> Contenuto di manusub - Pagina 2 - AM FORUMS Vai al contenuto

manusub

Members
  • Numero contenuti

    33
  • Iscritto

  • Ultima visita

Risposte pubblicato da manusub

  1. Grazie Uccio, sei stato chiarissimo.

     

    Come è possibile che in un manuale moderno (rev. 10/00) di larga diffusione, sia pure per l'immersione con ARA, si trovino tali affermazioni?

     

    Pensa che durante il viaggio in barca per un'immersione nel mar Rosso ho sentito uno dei dive master chiedere ad un altro (istruttore di apnea) se durante la risalita da un tuffo in apnea è necessario espirare per evitare la sovradistensione polmonare!

  2. Riporto quanto si dice sul manuale PADI per Open Water Diver riguardo all'immersione in apnea (p. 208):

     

    "(...)

    Per trattenere più a lungo il respiro, puoi usare l'iperventilazione, che sopprime temporaneamente la necessità di respirare. L'iperventilazione intenzionale non è niente di più di tirare tre o quattro respiri profondi e rapidi, prima di un tuffo in apnea. Dopo l'iperventilazione ci vuole un po' più di tempo prima di sentire la necessità di respirare, perciò si riesce a rimanere sott'acqua più a lungo.

    (...)

    Se non ci hai mai provato, puoi rimanere sorpreso di come sia efficace l'iperventilazione - ma è importante che tu la limiti a tre o quattro respiri. Un'iperventilazione spinta - più di tre o quattro respiri - può essere pericolosa perché puoi abbassare il tuo livello di anidride carbonica al punto che il tuo corpo finisce l'ossigeno, prima che sopravvenga lo stimolo a respirare. Ciò porterebbe alla perdita improvvisa di conoscenza - senza alcun preavviso - e all'affogamento. Non iperventilare troppo.

    Oltre a limitare l'iperventilazione a tre o quattro respiri rapidi e profondi, riposati per un minuto ed anche più tra i tuffi in apnea in modo che il tuo corpo possa ripristinare il suo normale livello di ossigeno. Se ti senti affaticato, se ti gira la testa o te la senti leggera, smetti di tuffarti. Galleggia, rilassati e riposa.

    (...)"

     

    Che ne pensate?

  3. Ciao Xela,

     

    qualche anno fa, per un esame di ingegneria, ho prgettato assieme ad altri due compagni un motore fuoribordo (solo stelo e piede, non il motore vero e proprio) e, come riferimento, abbiamo utilizzato proprio un motore identico al tuo, avendone uno inservibile a disposizione, che è stato letteralmente "smembrato" per capirne il funzionamento.

     

    Riguardando il disegno della pompa (che avevamo però modificato leggermente), è probabile che il problema sia proprio quello che dici.

     

    Se la sostituzione della guarnizione non dovesse funzionare sono ben felice di darti una mano virtuale (per quello che posso!!!).

    Fammi sapere...

  4. Personalmente sono d'accordo con Birrinosub, penso anch'io che il principio sia quello delle palline da golf (mantenere uno strato limite sufficientemente energizzato, a scapito dell'attrito, in modo da avere un flusso più regolare lungo la pala). Visto lo studio che precede le attrezzature attuali, penso che la ruvidità sia tutt'altro che una scelta estetica.

     

    Non so per gli squali, ma per quanto riguarda i delfini anche la loro pelle presenta una certa rugosità.

    Sono stati fatti degli studi in galleria idrodinamica con delfini vivi, morti (poveracci...) e modelli di delfino con la stessa rugosità superficiale: il delfino morto e il modello hanno una resistenza maggiore di quella del delfino vivo. La ragione non è stata ancora spiegata, si pensa ad una sorta di vibrazione della pelle che, in qualche maniera, contribuisce ad abbattere la resistenza d'onda...

     

    Dove non ci sono problemi di separazione del flusso (è il caso di un corpo allungato e rastremato) la ruvidità crea un'inutile dispersione di energia sottoforma di strato limite vorticoso.

     

    P.S. Grazie per i giudizi tecnici sulle pinne, vi farò sapere le impressioni di un principiante!

  5. Salve a tutti.

    Premetto che sono un neofita delle attività in apnea.

    Come primo paio di pinne "lunghe" ho acquistato le Cressi Gara 3000 e ho notato che la superficie delle pale (in tecnopolimero, se non sbaglio) è ruvida.

    Che io sappia la ruvidità superficiale aumenta, in generale, la resistenza, anche se tale aumento è certamente ridotto, considerato il tipo di applicazione.

    La mia domanda è questa: la pala ruvida è una scelta estetica, produttiva (legata al materiale impiegato) o è stata dettata da un raffinato studio idrodinamico? (p.e. legato alla stabilità dello strato limite...)

  6. Ciao a tutti,

     

    Una tecnica utilizzata (che io sappia) da alcuni pescatori, a quanto sembra analoga alla tecnica yoga detta, consiste nell'effettuare un lavaggio dei seni e di quant'altro aspirando ed espellendo l'acqua di mare prima dell'immersione.

    Durante l'operazione si sente "frizzare" la fronte e addirittura sopra il capo.

    Io l'ho provata in condizioni di lieve raffreddore... e funziona!

     

    Leggendo i vari post mi sorge però un dubbio: ho forse rischiato una infiammazione, magari grave, o altro?

  7. Scusate il ritardo, ma non ci speravo più!

    Grazie per le preziose, anche se tristi (devo sospendere, se ho ben capito), informazioni.

    Riguardo agli accertamenti radiografici dopo l'operazione ho fatto solo una radiografia di controllo, con esito positivo. Non ne sono però in possesso e non ricordo dove è stata fatta. Visto che è stata fatta nel 1995 penso comunque che dovrei sottopormi ad un nuovo accertamento.

    Qual è quello (o quelli) più adatto tra quelli suggeriti (RX, TAC, RMN)?

    Nella richiesta è necessario specificare qualche indicazione particolare?

    A presto.

    Manu.

  8. Salve, ho 32 anni, nel 1995 ho avuto un pneumotorace spontaneo al polmone destro. Dopo una prima riespansione con tecniche standard (depressione con ago) ho deciso di operarmi in videochirurgia presso il reparto di chirurgia toracica dell'ospedale Santa Chiara di Pisa. Durante l'intervento mi è stata tolta una "lesione bollosa peduncolata a carico del LSDX", analoga alla probabile causa del pneumotorace. La tecnica usata è stata la "legatura con Endoloop in PDS e induzione della pleurodesi mediante coagulazione dei primi 8 archi costali".

    Le successive radiografie hanno evidenziato una "completa riespansione del parenchima polmonare".

    Vengo alla domanda: sono stato ritenuto non idoneo all'immersione con ARA a causa delle complicazioni (EGA) a seguito di un evenutale pneumotorace.

    Nel caso dell'apnea quali sono i rischi?

    Posso comunque praticare un'attività di apnea tipo pesca (profondità max 10-15 m)?

    Grazie

×
×
  • Crea Nuovo...