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fishlaw

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Risposte pubblicato da fishlaw

  1. Mauro mi spieghi questo passaggio?

    Senza nessunissima polemica, solo non ho capito in che modo la presenza degli sponsor condiziona in negativo il movimento?

     

    Guarda Davide, per me il più grande elemento disturbatore della pesca in apnea nazionale sono state e sempre saranno le sponsorizzazione individuali degli atleti, perchè coinvogendo l'atleta fanno prevalere l'interesse della singola azienda sull'interesse del gruppo ed in definitiva del movimento.
    E quel che è peggio essendo l'ambiente troppo piccolo, più che sponsorizzare gli atleti per merito gli si sponsorizza per lecchinaggio.

  2. Daniele, il problema che poni tu peró non è 'federale', se non valessero tordi, salpe, gronghi e murene in certe (in molte) gare avresti carnieri da disperarsi ancora più di adesso. E comunque con il limite di peso a 400 grammi (campionati di seconda e assoluti) non mi pare che siano i tordi e le salpe a fare la differenza.

  3. Io reintrodurrei la possibilità di pescare la cernia in gara solo perchè la sua proibizione mi sembra un cedimento "culturale" all'idea che la pesca in apnea - e le gare in particolare - contribuiscano in maniera significativa al depauperamento degli stock ittici, colossale idiozia come reso evidente da un rapido giro in qualsiasi mercato ittico.

    Non sono sicuro di quello che sto per dire perchè non conosco i fondali di tutta Italia, però con la formula a nuoto in tanti posti le cernie non so quanto sposterebbero.

    Voglio dire: se per trovare 20 o 30 metri di fondo devi fare un km e 1/2 da riva... preparando anche a nuoto...

  4. Grazie Pepu, diciamo che il mio rapporto con la piscina è... pessimo. Non mi piace andarci e non ci vado, certo se avessi qualcuno che mi guarda e corregge forse sarei un po' invogliato. Tu la sera vai in piscina? Per una volta Milano Bergamo è fattibilissimo...

  5. Cono, intervengo qui sollecitato da te poi casomai spostiamo la conversazione se è nel posto sbagliato.

    A proposito di pianeggiata, sei in grado di dare qualche indicazione sulla pianeggiata corretta e - diciamo - su una possibile "autodiagnosi" e "autocorrezione"? E' da molto che distrattamente ho in mente il tema, io penso di rientrare esattamente nella categoria della pinneggiata improvvisata (nonostante il corso base di apnea e quello base di pesca).

  6. Ti dico la mia: io come pedagno uso un piombo normale da un kg (a suo tempo avevo provato con un 1/2 kg ma la corrente se lo portava) limato in modo che si infili sotto la cintura. Se devi pedagnare, se si incastra, se il filo si ingarbuglia basta sfilarlo e comunque cade se slacci la cintura. il pedagno è collegato con un moschettone (ulteriore livello di sicurezza) attaccato a qualche metro di monofilo di nylon dello 0,80 che si vede poco e, soprattutto, strattonando si spezza. Il monofilo di nylon è collegato ad un filo da decespugliatore, ma - correggetemi se sbaglio - se la parte terminale (diciamo gli ultimi 7-8 metri) è di nylon quella iniziale che sia decespugliatore, sagolino galleggiante, dynema o qualunque cosa non cambia, l'importante è che sia di un materiale che non si ingarbuglia e che non si rompe. Ovviamente il filo è collegato ad un avvoglisagola a sua volta collegato alla boa segnasub.

    Non ho mai provato nè il tubicino trasparente, nè la sagola elastica.

  7.  

    Ora, la questione wasabi è simpatica e il commento di Mauro appropriato, però ad una rapida verifica su internet risulta che il Paese con il maggior numero di casi annui di contaminazione da anisakis è proprio il Giappone, quindi i presupposti dell'ipotesi sono fragilini.

    :D Mi meraviglierebbe piuttosto constatare il contrario: certo che il Giappone è il paese con il maggior caso di anisakis al mondo... il pesce crudo è proprio la maggior fonte di proteine animale nella dieta dei giapponesi!

    Il paragone và fatto in percentuale per numero di abitanti e non in valore assoluto.

     

    Se gli itaGliani kakoni mangiassero tutti pesce crudo con la stessa frequenza dei giapponesi ma con la kultura alimentare kakese avremmo in percentuale per numero di kakoni un numero almeno doppio di contaminazioni da anisakis, quindi la critica è ancora più debole dell'affermazione.

     

    Riguardo alla considerazione maurica del fuku direi che non c'entra proprio una mazza... sono pochissimi i preparatori di fuku perchè devono superare un tirocinio paragonabile solo a quello dei fabbri forgiatori di katana. Tanto pochi da essere considerati monumenti nazionale viventi.

     

    Il 99.9% dei giapponesi il fuku non lo ha mai neppure assaggiato come il 99,9% dei kakoni non ha mai assaggiato il formaggio sardo coi vermi.

     

    Forza che potete fare di meglio :lol:

     

     

    Il formaggio con i vermi è squisito, il wasabi è squisito, di solito nella salsa di soia ci sciolgono il wasabi, io non scioglierei il wasabi nell'aceto balsamico.

  8. Ora, la questione wasabi è simpatica e il commento di Mauro appropriato, però ad una rapida verifica su internet risulta che il Paese con il maggior numero di casi annui di contaminazione da anisakis è proprio il Giappone, quindi i presupposti dell'ipotesi sono fragilini.

  9. Fausto Io le ho leaderfins medie, praticamente nuove (vedi la foto nella sezione mercatino), da vendere, ti do garanzia, soddisfatto o rimborsato, 65 Euro più spedizione. Le avevo prese per me ma ho rotto le scarpette e quindi mi trovo con 4 pale e due scarpette e devo liberarmene. Anzi, tu sei di La Spezia e io questo fine settimana scendo ad Ameglia dove la mia famiglia ha una casettina,quindi possiamo anche fare consegna a mano. Oppure te le vieni solo a vedere e decidi tranquillamente.

  10. f2mv.jpg

    Non sono il modello pure carbon, sono quelle che costano 95, non 120 sul sito Leaderfins.

     

    Ecco la foto, questa è prima che modificassi il trapezio, ma dopo la modifica non sono mai entrate in acqua quindi le condizioni della pala sono identiche (volevo provarle ma ho rotto una scarpetta dove erano montate le a pale c4 che uso da tanto, avrei dovuto montare le pale leaderfins sulle scarpette nuove che avevo comprato, ma a questo punto ci monto le pale vecchie e vendo queste).

  11. Come da titolo, metto in vendita (per qualche giorno, poi cambio idea) pale leaderfins Stereoblades waves carbon, durezza media, sono usate un paio di volte, se avete pazienza domani metto le fotografie. Prezzo 65 Euro. Dal sito Leaderfins costano 95 Euro più spedizione. Entrano in tutte le scarpette perchè ho ridotto appena appena il trapezio avendo io il piede (e quindi le scarpette) miunscolo (37 e 1/2-38). Le vendo perchè per me che sono alto un metro e sessante e che non riesco più ad allenarmi la durezza "media" è un filo eccessiva. Sono davvero perfette, è un affare.

  12. Io ho un paio di pale leaderfins le classiche misto carbonio e fibra "usate" un paio di volte da vendere. Durezza media (troppo per me che sono alto un metro e sessanta).

    In effetti il trapezio di coda è grandicello e se uno non ha un piede gigante forse può fare difficoltà ad entrare in alcune scarpette, però queste le ho ridotte di un paio di millimetri e entrano perfettamente dappertutto. Nuove dal sito Leaderfins costano 95 e poi ci sono altri 15-20 Euro di spedizione, te le vendo a 65 spese a tuo carico). Se ti interessa scrivimi in pvt.

  13. Mi è venuta in mente una curiosità: ma voi ritenete che il diametro della sagola sia un fattore non teoricamente ma praticamente rilevante ai fini dell'uscita dell'asta? Cioè con un monofilo da 120 prendo di più (se non si spezza) che con un 140 o un 160? Io credo convintamente di no, però mi piacerebbe sapere la vostra.

  14. La cosa più interessante e intellegibile che ho trovato in argomento è qui http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16013383 lo incollo di seguito.

     

    L'Atheresthes Stomia è l'halibut, un pesce piuttosto grande rispetto al nostro comune pesce bianco e - da quanto si legge nell'abstract - peso e spessore della carne del pesce sono direttamente proporzionali alla "resistenza" del parassita (ed è chiaro perchè influiscono sul tempo in cui tutta la carne raggiunge una determinata temperatura):

     

    Survival of Anisakis simplex in arrowtooth flounder (Atheresthes stomia) during frozen storage.

    Abstract

    Survival of naturally occurring larvae of Anisakis simplex in fresh arrowtooth flounder (Atheresthes stomia) was determined after storage for specified periods at four freezing temperatures. All larvae were killed by 96, 60, 12, and 9 h at temperatures of -15, -20, -30, and -40 degrees C, respectively. The average percentages of live larvae per fillet at the next shortest holding time were as follows: 72 h at -15 degrees C, 0 to 3%; 48 h at -20 degrees C, 11 to 30%; 9 h at -30 degrees C, 5%; and 6 h at -40 degrees C, 0 to 3%. Larval survival was directly related to fillet thickness or weight (P

    PMID: 16013383 [PubMed - indexed for MEDLINE]
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