> Contenuto di Rijkaardt - Pagina 12 - AM FORUMS Vai al contenuto

Rijkaardt

Socio ASD AM
  • Numero contenuti

    7020
  • Iscritto

  • Ultima visita

  • Giorni Vinti

    3

Risposte pubblicato da Rijkaardt

  1. qui

    Parco dell’Arcipelago Toscano, polemica tra Consiglio direttivo e presidente della comunità

     

    PORTOFERRAIO (Livorno). Nei giorni scorsi il presidente della Comunità del parco dell'Arcipelago toscano, Ruggero Barbetti, aveva inviato una polemica lettera al presidente dell'Ente parco Mario Tozzi (Nella foto) nella quale affrontava la spinosa ed intricatissima vicenda dello spostamento della sede del parco nella ex Caserma della Guardia di finanza a Portoferraio, dove il Comune intende realizzare le scuole del capoluogo ebano e lo accusava di essere stato disattento sul tema durante il Consiglio direttivo del parco del 26 novembre: «durante la discussione sulla sede è stato a tutti evidente quanto Tu fossi interessato all'argomento dato che per quasi tutto il tempo sei stato assente con evidente imbarazzo di tutti i consiglieri presenti che invece in gran parte sollecitavano soluzioni anche forti nei confronti del Comune di Portoferraio per cercare di risolvere il problema sede. Per non parlare della sede del Corpo Forestale.... Devo farti anche due appunti: il primo è che le riunioni del Consiglio Direttivo sono riunioni ufficiali di un Ente dello Stato per cui hanno bisogno del rispetto delle norme dei Regolamenti che ne regolano il funzionamento. Mi spiego meglio: i punti all'ordine del giorno devono essere affrontati nell'ordine che vengono scritti e per anticiparne qualcuno si deve procedere ad una votazione, così come ad ogni punto deve seguire una formale votazione. Non mi sembra che questo sia stato fatto. Forse perché ormai vecchio rappresentante delle istituzioni, ma mai mi era capitato di vedere un organo consiliare presieduto con tanta superficialità quasi fosse una riunione di condominio. Senza offesa per tutti i condòmini. E poi il secondo appunto, forse anche più grave. Il presidente del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano non può, ma soprattutto neanche deve, durante la riunione del Consiglio direttivo (riunioni tutte pubbliche) far trapelare soddisfazione perché il Corpo Forestale dello Stato ha elevato una contravvenzione a Marco Mantovani, reo quindi ai Tuoi occhi, secondo me, di esprimere una voce dissenziente sul Parco e sulla sua gestione. Ma questo è il sale della democrazia. Come Presidente della Comunità del Parco esprimo a Marco Mantovani le mie più sincere scuse sicuro di interpretare anche il sentimento dei miei colleghi, degli operatori del Parco e di tantissimi elbani».

     

    Mantovani è il proprietario di una nota marca di orologi che all'Elba è conosciuto anche per le sue continue accuse al parco nazionale e per alcune strampalate proposte di modifica (o abolizione) della legge sui parchi. Il fatto che il Cfs lo abbia sanzionato per un'infrazione compiuta all'interno del parco ha fatto quindi abbastanza scalpore. (nda: attenzione!)

     

    A Barbetti, che è stato per lungo tempo commissario dell'Ente parco durante il periodo in cui Altero Matteoli è stato ministro dell'Ambiente, risponde oggi il Consiglio direttivo del parco nazionale: «Pur non entrando nel merito di questioni che appaiono vistosamente polemiche, fini a se stesse e pretestuose, ci corre però l'obbligo di ribadire ad alcune affermazioni, a nostro avviso gravi ed offensive, riportate nella dichiarazione del presidente Barbetti (...) Accusare di "superficialità" la gestione di un organo tanto importante quale

     

    il Consiglio direttivo del Parco nazionale, paragonandolo addirittura a riunione condominiale, significa biasimare e calunniare ogni suo singolo componente, che invece partecipa e contribuisce, senza eccezione alcuna, con passione, interesse e, ci sia concesso, sacrificio. Non sappiamo come si faccia a dire che i provvedimenti all'Ordine del Giorno, incluso le inversioni all'O.d.G. stesso, non vengano messe in votazione. Forse perché al semplice assenso vocale, sempre puntualmente richiesto dal presidente Tozzi, non segue l'alzata di mano, evidentemente tanto cara al presidente Barbetti? O forse perché l'espressione unanime ed in forte sintonia di intenti che esiste tra gli attuali membri del Consiglio direttivo, può dare fastidio? Tutti noi consiglieri, compresi quelli che possono vantare un po' più di esperienza amministrativa e politica, apprezziamo l'estrema correttezza e rigore con i quali il presidente Tozzi conduce le riunioni del Consiglio direttivo, e non sentiamo assolutamente l'imbarazzo che il presidente Barbetti invece riferisce nella sua comunicazione. Nostri eventuali disagi, qualora si manifestassero, saremmo in grado di esprimerli autonomamente, senza l'aiuto, non richiesto, di nessuno. Questo vale per tutti noi. Ci è capitato di apprezzare alcuni contributi, in seno al Consiglio direttivo, del presidente Barbetti, nella sua veste di rappresentante della Comunità del Parco. L'esperienza che, pur con sensibile modestia, rivendica, è reale e può essere preziosa, ma solo a condizione che essa venga usata per favorire la risoluzione dei numerosi problemi che intervengono nella gestione di un ente tanto complesso quale quello del PNAT. In caso di dichiarazioni quali quella in oggetto, invece, l'idea che si ha è quella di tentare di acutizzare tensioni che sicuramente possono provocare solo confusione e sconcerto, che non servono a nessuno, ma soprattutto non servono agli abitanti dell'Arcipelago ai quali il presidente Barbetti si rivolge e si riferisce».

     

    intanto, subito uno scrosciante applauso al Barbetti :clapping: :clapping: :clapping: :clapping:, la replica di greenreport non merita commenti.

    Anzi, uno sì.

    L'articolo rivela ciò che già si sospettava: cioè che, al di là del clima veramente da bega condominiale che esiste all'interno del consiglio del PNAT, tutto regna fuorchè l'armonia e l'ammirazione per la gestione e il comportamento del piccozzato.

    Ma è significativo notare il criterio con cui questo giornaletto online, pratica la stesura dei suoi articoli.

    Prima si da spazio al dissenziente nemico di turno riportandone la dichiarazione.

    Poi si passa alla denigrazione e quindi al tentativo di delegittimazione degli attori coi tipici commentini (vedi: "attenzione!")

    Quindi il clan redazionale si promulga nell'accuratissima difesa d'ufficio del proprio protetto, mettendoci il carico sopra con insinuazioni abbastanza banali e gratuite, che ricordano molto lo stile centrosocialesco livornese, e chiudendo con un finto tentativo di riconciliazione e una stonata allisciata personale, facendolo però cadere dall'alto e quindi rendendolo pesante come un macigno. Un po' come dire: -vabbè, sei un deficiente, ma noi siamo buoni e ti perdoniamo pure, basta che rientri subito nei ranghi.- D'altra parte questo è lo stile di una e-zine dittatoriale come questa, che oltre a non produrre un blog, un forum o un sistema di replica diretto, raramente pubblica notizie che mettano in cattiva luce ciò di cui si curano, ed in questo è particolarmente rivelatrice del negazionismo al dialogo e dell'imposizione forzata dei propri diktat (in pratica non è altro che una personale raccolta di comunicati-stampa che si passano alla plebe senza il minimo contraddittorio) di cui il geo-toxico è emblema insigne.

    Ma quanto manca alla defenestrazione di sto disastro dell'amministrazione?

  2. Cmq, sembra dalle parole di alcuni io vada a pescare nelle zone interdette e con divieto di balneazione, cosa che non è così, poi la storiella che tutti i pescatori ad OSTIA facciano delle catture mostruose, li voglio proprio vedere, ma non a parole ma con i fatti, io i serra lì vedo solo in un certo periodo (e non pesco al faro di fiumicino e mai ci ho pescato), cmq non esiste problema, anzi per chì dice che è semplice venga pure a pescare doove vado io e mi dimostri che è così, per carità non ce l'ho con nessuno però facciamola finita di sparare sentenze senza sapere esattamente le zone dove vanno gli altri, poi ripeto, venite dove vado io e prendetemi i serra e altri bestioni che presumibilmente ci siano tutto l'anno.Poi se conoscete bene la zona il tevere quando sfocia butta sempre tanta merda ma sulla sua destra, apparte rari casi,e cmq pesco mooooooolto distante dalla focie.Ma io non devo convincere nessuno, e neanche mi interessa, è stata fatta una domanda su alcuni punti ed ho risposto, ed è cominciata sta tarantella tra grandi critiche, pescatori che parlano di prede che fanno harakiri direttamente sulle tahitiane, senza nemmeno che si spari e esperti di acque, sinceramente mi viene quasi da ridere, ma non voglio mancare di rispetto a nessuno, anche se da quel che vedo scritto e mi riferisco anche a Piero Malato, non è bello far sembrare le catture degl'altri cose tanto semplici che pure un bambino di 2 anni può fare.Ora se volete fate pure tanta altra polemica per quanto mi riguarda per me è finita quà, ho sbagliato io a rispondere ad una persona che ha fatto una domanda e conoscendo un posto gli ho risposto.La prossima volta mi faccio gli affari miei, faccio rispondere a campioni e a esperti........io torno a giocare al tiro a segno con i pesci "suicida".

    sì, è vero emilià: a ostia i pesci fanno schifo, dijelo.

  3. sì, lo davano su pescasub.com qualche settimana fa.

    E' abbastanza normale: checchè ne strombazzino i tanti ciarlatani ambientalisti, i bianchi esistono e si nutrono pure, ma guarda un po', e di quelle specie a loro consone, quindi finiscono dentro alle tonnare. In questo caso le nuove tonnare, i recinti dove chiudono i maiali del mare e li ingrassano.

    Capirai perciò: condanna a morte assicurata. Con quello che valgono i tonni oggi (grazie alle razzie operate fino ad oggi e la loro prossima estinzione) non c'è scampo per un predatore a uffo come lui.

  4. Era giusto che finisse così: le bugie, anzi: le cazzate in questo caso, hanno le gambe corte.

    Adesso aspettiamo un commento di Tozzi, oltre a quello della schiera di profeti di sventure di casa nostra che gravitano sulla sua scia, e che per anni c'hanno fratturato li cojoni sui media, e in particolare su rai 3 e rete4: con ragionevole sicurezza posso anticiparvi che faranno ricca melina.

     

    Di buono c'è che organi seri come il Corriere inizino a dar risalto a notizie del genere.

    Vedrete che presto, sfondoni su questo piano, continueranno ad apparire solo su ezine-trash come Greenreport e similari, per pochi fossili talebani verdi.

  5. ...mute da 6,5......7mm???????? :laughing: :laughing: :laughing: :laughing: .......io quest'anno ho fatto 2 pescate a Gennaio e stavo con la muta da 5mm,calzari e guanti da 3,5mm.....ho pescato per 4\5 ore senza problemi! E mi sono cambiato anche fuori dall'auto,dove c'erano -3°. No no.....se me metto la 7mm me viè il morbillooooooooooooooooooooo!!! :laughing: :laughing: :laughing: :laughing:

    mai messa una muta superiore a 5,5.

  6. Ma il sexwax dei surfers californiani lo avete mai provato, magari in test a doppio cieco con placebo? Magari dico una mega-fregnaccia ma una capata in un sexy shop io lo farei comprerei un vasetto di cera miracolosa per spaccaculi e poi farei almeno un test con un solo fucile + 5 aste lubrificate e 5 aste sgrassate con la trielina. Prova in acqua: farei tirare allo stesso ignaro fuciliere le 10 aste senza fargli sapere quali sono sexwaxxate e quali sono sgrassate nel vostro solito sacco balistico a legna :lol: e vedere poi come butta.... potrebbe funzionare. Meglio ancora andrei da Balini e cercherei un prodotto già testato dai surfers che però ci caricherebbero sopra il loro bravo mark up. Ma per il test chi se ne frega se poffà senza passare per Inkulator, la minaccia emorroidaria :lol:
    sì, poi te lo magni te il pesce condito con le cremine Balini o sexy :lol:

     

  7. dopo 40 anni di osteggiamenti di ogni tipo, finalmente si terminerà il tratto che congiunge Civitavecchia alla toscana, e il termine dei lavori è previsto per il 2015. E' previsto, ahimè!, anche un esoso pedaggio, per cui statv accuort. :huh:

    A me, il pezzo che interessava era giusto quello tra CV e Tarquinia per il rientro domenicale a Roma, e quello tra il Chiarone e Albinia all'andata.

    Per il resto: stic! Ognun si guarda il proprio orticello, eheheh! ^_^

    tanto dovevovi....

     

    dal Tirreno... (Bbonooo!) <_>

  8. Solo una cosa mi disturba: berlusconi è un argomento 100% off topic che serve solo a flammare perchè credo che da come stanno le cose anche i subaquei tifosi di Bersani se potessero fiocinerebbero Mario Tozzi nel ciapp senza provare un briciolo di pentimento.

    Ecco questo è il punto!

     

    Tutte le volte che qui dentro ce la si prende con i "verdi" e le loro manie di tutela dell'ambiente non lo si fà per dare contro ad una parte politica, parte peraltro del tutto insignificante visto le percentuali da prefisso telefonico intercontinentale che può vantare il partito dell'ex Pecoraro buonanima, ma per criticare una visione della salvaguardia che punta solo sul recintare e sottrarre alle attività umane.

     

    E questa visione è aberrante a prescindere dal colore politico di chi la professa, chiaro e semplice, ma forse qualcuno, nel suo qualunquismo spicciolo, pensa ancora che chi non stà da una parte stia necessariamente dall'altra... :frustry:

     

    :bye:

    tozzi, a riprova delle parole di olo sull''animalità politica, sì è sbrigato subito a non farsi classificare politicamente come verde, anche nei tempi d'oro di gaia, evidentemente conscio di fare una finaccia se si fosse pubblicamente dichiarato tale. Eppure le idee e il fondamentalismo che gli appartengono vanno perfino al di là dell'atteggiamento del più estremista iscritto al partito delle faccine col sole. E' perlomeno certo che le sue aspirazioni non si fermino alla poltrona di un parco naturale toscano e sta anche a noi il compito di sputtanarlo a intervalli regolari per evitare un giorno di ritrovarci simile calamità in piedistalli più importanti di quello attuale, che non merita a prescindere e dove risiede già da troppo tempo.

  9. Andatevi a leggere le fonti dell'informazione e lasciate perdere Repubblica:

     

    Istituto Oceanografico nazionale

    http://nodc.ogs.trieste.it/nodc/homepage

     

    Temperatura media annuale della colonna d'acqua in adriatico da 0 metri a -10metri negli ultimi 100 anni

    http://nodc.ogs.trieste.it/cocoon/data/div...00&layer=10

     

    Quello che vedo io è che contrariamente a tutte le previsioni l'acqua è più fredda verso venezia e si riscalda andando verso Alessandria d' Egitto nonostante la profondità abissale sia crescente da Venezia ad Alessandria. Eccovi la prova provata che gli ultimi dragaggi profondi del Canale di Suez fatti per per fare transitare le super petroliere provenienti dal Mar Rosso in Mediterraneo sono i diretti responsabili del gran travaso di acque calde dal Mar Rosso in Mediterraneo. Guardatevi i grafici: fino al 1967 l' influsso di acque tropicali era costante, poi è cessato fino agli anni '80 e poi ogni anno è andato sempre crescendo. Invece le attività umane di costa e l'influsso di acque dolci dei fiumi sembrano avere poco o nulla impatto rispetto alla cataratta d'acqua calda che ci arriva in coppa dall' Egitto. Basta guardare le cartine... :lol:

    Un'altra gran caxxata dei verdastri repubblicojones spu***nata scientificamente: se i repubblicojones se la devono prendere con qualcuno che vadano da Mubarak che poi te li serve lui... :lol:

     

    Se la temperatura è riferita ai primi 10 metri d'acqua è ovvio che sia più fredda verso l'adriatico che non nel sud del mediterraneo: i primi metri della colonna d'acqua sono fortemente legati alla T dell'atmosfera: per farla breve se c'è caldo d'estate l'acqua si scalda, semplice no?

    Ergo nessun mistero,

    non inventatevi misteri inesistenti.

    Andate a vedere la T dell'aria di alessandria e quella di trieste in estate e avrete risolto il mistero...come dire che in estate l'acqua superficiale è più calda che in inverno, stessa cosa!

    CIao

    ma l'hai letto il grafico?

    la media è annuale e nella legenda indica pure il periodo dei rilevamenti: 1° gennaio- 12 dicembre. Dagli almeno il tempo di magnà er panettone a casa.

     

  10. leggo commenti che fanno venire voglia di mandarvi affancubo, dettati da complicati pregiudizi e assoluta quanto certa mancanza d'esperienza con pesci del genere: sarebbe bene che molti di voi stiano zitti dopo aver dimostrato d'essere dei somari rosiconi buoni per salpe e polpi, e giusto quelli, che non tirano e non scappano.

  11. Concordo con chi si augura che Tozzi si spari in bocca con un revolver.

     

    Magari sarebbe un gesto nobile per sottrarre l'umanità alle sua sciatterie morali e intellettuali.

     

    Ma il problema delle carceri di massima sicurezza è particolare.

    Dal mio personalissimo punto di vista sono d'accordo con chi le vorrebbe ripristinare proprio per i reati di amfia e il 41 Bis.

    Niente è più sicuro di un supercarcere su un isola ben controllata.

     

    Dal punto di vista del lavoro, di sicuro un supercarcere come Pianosa o l'Asinara danno molte più risposte e sicurezze di occupazione di una AMP raffazzonata per far sparire una manciata di milioni di €.

     

    Quando l'Asinara era ancora la Cayenna italiana l'intera struttura distribuiva poco meno di un migliaio di stipendi fissi e sicuri per famiglie della zona.

    C'era un indotto impressionante relativo a forniture, a sorveglianza a mare con motovedette e personale.

     

    Oggi il Parco dell'Asinara rende un millesimo di prima e non ha nessuna speranza di sopravvivere autofinanziandosi.

     

    E' un conto alla rovescia che porterà inevitabilmente alla chiusura del serraglio ambientalista.

    Siccome noi pescatori in apnea siamo i cattivi esclusi da tutto, allora mi spiace per chi pensa al Parco come ad un volano economico e sociale, ma spero davvero che l'Isola ridiventi un cazzutissimo e superprotetto supercarcere.

    Così almeno non lo potrà godere nessuno.

     

    Perchè sarebbe bello parlare delle decine di servitù che ancora insistono sull'Isola, tenacemente e strenuamente rivendicate anche in Parlamento dai politici...perchè così ogni ministero avrebbe garantita una sua indiscreta presenza sull'isola e la scusa per trasformarla in un caravanserraglio estivo di ministri, puttane e nani e ballerine inclusi, che usano le strutture ancora in "quota ministeri vari" per abbandonarsi a baccanali degni dell'Impero romano.

     

    Chiedete a chi ha avuto a che fare con questi circhi ministeriali e ha visto certi squallidi personaggi.

    Ogni tanto, conoscendo bene certe persone, si ascoltano dei raccontini terrificanti e immorali.

    i baccanali...

    a Asinara non lo so, ma a Montecristo è tutto già visto e documentato, e testimoniato. Tanto da far pensare che l'istituzione di un parco simile all'epoca (1978, o giù di lì) abbia visto la luce essenzialmente per questo.

    Un territorio dello stato italiano espropriato al pubblico usufrutto per i piaceri privati della sua classe politica, aka Casta, dietro la maschera (accessoria, ma sacra) della salvaguardia ambientale.

  12. :angry: IL CARCERE NON SI FA PIU'!! :angry:

     

     

    Complimenti ai ministri che prima sparano

    e poi si tirano indietro e chi si proponeva,

    mettendosi le catene,

    ad esserne il primo

    ospite.

     

    Politica:CHE VERGOGNA!!!

     

    Di sicuro rimane il divieto di pesca perchè i pescasub

    emettono troppa

    ANIDRIDE CARBONICA!! :huh::angry:

    ma chi lo dice? se ne riparla giovedì in conferenza stato-regioni.

  13. tempi duri per i verdi, gli crolla il mondo addosso

    bene bene, male male, a leggere sembra che Pianosa sia la base dell'ecosistema mondiale

    bene per i pesci perchè i pescherecci gireranno alla larga, male per gli elbani che vedranno ridotte le entrate del turismo

    poi non capisco che danni farebbero i carcerati, stanno li nei quattro muri, mica avranno paura dei tunnel scavati col cucchiaio a deturpamento dell'isola :eek:

     

    questo Tozzi non lo conosco, ma come dice Iacchetti "a metterti in catene in un carcere, ma chi vuoi che ci faccia caso" :lol:

    hai centrato il problema, in fondo. Tozzi ha, come al solito, la coscienza più lurida de una fogna di calcutta: il solo status di colonia penale è, alla fine, l'unico sistema che garantisce nei SECOLI, volendo, la purezza di un'isola e l'INVIOLABILITA' delle sue acque, e lo dovrebbe sapere bene visto che le isole che hanno subito quest'esperienza sono senz'altro quelle che meglio si sono mantenute nei decenni e che lui ha in parte ereditato, dissipando simile capitale in iniziative cretine e inconcludenti.

    Per cui dimostra che a lui, della sincera salute e della preservazione dell'habitat, gliene fotte come a me del grande fratello: ed è facile capire perchè ci s'incazzi tanto.

    Io sinceramente preferisco un'isola che torni allo stato di colonia penale, piuttosto che 4 sassi lasciati andare in malora, sottraendoli al legittimo godimento del pueblo bue, come ha dimostrato di aver fatto la sua gestione da idioti. E non voglio manco parlare dell'asinara, dove la situazione è 100 volte peggio. In questo modo siamo ragionevolmente sicuri che ridiventi davvero un serbatoio per la fauna in grado, forse, di ricolonizzare in tempi non lunghi anche le coste limitrofe: con la gestione del parco, e sua in particolare, ce lo sognamo. E se a questo punto nessuno può metterci il culo, sfruttando l'isola per quello che è, in fondo una località balneare molto attraente, allora tanto vale che torni ad essere protetta veramente e che si sottragga al fondamentalismo di questo ciarlatano un territorio che sarebbe perso comunque, ma che così almeno dei ritorni li offre.

    Sotto il profilo della giustizia, poi, vista la linea dura del governo versus mafie e organizzazioni di tal livello, il ritorno alle isole non è per niente azzardato o biasimevole, considerando pure che di Pianosa si parlava fino a poco prima dell'estate come di un probabile sito nucleare da includere nel programma, e allora sì che la preservazione di fauna ed endemismi ce li saremmo giocati per parecchi anni.

    La delinquenza straniera e i nuovi carceri da costruire sono un discorso che in questo contesto non c'entra un ciufolo, quelli vanno rimpatriati subito come dice ciappuzzo e basta, di pianosa manco devono sentire la puzza.

  14. se non ricordo male,corre davvero il rischio di finirci a pianosa,ma non perchè si incatena da solo ma per le zozzerie e i soldi intascati illegittimamente quando era ministro...personalmente credo che si faccia prima e abbia più senso costruire un nuovo carcere da un altra parte che ristrutturare una struttura vecchia e non certo a norma,ancora più senso avrebbe prendere tutti gli stranieri chiusi nelle nostre carceri e portarli a casa loro,anche a spese dello stato:starebbero certamente peggio che da noi,ci costerebbe un decimo se non un centesimo,e libereremmo spazio per i delinquenti di casa nostra...

    ministro, chi?

  15. .....ma, incuranti della toppa testè presa con la calabria, a ri-eccoli all'attacco, stavolta col caso della nave maltese all'elba di quest'estate.

     

    $oldi, $oldi e$oldi: basta che se magna. E io pago.

     

    Bisognerà seguire gli sviluppi e non lasciarli seppellire nel dimenticatoio.

     

    Ritrovamento container in mare, Tozzi: «Intervenga il ministero»

     

    La Capitaneria di Livorno farà altre verifiche

     

    Claudio Passiatore

     

    LIVORNO. «Il ministero dell'ambiente deve intervenire subito, il Mediterraneo non è una pattumeria e servono altre verifiche a largo della costa elbana». Per denunciare il ritrovamento di un oggetto che alla lettura del sonar sembra a tutti gli effetti un container, il presidente del Parco nazionale dell'Arcipelago Mario Tozzi (nella foto) si rivolge direttamente al ministro dell'ambiente Stefania Prestigiacomo. «Creare allarmismi non serve a niente e a nessuno, come non è utile smentire con una conferenza stampa informazioni sulle quali invece ci devono essere delle indagini - ha spiegato Tozzi». A trovare l'oggetto a 120 metri di profondità, è stata la nave oceanica Alliance del Nurc (Nato Undersea Research Center), che proprio su richiesta del Parco, ha svolto una ricerca sottomarina nella zona a largo della costa tirrenica, davanti a San Vincenzo, dove lo scorso 9 luglio la nave battente bandiera tedesca "Thales" ha documentato uno scarico di materiali da parte della portacontainer maltese "Toscana". Partendo dalla segnalazione raccolta e divulgata da Legambiente, Tozzi ha chiesto al Nurc di mettere a disposizione le sue attrezzature scientifiche per aiutare l'eventuale ritrovamento dei container e permetterne l'identificazione del contenuto. La magistratura, a fine settembre, ha aperto un fascicolo mentre la Capitaneria di porto di Livorno, con la nave Scialoja, il 19 ottobre, ha avviato un'indagine parallela a quella dell'Alliance. Sulla vicenda, contattato dalla redazione di greenreport, il ministro dell'ambiente non ha voluto rilasciare dichiarazioni.

     

    Dalla sede della Guardia costiera nel porto Mediceo, intanto, questa mattina sono stati avviati i primi contatti con l'Alliance. I militari, prima di inviare la Scialoja sul luogo del ritrovamento, attendono ulteriori indicazioni sul presunto container. «Abbiamo chiesto all'Alliance maggiori dettagli per effettuare un sopralluogo - hanno spiegato dalla Capitaneria». Nessun commento invece sull'operazione del Parco. «Non possiamo esprimerci fino a quando non saremo in grado di fare una valutazione della tracce lasciate sul sonar». Ferma in banchina per alcuni giorni a causa di un guasto, la Scialoja è pronta a ripartire diretta nel tratto di costa tra l'Elba e San Vincenzo. Una volta accertata la presenza del container, hanno spiegato i militari, non escluso l'uso del Rov, il robot in grado di fare riprese sottomarine.

     

    In attesa dell'avvio dell'operazione, Tozzi chiede più risorse per i parchi. ARITANGHETE! <_>

    «Abbiamo dimostrato che il Parco dell'Arcipelago può agire anche per la tutela della qualità della vita degli abitanti del nostro territorio - ha spiegato Tozzi.

     

    NON HANNO DIMOSTRATO UNA BELLA CIPPA: LA SEGNALAZIONE GLI è ARRIVATA REGALATA DA UNA NAVE DI PASSAGGIO: ALTRIMENTI IL PARCO DORMIVA SONNI PROFONDISSIMI, DI 120 METRI ;)

     

    Le intenzioni del ministero dell'ambiente sono invece concentrate sul taglio delle risorse. Il nostro ente nel 2009 - prosegue Tozzi - ha subito una sforbiciata di 100 mila euro». (ma TROPPO POCHI!) . Sul fronte delle "navi dei veleni" che secondo il pentito di 'ndrangheta Francesco Fonti sarebbero state affondate nel Mediterraneo cariche di rifiuti, il presidente del Parco chiede un rapido intervento del ministero. «Ci sono circa 50 relitti nel nostro mare e dobbiamo andare a vedere se esistono dei rischi per il nostro ambiente. Se é non c'é niente è meglio per tutti ma in questo momento non ci possiamo accontentare di superficiali rassicurazioni - ha concluso Tozzi».

     

    Sulla stessa linea il responsabile nazionale ambiente del Pdci, Claudio Saroufim. «Il ministro dell'Ambiente si attivi immediatamente per fare piena luce sul container sospetto individuato a 120metri di profondità dalla nave del Nurc al largo dell'isola d'Elba e verificare se il contenuto dello stesso è di natura tossico-nociva - ha dichiarato Saroufim». Anche il consigliere regionale toscano del Pd, Erasmo D'Angelis, dopo aver elogiato il comportamento del presidente del Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano, Mario Tozzi, "che si è mosso tempestivamente" chiede di «fare luce sulla vicenda in fretta considerata anche la bassa profondità del rilevamento».

     

    fonte

  16. un bel buco nell'acqua, e manco tanto in senso metaforico, finora, le rivelazione scandalistiche di sto pentito.... la nave ingaggiata dal Ministero ora dirige verso le nuove coordinate dove "dovrebbe" trovarsi l'altra nave fantasma. Intanto, ogni giorno, 47.000 euro fanno ciao-ciao.

     

    [ 5 novembre 2009 ] Rifiuti e bonifiche

     

    Nave dei veleni: le precisazioni (e le foto) del Ministero dell'ambiente

     

    nave veleni

     

    Ministero dell'Ambiente

     

    ROMA. La nave "Mare Oceano" ha avviato, su incarico del Ministero dell'Ambiente e su indicazione della Procura della Repubblica di Lagonegro, indagini sui fondali antistanti la costa tirrenica della Basilicata, per verificare se esistano relitti sui fondali al largo di Palinuro e Maratea.

     

    Obiettivo della ricerca è accertare se esistano nelle zone indicate dalla magistratura inquirente, che ha fornito le precise coordinate dell'area in cui effettuare le ricerche, relitti contenenti rifiuti tossici, nocivi o radioattivi.

     

    Le ricerche in mare saranno avviate non appena le condizioni meteo marine consentiranno alla nave di operare. Per quanto concerne i costi delle indagini sottomarine, si sottolinea che per i giorni di inattività non si applicano le tariffe concordate fra il Ministero e agli armatori della nave.

     

     

     

    Relativamente alle notizie di stampa e apparse in questi giorni su alcune testate si precisa che gli accertamenti condotti dalla Mare Oceano, sotto la direzione del Reparto Ambientale Marino della Guardia Costiera delegato alle indagini dalla Procura Distrettuale antimafia di Catanzaro, hanno consentito di verificare con certezza due fatti.

     

    * 1) Il relitto ispezionato è lo stesso che nel settembre scorso è stato individuato e filmato. Peraltro le due navi che hanno svolto gli accertamenti si sono posizionate sulle identiche coordinate fornite dalla Procura di Paola e, quindi, dalla Dda di Catanzaro

    * 2) Il relitto ha caratteristiche diverse dalla nave Cunski e non contiene sostanze nocive o radioattive. Si tratta del piroscafo "Catania" affondata nel 1917 il cui nome è leggibile su una fiancata e sulla poppa del relitto.

     

    I materiali fotografici e filmati che provano incontrovertibilmente questi fatti sono in possesso dell'autorità giudiziaria che ne deciderà l'eventuale pubblicazione sulla base delle esigenze di indagine. Da parte del Ministero dell'Ambiente, in ogni caso, nulla osta a che tutti i documenti siano resi pubblici.

     

    La presunta differente localizzazione del luogo di affondamento della Catania che si evince da vecchi documenti è spiegabile con i diversi criteri e tecniche di localizzazione di oggi rispetto a 90 anni fa quando i margini di approssimazione erano molto superiori a quelli odierni.

     

    In merito poi alla posizione riportata sul sito "uboat.net"di 39°32'N e 015°42'E del piroscafo Catania (di cui non abbiamo elementi per valutare l'attendibilità delle fonti), essa è fortemente correlabile con la posizione in cui è stata rinvenuta (cioè 39° 28.5' N e 015°41.5' E) dalla Mare Oceano.

     

    Va peraltro sottolineato che nel 1917 un'imprecisione di 3 miglia nel posizionamento era inevitabile sia in relazione agli strumenti e alle modalità impiegate all'epoca per la navigazione stimata

    da sommergibile, sia alle possibili condizioni meteo al momento del siluramento.

     

    Inoltre, sempre sul sito "uboat.net", si fa riferimento alla posizione dell'attacco al Catania, non del suo affondamento che potrebbe essere avvenuto a distanza di tempo e, quindi, essere distante dal punto di avvenuto siluramento. Non è nemmeno chiarito se la posizione riportata dal sito sia del sommergibile o del piroscafo.

     

    Quanto alla differente lunghezza di alcuni metri fra le rilevazioni sul fondale ed i dati noti sul piroscafo affondato nel 1917, che è stata citata per mettere in dubbio il fatto che il relitto sia quello della "Catania", va precisato che la lunghezza di 95,8 metri

    riportata dal sito "Miramar Ship Index" al link: http://www.miramarshipindex.org.nz/ship/show/295005 è la LPP cioè "the distance from the forward perpendicular (FP) to the aft perpendicular (AP) che è ben altra cosa rispetto alla "length overall" (fuori tutto) che è l'unica apprezzabile dato l'assetto del relitto del Catania.

     

    Nella marina mercantile italiana e per le navi a scafo metallico, la FP e la AP passano rispettivamente per le intersezioni del piano

    di galleggiamento con la faccia interna o poppiera della ruota di prora e con la faccia interna o prodiera del dritto del timone. Quindi la "LPP" è notevolmente inferiore alla lunghezza "fuori fuori" a cui si riferiscono i rilievi del relitto.

     

    Inoltre, sul libro "Dictionary of disasters at sea during the age of steam, including sailing ships and ships of war lost in action,

    1824-1962" di Charles Hocking (1969) è riportata per il Catania una "length overall" di 333,1 piedi.

     

    Tale lunghezza trasformata in metri è di 101,5 che diventa perfettamente compatibile con i 103 metri ricavati dalla survey dimensionale di un relitto che è stato silurato, che si è lesionato in più parti e che giace da 90 anni su un fondale di quasi 500 metri.

    Inoltre gli accertamenti condotti nel raggio di un km dal relitto hanno consentito di verificare che non vi sono altri relitti nei pressi di quello ispezionato. E gli ulteriori esami alla ricerca di fonti di radioattività estesi per un raggio di circa 1,5 km, nonché i test di calibrazione della strumentazione di rilevazione di radioattività effettuati nel raggio di circa 4 km dal relitto stesso, inducono a ritenere che non vi siano in tale area altri relitti di grandi navi.

     

     

     

    Per quel che concerne infine le gomene che appaiono in alcune immagini del relitto riprese dalla Mare Oceano si ricorda che dai documenti ufficiali si evince che la nave "Copernaut Franca" che ha realizzato le indagini in settembre ha realizzato un campo boe d'ormeggio costituito con 3 corpi morti sul fondo marino e 3 boe galleggianti di superficie collegate con circa 1.200 metri di cima cadauna, di cui una recisa e abbandonata, ciò poiché la Copernaut stessa non risulta dotata di sistema di posizionamento dinamico (Dinamic Position), di cui è invece dotata la "Mare Oceano".

     

    Domani sul sito del Ministero dell'Ambiente, www.minambiente.it, saranno rese pubbliche, d'intesa con la Direzione Nazionale Antimafia e con la Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, tutte le immagini riprese dalla nave "Mare Oceano" nel corso degli accertamenti svolti sul fondale del tirreno a lago di Cetraro.

     

    Sarà così possibile visionare la totalità dei filmati a conferma della linea di piena trasparenza che ha animato l'operato del Ministero in questa vicenda.

    fonte

×
×
  • Crea Nuovo...