fishlaw

Riesco a postare l'immagine dell'ultima recente pescata sul lago di Lecco. Acqua a 17 gradi fino a 12 metri.

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Davvero grazie al team per il servizio meraviglioso

Grazie Dentex, proverò, finora io ho sempre bucato la testa uscendo dalla branchia o viceversa a seconda della specie, non ho mai perso un pesce ma è sempre risultato un po' macchinoso, e poi ste bestie con il cranio sfondato...

Scusate l'ingenuità: non capisco cosa intendiate per guancia-guancia, bucate davanti all'opercolo (dietro all'occhio) da parte a parte?

sono ancora in vendita? che numero è la scarpetta?

Alla trattoria "al porto" a Clusane ho fatto una mangiata di pesce di lago eccezionale, peccato averne risentito la mattina successiva alla gara selettiva di acque interne di Vello...

La mia personale classifica tra i pesci che si possono prendere normalmente in apnea: anguilla, bottatrice (mai presa ma assaggiata), luccio perca, persico reale, questi mi paiono decisamente migliori della tinca, sul cavedano credo si possa discutere (io ne preferisco la carne ma ha troppe spine), così sul luccio: al di là della suggestione della preda mi pare abbastanza insipido, poi carpe (discreta), scardole (mangiabili), carassi (presi ma non assaggiati), pesce siluro (assaggiato tre volte, trovandolo in tutti i casi pessimo). Probabilmente dimentico qualcosa.

Stefano, cambiando argomento, tu sai già il calendario delle selettive 2013?

Ale, forse te l'avevo già detta, per una tinca così all'incirca: 2 spicchi d'aglio schiacciato, 4 cucchiai di parmigiano, 2 cucchiai di prezzemolo tritato, 2 cucchiai di pangrattato, sale e pepe, metti insieme il tutto e poi versi olio finchè il composto sta insieme, a quel punto lo metti nella pancia del pesce eviscerato e poi tutto in forno preriscaldato a 180 gradi adagiando la tinca su 4 o 5 fogli di allora, stai attento a non far scappare la cottura perchè asciuga molto.

Se il ripieno non ti convince all'assaggio puoi variare le proporzioni come ti pare.

Teo, come sempre hai ragione. Il problema è che quella mattina, proprio perchè c'era vento forte, il posto era letteralmente pieno di kite-surf - poi un giorno mi spiegheranno perchè una stessa zona viene assegnata contemporaneamente alla pesca-sub e al kite-surf - così non potevo allontanarmi da riva e pescare più fondo. Peraltro poi sono andato più avanti dove c'è una parete di roccia a cercare le spaccature, ne ho trovata qualcuna ma vuota.

Di Carloforte è bello solo l'entroterra, il mare è orrendo

Credo che Stefano scherzasse... è un posto meraviglioso e siamo tutti invidiosi. Io ci sono stato l'anno scorso (e due anni fa ma non pescavo). Allora: se disponi di un mezzo nautico, io ti consiglio di stare lontano dai bagnanti rimanendo, approssimativamente, sulla parte nord occidentale della costa.

In senso orario dalla punta a nord (davanti all'isola Piana, già un posto meraviglioso e abbastanza comodo in auto, forse nelle ore centrali è frequentato) scendendo nel lato orientale dopo non moltissimo c'è il porto e poi spiagge e bassofondo fino a circa il limite sud. Continuando il giro, da Punta Nera in poi è tutto buono. I parcheggi di tutte le spiagge sono gratuiti (o nelle ore "attive" a offerta libera) e comodissimi per cambiarsi e andare in acqua. Vedi tu la discrezione, ma puoi entrare tranquillissimamente anche dalle spiagge stesse l'unica volta che un bagnino (rarità a Carloforte) mi ha detto qualcosa è perchè stavo entrando senza la boa di segnalazione (volevo fare un tuffetto con la fiocina). Il fondale è vario: nella parte sud degrada un po' più dolcemente e c'è un tratto di posidonia e sabbia, man mano salendo, aumenta la roccia e la profondità anche se mi pare quasi in nessun posto vicino alla costa si arrivi oltre i 20 metri. Alle spiagge Conca e Mezzaluna puoi ancora arrivare con la macchina, e più in alto alla spiaggia che si chiama Cala arrivi in macchina, tra le due, invece, o non si arriva proprio o l'arrivo è complesso. Si può scendere invece da sotto il faro. Ancora più a nord invece direi che ci vuole l'imbarcazione. Se ti devo dire tre posti: la punta, calafico (scomodo con la macchina ma è un posto di una bellezza che toglie il fiato), punta nera (dove io ho visto più pesce). Poi mi farai sapere...

Ieri all'alba sono andato a Parè, sul lago di Lecco, dove le ultime due uscite (sempre all'alba e nel giro delle scorse due settimane), oltre ad essermi tolto delle belle soddisfazioni, avevo visto davvero chili e chili di pesce, di tutti i generi (tinche, boccaloni, carassi) rinunciando talvolta a sparare per non strafare. Ieri, invece, era letteralmente pieno di pesci piccoli o piccolissimi, branchi e branchi, ma i grandi si erano persi, non si è vista una pinna decente per un paio d'ore, poi una tinca isolata e un black-bass di forse mezzo chilo che ho preso.

La differenza, secondo me, è che a differenza delle altre volte ieri c'era vento forte e lago mosso e l'acqua nei primi metri, era in movimento costante. Secondo me nella fascia di profondità dove si trova l'alga e dove io ho pescato il movimento d'acqua dava fastidio ai pesci che o si sono infrattati nel fitto dell'alga o sono andati a profondità dove il movimento dell'acqua non si sentiva o si sentiva meno.

Voi cosa ne pensate?

Ciao Cola, non ci siamo stufati di organizzare queste battute al siluro, il problema principale sono gli animalisti e come se non bastasse ora sono apparsi pure Il "Gruppo l'amico del Siluro" a buon intenditor poche parole. Le ultime volte abbiamo dovuto organizzarle in sordina ed in pochi con il patema di dover litigare ogni volta che uscivi dall'acqua. Comunque pescare d'inverno in corrente con fuori zero gradi , l'acqua a 8-10 gradi e sudare per pinneggiare in corrente è una bella esperienza. Poi quando spari a bestioni da 80 100kg non è proprio un esperienza da buttare...... L'utima volta che la facemmo a Pozzolo si venne pure alle mani con i fenomeni sopra citati e da allora riusciamo farla senza tanto pubblicizzarlo in quel di Verona.

Assurdo, teoricamente loro sarebbero obbligati ad uccidere i siluri pescati (o meglio gli è proibito rilasciarli, che è poi la stessa cosa) quindi davvero di tante che se ne sentono questa non sta nè in cielo nè in terra

Io ultimamente, seguendo il suggerimento di un anziano pescatore, ho aumentato il diametro del nylon del sagolino acquistando un rotolo di filo per il decespugliatore al brico, per sicurezza ho lasciato solo la parte terminale - poco meno di un metro - di nylon sottile (0,8, quello che usavo prima) che si trancia anche con una semplice pinnata decisa (ed eventualmente è facilissimo riannodarlo anche in acqua) e il problema dell'aggrovigliamento al polpaccio si fa sentire ma molto meno.

Bravo Teo, come sempre.

Qualcuno ha idea delle condizioni di mare che si può attendere in zona La Spezia per questo fine settimana?

cavoli Magoo, la foto è stupenda

Ma un raccontino?

Non vorrei andare fuori tema, ma come le cucina?

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By fishlaw at 2012-07-16

Lo scorso venerdì mattina, quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno era pieno di pesce, tinche e boccaloni. E si godeva visibilta' ottima, per la stagione. Al ritorno da una pescata già discreta, in un metro d'acqua, vicino a una fila di alberi che hanno il tronco in acqua, e' arrivato questo bestione e, pur con il solo 75, non ho esitato. L'ho presa un po'alta (si vede) e ha avuto una reazione veramente vigorosa, comunque l' ho brancata e sono uscito, molto soddisfatto.

Per evitare inutili ma purtroppo ricorrenti polemiche, vi segnalo che l'ho già mangiata (una parte è ancora congelata) e ne ho tratto un giudizio positivo, sicuramente superiore alle attese.

Ne ho fatto filetti che ho poi cotto al bbq con salse varie ed e' risultata piu' che commestibile, il giorno dopo l'ho spadellata con aglio, capperi succo di limone e pomodori ed e' venuta molto buona, presa e ripresa dai commensali, anche il giorno dopo riscaldata.

Colore e consistenza assolutamente gradevoli, sapore discreto con un vago retrogusto di fango che - correggetemi - mi pare che anche la tinca e in misura minore il boccalone, il luccio e il cavedano abbiano.

Sicuramente sa di fango molto meno del siluro (che, mangiato di nuovo di recente, al mio palato si conferma di gran lunga il peggiore tra i pesci di lago).

Le miospine, presenti inevitabilmente anche dopo la sfilettatura, sono risultate talmente grandi da non costituire assolutamente un problema.

Diciamo che non prenderei una carpa così tutte le settimane, ma ogni tanto senz'altro sì, anche perchè davvero sentire un pesce colpito tirare così tanto è una bellissima sensazione.

Qua e là si parla di siluri, questo è di venerdì scorso, bonifica sull'Iseo.

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Ah, io sono andato venerdì scorso e mi sono divertito parecchio

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Rinnovo per iscritto i complimenti già espressi telefonicamente. Il pescione è già a tranci nel congelatore per essere a breve assaggiato. Grandissimo STE.

Grazie Roby.

Stefano, io sto cercando di fare il possibile per essere in quel week end ad Ameglia, dove tanti anni fa i miei nonni acquistarono una una casetta.

Se l'uscita fosse all'alba volentierissimo mi aggregherei (con moglie e tre figli non posso mancare una mattina intera, ma rientrare alle 11-11.30 penso di sì), però non ho nè carrello nè gancio traino, posso aiutare con le braccia...