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apnea

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Risposte pubblicato da apnea

  1. Le pinne sono le Gara Professional

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    Ho acquistato la pinne senza nemmeno provarle, ho solo verificato la scarpetta con una soletta in duro neoprene che uso sulle Gara 3000 senza i calzari; la soletta risulta solo più corta in punta ma il resto è come nelle 3000.A casa la sorpresa di cui le foto.Il sig. Franco, dello storico negozio di Via Arte della Lana a Napoli, mi ha immediatamente sostituito le pinne che presentano, come si vede, un piccolo ma importante problema; piccolo perché piccolo, importante perché la pronunciata presa del bordo scarpa invita proprio a forzare la calzata mettendo a dura prova il piccolo difetto. L’incredulità suscitata dal piccolo problema è rimasta perché, come si vede nelle foto che seguono, anche le pinne in sostituzione presentano, in maniera meno pronunciata, lo stesso difetto.

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    L’incredulità è diventata meraviglia quando abbiamo confrontato la scarpetta delle Gara Professional con quella della quasi sorella Reaction Pro; nelle prime spessori troppo differenziati e minimo proprio in corrispondenza della zona del piccolo difetto, nelle seconde la scarpetta è più convincente, uniforme e al tatto ricorda molto quella della gara 3000.

     

    Domanda:

    devo tenermi le pinne e usarle con attenzione, un poco come quando apro quel cassetto di casa la cui maniglia io so posso ritrovarmela tra le dita, o si tratta di una modesta partita difettosa consegnata al negozio? Non andrò in giro a controllare pinne!!

     

    Nel mio piccolo sono un grande ammiratore di alcuni vostri prodotti, in particolare delle pinne apprezzo molto la scelta della pala fissa e di misure diverse, di dedicare molto alla progettazione e alla ricerca di materiali diversi dal carbonio, (......fino a quando?......).Molti produttori non investono una lira, pardon euro, per la ricerca, comprano carbonio prepreg a buon mercato realizzano pinne non per pinneggiare ma per pedalare e planare come si vede in molti video. Le Gara Professional sono una svolta e matureranno; ci sono particolari molto curiosi come i longheroni, mi pare, non più così portanti, dettagli come questo

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    ma a che serve? forse blocca la pala nello stampo per la scarpetta, oppure, aumenta il numero di Reynolds per il flusso locale? vorrei saperlo se possibile! ancora, la scarpetta che si incunea nella pala e in questo modo, mi sembra, permette una maggiore flessione trasversale di quest’ultima; e altro ancora. Certo i materiali mi pare sono tornati ad essere due (uno per la gomma in due colori e uno per la pala) e non tre come nelle gara 3000; questo mi fa pensare che si realizzano stampi più affidabili. MA ALLORA PERCHE’ QUESTO TALLONE?

    Mi rendo conto che il mercato cambia e bisogna lavorare molto anche per competere con certi recenti prodotti più adatti a travestimenti di Carnevale che ad andar per mare. Ma questo è un altro problema. Ci vorrebbe una crescita più vera, autentica del mercato per far conoscere meglio cosa ci lega al mare. Si è portato il carbonio nei fucili perché non dovevano flettere e oggi quasi tutti hanno testate australiane, dovevano essere leggeri come piume e indistruttibili, poi si scopre che anche il carbonio deve essere pesante e voluminoso. I costruttori farebbero bene a guardare cosa per esempio è successo nel tennis; il carbonio è rimasto ma la base, gli utenti, è quasi scomparsa. Chiedo scusa per le divagazioni, tra l’altro non ce l’ho con il carbonio, ma oggi sembra quasi che senza tecnologia spinta il mare non si possa nemmeno ammirare. Si fanno troppe dissertazione (come la mia!) per alette su alette giù, pancia si pancia no, poi, quelli bravi e allenati prendono tutti i pesci che vogliono anche con telecamere più o meno aggrappate ai fucili. Si guardi Mazzarri nel video “ricomincio da tre 1992 II° parte”come tratta l’asta del suo arbalete; chissà quanti pesci hanno conosciuto quell’asta sbilenca!

    Scusate, mi sono lasciato un poco andare.

     

    Tornando alle pinne, sono molto ansioso di provarle, ma, fatemi sapere!

     

    cordialmente francesco

     

  2. Vorrei cortesemente sapere se, oltre naturalmente allo spessore, ci sono differenze tra il modello 5 e 7 mm.

    In particolare vedo delle differenze tra i pantaloni che si vedono sul sito CRESSI e la foto del servizio della rivista Pesca in Apnea:

    post-47-1234346529_thumb.jpg

     

    post-47-1234346558_thumb.jpg

     

    ringrazio anticipatamente francesco

     

     

    ps sinceri, ma veramente sinceri complimenti alla Vs Sirenetta

     

    post-47-1234346795_thumb.jpg

     

  3. La muta è entrata tre volte in piscina e una in mare, è praticamente nuova.

     

    Preferirei una consegna diretta anche per costatarne le perfette condizioni.

     

    Il prezzo è di 100 € compresa la spedizione.

     

    posso inviare altre foto di ogni dettaglio.dimenticavo, taglia IV

     

    francesco

     

     

    http://img246.imageshack.us/my.php?image=p1000472bqx8.jpg

     

    http://img201.imageshack.us/my.php?image=p1000473dnu6.jpg

  4. La 5 mm è entrata una volte in piscina e una in mare

    La 7 mm è entrata tre volte in piscina e una in mare

     

    Le mute sono veramente nuove, e purtroppo le vendo solo per un problema di ... kili di troppo!

    Preferirei una consegna diretta anche per costatarne le perfette condizioni.

     

    Il prezzo per entrambe è di 240 €

    Le vendo singolarmente a 130 € ma solo se trovo per entrambe chi compra.

     

    posso inviare via mail altre foto di ogni dettaglio.

     

    francesco

     

    http://img515.imageshack.us/my.php?image=p1000466ail1.jpg

     

    http://img246.imageshack.us/my.php?image=p1000472bqx8.jpg

     

    http://img244.imageshack.us/my.php?image=p1000467cpj4.jpg

     

    http://img201.imageshack.us/my.php?image=p1000473dnu6.jpg

     

     

     

  5. .....come un sasso nello stagno, riporto fedelmente dal n° 37 2002 del settimanale Sette

    del Corriere della Sera.

     

    (lettere di due lettori)

     

    HO UN DUBBIO: UN "VERDE" PUO' FARE LE VACANZE ANDANDO A PESCA?

    Leggo su Sette (n°31) che Ermate Realacci, presidente di Legambiente, si dedica gioiosamente alla pesca subacquea. Luca Casarini, leader no-global, al G8 sorseggiava una nota bevanda americana. Io, da destrorso ambientalista ed emi-global, mi astengo da entrambe le attività. (segue firma del lettore)

     

    E così Realacci ha passato le vacanze praticando pesca subacquea.Spero che si tratti di un errore di trascrizione, perchè non riesco a concepire che un amante della natura si diverta uccidendo degli esseri viventi.Se non ci sarà una smentita non appoggerò più le iniziative di Legambiente. Non mi sento rappresentato da chi si diverte uccidendo. (firma di altro lettore)

     

     

    Risponde ERMETE REALACCI:

    Nessun errore di stampa.Da anni affitto in agosto , con altri amici, una casa in Sardegna. Mi piace fare pesca subacquea, in apnea ovviamente, mi piace mangiare e cucinare con gli amici il pesce che pesco. Rispetto altri punti di vista. E' possibile che tra cinquant'anni non sia considerato degno dell'umanità mangiare carne o pesce. E' possibile.Per ora , da ambientalista, quello che trovo veramente inaccettabile é la non-vita cui sono costretti gli animali in tanti allevamenti industriali, che producono spesso, oltre a sofferenze, anche rischi per la salute, vedi la mucca pazza, e una cattiva qualità dell'alimentazione.C'e però una ragione in più: diffido dall'idea che l'ambientalismo come altri movimenti che vogliono cambiare, in meglio, la vita degli uomini e il mondo possano essere ridotti alla somma delle posizioni più estreme, dei precetti più rigidi.Finirebbero così per assomigliare alla parodia che talvolta ne fanno gli avversari. Sarebbero chiusi e tristi. Per questo , volendo criticare Casarini, non mi appellerei al fatto che sorseggia una Coca cola.

     

    che dire, se non lo si è già fatto, si poteva/rebbe invitare Legambiente al convegno di Rieti........

     

    francesco d'agnello

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