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sasy81

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Risposte pubblicato da sasy81

  1. Buona sera a tutti.

    Ho bisogno di cambiare la maschera e mi sono recato dal negoziante di fiducia.

    La mia esigenza fondamentale è avere lenti ottiche.

    Gli unici modelli disponibili con tale caratteristica erano la Cressi Focus, Mares X-Vu Liquidskin e Mares Star.

    Ovviamente la prima cosa che ho fatto è stato provarle, testando l'adattabilità ( se pur a secco ) al viso.

    La Cressi, bella solida e robusta, purtroppo l'ho dovuta scartare perchè proprio non andava bene e lasciava passare aria dappertutto.

    La X-Vu era decisamente morbida e si adattava a meraviglia, ma mi dava l'impressione di essere troppo delicata e le lenti mi sembrano eccessivamente grandi per una maschera per la pesca in apnea.

    La Star mi ha fatto una buona impressione.

    Ha un volume interno decisamente ridotto, si adatta bene al viso ( benchè il silicone non sia dei più morbidi ), anche schiacciandola non sentivo contatto tra vetri e sopracciglia o altre parti del viso, ha un look minimal ( se mi lasciate passare il termine ).

    Nonostante tutto, prima di far partire l'ordine per le lenti graduate, mi devo convincere dell'acquisto e gradirei i pareri di qualcuno che l'abbia usata.

    Ovviamente sono ben accetti anche consigli per altre maschere, sempre tenendo presente che preferisco siano disponibili lenti ottiche ad hoc.

    Pratico esclusivamente pesca all'aspetto, con quote operative medie comprese tra i 10 ed i 15-18 metri, con pochi tuffi più profondi ( ed ancora più raramente a profondità minori ).

    Grazie a tutti in anticipo e buon fine settimana

     

     

     

  2. Buon giorno.

    Ho acquistato da poco un Cyrano Evo Hf 100 ed i complimenti non renderebbero mai abbastanza giustizia a questo prodotto straordinario.

    L'ho provato una volta soltanto ed è ampiamente bastata a farmene innamorare, senza rimpiangere i miei fidati arbalete.

    L'unica cosa su cui vorrei agire, come da oggetto, è la sensibilità di sgancio.

    Non mi riferisco alla corsa del grilletto, che pure può variare tra 3 diverse posizioni, ma alla reale dolcezza della fase di sgancio quando si esercita pressione sullo stesso.

    Ho visto dal video ufficiale che c'è una vite, ma non vi sono maggiori informazioni od avvertenze in merito.

    Mi chiedevo se si tratta di una operazione che si può attuare da sè, senza correre il rischio di far decadere la garanzia e, ripeto, se vi sono degli accorgimenti speciali o, semplicemente, si va per tentativi fino al raggiungimento delle condizioni desiderate.

     

    Grazie in anticipo ed ancora complimenti !!!

     

  3. Un grande fucile !!

    Io ho il 100 e non lo cambierei con nulla al mondo.

    Leggero, versatile, ottimo brandeggio e fusto che regge senza pensieri gomme belle tirate.

    Se non avessi già un 110, a quel prezzo non me lo lascerei scappare !

    Sono sicuro riuscirai a venderlo molto presto :thumbup::thumbup:

  4. Ciao Matteo.

    Purtroppo non avevo mai avuto modo di leggere il thread in questione e posso solo immaginare quanto sia stato seccante subire un furto del genere.

    Comunque, mi auguro che con l'acquisto di questo gioiellino tu riesca a trovare tutto ciò che cercavi in un fucile e, perchè no, anche quel qualcosa in più che non guasta mai.

    Devo dire che il pensiero di acquistarne uno sta diventando sempre più insistente nella mia testa e mi trattiene dal prenderlo subito il solo fatto che, come dicevi, si tratta comunque di oggetti che hanno un prezzo considerevole.

    In ogni caso, attendo con impazienza il resoconto delle prime impressioni nell'impugnare il nuovo Predator e, soprattutto, delle prime catture.

    Buona serata e a presto.

  5. Da quel che ho capito si tratta di un monoroller con le gomme zero.

    Nulla di particolarmente nuovo quindi, ma i più non conoscono le gomme zero e credono si tratti di una novità assoluta.

    Hai colpito nel segno.

    Mi sembra di capire che si tratti di elastici al cui interno si fa passare del dyneema ( o simili ) per evitare la sovra-elongazione degli stessi dal momento che sono vincolati da un lato a due o più coppie di gomme di diametro maggiore.

    A conti fatti, il reale vantaggio risiede nell'avere sul grilletto la potenza teorica di un doppio roller, ma con una sola coppia di pulegge.

    Questo è quanto ho intuito, ma è proprio così ?

    E quali sono i pro ed i contro ti tale soluzione ?

     

    Ciao e grazie.

  6. Buona sera a tutti.

    Premetto che non sono interessato all'acquisto del fucile in oggetto.

    Però, stasera mi è capitato di vederne alcune foto e sono rimasto molto colpito per la forma e la distribuzione dei volumi certamente originali ( se non rivoluzionari ).

    Non so nemmeno se sia già in commercio e qualcuno abbia avuto modo di provarlo, ma mi piacerebbe avviare una discussione che, partendo dall'analisi di questo arbalete, gettasse luce sul tema, come dicevo, della distribuzione dei volumi che, al pari dei sistemi di propulsione ed espulsione delle aste, credo giochi un ruolo molto importante nella buona riuscita di un fucile.

    Dal sito della C4 ho potuto leggere la scheda tecnica e si punta tutto nel sottolineare che tali forme siano state progettate per agevolare all'ennesima potenza il brandeggio e la stabilità.

    Ora, faccio presente che non ho mai avuto la possibilità di impugnare e sparare con alcuno dei modelli di tale casa.

    Ma non è un mistero che tra i pescasub esista quella che è divenuta ormai una convenzione nell'affermare che i C4 li si ama o li si odia.

    Mi chiedo : dal momento che esistono persone che decisamente non riescono a pescare con siffatti fucili, reputando addirittura vano lo sforzo di adattarsi, uno stravolgimento tanto radicale delle forme e delle distribuzioni delle masse, credete possa rischiare di ampliare ulteriormente il divario tra pro e contrari o realmente Bonfanti ha trovato l'uovo di Colombo ?

     

    Attendo pareri.

    :bye:

  7. Se posso dire la mia, con asta da 6.25 anche l'elastico da 17.5 è poco indicato. Come dice giustamente DanieleC, meglio un 16 leggermente più tirato.

    Per farti un esempio personale, ho provato un allestimento simile a quello che vorresti sperimentare sul mio fucile.

    Ho un Merou 100, con guida asta ed asta da 6.5 x 135 cm ( certo, non è lo stesso fucile, ma la tipologia è quella e cambia davvero poco ).

    Due anni fa decisi di passare dal doppio elastico alla singola gomma, prendendo una Sigal tagliata al 330%.

    Quindi, elastico non troppo tirato, asta più spessa di quella che vorresti usare e guida che dovrebbe aiutare in termini di precisione ... ci ho fatto una sola pescata sbagliando l'impossibile a due metri di distanza !!!!

    L'asta andava per fatti suoi e la conferma l'ebbi sparando, al rientro della disastrosa pescata, su bersaglio fisso.

     

    Non persi tempi e rimisi la doppia gomma.

    Ho trovato il settaggio perfetto con un elastico da 14 ed uno da 16, tagliati al 310 - 320 % ( meglio restare lunghi e poi accorciare all'occorrenza ).

    Adesso è una spada laser, dalla precisione assoluta e con gittata più che buona per quello che ci si può aspettare da un tubo, per quanto in carbonio.

     

    Spero di essere stato utile.

    :bye:

  8. Molto bello davvero.

    Poi ho visto i video dei tiri di prova e devo dire che le prestazioni sono notevoli.

    L'inconveniente più comune in cui sembra si incappi nell'allestire un roller, è il tiro basso.

    Nel tuo caso non mi pare ci sia questo difetto, quindi ... hai fatto centro in tutti i sensi, complimenti.

     

    p.s. io sono un fan sfegatato dei "vecchi" arbalete tradizionali e quello accanto al roller nelle tue foto mi garba parecchio ...

    Ancora complimenti !

  9. Per me la scelta è molto più limitata, perchè ho bisogno di lenti graduate e sono pochi i modelli che ne prevedono ad hoc .

    Uno di questi è la Aqualung della Technisub. Davvero un'ottima maschera, benchè non proprio dal volume ridotto.

    Ho provato anche la Alien e mi ci trovo bene e per l'avvio della prossima stagione di pesca installerò le lenti adatte a me.

  10. Anche io ti suggerirei di continuare ad usare un arbalete.

    Troppo spesso si è sentito di persone che sono passate da una categoria all'altra, per poi fare dietro front dopo poche pescate.

    E' certamente tutta una questione di abitudine, non di altro, ma perchè rischiare di affrontare una spesa che poi non risulta vincente ?

     

    Quindi, volendo restare in casa arbalete, c'è solo l'imbarazzo della scelta.

    Un must, io credo, è la doppia gomma, ed anche su questo sembra siamo tutti d'accordo.

    Non condivido, invece, l'idea che dal 100 in su sia indispensabile il legno.

    Ci sono tantissimi fucili in carbonio ed anche in "semplice" alluminio che possono regalarti le prestazioni che richiedi.

    Sappiamo bene che il vantaggio del legno, estetica a parte, risiede nella massa che contrasta in maniera efficiente il rinculo.

    Ma questo è tanto più vero, quanto più esasperati sono i carichi.

    Pepu docet, sono contrario a tali esasperazioni e per diversi motivi :

    rendono il caricamento un'impresa fisica non indifferente

    stravolgono la natura ed il bilanciamento del fucile

    oltre un certo limite, non restituiscono le prestazioni richieste, ma, al contrario, le fanno decadere.

     

    Dovendo pescare entro i dieci metri, pur volendo guadagnare ( quanto ? ), al massimo un metro ( ed è tantissimo ) di gittata utile, non credo tu abbia bisogno di un cannone.

    Un buon 100, magari con gomme da 14+16, tirate a non più del 310%, ti assicuro farà già la differenza rispetto al 90.

    Se richiedi ancora di più, allora occorre certamente salire di categoria, ma poi scordati di sparare contro le rocce e di brandeggiare con facilità.

    E poi, cosa da non sottovalutare, se spari ad un pesce distante 3 - 3,5 metri ( dalla punta dell'asta ), non aspettarti che questo resti li ad attendere che l'asta lo trapassi.

    La gittata non basta.

    Ci vuole velocità ( della freccia ) e potenza di impatto.

    Se realmente vuoi tutte e tre queste cose, allora si, devi salire di categoria, usare aste da 7 mm di diametro ( e maggiori ), elastici ben tirati e massa che contrasti il rinculo,

    Però, ritorniamo al discorso di prima. Non avresti più un fucile con cui puoi facilmente pescare anche al'agguato.

     

    Per farti un esempio personale.

    Ho fatto assemblare, da un amico esperto, un 110 in carbonio con triplo elastico da 14 ed asta da 150x7.

    Spara bordate da paura, con rinculo agevolmente contrastabile tenendo il braccio teso e non sento la necessità di una massa tanto maggiore.

    Però, certo, ci pesco solo ed esclusivamente all'aspetto in acque libere e con ottima visibilità, limitandone l'uso, di conseguenza, a determinate situazioni e non per tutta la pescata.

     

    In conclusione : migliorare le prestazioni si può certamente e senza spendere una fortuna, ma restando in un target che si allinei al tuo stile di pesca ( tecnica preferita, tipo di fondale, prede consuete ).

    Ciò che voglio dire è che se vuoi passare allo step successivo, aumentano le spese e si presuppone ti adegui a costumi di pesca differenti.

     

    Nota bene : un bel legnetto da 100 lo comprerei volentieri anche io, ma non posso permettermelo, nemmeno usato.

    Quindi, mi tengo il mio carbone da 100 con cui pesco divinamente, consapevole che non perdo niente se ben settato.

     

    Spero di essere stato utile.

    Ciao

    :bye:

  11. Come hanno già detto, la pesata è fondamentale.

    Un'altra cosa che ho notato può influire, è il movimento della testa.

    Per me che pesco praticamente solo all'aspetto, anche in bassofondo, la perlustrazione della zona circostante e lo stare attento sull'arrivo del pesce da qualsiasi direzione è fondamentale.

    Però, movimenti troppo bruschi del capo possono voler dire far allontanare prede guardinghe che, magari, sopraggiungono dalle spalle o lateralmente.

    Personalmente, cerco di girarmi il meno possibile e, in ogni caso, lentamente, sfruttando al massimo la rotazione degli occhi ed il campo visivo della maschera, anche per evitare di produrre rumori nel caso indossi lo schienalino la cui parte superiore va a sfregare contro le inevitabili pieghette della muta che si formano alla base del collo.

    Avvistare con largo anticipo il pesce, inoltre, mi consente di allineare il fucile per tempo e con la dovuta lentezza.

  12. Io ho sempre usato il monofilo da 120 - 140, in matassine da 50 metri.

    I vantaggi sono il prezzo contenuto, resistenza garantita ( a meno che non vada per pelagici, ma non credo sia il tuo caso col 90 ) ed impatto minimo sulle carni della preda nel caso venga insagolato.

    Certo, l'effetto memoria è un neo, ma io sostituisco la sagola ogni due pescate, al massimo tre.

    Per l'impiombatura vera e propria, ho acquistato le pinze della Omer ed uso gli sleeves a 2 fori. La spesa non è trascurabile, però ti garantisco che vale la pena dotarsene perchè il risultato finale è ottimo e l'operazione diventa di una semplicità disarmante, mentre prima, utilizzando delle comuni pinze, ho rischiato spesso di intaccare il filo stesso, realizzando pessime impiombature la cui tenuta mi faceva stare tutt'altro che tranquillo.

  13. Intervengo nuovamente per condividere la mia esperienza maturata dopo aver letto questa discussione.

    Così come consigliato da Pepu e da altri, ho preso a respirare normalmente durante la fase di recupero, esclusi quei primi secondi immediatamente seguenti la riemersione in cui è naturale avere un ritmo più accelerato.

    Solo gli ultimi 4-5 atti sono lenti e profondi, con intervento spinto del diaframma.

    Nella maniera più assoluta non ho riscontrato contrazioni dei tempi di apnea nè problemi o inconvenienti di altra natura, il tutto benchè venissi da una giornata molto faticosa e fossi piuttosto stanco.

    A questo punto, però, vorrei approfittare ancora di questo spazio per chiarire un altro aspetto legato alla respirazione.

    Al corso di apnea ( Apnea Acadmey ), gli istruttori tenevano a sottolineare con giusta enfasi che un corretto rapporto tra tempo di inspirazione e tempo di espirazione è di 1:2 ( e mi riferisco sempre alla respirazione diaframmatica che precede la capovolta )

    Ora, mi sono reso conto, però, che quando mi preparo al tuffo tendo a prolungare di molto l fase di espirazione che può durare anche il triplo, se non di più, dell'inspirazione.

    Tengo sempre presente quanto ribadito nelle battute precedenti, ovvero che non esiste una tecnica o, chiamiamolo così, un > di respirazione valido per tutti, ma mi chiedevo se rapporti del genere ( 1:3 o inferiori ) possano avere dei riscontri negativi.

    Ringrazio in anticipo ed auguro a tutti un buon inizio di settimana.

  14. Confermo quanto detto nel messaggio precedente.

    Per chi ha voglia e pazienza di leggere con attenzione, avendo l'umiltà di prestare attenzione ai consigli dispensati da parte di chi, innegabilmente, ha più esperienza, le pagine di questo forum possono essere un più che valido strumento di supporto alla formazione culturale di un amatore dell'apnea e della pesca in apnea.

    Ancora grazie.

  15. Posso dire una cosa ?

    Discussioni come questa rendono inestimabile il valore di questo forum, arricchita dal contributo di persone tanto preparate, quanto disponibili.

     

    Fatta questa dovuta premessa, vorrei chiedere ancora a Pepu ( che ha tanta pazienza ed il dono della chiarezza ) una sua conferma su quella che mi pare un sunto delle battute scambiate fino a questo punto.

    Che si vada per mare o si pratichi qualsiasi altro sport, mi sembra di capire che sia importante "assecondare" il ritmo della respirazione imposto dal nostro organismo.

    Per tanto, al termine di una corsa o di una immersione, risulta naturale mantenere per un certo tempo una respirazione accelerata.

     

    Nel dettaglio, riemergendo dopo un'apnea protratta ed aggravata magari dallo sforzo di una lunga risalita, occorre lasciare che il fisico detti il ritmo respiratorio opportuno a ristabilire i giusti livelli di ossigeno e CO2, piuttosto che sforzarsi di assumere da subito una respirazione lenta e cadenzata ?

     

    Per lo stesso motivo, immagino che solo quando la respirazione torna regolare sia lecito concentrarsi sulla fase di rilassamento al fine di raggiungere lo status necessario ad affrontare una nuova discesa ( anche se sul connubio concentrazione / rilassamento si potrebbero versare ancora fiumi di parole ).

     

    Devo confessare che, come Oceansub, anche io spesso ho prolungato più del consigliabile la respirazione diaframmatica e lenta, pur senza accusare mai problemi di sorta o segnali di allarme, sia che peschi entri i 10 metri ( piuttosto raro a dire il vero ), sia che concentri le mie azioni su fondali fino a 15 - 17 metri.

    Ma ciò non vuol dire che continuerò su questa linea e terrò ben presente i consigli sin qui dispensati.

     

    Ultima domanda ( ma forse scontata ) :

    per il tipo di fondali che frequento, sono costretto, tra un tuffo e l'altro, a spostarmi anche di molto.

    Questo significa recuperare il pedagno e trascinarsi dietro la plancetta con tutti gli accessori annessi e connessi.

    Specialmente in caso di vento o corrente contrari, mi rendo conto che ciò richiede un dispendio energetico non indifferente, con la possibilità di avere, talvolta, un po' di fiatone.

    Ricollegandomi a quanto detto prima, sarebbe corretto anche in questo caso assecondare per il giusto tempo tale ritmo accelerato, ripristinare una respirazione regolare e solo allora focalizzare la propria mente sulla discesa che ci accingiamo ad effettuare, attendendo i giusti segnali dal corpo che deve darci l'ok.

    In sostanza, senza "sforzarsi" di respirare lentamente quando il nostro ventre ci richiede il contrario, giusto ?

     

    Ringrazio in anticipo per la disponibilità.

    Saluti.

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