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crickets

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Risposte pubblicato da crickets

  1. A giugno mi recherò in Sardegna, zona Palau con la famiglia e conciliando le reciproche esigenze ..... vorrei esplorare le zone limitrofe!

    Mi rendo conto che sono proprio di fronte al Parco della MAddalena, ma leggendo la Carta Nautica mi sembra chiaro che sulla costa o, comunque, al di fuori del perimetro del Parco si possa pescare con le normali regole che ci disciplinano .....

    Qualche amico della zona può darmi conferma in merito? Per cortesia ditemi che è così altrimenti mi deprimo ......

    Saluti a tutti.

    Riccardo

  2. Ricordo con grande emozione, ma anche molto lucidamente, gli articoli apparsi sul quotidiano locale quella domenica mattina di luglio (sono di Piombino) e ricordo di aver analizzato con un groppo in gola tutte le circostanze che, in qualche modo, mi accomunavano a Fabio; l'amore per il salmastro, un lavoro che non ti permette di vivere il mare se non nel fine settimana, la voglia di starsene tre ore nel silenzio dopo una settimana di chiacchiere e stress, la passione per la pesca, un'età matura ma che ci permette ancora di osare e ..... infine ...... la cosa che mi ha fatto allora, ed altrettanto oggi, stare malissimo, una giovane moglie ed una figlia piccolissima, la mia Anita oggi ha cinque mesi e mezzo .....

    Ricordo ancora i discorsi di mia moglie e dei miei genitori quella mattina : "hai 40 anni, falla finita, guarda la tua bimba e stai a casa, che senso ha andare in mare tutto l'anno, e poi per cosa ..... per quattro pesci????!!!!"

    Ricordo ancora il fastidio che mi davano quelle parole, quie luoghi comuni ..... quella superficialità ..... non è così facile e banale smettere, dire addio a ciò che ti viene da dentro, a ciò che senti tuo e che ti permette di esprimerti ..... o forse, mi chiedo, sono superficiale io a non riuscire a dire basta ????

    Ciò che hai avuto il coraggio di raccontare, amico mio, mi toccato di brutto anche perchè ho un paio di amici di Livorno che, in qualche modo, mi hanno trasmesso il clima che si è respirato nel'ambiente per tanti giorni .... e se ciò ha, in qualche modo, cambiato il mio approccio con il mare, neanche riesco d immaginare come ti senti tu ........

    Posso solo dirti, per quanto vale , che ti sono vicino, che mi piacerebbe conoscerti per portarti un pò in giro per il Canale di Piombino e per parlare con te della nostra passione e che ti ammiro per la forza che hai trovato nel trasmetterci i tuoi sentimenti.

    Un abbraccio.

    Riccardo Grilli

  3. Il mitico (e in sviluppo) Circolo Pesca in apnea "Il Porticciolo" si è riunito in seduta "quasi" plenaria ed ha compilato con cura il documento da spedire alla Nostra Federazione.

    Incrociamo le dita e pure le cime........

    RG :devil:

  4. Stampato e compilato per la mia parte. Mi preoccuperò di farlo avere al Presidentissimo del mio circolo per raccogliere altre adesioni.

    Forza ragazzi che se non ci ascoltano stavolta ..... la battaglia, già compromessa, è persa una volta per tutte.

    RG

  5. non riesco ad attaccare l'allegato quindi copio il tutto

     

    "AMP e Pesca Sportiva nell’Arcipelago Toscano.

     

    Preg.mo Ministro Matteoli,

     

    nel 2004 le varie associazioni di ambientalisti ed animalisti hanno certamente ragione di esistere e farsi sentire, non fosse altro che per ricordarci, periodicamente, che dobbiamo nutrire profondo rispetto per il mondo che ci ospita.

    In parallelo a questa considerazione me ne viene da fare una, forse, altrettanto “lapalissiana”: storicamente qualsiasi forma d’integralismo e fanatismo hanno causato intollerabili limitazioni della democrazia e della libertà personale, situazione resa ancor più grave dalla mancanza assoluta di ragioni comprensibili e/o scientifiche.

    Il doveroso preambolo mi serve per introdurre il tema che titola questa mia con cui La disturbo oggi: le AREE MARINE PROTETTE in generale e, nello specifico, quelle dell’ARCIPELAGO TOSCANO !!!

    In quanto appassionato frequentatore del mare per 12 mesi l’anno, anche solo per goderne, per così dire il contatto, il tema m’interessa molto e ne condivido lo spirito di base, quello puro, la tutela floro – faunistica !!

    A tal fine, tutto sommato, può essere comprensibile anche la suddivisione in zone di tutela differenziata (A, B,C), anche se personalmente preferisco scelte adottate in altri paesi per garantire la riproduzione delle varie specie ittiche (riserve integrali a rotazione stile Corsica).

    Quello che, ahimè, mi convince molto meno è invece ciò che definisco “spirito gestionale” delle AMP : Signor Ministro, si rischia di creare delle zone di monopolio a favore di determinate categorie di “utenti del mare”, garantendo un indubbio pay-back in termini economici (ma ad essi circoscritto), estromettendo, nel contempo, altri dal godimento di un bene comune.

    Un esempio concreto per i primi? I Diving Centers, gli organizzatori di ECOTURISMO subacqueo, nella Nostra zona spesso, …..diciamo, molto vicini alle associazioni ecologiche.

    Un esempio per i secondi? E’ facilissimo !!! Esiste una sola categoria che si vuole estromettere anche dalle zone C, il famigerato Pescatore in Apnea !!!

    Con la premessa che mi considero un mediocre esponente della categoria, anche se vado in mare con tutte le stagioni anche solo per passare un’ora in acqua, mi disturba alquanto la criminalizzazione DEMAGOGICA e di COMODO di una sola categoria.

    Tanto più se mi accorgo che a supporto di ciò c’è SOLO ignoranza e cattiva informazione scientifica.

    Ciò che mi ha convinto a scriverLe è, in particolare, un intervento di ben cinque associazioni di ecologisti (tra le più rilevanti) sulla rivista Elba Oggi sul tema AMP dell’Elba (Anno IV – n. 131- lunedì 9 febbraio 2004).

    Confidando nella Sua visione obiettiva, Lei potrà costatare quanto Le riporto leggendo l’intervento in questione; mi permetto solo di anticipare due punti emblematici:

    punto 4. Divieto di Pesca Subacquea in apnea nell’AMP (compresa area C: nda), perché induce comportamenti elusivi nella fauna ittica (i pesci fuggono), è scarsamente selettiva per alcune specie ormai a rischio e risulta difficile da controllare, per ammissione degli stessi organi di Vigilanza. Tale attività potrà comunque essere svolta nelle zone non interessate all’AMP.

     

    punto 9. Previsione di un’ampia zona di protezione antistrascico attorno all’AMP, nella quale sia possibile esercitare tutte le rimanenti attività, compresa la pesca in apnea.

     

    Si vuole, di fatto, vietare la pesca in apnea in tutta l’Area Marina Protetta, comprese le aree dove invece si ammette l’esercizio di ogni altro genere di pesca sportiva, adducendo a sostegno di tale posizione "estrema" le seguenti ragioni:

    1. induce comportamenti elusivi nella fauna ittica: la confidenza della fauna nei confronti dell’uomo è dunque ciò che cerchiamo ? E’ un principio da proteggere? Siamo certi? Se la risposta è positiva mi sorge subito un dubbio maligno: si vorrebbe trasformare l’AMP in una sorta di grande acquario in cui alcuni titolari di attività di ecoturismo possano accompagnare i visitatori con autorespiratore a dar da mangiare ai pesci? E’ questo il rispetto per la Fauna e per l’Ambiente? Creare un grande Circo subacqueo, andare contro natura è Ecologico? Spettacolizzare l’ambiente marino, fare dei pesci degli attori involontari con il fish-feeding, questo è ecologia? Chapeau, Signori Eco-Animalisti.

    2. “……è scarsamente selettiva per alcune specie ormai a rischio.”: siamo al ridicolo…, alla distorsione più evidente della realtà; la pesca in apnea, si svolge “con la testa sott’acqua”, la preda viene individuata (quindi selezionata), poi si tenta di prenderla….cosa tutt’altro che scontata!!!!Come si può affermare (senza vergogna) che è scarsamente selettiva? Se un regolamento vieta di catturare una specie, il pescatore in apnea è L’UNICO pescasportivo in grado di evitarne il disturbo preventivamente!!!!Come si può pensare di fare ostracismo alla pesca in apnea con tali argomentazioni e poi permettere l’esercizio di tutte le altre forme di pesca che, per loro natura, NON POSSONO ESSERE selettive (è il pesce che decide se abboccare, non il pescatore che decide quale catturare). Non voglio fare una guerra tra poveri, non criminalizzo alcun genere di pesca sportiva, trovo d’altra parte folle, offensiva e pretestuosa la pretesa di dare questo tipo di giustificazione ad un divieto demagogico e anche politico. Il risultato : recupero di immagine e consenso, inefficace protezione dell’ambiente e sentenza di colpevolezza ingiustificata per un’unica categoria. Alla faccia del progressismo e della democrazia!!!

    3. ovvero l’Apoteosi, “….risulta difficile da controllare, per ammissione degli stessi organi di sorveglianza.” Questa affermazione è veramente stupenda, ci si permette di parlare per conto delle Autorità di Vigilanza, che si sarebbero, in definitiva, autodefinite inefficienti??!! Ora,....,ammesso e non concesso che sia davvero così (se fossi stato al posto dei Responsabili di quegli organi di sorveglianza ne avrebbero viste delle belle questi Signori Eco-Animalisti), la soluzione è proibire ciò che non si riesce a controllare? Qui viene fuori la vera natura di chi firma quell’intervento…..integralismo fazioso, causato dalla semplice volontà di Apparire, supportata dalla Non Conoscenza e dalla Non Volontà di approfondire i temi!!

     

    Siccome credo anche che a pensare male si fa peccato, ma spesso si indovina, posso anche capire che tolto di giro il pescatore in apnea-lupocattivo il ritorno di immagine è forte, la disinformazione porta all’ignoranza che rende gregge !!! Ma ai fini concreti di tutela ambientale quale sarà il risultato? Forse zero, o forse anche meno….., ci sarà chi comunque pesca le cernie, anzi prevedo tempi ed affari d’oro per i bracconieri, tanto è scritto anche sui muri che gli organi di sorveglianza non possono sorvegliare !!!! Assurdo, folle, controproducente, ignorante !!!!!

    Il pescatore in apnea è soggetto alle norme di tutte le forme di pesca sportiva (Legge 1639/68), ma con limiti più stringenti (orari, limiti di cattura, distanze dalla costa,…..), vorremmo solo essere trattati come gli altri!!!

     

    Il punto 9. è talmente ridicolo che non mi soffermo neanche !! Si riserva la possibilità di pescare anche in apnea nella zona di protezione antistrascico “attorno all’Area Marina Protetta”, cioè su fondali che vanno dai trenta metri in poi a tre miglia dalla costa !!! Questo tipo di approccio è risibile ed offensivo nel contempo.

     

    L’Arcipelago Toscano diverrà off-limits !! Per praticare una disciplina che questo Paese riconosce e regolamenta attraverso il CONI andremo in piscina.

    Mi perdoni l’eccesso di sfogo.

    Cordialmente.

     

     

     

    Riccardo Grilli - Piombino

  6. Dopo mesi di assenza dal Forum per motivi professionali e personali, oggi mi riaffaccio e vedo quanto in oggetto : vampata, poi sudore freddo, poi preoccupazione ........

    Nel 2005 mi ero permesso di inviare la lettera che cercherò di allegare all'allora Min. Matteoli - risposta zero -

    L'ultima cosa che voglio e creare sul Forum un momento di tensione per noi controproducente ..... ma sento il bisogno forte di ri-sollevare il problema !! Ragazzi, con toni pacati ed un profilo low, senza attaccare nessuno e senza aprire una guerra tra poveri, ma parliamone ...... solleviamo un dibattito allargato, questi ci sbattono fuori dal mare !!!!!

  7. Legge del "Menga" (o meglio chi l'ha in cu@o se lo tenga)

     

    Arriva marzo e vai in acqua nel week end per prepararti alle ferie

     

    passa aprile e vai in acqua il week end per prepararti alle ferie

     

    in maggio ti fai il week end ed un calasole a settimana ...sempre per prapararti alle ferie

     

    a giugno, nel week end cominci ad essere contento di come ti senti in acqua

     

    luglio : cominci ad andare come un treno e fai qualche buona cattura, ti senti in forma ma ....... senti un piccolo fastidio, un senso di ovattamento all'orecchio......una roba strana, mai successa, non è niente

     

    prima settimana di agosto, in acqua sei come in casa tua, ti diverti scendi senza fatica, hai una buona autonomia di fiato e ....... tra una settimana vai in ferie......barca-mare-pesce-pesce-barca-mare....... ma.......l'orecchio ti da ancora un pochino noia..............

     

    venerdì pre-due-settimane di ferie : tua moglie ha detto al tuo amico otorinolaringoiatra che dopo pesca ti rimane l'orecchio ovattato, lui si presenta a cena con lo strumento, ti guarda l'orecchio e ti dice : non è niente......un'infiammazione da ristagno di acqua, una piccola otite esterna che ti passa con cortisone, gocce tre volte al giorno e ........ quindici giorni all'asciutto...............................nooooooooooooooooooooo, non è verooooooooooooooooooooooooooooooooo...............

     

    E invece si !!!!!!!!!! @@zzo mi è accaduto il quattro agosto !!!!!

     

    :angry::angry::angry:

    :boat:

  8. Ho riletto tutta la discussione e la cosa che mi è parsa più interessante è il fatto che nessuno tra gli intervenuti abbia pensato di utilizzare tutte le riflessioni positive sull'etica in modo strumentale, cercando per esempio, di dire che l'etica ed un codice di autoregolamentazione potrebbero farci riammettere nelle AMP o altre cose del genere pro domo nostra...............

    Credo sia un fatto rimarchevole, ne abbiamo discusso e parlato a prescindere e solo per chiarire meglio tra noi come vorremmo che fosse, da romantico che sono, lo trovo bello e positivo. :clover::thumbup:

    Grazie a Mariano Satta per lo spunto.

    Riccardo

  9. Bella la citazione di Mayol ..... attuale, "trasversale" e condivisibile !!!

     

    Tornando all'etica......e cercando di non banalizzare altrimenti Mariano Satta mi cazzia ..... sono convintissimo che il primo passo vero ed efficace sia la Formazione ma dobbiamo anche chiederci:

     

    quanto è diffusa la "cultura" dell'etica nei nostri circoli sportivi che possono farsi promotori di corsi e percorsi formativi per l'apneista ?

     

    quanto sono diffusi in penisola ed isole gli enti, società, circoli o semplicemente i privati cui rivolgersi per avviarsi "con l'approccio giusto" alla pesca in Apnea ?

     

    so per certo che i nuovi istruttori di pesca in apnea hanno avuto dalla federazione, durante i corsi di abilitazione, "un caloroso" invito a battere e ribattere sui temi legati alla sicurezza ed all'immagine del pescatore in apnea, lo stesso tipo di aggiornamento "filosofico" lo hanno avuto anche con i più esperti ? La Federazione, a mia sensazione, si sta impegnando su tutto ciò ma dare linee guida e verificare che poi vengano seguite sono due piani diversi (lo so per esperienza professionale).

     

    Sono pieno di convizioni su come dovrebbe essere il domani della ns attività e vedo qualche timido, reale segnale di cambiamento ma resto convinto che la vera sfida sarà sgretolare lo zoccolo duro di chi si è avvicinato alla pesca in apnea con un approccio che rende per loro equivalente parlare di comportamenti etici o di sesso degli angeli.

     

    La discussione comunque fa bene.......aperta la breccia le mura si fan via via più deboli.

    Saluti a tutti.

    Riccardo

  10. Silente, conoscendo il DNA che contraddistingue la maggioranza di noi italiani (ad evitare equivoci chiarisco che son ben orgoglioso di essere italiano da capo a piedi) tende ad inserire l'etica nella regolamentazione....probabilmente Mariano intende qualcosa di diverso, cioè una sorta di autoregolamentazione che ci "evolva" e ci faccia recuperare ancora di più credito nei confronti delle istituzioni e dell'opinione pubblica!

    Ciò deve prescindere dalla regolamentazione, nel senso che deve andare oltre ..... etica è fare formazione nei confronti di chi si avvicina alla disciplina della pesca in apnea, etica è mettere al corrente "chi ignora" dei comportamenti vietati o inopportuni perchè cominci con le giuste informazioni ed il piede giusto, etica è promuovere e pubblicizzare sempre più l'aspetto atletico della nostra disciplina piuttosto che pubblicizzare i carnieri, etica è far capire ai giovani che profondità e comportamenti estremi non significano pesce sicuro ma solo rischio sicuro, etica è non smettere mai di parlare di sicurezza in mare, etica è far capire che la pesca in apnea è bella e rilassante anche se non si pesca la cena, etica è cercare di non mostrare portapesci pieni di pesci piccoli (o anche di taglia) e magari ancora "non finiti" uscendo dalla spiaggia in mezzo ai bagnanti, etica è ........ scusate moderatori ma lo penso con tutto me stesso....smettere di pescare salire in barca e raggiungere l'imbarcazione che ti è passata sopra la testa mentri eri all'aspetto sotto il pallone segnasub e chiarire direttamente quali sono le regole, etica è discutere con chi usa l'autorespiratore per pescare o va di notte per far capire che tra pochi anni non ci sarà più pesce neanche per loro, etica è stigmatizzare il comportamento di chi, dilettante, si compra la barca con il ricavato del pescato.

    Etica è esigere che le normative esistenti vengano rispettate da chi ha la nostra passione, etica è avere, noi per primi, comportamenti "virtuosi" che inducono altri atteggiamenti analoghi......

    Tra due mesi compio 40 anni e non so per quanti anni mi potò ancora dedicare al mio amore per l'immersione in apnea, ma vorrei avere l'opportunità di trasmettere a mio figlio, che nascerà a marzo, la mia passione...........senza l'etica cui si riferisce il buon Satta, difficilmente avrò questa soddisfazione.

    ......scusate il finale un pò melodrammatico, che, peraltro mi appartiene poco, ma sono cose che davvero mi vengono dalle viscere.

    Riccardo

  11. In un bel Forum talvolta è opportuno rimarcare cose ovvie ma ......... fondamentali per chiarire che il pescapneista è una cosa ed il "cicciaio" un'altra !!!!

    L'ho fatto e lo rifarò, se capita, perchè la possibilità di vivere l'esperienza di pescare in apnea per mio figlio dipende anche dalla nostra motivazione a far smettere comportamenti "criminali" (nel senso che sono reati).

    Grazie a chi, in questi casi, riesce a superare la naturale propensione a farsi glia affari suoi per evitare coinvolgimenti...........

    Riccardo

  12. Non voglio ed è del tutto inopportuno in questa sede polemizzare con chi fa scelte alimentari soggettive, anche perchè l'intervento dell'amico che mi preceduto offre spunti oggettivi e condivisibili, puntualizzo solo che se di rispetto della natura si deve parlare, l'essere umano per caratteristiche fisiologiche intrinseche nasce "naturalmente" onnivoro, assumere solo sostanze proveniente da vegetali o legumi per poi dovere integrare con vitamine mi sembra "meno naturale"che non avere una dieta completa.........

    Comunque non è questo il tema del contendere : non manco mai di condividere le opinioni di Mariano Satta in tema di etica e rispetto delle regole perchè la trattazione è sempre lucida ed a prova di "scemo" (passatemi il termine); tutta la discussione attuale mi ha però fatto venire un dubbio in tema di etica "allargata":

    se durante una mia battuta di pesca in apnea o durante un trasferimento nautico notturno, individuo con massima certezza persone che pescano con l'ausilio di autorespiratori o pescano in apnea di notte con fonti luminose (oppure con bombole e di notte) e faccio il 1530 e la Guardia Costiera coglie sul fatto i bracconieri e fa passare loro dei bei guai, ho avuto un comportamento etico (nel senso generale di rispetto del prossimo) ?

     

    Chiedo una risposta ben chiara.......... :siiiii:

    Grazie.

    Riccardo

  13. Manco da tempo dal Forum per questioni personali e di lavoro, rientro e leggo qs fatto tragico; una parola è poco e due sono troppe...soprattutto quando si parla di una ragazzo di 24 anni che si stava appena affacciando alla vita vera.

    Non amo la retorica, non darò consigli che troppe volte chi va in acqua poi dimentica non per negligenza ma per la troppa passione; dico solo questo: personalmente ho tratto grande consapevolezza dall'aver partecipato ad un corso di apnea serio, se non altro riesci a capire come siamo fatti e che cos'è che ci frega........poi sta a noi rifletterci e tenerne di conto!!!

    Ragazzi è importante conoscere per decidere.

    Possa Dino ricevere gioia eterna dalla futura esistenza e ci stia vicino mentre seguiamo la ns passione.

    Un abbraccio a familiari ed amici.

    Riccardo Grilli

  14. Poche parole ma tanta, tantissima ammirazione e stima.........peraltro rileggendoti con attenzione appare chiaro un messaggio forte ed importante che, alla prima lettura, con il pathos di volere arrivare alla fine del racconto viene un pò sfumato : per rendere bene in acqua occorrono serenità e massimo relax, se ti senti bene, stai bene in acqua e ...... la sicurezza aumenta !!!

    Complimenti di nuovo : relax + scioltezza = bradicardia da cui pesce e sicurezza (perchè non sei portato a tirare troppo)

    Riccardo

    :thumbup:

  15. Grazie a tutti amici miei.........e scusate se rispondo con "poca reattività....." sapete, gli acciacchi, l'età, il lavoro e soprattutto la nuova primavera che è esplosa in Costa tirrenica mi hanno portato un poco via dal PC...........

    Ma in compenso sono andato spesso in mare (temp. ancora 20°....spettacolo).

    Risultati altalenanti : qualche lustro, ma quest'anno ne sono arrivati pochi e piccoli; qualche serra/pescecane (stanno diventando enormi.....su Cerboli uno mi ha ridotto l'asta come un arco da sioux); e finalmente in acqua libera una lampugotta di un paio di kg, presa a c__o, avendone mirata una più grande, padellata clamorosamente. Qualche buon sarago e spigole ZERO !!!!

     

    Roy ed Elisa : ma quali - anta.....l'anno prossimo ne compio quarenta, poi quarentuno, poi quarentadue.....fino a che si rimane negli -enta è gioventù...... vieni a trovarmi una benedetta volta e ti faccio vedere...... ciao Grandissimi !.

     

    Roberto : dopo sofferenze varie, il problema si è affievolito con le onde d'urto....ma che dolore l'applicazione......pare di avere per cinque minuti un ago piantato nell'osso.....però funzionano !!!!

     

    Grazie di nuovo a tutti per gli auguri.

     

    Riccardo

  16. Ebbene si, ricorro a voi per cercare un consiglio su come portare a tiro in modo scientifico queste stupende prede........ .

    In questo periodo le ho incrociate varie volte, ma solo una volta, in risalita dopo un aspetto, e per puro caso, sono riuscito a sparare ad un esemplare, le altre volte, in superficie mi hanno puntato dritto sino a quattro mt di distanza poi si sono aperte come ad uno spartitraffico mandando a vuoto il mio goffo tentativo di girare il fucile per prendere la mira.

    Le ho provate di tutte appena le vedevo......ho svuotato i polmoni lasciandomi pian piano affondare e loro via......sono rimasto immobile cercando di nascondere il fucile ma è arrivato a tiro solo un piccolo esemplare.......sabato scorso mi sono addirittura girato a 180° per cercare di essere agevolato nel tiro quando passavano ma con tre codate hanno fatto "vento" e son scappate...... .

    Sono pesci di superficie, all'aspetto a mezz'acqua non curano, quando le trovi sei sempre in acqua libera e senza ripari........non c'è verso davvero ??? Si può sperare solo nel colpo di fortuna ???? :clover::clover::clover::clover:

    O qualcuno di voi "maghi del blu" conosce il segreto???? :eek:

    Ciao.

    Riccardo

  17. Film consigliatissimo!!! E' da premio Oscar!!

    Un pò lento inizialmente ma poi..... si rifà....

     

    com'è che diceva??

     

    "BACIA MANO DEL PADRONE"!!

     

    Roberto, falla finita che già la signora ti ha bastonato una volta.......buttala sulla "qualità artisitica" del film più che sul rapporto uomo/donna altrimenti domani mattina vai a prendere il gommone e lo trovi sgonfio.

     

    RG

  18. Allora, dando per scontato che ho ancora fiato per essere lucido e calcolatore, prendo lo stiletto dalla cintura, lo lancio con potenza verso la ricciola con la mano sx, nel contempo con la dx sparo al volo allo stiletto che dividendosi in due parti uguali va a colpire in mezzo agli occhi il dentice ed il dotto......la tahitiana naturalmente continua la sua corsa e fredda all'istante la ricciola che neanche abbozza una reazione.....io ho già aggirato da dietro la cernia che, curiosa, guarda esterrefatta e distratta :wacko: ciò che sta accadendo, e la strangolo con i tentacoli di un polpo di sei kg raccolto in una buca lì vicino......... .

    :clapping::clapping::clapping::clapping:

    Poi recuperato tutto ho un problema non da poco.......ho infranto la legge sia per i kg di pesce prelevati in una battuta sia per il numero di cernie prelevate, quindi cosa decidere ???? (Chiedo un contributo in merito perchè tra breve, con tutte le AMP che stanno nascendo, il ripopolamento sarà tale da far diventare molto probabile una pescata come quella descritta.)

     

    A) faccio il 1530 e mi costituisco

    B)aspetto lo scurirsi e rientro in porto di soppiatto

    C) telefono a tre amici sub, li faccio venire alla secca e consegno a ciascuno una preda in modo da evitare guai, pur correndo il rischio di veder sparire amici e prede.

     

    :frustry::frustry:

     

    Riccardo

  19. Da ex AUC, marinaio nel cuore e nel sangue, non posso che farti il mio migliore in culo alla balena perchè dimostri spirito, coraggio ed attaccamento alla Patria (in questi momenti non così diffuso)....come si dice qua, l'Accademia "guarda in ghigna" ma se la motivazione è vera ciò, alla lunga,non può che gratificarti !!!! Forza e coraggio dunque, abbiamo bisogno di giovani decisi, forti, intraprendenti e positivi !!!

    Se poi, contemporaneamente alla costa livornese, vuoi avere un assaggio di quella piombinese ed elbana (mi trovi 80 km. a sud di Livorno), la mia barca è in mare da aprile a dicembre, mi farebbe sinceramente piacere ospitarti, contattami pure in privato che ti do il cell.

    Riccardo

    :clapping::thumbup:

  20. A questo punto credo che la questione sia da risolversi privatamente, con chiarimenti e scuse, tra il Dr. Malpieri e Fraele.......trovo inopportuno che si debba continuare a gettare benzina sul fuoco soprattutto qunado non si conoscono le situazioni contingenti.

    Certo il fatto avvenuto a S. Marinella ha di nuovo dato uno scossone al ns ambiente e ogni volta reagiamo in modo veemente per poi tornare nell'oblio dopo una settimana..... .

    Sino a che non verrà resa obbligatoria la patente per TUTTI i MEZZI NAUTICI A MOTORE saremo molto poco sicuri in acqua, soprattutto d'estate..........., anche se a qs sarebbe solo una soluzione parziale .

    :sub::sub: Quindi OCCHI APERTI.

    Riccardo

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