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gabsub

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Risposte pubblicato da gabsub

  1. Sto pensando di trascorrere diversi mesi l'anno in Sardegna e ovviamente dedicarmi alla pesca; ringrazio tutti quelli che mi potranno dare un consiglio sulla località dove comprare o affittare una casa.

     

    grazie

     

    nonno

     

     

    non per "raffreddare" gli entusiasmi ma bisogna vedere se Nonno viene in Sardegna "esclusivamente" per pescare e rilassarsi o magari per lavorare e poi trascorrere qualche ora a pesca perchè in alcune zone della Sardegna levato il mare poco altro di interessante rimane; vivere in inverno in piccoli paesini dove alle 8 di sera non c'è più manco un cane in giro ma sopratutto in caso di necessità non c'è manco uno straccio di servizio può essere l'ideale per chi cerca la tranquillità ma se uno è abituato ad altri ritmi dopo un pò ti viene la pazzia stile Shining :laughing:

     

    Quindi a parer mio ti consiglierei di non spostarti troppo da Cagliari e dalle altre città se devi prendere casa tanto poi ti puoi spostare dove vuoi come facciamo tutti in Sardegna

     

    poi se uno viene qualche giorno in vacanza il discorso cambia totalmente

    Caro Fabbietto, le tue considerazioni sono giuste ma io penso che spesso la gente nelle grandi città, soprattutto le persone anziane, (perché non voglio parlare dei giovani) siano più isolate di quelle che vivono nel piccolo paesino. (Isolate dalla vita sociale e sempre più spesso abbandonate dalla famiglia)

    Oltre alla pesca, che rappresenta la mia grande passione di sempre, coltivo anche molti altri interessi come la lettura, la pittura la musica ecc.

    Devo poi anche dirti che della Sardegna mi sono sempre piaciute le persone, per il rispetto, l'educazione e il valore dell'amicizia.

    Questo soprattutto nei piccoli paesi dove la gente vive più serenamente.

    Credo che la pazzia stile Shining sia più facile che venga a chi è costretto a vivere a Roma.

     

    saluti nonno

     

     

    Da sardo all'estero :D dico PAROLE SANTE

     

     

  2. Sto pensando di trascorrere diversi mesi l'anno in Sardegna e ovviamente dedicarmi alla pesca; ringrazio tutti quelli che mi potranno dare un consiglio sulla località dove comprare o affittare una casa.

     

    grazie

     

    nonno

     

     

    Se ti interessa Cala Liberotto Orosei , ne ho una da affittare !! :P

    Se non ti interessa vita notturna :D

     

     

    la prendo io,poi pero' nel contratto mettiamo anche che mi porti a pescare tutte le volte che voglio,ovviamente in gommone e nei posti segreti,poco fondi e dove ci sta' un sacco di pesce ok?

     

     

    Ok affare fatto,ma dipende quanto sei disposto a pagare per alloggio , gommone , pesci , escort :D:lol::oops:

    sai in Sardegna siamo famosi !!! :smoke:

     

     

    La escort Antò la metto io ....ford però a metano ;)

     

     

  3. Domanda da 'gnorante: quelli spagnoli sono atleti professionisti, o dilettanti...come noi?

    Ricordo che in un'intervista, Amengual raccontò che, nonostante il lavoro che svolgeva allora (forse elettricista...prima di avere la "tienda"), veniva pagato (dallo Stato? non ricordo, dovrei dare na spolverata ai miei preziosi videodocumenti :D ) per assentarsi dal lavoro ed andare ad allenarsi in mare...

    Funziona ancora così, in Spagna?

     

    Credo che nell'intervista a Carbonell durante l'ultimo Eudishow, lui dica qualcosa in proposito, del tipo: se non ci sono sponsor non mi posso allenare propeio a conferma di quello che sostieni tu!

    Anche Gospic è un pofessionsta...giusto?

    Dipende cosa si intende per professionista.

    Sicuramente Gospic pesca tutto l'anno.

    Carbonell (guardate l'intervista prima della gara) dichiara che lui d'inverno non va a mare.

    Kerejeta fa lo stesso lavoro di De Silvestri e Barteloni: il vigile del fuoco ma si organizza per prendersi lunghi periodi di ferie e girare il mondo a pescare.

    Marinov, se non vado errato, realizza mute in Croazia.

    Ho dato un'occhiata alle info reperibili sul web, sempre per quanto riguarda Amengual...

    Da Wikipedia: Electricista de su profesión, como su padre, la fama y los éxitos que obtuvo le permitieron que su empresa le permitiera entrenar y prácticar su deporte para convertirse en uno de los mejores del mundo.

    Dunque (ora ricordo) era la società per cui lavorava come elettricista, a permettergli di allenarsi 4-5 volte alla settimana, pagandogli i giorni d'allenamento come normali giorni lavorativi.

    Sempre di Amengual (ma non solo), è la convinzione che per primeggiare a livello internazionale, un atleta debba potersi allenare quanto si allenava lui, ossia almeno 4-5 volte alla settimana.

    Tuttavia, senza nessun tornaconto economico, chi può allenarsi così tanto?

    In un'altra videointervista (questa di pochissimi anni fa), March sosteneva che gli iberici, oggi, possono contare su importanti aiuti economici degli sponsor...

    Ho l'impressione, quindi, che alle gare internazionali si confrontino persone praticamente pagate per pescare (come gli spagnoli), con altre che invece pescano per passione nel tempo libero (come noi italiani).

    Per tale ragione ritengo che tutto ciò che noi (anche a livello di gruppo) riusciamo a fare meglio di loro, sia da considerare come un risultato veramente straordinario.

     

     

    Non nascondiamoci dietro un dito , il pesce che prendono andando 4\5 volte a settimana a pesca qualche fine fa.....Gospic è un pescatore professionista nel senso che vende il pesce , non so se la cressi gli riconosce un piccolo aiuto economico magari come collaudatore ..Carbonell mi risulta rappresentate della beuchat poi non so se è un pro forma e lo pagano solo come uomo immagine , Adesso pesca dalla primavera all'autunno , ma quanto mare si è fatto per arrivare dov'è ,.Per quanto riguarda la federazione spagnola sponosrizza lunghi stage sui campi gara non penso paghi degli stipendi durante l'anno . Insomma per farla breve il nostro sport richiede sacrifici enormi e una grande dedizione per essere competittivi ai massimi livelli e se vogliamo anche delle condizioni di vita particolari , io penso che vivere a Maiorca non sia come stare a Milano a parità di passione ...di costi vita , oppure avere la fortuna di avere un lavoro stagione che t'impegna per qualòche mese all'anno lasciandoti poi tutto il resto del tempo per allenarsi , il campione in sport minori come il nostro è un mix di passione , sacrifici e circostanze favorevoli che ti permette di crescere più degli altri .

     

    "Carbonell mi risulta rappresentate della beuchat poi non so se è un pro forma e lo pagano solo come uomo immagine , Adesso pesca dalla primavera all'autunno , ma quanto mare si è fatto per arrivare dov'è"

     

    Ricordo un suo video intitolato "la pesca de invierno", ed in cui macinava saraghi assieme allo zio, quindi diciamo che se in inverno non pesca, ciò avviene da poco tempo a sta parte...

    Anche Carbonell, dunque, fino a poco tempo fa era uno che in mare ci andava 4-5 volte alla settimana e per tutto l'anno.

    Mi sa che a proposito dell'allenamento necessario per eccellere, zio Josè aveva ragione...

     

    Per arrivare dov'è d'inverno in mare c'è andato , e quanto c'è andato , so che gli piace cacciare anche in terra , d'inverno andrà a cinghiali , con l'età preferirà preservarsi le ossa con lunghe camminate nei boschi :P

  4. A me il mondiale ha comunque entusiasmato anche se non abbiamo vinto.

    E' vero che siamo stati grandi nel passato ma, se pensiamo agli ultimi sconfortanti risultati dobbiamo dire ottimo mondiale, e quindi è da qui che dobbiamo ripartire.

    Come per altri sport, vedi il mondiale di calcio del Brasile...., bisogna analizzare più il presente che il passato, per far bene in futuro.

    Per quanto riguarda i regolamenti anch'io ritengo che l'attuale formula "italiana" non aiuti i nostri atleti nelle gare internazionali.

    Anche se, come dice Alessio Parisi, i nostri campionati si preparano con il gommone, tale preparazione è finalizzata ad una gara a nuoto e, quindi, differente da una eventuale gara con gli spostamenti come si faceva una volta.

    In passato si cercava a largo raggio cercando di individuare piccole zone sconosciute a chiunque, che potessero fare la differenza. Si investiva molto tempo su pochi punti eccellenti anche molto distanti tra loro e magari su distese di posidonia e fango, o profondi, dove nessuno andava a cercare. Mentre oggi è impensabile ciò perchè sarebbero difficili da raggiungere con il rischio di perdere tanto tempo e magari di trovarli vuoti. Tanto vale buttarsi su pezzettini di grotto, a quote medio basse, dove pescare tutto il giorno anche se nella mischia.

    Anche per questo i carnieri molto spesso sono meno entusiasmanti.

    Questa è preparazione da selettiva e non da campionato del mondo.

    Complimenti alla nostra squadra!

     

    Sottoscrivo :P

  5. La cernia nelle gare scordatevela!

    Quello di cui, da appassionati e tifosi, non ci si rende conto è che il rischio di fare la fine dalla Francia non è così remoto!

    La cernia è l'ultimo dei problemi, tanto anche prima erano in pochi a prenderle con frequenza. Ci si può anche rinunciare, ma altre cose è difficile digerirle e farsi piacere queste gare. Se ne faccia almeno un discorso di sicurezza che con la FAN è drasticamente calata.

     

    :bye:

     

     

    Guarda davide la cernia è solo un sintomo dell'autocastrazione che ci siamo dati , in puglia , o nel lazio è vero che è difficile trovare cernie grosse sui soliti campi , quindi la cosa può anche non notarsi , su campi magari come Marsala elimini un elemento tecnico importante che pùò far la differenza tra un buon pescatore e un campione e per quanto mi riguarda appiattisci il risultato , e alla fine come detto prima chi attacca in mala fede non viene di certo fermato o calmato da questo divieto . Poi la fan è un altro problema ancora , va bene nelle selttive primo gradino dell'agonismo , semplicemente pe motivi economici cono organizzazioni all'altezza della situazione , nelle gare più importanti non ne capisco davvero il senso da qualunque lato la si guardi.

  6. Domanda da 'gnorante: quelli spagnoli sono atleti professionisti, o dilettanti...come noi?

    Ricordo che in un'intervista, Amengual raccontò che, nonostante il lavoro che svolgeva allora (forse elettricista...prima di avere la "tienda"), veniva pagato (dallo Stato? non ricordo, dovrei dare na spolverata ai miei preziosi videodocumenti :D ) per assentarsi dal lavoro ed andare ad allenarsi in mare...

    Funziona ancora così, in Spagna?

     

    Credo che nell'intervista a Carbonell durante l'ultimo Eudishow, lui dica qualcosa in proposito, del tipo: se non ci sono sponsor non mi posso allenare propeio a conferma di quello che sostieni tu!

    Anche Gospic è un pofessionsta...giusto?

    Dipende cosa si intende per professionista.

    Sicuramente Gospic pesca tutto l'anno.

    Carbonell (guardate l'intervista prima della gara) dichiara che lui d'inverno non va a mare.

    Kerejeta fa lo stesso lavoro di De Silvestri e Barteloni: il vigile del fuoco ma si organizza per prendersi lunghi periodi di ferie e girare il mondo a pescare.

    Marinov, se non vado errato, realizza mute in Croazia.

    Ho dato un'occhiata alle info reperibili sul web, sempre per quanto riguarda Amengual...

    Da Wikipedia: Electricista de su profesión, como su padre, la fama y los éxitos que obtuvo le permitieron que su empresa le permitiera entrenar y prácticar su deporte para convertirse en uno de los mejores del mundo.

    Dunque (ora ricordo) era la società per cui lavorava come elettricista, a permettergli di allenarsi 4-5 volte alla settimana, pagandogli i giorni d'allenamento come normali giorni lavorativi.

    Sempre di Amengual (ma non solo), è la convinzione che per primeggiare a livello internazionale, un atleta debba potersi allenare quanto si allenava lui, ossia almeno 4-5 volte alla settimana.

    Tuttavia, senza nessun tornaconto economico, chi può allenarsi così tanto?

    In un'altra videointervista (questa di pochissimi anni fa), March sosteneva che gli iberici, oggi, possono contare su importanti aiuti economici degli sponsor...

    Ho l'impressione, quindi, che alle gare internazionali si confrontino persone praticamente pagate per pescare (come gli spagnoli), con altre che invece pescano per passione nel tempo libero (come noi italiani).

    Per tale ragione ritengo che tutto ciò che noi (anche a livello di gruppo) riusciamo a fare meglio di loro, sia da considerare come un risultato veramente straordinario.

     

     

    Non nascondiamoci dietro un dito , il pesce che prendono andando 4\5 volte a settimana a pesca qualche fine fa.....Gospic è un pescatore professionista nel senso che vende il pesce , non so se la cressi gli riconosce un piccolo aiuto economico magari come collaudatore ..Carbonell mi risulta rappresentate della beuchat poi non so se è un pro forma e lo pagano solo come uomo immagine , Adesso pesca dalla primavera all'autunno , ma quanto mare si è fatto per arrivare dov'è ,.Per quanto riguarda la federazione spagnola sponosrizza lunghi stage sui campi gara non penso paghi degli stipendi durante l'anno . Insomma per farla breve il nostro sport richiede sacrifici enormi e una grande dedizione per essere competittivi ai massimi livelli e se vogliamo anche delle condizioni di vita particolari , io penso che vivere a Maiorca non sia come stare a Milano a parità di passione ...di costi vita , oppure avere la fortuna di avere un lavoro stagione che t'impegna per qualòche mese all'anno lasciandoti poi tutto il resto del tempo per allenarsi , il campione in sport minori come il nostro è un mix di passione , sacrifici e circostanze favorevoli che ti permette di crescere più degli altri .

  7. Bravo Davide!

     

    Non dimentichiamo mai da dove siamo arrivati.

     

    Capisco che ci siano tanti ragazzi che vedono i mondiali di pesca da pochi anni, ma chi ha la mia età ricorda un'Italia dominatrice quasi assoluta della scena della pesca in apnea mondiale.

     

    Abbiamo segnato la strada dell'agonismo per decenni, non scordiamolo.

     

    Purtroppo la nostra stella impallidisce rispetto a quella di Spagna e di altri paesi a turno emergenti.

     

    Lo spostamento delle maggiori competizioni fuori dal Mediterraneo ci ha fatto scalare posizioni nella classifica "assoluta", e forse proprio per questo personalmente contavo molto su questo Mondiale in Mediterraneo, per certi versi irripetibile.

     

    E' andata tutto sommato bene, ma io userei questo piazzamento solo come incentivo per ripartire.

    Chi si illude che questo sia un punto d'arrivo non ricorda minimamente l'Italia di qualche tempo fa.

     

    E allora ci si potrebbe anche chiedere che senso abbia, OGGI, avere un movimento agonistico italiano totalmente avulso da quello internazionale.

     

    Ci si potrebbe chiedere, per esempio, come sarà possibile colmare il gap con le altre nazioni se poi i campionati italiani si svolgono con una formula TOTALMENTE diversa rispetto alle gare internazionali.

     

    Cominciamo a parlarne, sperando che "lassù" qualcuno si ponga le stesse domande ...e dia delle risposte.

     

    AJO'! ;)

     

     

    Assolutamente d'accordo con Gianni , partendo dal presupposto che bisognerebbe adeguare i regolamenti nostrani , per tutelare prima di tutto il patrimonio atleti ,ricordiamo che il nostro è uno sport dilettantistico, e che un minimo di gratificazione per chi si sbatte per essere sempre al top ci deve essere :D negli ultimi anni quanti pescatori di livello hanno lascIato l'agonismo stufi di questo livellamento verso il basso della prestazione sportiva , penso a Calcagno su tutti ma ce ne sono tanti altri . Poi per dare competitività al nostro movimento pensando ai giovani , Desilvestri era designato da Mazzarri come suo possibile erede 15 anni fa e proviene da una scuola agonistica ormai estinta , certo un agonismo molto più selettivo , ma che sfornava atleti completi in grado di vincere in qualunque mare del Mondo , negli anni d'oro della nostra nazionale vincere un campionato italiano era per poco più difficile di un mondiale o di un europeo infatti ti trovavi a competere con 30 atleti competitivi contro i soliti 10\15 delle gare internazionali e il bagaglio tecnico che i nostri si portavano dietro gli permetteva di cavarsela in qualunque situazione con classe , strategia e malizia agonistica . Penso che in questo mondiale abbiamo ottenuto un buon risultato , Gospic è un ottimo atleta niente da dire , Lussino casa sua , dunque non possiamo lamentarci , detto questo vedendo il bicchiere mezzo pieno , consideriamo questa gara come un punto di partenza , ma per tornare ai vecchi fasti penso che la prima riflessione seria bisogna farla sull'agonismo di casa nostra almeno per quanto riguarda campionati assoluti e semifinali , ricordandoci che ai detrattori fondamentalisit che ci siano cernie , spostamenti etc non glie ne frega niente sempre detrattori rimarranno

     

    Francesco Gabbas

  8. La pesatura comincerà fra circa 15 minuti.

    Impressioni generali: al primo posto se la dovrebbero giocare Carbonell e Gospic. Bene Buratovic (Croazia) e De Silvestri (Italia), abbastanza bene anche Bellani ma non da stare nei primi. Benissimo Kerejeta.... vicini come prede.

     

    La Croazia sembra favorita a squadre, seconda Spagna terza Italia.

     

    Tutto dipende dalla bilancia... vedremo che succede.

     

    Giorgio

     

     

    complimenti Giorgio per il gran lavoro che state facendo !!

     

  9. dai non son il solo a lamentarmi

    infatti non l'ho con lo staff pero'

    sarebbe più simpatico dire abbiam fatto il possibile ma

    molte cose non son andate come speravamo.

    nulla di grave.

    ;)

    MOLTE COSE........................... :angry: quali????9 Sappiamo tutto in tempo reale e gratuitamente ;);)

     

     

    se non c'era AM lo venivamo a sapere tra due mesi su una rivista porno !!!! :lol:

     

    ahahahahah grande Peo :lol:

  10. Comunque che conta solo il risultato, siamo tutti d' accordo !!

    L' importante e' vincere !!!

    Per me Grande nostalgia del Mondiale 1989 S.Teodoro "vinto da Mazzarri a suon di squame " e per il periodo che era si pescava gia' fondo, Salvadori - 39 mt . e............... non serpenti .

    Gande organizzazione societa' organizzatrice la gloriosa Apases Nuoro !!! :P

    Complimenti ad A.M. per lo splendido servizio !!!! :clapping: :clapping: :clapping:

     

     

    Antò vediamo i carnieri prima , San Teodoro mondiale mitico a suon di cernie saraghi e ogni ben di Dio, nel 94 Perù Babunchi :o , ogni gara ha la sua storia

    come dicevo prima il sangue lo fa la gara almeno per me agonista (scadente ) appassionato :D

  11. credo che sia deprimente per un atleta a livello mondiale dover affrontare una gara cosi importante facendo affidamento sui gronghi , :( , un mondiale andrebbe vinto con ben altri pesci ,

    aspettiamo notizie certe a fine giornata e speriamo in carnieri dignitosi con qualche bel pesce

     

    grazie a tutti voi

    e meno male che ci sono quelli , che comunque come potete notare , non sono manco cosi' scontati come pare..

     

     

    senza i gronghi si finiva con 35 cappotti e in 5 che se la giocavano con 3 pesci

     

     

    è risaputo che in posti del genere si pesca solo cosi , ma credo che sia ingiusto organizare un mondiale in posti del genere , con il tipo di fauna ittica presente , non credo che solo li si possa organizzare un mondiale in mediterraneo , speriamo che sia l ultima volta che si pesca un mondiale di gronghi :rolleyes:

     

     

     

    dai Forchetta questa non è una gara di pesca è una guerra, questi scendono a 30m con ritmi da paura mica stanno a guardare se un pesce è nobile o meno, và bene tutto per il fine è così se eravamo allo stadio magari si guardavano le primedonne

     

    ragazzi non metto in dubbio assolutamente il valore degli alteti e l organizazione del mondiale , chi vincera il mondiale sara sicuramente il migliore in assoluto e avra sfruttato tutte le possibilita che un campo di gara da , e avra fatto tesoro di tutte le possibilita che il regolamento ha ,

    ma è assolutamente necessario organizare un mondiale a gronghi sapendo che c è ben poco in giro ,

    non era meglio lanciare che so l albania , la libia la turchia o altri paesi che offrono altre possibilita altri carnieri che farebbero tanto ma tanto bene al nostro sport????,

     

    vincere un mondiale con 20 stupendi magnifici gronghi che tutti ripeto tutti sapevano di dover cercare non è proprio uguale che vincerlo con 70 pesci di diverse specie in un fondale dove tutti possano portare qualche bel pesce a pagliolo ,

     

    la mia è solo una costatazione , non voglio assolutamente aprire una polemica con nessuno o sminuire il risultato di questi ragazzi che stanno mettendo tutto se stesi in questa gara ,

    è giusto che se ci sono i gronghi si deve pescare quelli , ma credo che sia veramente deprimente impostare due giornate cosi , tutto qui :(

    L'agonismo è altra cosa ,regola fondamentale è adattarsi a cio che il regolamento impone,e saper interpretare i campi gara nel migliore dei modi.Per un agonista ,in questo caso ragazzi di grande valore ,sopratutto in una competizione di questo genere catturare un grongo di 5 kili o un sarago da kilo piuttosto che un altro pesce che apporti lo stesso punteggio è esattamente la stessa cosa...

    X chi assiste può essere differente

     

     

    perfettamente d'accordo la gara è gara :D

  12. fantastico!, ma l'avevi già vista prima del tuffo con videocamera vero?

    profondità?

    ciao :clapping:

     

    20 scarsi, ma non avevo il D3 quindi è stimata, la avevo vista lontana al tuffo prima, poi l'ho persa di vista ma appena fatta la capriola eccola li (o forse era un'altra)

     

     

    Portofino o il Mesco ....

  13. bellissimo articolo, complimenti!

     

    L'idea della maschera prima del cappuccio è ottima, invece non ho ben capito i vantaggi del tenere il fucile in verticale sopra la spalla in superficie.

    il vantaggio è quello di rendersi più visibili dal barcaiolo o dalle barche che girno. T'assicuro che dal vivo rende l'idea dell'efficacia :bye:

    é un sistema che adotto da molto tempo ma con il calcio in mano, molti agonisti lo usano per farsi trovare più facilmente dal barcaiolo anche contro sole. :bye:

    esatto , un sub con un po di mare o contro sole "sparisce" con questo stratagemma si diventa visibilissimi

  14. Non voglio creare inutili polemiche ma non sono d'accordo su chi sta intepretando il fatto che sia risultato positico ala cocaina come causa (o concausa) dell'incidente.

    I metaboliti della cocaina rimangono nel corpo da 3 a 5 giorni dopo l'effettiva assunzione.

    Addirittura quelli dei cannabinoidi sono riscontrabili nelle analisi sino ad un mese dopo l'assunzione.

     

    La positività ad un metabolita, per me, non prova niente.

     

    I motivi sono sempre gli stessi, ignoranza delle regole, mancato rispetto delle distanze (di navigazione, da terra, dal pallone), probabilmente scarsa visibilità ( se non sbaglio l'incidente è avvenuto nel tardo pomeriggio), distrazione durante la guida etc.....

    Ed un altro di noi ci ha rimesso la vita.

     

    Forse ancor prima di condurre le battaglie per la riappropiazione di qualche pezzettino di mare fruibile con o senza tessera del pescatore, dovremmo pensare seriamente a condurre una crociata per far cambiare le regole del gioco.

    E gli argomenti e le possibilità li conosciamo tutti:

    -) Patente obbligatora per tutti, per qualsiasi cilindrata, magari a punti come quella delle auto così alla terza volta che ti beccano a navigare sottocosta ti passi il resto dell'estate a pedalare sul pattino....

    -) Vere sanzioni a chi si avvicina a qualsiasi segnale (sia esso di rete o pallone segnasub); deve passare e radicarsi il concetto che un pallone/boa/gavitello a mare indica che c'è qualcosa-qualcuno sotto e chiunque deve starne alla larga

    -) Perchè non pensare anche a limiti di velcità, ad esempio entro un miglio dalla costa non si possono superare i 20 Kts, se volete dare manetta ve ne andate al largo a sprecare i vostri galloni di benzina....

     

    E tanto altro a cui sicuramente molti di voi hanno già pensato.

     

    Noi, di par nostro, possiamo solo difenderci e neanche tanto bene.

    In acqua solo all'alba o al tramonto, boa gigantesca, possibilmente sempre con qualche compagno e via dicendo....

     

    In bocca al lupo a tutti ed un pensiero a Luca,

    d.

     

     

    sono d'accordo con te ,

     

    mi dispiace moltissimo per il nostro povero compagno

     

    ma provengo da una settimana in Sardegna costa orientale con gommone di 6 mt bandiera sul mezzo e due boe in mare , e ne ho visto di tutti i colori , non ci sono passati sul gommone ma vi assicuro in più di un occasione è stato solo un caso.

     

    Il problema è il rispetto delle regole ancora prima dell'assunzione di qualunque sostanza, cosa comunque assolutamente deprecabile , al tg l'altro giorno intervistavano vari ragazzi al mare e gli chiedevano perchè continuassero nonostante i divieti ad aver comportamenti scorretti e questi rispondevano che non glie ne fregava niente che nessuno rispetta niente perchè lo devono fare loro ....insomma penso veramente che ormai in italia ci sia un grosso problema culturale che grava un pò su tutto, la legge non è più un deterrente e purtroppo ci si accorge di cosa vul dire violarla solo quando uno ne paga le conseguenze , figuriamoci con questa mentalità cosa può succedere tra i fruitori occasionali e non del mare , personaggi che portano questa mentalità in vacanza , e a questa, se non bastasse , uniscono l'ignoranza delle regole di base che purtroppo spesso si trasforma in tragiche fatalità..

     

     

    Francesco

  15. No, non era morta, ha storto un'asta da 6,5 e c'è stato bisogno di doppiarla perchè non voleva finire di sbattere.

    Mi dite che si tratta di una ricciola ?

    Peccato a me piacciono le seppie, vorrà dire che la butto !!!

    Ciao Gianpa

     

     

    una trota salmonata cresciuta in allevamento a chernobyl , ho vinto qualche cosa ? :lol:

  16. tanti auguri a Paolo di pronta guarigione , purtroppo nei giorni scorsi so che non è stato il solo , sempre in liguria zona Levanto , fortunatamente anche qui senza esiti gravi .

     

    Purtroppo d'estate ho paura che fuori da certi orari far irspettare i nostri diritti stia diventando una battaglia persa ....... :thumbdnn:

  17. Penso che un corso di apnea si come un corso di guida, se dopo il corso vai a 200 e prima andavi a 120 sei un cretino, l'obbiettivo dovrebbe essere quello di andare a 140 con piu' sicurezza di come andavi a 120 prima, io prima scendevo a 20 mt al max , con del bene sono sceso a 33 ma attualmente la mia profondità max di PESCA SI ATTESTA SUI 24-25 AL MAX in completa sicurezza, e non ci penso nemmeno di andare ancora + fondo, ora penso a migliorare i miei limiti tecnici o la mia vita lavorativa per poter andare un giorno in + di quelli che vado attualmente.

    Per quanto riguarda la consapevolezza dei nostri limiti, non credo che noi stessi possediamo la capacità di vederci obbiettivamente, es. non si è mai visto che il soggetto di un esperimento si monitorizzi da solo, ci deve essere sempre un osservatore esterno.

    Un giorno alle Canarie dopo il corso di apnea si fecero 2 tuffi su un relitto a 14- 18 mt con dei cefali grossi che entravano e uscivano dalle lamiere,ebbene io scesi mi appostai, tiro perfetto in testa e via su.La sera stessa gabriele mi fece vedere la ripresa che mi aveva fatto in quell'episodio e mi corresse la pinneggiata,troppo furiosa ( da Arrapato) e mi spiego' che per scendere fondo bisogna diventare un apneista durante la discesa, cacciatore sul fondo ed apneista in risalita, io naturalmente per 25 anni ero sempre stato un cacciatore subaqueo con tutte le tenzioni interiori che comporta, questo è solo un esempio ma potrebbe far capire quanto sono importanti "gli altri" anche in uno sport solitario come il nostro.

     

     

    Penso che tu abbia centrato il problema . Premesso che hai fatto un corso con un grande subacqueo , come penso ce ne siano pochi al mondo ,hai ottimizzato le tue prestazioni , senza pensare di essere passato da atleta di buon livello un fenomeno da un giorno all'altro perchè il tuo massimale è passato da 20 a 33 mt , il corso serve a questo con un istruttore serio e preparato, a migliorare le proprie performance come tecnica , stile e gestione delle situazioni . Naturalmente l'istruttore deve essere , a prescindere che sia un campione o no , una persona seria e qualificata . Un ragazzo che non è mai stato in mare , dopo un corso base non diventerà dopo una settimana un sub provetto ma semplicemente se avrà voglia , potra cominciare ad avvicinarsi al mare in un modo più corretto +di chi , come me per esempio, un sacco di tempo fa si è avvicinato al mare da autodidatta, facendo tanti errori , leggendo le riviste , ascoltando pseudoesperti , e ci ha messo tanti anni per capire cose che in corso a un neofita ti insegnano in 4 \ 5 lezioni , se le cose insegnate sono giuste non bisogna demonizzarle , poi è naturale che sopratutto nella pesca l'esperienza , l'allenamento, le ore di mare saranno determinanti per farci diventare dei buoni sub . Nel mondo della pesca c'è sempre l'impressione che qualcuno abbia la conoscenza innata che per essere trasmessa al proprio discepolo questo debba superare chissà quali prove :lol: , insomma i tempi sono cambiati , i ragazzi di oggi hanno un opportunità in più di scoprire le bellezze del mare in modo corretto , io sinceramente rimpiango 20 anni fa di non avere avuto questa possibilità magari con uno come Delbene

    :-)

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