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fishlaw

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Risposte pubblicato da fishlaw

  1. Comunque anche il fatto che quest'anno ci siano in calendario solo due gare per la zona 5 ha influito, molti, per farne qualcuna in più, hanno deciso di partecipare con la Liguria. I carnieri non mi paiono così disastrosi, ci sono selettive che si vincono con due pesci...

  2. pochi complimenti... e stata una pessima gara interpretata malissimo nonostante la preparazione...peccato per qualche occasione mancata....sara per la prossima....una bella bastonata nn fa mai male aiuta a crescere......coplimenti anche a Stefano Govi per l impegno e i sacrifici per l organizzazione....

     

    Teo fuoriclasse, classifica e no, a pesca e no.

  3. Rick, se la domanda è "cosa faresti?", io sparerei senza farmi, almeno in quel momento, alcun problema, se invece la domanda è "quale comportamento è rispettoso della normativa?", la risposta è molto più complessa.

     

    L'art. 142 D.P.R. 2 ottobre 1968 n. 1639, rubricato "Limitazione di cattura" così recita:

     

    Il pescatore sportivo non può catturare giornalmente pesci, molluschi e crostacei in quantità superiore a 5 kg

    complessivi salvo il caso di pesce singolo di peso superiore.

    Non può essere catturato giornalmente più di un esemplare di cernia a qualunque specie appartenga.

     

    La norma è richiamata anche dall'art. 11 del D.Lgs. n. 4/2012:

     

    Art. 11

    Sanzioni amministrative principali (omissis)

    4. E' soggetto al pagamento della sanzione amministrativa pecuniaria da 1.000 euro a 3.000 chiunque:

    a) viola le norme del decreto del Presidente della Repubblica 2 ottobre 1968, n. 1639, relative all'esercizio della pesca sportiva, ricreativa e subacquea".

     

    Si tratta - è evidente - di una norma formulata molto male poichè oggettivamente si presta a interpretazioni diverse, tutte non manifestamente irragionevoli e non risultano precedenti giurisprudenziali che possano orientare in un senso o nell'altro (perlomeno io non ne ho trovati).

     

    Siccome la nostra interpretazione "favorevole" al PIA potrebbe scontrarsi con quella opposta della capitaneria di porto prima, ed eventualmente del giudice poi, il mio consiglio è che ognuno valuti il rapporto costi benefici.

     

    Certo è che se mai mi dovessero sanzionare io impugnerei senz'altro il provvedimento.

  4. Rick non apprezzo i toni e il tuo modo di discutere tutto maiuscole e pochi concetti.Ma come dici tu...punto, discuterai con tanti altri che non hanno la mia impressione e nessuno ci resterà male:)

     

    Mi pare che ora il discorso stia puntando sul fatto di chi distrugge di più il mare, noi o i professionisti?

     

    Rivedendo la foto iniziale, qualcuno non ha trovato niente di diverso e qualcuno, come me, ha trovato un qualcosa che non condivide.

    Perchè ora si parla di ambientalisti, di amp, di paragoni tra sub e pescherecci e dello stato di salute del mare?

    Non si è mica chiesto quale delle due attività sia più distruttiva. E comunque rivedo sempre gente che minimizza i carnieri di una competizioni,

    di ieri o di oggi che sia, poichè fa subito il paragone con i pescatori professionisti.

    Ma è un paragone che può reggere? E' del tutto naturale che se paragoni i tot chili di pesci presi in una gara con il pescato di un intero porto peschereccio, non ci sono cacchi che tengano!

     

    Quindi, per favore, se pensate che sia giusto quello che vedete, ditelo e basta, ma non giustificate il tutto con inutili paragoni.

    Fortunatamente è pieno di sub che pescano il giusto, ma questo mondo è anche troppo pieno di mele marce, ma marce, che nel loro piccolo

    creano comunque un danno.

    Vi faccio un esempio che calza a pennello:

    tante persone buttano dai finestrini dell'auto o in altre circostanze rifiuti per terra. C'è anche chi smaltisce tonnellate di rifiuti illegalmente. Non c'è paragone tra

    l'ignoranza di qualcuno e il disatro ambientale di altri, ma quella carta di merendina o quel mozzicone di sigaretta, nel loro piccolo, creano un impatto ambientale

    negativo. Moltiplichiamo poi il tutto e vediamo che il danno non è poi così indifferente...

    Idem dicasi per i pia, moltiplichiamo tutte le catture, comprese quelle illegali e quelle esagerate e con ara che sono permesse in altri paesi del mondo, e noteremo che anche noi contribuiamo a fare un danno.

    O c'è qualcuno che è realmente convinto che i pia siano perfetti?

     

    Ma questo esempio non calza per niente, serve però a dimostrare che la premessa del tuo ragionamento è sbagliata:

     

    buttare un mozzicone contribuisce all'impatto ambientale come pescare una cernia?

     

    Una sola? In peso? Di giorno? Senza bombole?

     

    Ma allora perchè un dentice no? E un sarago? E un grongo? E un tordo?

     

    Il problema non è dei regolamenti delle gare di 40 anni fa ma di sensibilità, una sensibilità che è doveroso diffondere oggi - e credo che i grandi come Amengual siano i primi a farlo - ma assurdo pretendere che ci fosse 40 anni fa e per giunta in gara.

     

    40 anni fa gli operai scopavano la polvere di amianto senza nemmeno una mascherina di carta perchè il pericolo era in parte ignoto e in parte sottovalutato e veniamo oggi a sindacare sui regolamenti agonistici per via delle cernie catturate in gara da Amengual... mah.

     

    Devi moltiplicare, non facciamo ancora paragoni assurdi, per favore! Sii realista!

    E' naturale che se uno pesca con quei principi non arreca nessun danno, ma siamo in tanti e pochi onesti...

     

    Nella categoria pescatori subacquei, putroppo ci devi includere anche i bracconieri ed i furboni che anche se illegalmente, comunque praticano la

    pesca subacquea. Se poi per avere ragione consideriamo tutta l'onestà un UNO solo pescatore, allora il paragone non regge.

     

    Ma sei tu che pretendi di giudicare una pescata, i regolamenti e chi faceva i regolamenti di 40 anni fa sulla base della sensibilità di oggi e paragoni gettare un mozzicone dal finestrino e pescare una cernia (cioè una cosa, la prima, che riconosciamo tutti essere sbagliata, mentre la seconda in sè no).

    Poi c'è chi pesca illegalmente, di notte, con le bombe, con le bombole, chi non rispetta i limiti di peso e di taglia, chi pesca per vendere il pescato, etc. etc. etc. e tutto questo ha senz'altro un impatto (secondo me non sugli stock ittici complessivi, ma questo non sono in grado di dimostrarlo) però non c'entra assolutamente nulla con la foto di un campione che in gara 40 anni fa con una gamba sola ha fatto una pescata da sogno.

  5. Rick non apprezzo i toni e il tuo modo di discutere tutto maiuscole e pochi concetti.Ma come dici tu...punto, discuterai con tanti altri che non hanno la mia impressione e nessuno ci resterà male:)

     

    Mi pare che ora il discorso stia puntando sul fatto di chi distrugge di più il mare, noi o i professionisti?

     

    Rivedendo la foto iniziale, qualcuno non ha trovato niente di diverso e qualcuno, come me, ha trovato un qualcosa che non condivide.

    Perchè ora si parla di ambientalisti, di amp, di paragoni tra sub e pescherecci e dello stato di salute del mare?

    Non si è mica chiesto quale delle due attività sia più distruttiva. E comunque rivedo sempre gente che minimizza i carnieri di una competizioni,

    di ieri o di oggi che sia, poichè fa subito il paragone con i pescatori professionisti.

    Ma è un paragone che può reggere? E' del tutto naturale che se paragoni i tot chili di pesci presi in una gara con il pescato di un intero porto peschereccio, non ci sono cacchi che tengano!

     

    Quindi, per favore, se pensate che sia giusto quello che vedete, ditelo e basta, ma non giustificate il tutto con inutili paragoni.

    Fortunatamente è pieno di sub che pescano il giusto, ma questo mondo è anche troppo pieno di mele marce, ma marce, che nel loro piccolo

    creano comunque un danno.

    Vi faccio un esempio che calza a pennello:

    tante persone buttano dai finestrini dell'auto o in altre circostanze rifiuti per terra. C'è anche chi smaltisce tonnellate di rifiuti illegalmente. Non c'è paragone tra

    l'ignoranza di qualcuno e il disatro ambientale di altri, ma quella carta di merendina o quel mozzicone di sigaretta, nel loro piccolo, creano un impatto ambientale

    negativo. Moltiplichiamo poi il tutto e vediamo che il danno non è poi così indifferente...

    Idem dicasi per i pia, moltiplichiamo tutte le catture, comprese quelle illegali e quelle esagerate e con ara che sono permesse in altri paesi del mondo, e noteremo che anche noi contribuiamo a fare un danno.

    O c'è qualcuno che è realmente convinto che i pia siano perfetti?

     

    Ma questo esempio non calza per niente, serve però a dimostrare che la premessa del tuo ragionamento è sbagliata:

     

    buttare un mozzicone contribuisce all'impatto ambientale come pescare una cernia?

     

    Una sola? In peso? Di giorno? Senza bombole?

     

    Ma allora perchè un dentice no? E un sarago? E un grongo? E un tordo?

     

    Il problema non è dei regolamenti delle gare di 40 anni fa ma di sensibilità, una sensibilità che è doveroso diffondere oggi - e credo che i grandi come Amengual siano i primi a farlo - ma assurdo pretendere che ci fosse 40 anni fa e per giunta in gara.

     

    40 anni fa gli operai scopavano la polvere di amianto senza nemmeno una mascherina di carta perchè il pericolo era in parte ignoto e in parte sottovalutato e veniamo oggi a sindacare sui regolamenti agonistici per via delle cernie catturate in gara da Amengual... mah.

  6. Generalmente quanta visibilità c'è nel lago di Lecco?

     

     

    Non esiste generalmente, dipende dal posto, dalla giornata, dall'orario, dalla profondità. Ci sono volte in cui a fatica vedi la punta del fucile, altre in cui 4-5 metri in orizzontale ci sono.

    Di sicuro molto meno che al mare, bisogna abituarsi.

    La situazione migliora moltissimo nel periodo freddo dell'anno in parallelo però al farsi gelata dell'acqua. Per darti un'idea, io ho pescato con l'acqua a 9 gradi ad aprile nel lago d'Iseo, ma mi dicono che arriva anche a 5 o 6 gradi in inverno avanzato.

  7. Ciao ,

    Ma sono persici ???

     

    In che zona peschi nel lago di Lecco?

     

    quello piccolo è un persico, l'altro è un luccio-perca

    le zone del lago di Lecco in cui è consentita la pia sono:

    Malgrate-Parè

    Lecco-Abbadia Lariana

    Dervio-Bellano (da quest'anno)

    Laghetto di Piona

    Io pesco in tutte, quella che mi piace di più è Piona ma è anche la più lontana da Milano

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