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Dario Lopes

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Risposte pubblicato da Dario Lopes

  1. Avevo letto ieri della morte di Alessandro Olschki, un signore nel senso più completo della parola... Visto che siamo su un sito di pescasub. per i più giovani dirò solo che è stato Campione italiano di pesca subacquea nel 1956 e nel 1959, si è classificato secondo nel 1955 e terzo nel 1957 e nel 1960... Per tutto il resto copio/incollo l'articolo uscito ieri su "La Nazione"... Riposi in pace.

     

    Firenze, 4 febbraio 2011 - «LA MORTE è un fatto della vita, esattamente come la nascita. E non vuole pompe». Con queste parole Alessandro Olschki, ‘editore di cultura’, commentò la scomparsa della sorella Marcella, dieci anni fa. Ieri è stato lui a dire addio a questo mondo: dopo una lunga malattia Alessandro Olschki se n’è andato. Serenamente, con la penna in mano e la voglia di continuare il lavoro di una vita, trascorsa in buona parte nell’oasi della sua dimora, nonché casa editrice, nella zona sud di Firenze, dove si era trasferito dall’Oltrarno. Un piccolo paradiso alberato e fiorito: villa Olschki, appunto. Figlio di padre ebreo e madre cattolica (Leo Samuele, suo nonno, era polacco), Alessandro Olschki aveva 86 anni: nel corso della sua lunga e intensa esistenza ha proseguito, come terza generazione, l’impegno della famiglia alla guida della Casa Editrice (a Firenze dal 1897), specializzata in saggistica, scienze umanistiche e sapere universale.

     

     

     

    FEDELE alla linea editoriale tracciata dalle precedenti generazioni, si è dedicato a stringere ulteriormente i legami dell’attività con le maggiori istituzioni culturali italiane e straniere. Parallelamente alla sua vita di editore, ha avuto modo di coltivare la passione per il mare nei suoi aspetti più ampi, fondando a Firenze il ‘Gruppo ricerche scientifiche e tecniche subacquee’, che ha presieduto per molti anni.

     

     

     

    Da uomo di cultura e di spessore Alessandro Olschki si è equamente diviso in due. «Ho speso metà della mia vita e del mio impegno nell’attività editoriale e l’altra metà in quella subacquea da quando ero poco più che ventenne, negli anni ’40 — amava raccontare —. A quell’epoca eravamo pochi e l’obiettivo era sempre agonistico; la caccia subacquea. Poi la passione si è trasformata in interesse naturalistico e, nel 1966, insieme ad altri appassionati, ho fondato il Gruppo fiorentino di ricerche scientifiche e tecniche subacquee».

     

     

     

    Con spedizioni in tutto il mondo: furono fra i primi a esplorare il Mar Rosso, ad esempio, «i primi italiani a immergerci nel continente di ghiaccio, nel mare antartico, 1972 — le sue parole, poco più di un anno fa —. Nella vita ho scritto molto, essendo affetto da ‘graforrea’. Ora, per esempio, ho in mente di scrivere un articolo sul rapporto fra Firenze e il mare, un rapporto strettissimo che nessuna altra città italiana dell’entroterra ha mai avuto». Oltre agli amati nipoti, Alessandro Olschki lascia i figli Costanza e Daniele e la moglie Lydia che hanno scelto di far celebrare - come il loro ‘Buby’ avrebbe voluto - le esequie in forma strettamente privata.

     

    Letizia Cini

     

     

  2. Proprio dire , che e' un periodo ( 3 mesi e record assoluto ) che proprio di andare a pesca non ho proprio voglia.

    Mmmmm, la vedo dura !!

    Stavo riprendendo 2 settimane fa' , tutto perfetto e poi per un motivo serio non sono potuto andare .

    La voglia diminuisce , la vedo dura !!

    Anzi , non c'e' n'e' proprio .......

     

     

    :P :P

     

    Che brutta cosa la vecchiaia... :P:P:D

  3. Un diario vero e proprio di tutto un anno non l'avevo mai tenuto, un paio di volte li avevo cominciati ma poi li ho lasciati a metà... Bisogna dire che ho fatto tante uscite in mare perchè ho avuto il tempo di farle, normalmente faccio forse la metà delle pescate, per quanto riguarda le specie catturate 35 sono tante, ma dipende dal fatto che qui giù da noi c'è più varietà di specie e poi a me piace pescare in ambienti diversi... Quest'anno la vedo già più dura, ma grazie al nostro entusiasmo giovanile sono certo che ci rifaremo :D ...

  4. Ciao belli, nei ritagli di tempo ho messo insieme in video una personalissima classifica dei colpi più belli del 2010, dico personalissima perchè li ho ordinati non per la dimensione della preda ma per il piacere che mi ha dato quel singolo pesce (per il tiro, per l'azione di pesca, per il valore culinario e via discorrendo...). Visto che nella prima Top Ten rimanevano fuori alcuni bei pesci ne ho fatta un'altra comprendente alcune prede "minori" ma ugualmente belle da vedere e soprattutto da mangiare, per un totale di 20 specie diverse di pesci... Questi i links:

     

     

     

    Nel frattempo ho dato un'occhiata al diario delle uscite in mare dello scorso anno (non sono mai stato un maniaco di queste statistiche, ma finalmente sono riuscito a segnarmi tutte, ma proprio tutte le pescate comprensive di dati meteo, pesci presi e visti e tutta una serie di informazioni utili) e il bilancio è il seguente: 141 pescate per un totale di 438 pesci catturati (una media di 3,1 pesci per pescata) di 35 specie diverse. La cosa che mi fa particolarmente piacere è che lo scorso anno non ho mai cappottato e anche se un paio di volte è stato un polpo o una salpa a salvare l'onore questa è una cosa che a 50 anni non può che tirarmi su il morale :D ...

    Quello che mi farebbe piacere è sapere da quelli che vivono sul mare, e quindi ci vanno con una certa frequenza, e che hanno l'abitudine di segnarsi le uscite quante volte sono stati a pesca nel 2010, tanto per farmi un'idea delle nostre comuni abitudini... Questo naturalmente perchè non ho niente di meglio da fare per passare il tempo :D , è quasi inutile andare in mare, da queste parti non gira una mazza, mi sa tanto che a breve mi toccherà fare qualche decina di miglia per vedere qualche pesce decente :smoke: ... Questa è la situazione di oggi, un deserto... A dopo! :bye:

     

     

     

  5. Vacca boia che scalogna! So che sei una vecchia volpe, ma non so se potrebbe imputarsi all'usura provocata dal meccanismo di sgancio. In quel cesso dell'Omer XXV che ho segatoa corto da tana mi succedeva anche con il monofilo da 160. Ho rimediato definitivamente chiudendo lo sleeve al secondo foro dell'asta. Piuttosto che cosa sono i manicotti di cui parla Corrado? Di che marca sono?

     

    Nei fucili a testata aperta ed elastico circolare metto spesso il monofilo nel secondo foro, ma il mio amato vecchio catorcio che uso quasi sempre ha la testata chiusa e molto stretta el il nylon nel secondo foro unito allo spessore dell'asta crea molto attrito al passaggio della stessa nella testata, quindi sono costretto a metterlo nel foro terminale... Il foro l'ho limato il più possibile, ma mi consuma sempre il monofilo quando è di sezione più sottile, ora sono tornato a fili più robusti, vedremo... Certo che se dovessi perdere un pesce grosso per colpa di questo problema le mie bestemmie le potrai sentire tranquillamente da Bologna :D:D:bye:

  6. Belli miei, stavolta il video del weekend (che posto solo oggi perchè ieri Youtube non ne voleva sapere di caricarlo) è un film drammatico, non sempre le storie hanno un lieto fine... La giornata era cominciata male, con le meduse che aumentano di giorno in giorno, ed è finita peggio, con la perdita di una bella palamita a causa della rottura del monofilo all'altezza del foro dell'asta... Da qualche mese uso un monofilo da 120 doppia forza, una cosa che sulla carta dovrebbe resistere ad un notevole carico di rottura (è un costoso terminale da tonni) ma che è molto morbido e delicato al taglio, a quanto pare il buco della mia asta o il meccanismo d'aggancio sono particolarmente taglienti e nonostante cambi il filo ogni settimana (oltre ad aver limato il buco) continua a consumarsi sempre, e stavolta è successo il fattaccio, grazie a Nettuno si trattava solo di una palamita e non di un pescione se no le bestemmie sarebbero state infinitamente di più... Per fortuna quel monofilo ora l'ho finito e sono tornato al mio vecchio e resistentissimo 160... Il video mostra tutto, molto bella la reazione della mangianza al passaggio delle palamite... Domani vado a vedere se sono ancora lì, intanto buon weekend e buona visione! :bye:

     

     

     

     

     

  7. Belli miei, ho trovato altre vecchie foto della prova di Coppa Europa disputata ad Ustica nel 1982, dov'ero andato come inviato di un giornale del settore, come al solito le metterò nell'album apposito che ho su Facebook, ma in anteprima ve le faccio godere qui sul Forum... P.S. Io questi miti li ho visti pescare, porcaputtana... :D:D

     

    Squadra italiana (Bacci, Toschi, Molteni), la chicca è il mitico Marò che chiacchiera con loro...

     

     

     

    Squadra francese, Esclapez e soci...

     

     

     

    Squadra spagnola, Amengual e soci...

     

     

     

    Antonio Toschi

     

     

     

    Titou Esclapez

     

     

     

    Pepe Amengual

     

     

     

    Adesso non ho tempo per continuare, ci sarebbero un paio di foto di pescatori e carnieri, vedrò di metterle un'altra volta, se no potete vederle su Facebook... :bye:

     

     

  8. :clapping: :clapping: :clapping: bravo a che distanza era la spigola e che cosa é quella cosa gialla attacata al monofilo?

     

    La spigola era a... boh! :D , e chi ha visto niente, non doveva essere vicina, a giudicare dalle riprese è rimasta alla fine del monofilo appena prima dell'asta. La "cosa" gialla è l'elastico che ferma l'aletta dell'asta...

  9. Belli miei, stamattina finalmente il mare si è dato una mossa, dopo 23 giorni di calma piatta era anche l'ora, mai visto un Gennaio così calmo e soleggiato... Naturalmente per tutto questo tempo io ho scalpitato pensando alle spigole, da queste parti se il mare non si muove un po' non si vede una coda, e appena ho sentito il rumore della risacca mi sono precipitato... Le condizioni erano perfette, non mancava nulla tranne... le spigole! Sono stato tre ore in acqua a collezionare agguati ed aspetti ma di regine nemmeno l'ombra, in verità neanche d'altri pesci, l'inverno è da qualche tempo periodo di vacche magre, per fortuna a Marzo cambia tutto ed il mare si ripopola decisamente... Alla fine, quando avevo già rottamato le speranze, come per miracolo nel torbido si è materializzata una spigolotta sicuramente non indimenticabile in quanto a dimensioni ma che rappresenta la prima reginella del 2011... Nel frattempo avevo preso anche un sarago, il puntualissimo video del weekend racconta tutto, i due colpi sono certamente da apprezzare... A dopo :bye:

     

     

     

     

  10. :clapping::clapping: bello...bello...bello.

    la cara vecchia pesca da minatori !

    Ne ho una a vulcano alla stessa profondita' (..forse qualcosina meno) che da anni ogni tanto...fa lo stesso scherzetto!

    Sara' un onore :D fartela vedere quando ci ribecchiamo....al nostro amico comune l'ho fatta vedere mille volte...ma regolarmente se la perde :frustry:

    ciaoooo

    Farai bene a farla vedere a me, farò delle trivellazioni... Intanto il nostro amico ieri zitto zitto ha beccato un corvo da 2 chili e 200, il ragazzo migliora :D:bye:

  11. Mitiko, ma eri in acqua col desaparecido ferlazzo!

     

    Yes, per i comuni mortali è desaparecido ma a me, novella Bernadette di Lourdes, appare regolarmente circa una volta a settimana in giro per isole nei nostri appuntamenti di pesca... Ti allego una foto del Ferlazzo in una delle sue più recenti apparizioni, il fumetto sopra l'immagine dice: "Ma 'sta minkia di Marlboro non ne vuole sapere di accendere..." :laughing::laughing:

     

  12. :smoke:

    Bella cernia!!

    Ma la dedica non te la perdonerò...... :clapping::laughing:

    Hai preferito non averci tra i piedi:

    PONCIPONCIPOPOPO......... :laughing::laughing::laughing:

     

    Pirla, intanto tu non sei compreso nella dedica, quella è riservata "a chi lo sa" :smoke: , a te dedico solo quello che faccio a letto... Quando organizzerò un'andata più lunga e meglio organizzata sarai con me, ieri è stata una cosa improvvisata di mezza giornata, sono andato solo per vedere se quel testadicazzo del muratore m'aveva finito il lavoro, la pescata è stata una cosa in più... S.F. sempre

  13. Belli miei, il mio primo tuffo eoliano da cinquantenne devo proprio dire che è stato più che positivo :D , potrei sintetizzare il tutto dicendo: il tempo passa, le tane buone restano... La cronaca è presto fatta, ieri pomeriggio sono saltato su un aliscafo in compagnia dell'amico (di merende, ma soprattutto di aperitivi...) William e sono volato sull'isola, ieri sera mega-cena a base di suino nero dei Nebrodi, vino e grappa con altri gaudenti amici, stamattina solita sveglia all'alba per fare quattro tuffi... Il problema è stato che nelle prime tre ore, passate a pescare nei posti "giusti" dove il pesce l'avremmo dovuto trovare di sicuro, il fucile è rimasto sempre carico, alle quote più profonde non girava una beneamata mazza, ma proprio nulla... Scossi dal timore di un inatteso cappotto, indegno delle acque che stavamo solcando, abbiamo ad un certo momento deciso di andarcene a terra, in pochissima acqua, alla ricerca di qualche pesce bianco, ma anche lì la situazione era la stessa, zero di zero... Colto da improvvisa ispirazione sono andato a guardare una tana in cui anni addietro ho catturato diverse cernie, nonostante l'irrisoria profondità e le dimensioni ridotte della tana ci ho preso pesci anche più grandi di quello di oggi, ed ho trovato dentro una bella sorpresa, un po' inattesa visto che siamo nel 2011 e pesci di questa mole non si trovano tutti i giorni in 5 metri d'acqua... L'ho sparata al volo mentre si spostava e si è andata ad incastrare malamente, per fortuna si è affacciata da un buco più piccolo e l'ho risparata in testa col fucile corto fulminandola, però da quello non riusciva a venire fuori ed ho dovuto lavorare per oltre un'ora per riuscire a rigirarla (un casino con le due aste che ostacolavano ogni manovra) e tirarla fuori... Per fortuna il tutto è avvenuto in poca acqua ed alla fine è stato anche divertente rispolverare le vecchie abitudini da tanaiolo... Il video purtroppo non è dei più chiari visto l'argomento speleologico, ma spero renda l'idea... A dopo! :bye:

    P.S. Dedicato ad un uomo con l'influenza, ad un altro che l'ha aspettato e ad un terzo che non ci sarebbe stato comunque... :D

     

     

     

     

  14. Caro Stefano, mi sa tanto che ti verrò a trovare :D , la mia unica cattura di sarago faraone è avvenuta tanti anni fa nell'agrigentino, in una zona dove questi pesci erano molto comuni ma di dimensioni non eccezionali, io ho preso il più grosso che ho visto (all'aspetto col medisten...) ed era un pesce di poco meno di un chilo... Il tuo racconto mi ha fatto tornare la voglia di faraone, prima di morire di vecchiaia vorrei esaudirla :D, :bye:

  15. Ciao belli, riprendiamo la vecchia abitudine del film del weekend :D ... Quello di oggi non è proprio il massimo per quanto riguarda le prede, come ho detto lo sto postando più che altro per non interrompere una sana abitudine giusto nel primo weekend dell'anno, ma mi sono divertito, il video è carino ed è questo quello che conta... Stamattina appuntamento con l'amico (di merende) Antonio (Ristuccia), la mia non nascosta speranza è quella di beccare la prima spigola dell'anno, ma il tempo quasi estivo ed il mare piatto e cristallino non sono proprio le condizioni ideali, se non passa quest'alta pressione altro che spigole, l'unica cosa che si può prendere è il sole... Trovare un posto in cui buttarsi è un'impresa, già di buonora ci sono palloni segnasub ovunque, le condizioni ottime del tempo hanno fatto risvegliare la voglia di pescare a mezza Sicilia, alla fine scegliamo un angolo libero senza infamia e senza lode, in cui in altri tempi ho fatto bei carnieri ma che negli ultimi anni non è più stato all'altezza del passato... Con un po' di visibilità in meno ed un po' di risacca in più forse qualche pesce nobile si sarebbe visto, ma quando ho realizzato che non era giornata ho dedicato la mia attenzione ai pochi cefali che giravano, e tutto sommato mi è andata bene... La parte più divertente della pescata è stata senz'altro la sfida all'ultima padella tra me e Antonio con una gallinella che non ne voleva sapere di farsi infilzare, è incredibile come alle volte sparare un pesce fermo sia più complicato che spararne uno che corre... Buona visione e alla prossima!

     

     

     

     

     

     

     

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