinamica di cui sopra, dovrebbe deviare l'asta dalla sua parte cioè verso il basso e invece NO !!!

    Il realtà studi approfonditi hanno dimostrato che la corrente d'acqua deviata dall'aletta non abbandona l'asta ma, causa la sua forma, la va ad impattare nuovamente nella sua zona mediana cioè al centro della sua lunghezza sostenendone la traiettoria nel caso dell'aletta sotto.

     

    tale fenomeno è probabilmente più avvertibile su fucili lunghi quindi dotati di aste altrettanto lunghe dove anche anche la gittata è più significativa quindi su un 75 aletta sopra oppure sotto non genererebbe differenze apprezzabili.

    andrè, senza che vada ad aprire un post apposta che non ho alcuna voglia, ma sono stupefatto dai prezzi che le aste da pescasub di entrambi i fucili stanno raggiungendo. Ora, per quanto si possano effettuare gli studi idrodinamici che ti pare, stiamo sempre parlando di tondinacci di metallo ignobile e non platino: tu, che d'acciaio te ne intendi, ma quali sono i costi effettivi di produzione di sti spiedini? Sospetto che siano di qualche centesimo.

  10. Sono Due anni che vado in vacanza a "CAPO RIZZUTO" e più precisamente al "LIDO OTTAGONO"....ed il proprietario,ll sig. ENRICO,ogni volta mi racconta(con le lacrime agli occhi)di com'era CAPO RIZZUTO....nei tempi d'oro!!!!

    Era un turismo fatto solo di subacquea e tanta passione di mare,lui faceva ricariche ARA x 300 bombole al giorno,eppure ora invece dei turisti,la maggior parte sono i Krotonesi...a passare li le vacanze.

    Soldi ne giravano e utti stavano bene,ma dall'istituzione del Parco,dice,ci siamo dati la famosa "Zappa sui piedi".

     

    Adesso mi domando:perchè istituire un parco FISSO,e non farlo girare x la regione?(Due anni quà,due di là ecc.ecc)

    20 anni sono un'enormità,e il brutto è che continerà!!!!

    no: chiuderanno tutti questi carrozzoni, abbiate fede. Faremo come il cinese in riva al fiume, visto che continuano a calcolare fior di emeriti incapaci e non noi e ancor meno le ragioni economiche delle popolazioni: il risultato non cambia. Quando senti un ministro che propone una tassa da VIP per l'ingresso in un'area protetta, significa che l'immaginazione è alla frutta e non esistono soluzioni concrete per garantire la sopravvivenza di sti carrozzoni ignobili. L'ambiente com'è inteso in questa repubblica bananifera è un lusso che ai tempi d'oggi manco gli usa si possono permettere, forse 30 o 40 anni fa, quando in realtà hanno preso piede sti progetti, non più oggi che stiamo colle pezze ar culo, complicate dalla gestione allegra dei trombati che ci hanno infilato dentro.

    Sono molto soddisfatto, ebbene sì. E fiducioso nel tracollo a breve. ^_^

  11. :thumbup:

    ma questa è l'arigue!

    Se era 12 kgs, era ottima: sul link dà la cattura max. registrata a 18,5.

     

    Col povero Neti a Cuba ne abbiamo presa una di più di 20 nel 2003!

     

    pure mio fratello ne prese una a traina da quelle parti che era un mostro... mah!

  12. Ragazzi, nulla fa escludere che sia una delle solite castronerie inventate e scritte dal giornalista di turno.

    Se notate, nei due articoli vengono dati nome, profondità e anni del sub differenti, quindi è attendibile che siano le parole del comandante ?

    Io nutro seri dubbi !?

    :(

    sarei contento che tu, che sei dell'ambiente, glielo facessi personalmente smentire.

    Dopo metto in mezzo quell'articolista, sta tranquillo.

     

  13. altro fumo negli occhi alla pubblica opinione ignorante che però sembra godere nel sentirsi colpevolizzare da sti ciarlatani: segnali d'inizio di nuove campagne ai danni del contribuente che si tradurranno in ulteriori privazioni della libertà. Essì, poichè quando non arrivano a proibire proprio una certa attività, potete star certi che sono tasse e balzelli in vista per renderla impraticabile ai più, quindi il discorso torna.

    Discorso che regge poco, oltretutto: a fronte di un traffico mercantile e peschereccio presente tutto l'anno, che non va certo a vela o a energia solare, in ogni angolo della costa, si trova normale colpevolizzare la solita nautica da diporto. Anche ammesso che non gli fosse venuta da sola o che non l'abbiano premeditata apposta, è grazie ad articoli del c@**o come questo che poi prende corpo nella testa della casta dei nostri tassatori l'idea di strizzare le tasche in nome dell'ecologia.

    Poi, magari, si giungerà al paradosso che i pescherecci un giorno lavoreranno a vela: le stragi indegne continueranno ugualmente, ma l'udito dei pesci sarà salvaguardato.

     

    MA SE NE VADANO A: (leggasi foto profilo) !

  14. Che ci chiederanno, il certificato di sana e robusta costituzione??

    Controlli? e che controllano? I razzi, l'anulare, i fumogeni?

    Sta di fatto che ormai si scende troppo e scende pure chi non è capace o che non ha le minime cognizioni.

    Tirano le apnee troppe persone

    Questo è il punto: cominciassero a chiedersi quali sono i motivi per cui si scende a certe profondità per tirare a due pesci,

    o il perchè del successo di corsi d'apnea che in un anno si vantano di fartici arrivare.

     

    massì: propongano urgentemente il profondimetro da scaricare in delegazione al rientro al porto.

     

    Poi a bocca aperta quando le carrette del mare arrivano nel lazio.

     

     

     

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