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BIRRINOSUB

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Risposte pubblicato da BIRRINOSUB

  1. Gran bel post, soprattutto per chi come me può considerarsi quasi un ex della PIA, che sogno di continuo ma che ormai pratico in poche occasioni all'anno.

     

    Concordo con chi la definisce una disciplina, anche perchè viste anche le discussioni che ha suscitato questo termine, ha un non so chè di indefinito, di vago, di intreccio tra emotivo e razionale, che ben si addice alla pesca. Pesca o caccia io le amo entrambe anche se la seconda non l'ho mai praticata. In comune hanno la scommessa di poter trovare in un dato posto, in un dato momento, quel particolare essere vivente che potrà essere catturato solo con determinate doti fisiche, mentali e strumentali. E comunque non senza un certo dispiacere per l'atto crudo di uccidere. Si basa quindi tutto su scelte più o meno consapevoli, che spesso definiamo istinto venatorio, calcoli non matematici applicati ad una scienza affatto esatta come la biologia.

     

    Il bello infatti non è trovare il pesce della vita con la testa in un buco a cui non resta altro che sparare a bruciapelo dopo aver visitato tutti i giorni lo stesso posto nella medesima maniera, ma sparare al tordo di 3 etti come alla ricciola di 30 chili nel posto stabilito, con l'agguato perfetto, magari con un fucile autocostruito o personalizzato.

     

    Ricordo a tal proposito che per mio suocero la sua preda più bella, per la quale aveva i ricordi più vivi, era una cernia di 10 chili trovata agonizzante in superficie dopo una battuta dei bombaroli a Brucoli in Sicilia. Beh io l'avrei lasciata dove si trovava e comunque non l'avrei mai considerata una mia preda. Mi basta il sarago di 1,2 Kg preso uscendo dal lavoro all'una perchè avevo visto lo scirocco montante a Civitavecchia ed arrivato alle 4 con il mare sempre più gonfio ma quasi convinto che dietro a quel sasso sopra ad un ciglietto avrei trovato, il mio pesce. Beh quando mi ritrovai con il pesce in sagola non riuscivo a rendermi conto se si trattava ancora di sogno o della realtà.

     

    Se poi la PIA sia in grado di cambiare la vita io non ho dubbi: è un'attività che permette di conoscersi come nessun'altra e credo che la consapevolezza di noi stessi sia un grande cambiamento, ovviamente in postivo :-)))))

     

    Io purtroppo aspetto e sogno ancora la second life che alcuni hanna avuto il coraggio di perseguire, magari un giorno...

     

    un caro saluto Birrino

  2. nonostante peschi con grande soddisfazione da due anni con un arbalete omer hf 90 settato con asta di corredo e monoelastico da 17.5 tagliato a 3,0

     

    ho deciso di provare ad usare doppi elastici da 14,5 (fattore 3,20 ) ,dopo alcune uscite che mi sono servite per abituarmi al nuovo assetto (rinculo

     

    leggermente superiore al mono) oggi sono arrivate le prime prede che mi hanno convinto della bontà di questo nuovo allestimento , i saraghi i presi

     

    stazionavano a circa tre metri dalla testata, la salpa è stata polpita con un tiro d'istinto girando ed allineando il fucile , riguardo ai due piccoli aluzzi (sacrificati

     

    per testare la precisione del fucile), bene , c'è da dire che sono stati presi anche essi con tiri di circa tre metri dalla testata,e data la loro piccola sezione mi

     

    ha impressionato il grado di precisione dell'arma a patto di tenere il braccio ben steso e teso.

     

     

     

    note tecniche: con questo fattore di taglio i due giri di sagola vanno via e ne tirano anche qualche cm dal mulinello serrato.

    Asta da 6,35 o 6,5? Per curiosità.

     

    Grazie Francesco

  3. Mah... secondo me il carbonio c'ha poco senso... soprattutto considerando che ultimamente la massa del fucile ha assunto una certa importanza in termini di gestione del rinculo con aste di un certo peso... un tempo quanto si voleva un fucile leggero (fuori dall'acqua) e rigido forse aveva un senso... adesso considererei il carbonio solo per i C4 che sono belli e performanti, ma più di un legno??? e per che costo poi? Senza considerare che anche i fucili in alluminio hanno avuto una bella evoluzione (Omer, Seatec, Pathos, Devoto, Salvimar ecc) da non far rimpiangere il carbonio almeno in misure entro il 100.

     

    Mia umile opinione comunque.

     

    Saluti Birrino

  4. Dipende molto anche dalla larghezza della pianta del tuo piede. Es pianta stretta Beuchat o Cressi pianta larga Omer o Seatec.

     

    Io mi trovo molto bene con le ultime Seatec Vela soft con pianta rinforzata. Veramente un ottimo prodotto ad un prezzo accessibile (80-90 € circa). Poi un domani che vuoi cambiare pala ti tieni la scarpetta che per me è ottima.

     

    Ciao e buona scelta.

     

    Birrino

  5. Ciao a tutti entro nella discussione e premetto che non possiedo nè ho mai toccato un roller però ne sono molto affascinato.

     

    Provo a dire la mia sulla scarsa diffusione del roller: alla vista di un profano come me il sistema sembra molto sofisticato, forse troppo per un ambiente "ostile" come il mare. Mi spiego. Non tutti hanno la possibilità di lavare e lubrificare l'attrezzatura in modo approfondito e minuzioso dopo ogni pescata, soprattutto quando si esce spesso a pesca. Spesso ci si limita ad una passata sotto il getto d'acqua dolce. Potrebbe questo inficiare la funzionalità del roller? Che so rovinare una puleggia compromettendone il funzionamento?

     

    Mi viene da pensare a questo proposito al sistema montato sugli oleopneumatici per farli lavorare sottovuoto: l'idea è semplice e brillante ed all'inizio funziona. Poi però si comincia ad allagare la canna per un errore di caricamento e davanti ad un bel pesce l'asta fa flop; si rompe l'o-ring dopo una pedalata di 1 km ecc.

     

    Insomma, ed è questo che mi frena nell'andare avanti con i roller, non saranno troppo complicati per quello che devono fare? Se un 90 roller spara come un 110 monogomma perchè non pescare con quest'ultimo sicuramente più semplice e forse affidabile?

     

    Spero mi aiutiate in una miglior comprensione di questo "nuovo" mondo degli arbalete e vi ringrazio fin d'ora.

     

    Tanti saluti Birrino

  6. Ciao Marco,

     

    questi fucili per me sono ottimi, robusti e pesantucci al punto giusto. Secondo me il settaggio con cui rendono di più è asta da 6,35 ed elastico da 16 molto corto (accorc 3,8-4 ottimo il Totem) o da 17,5 sempre molto corto. Con aste più pesanti perdono un po' il bilanciamento. Ho pescato per un'estate sia con il 90 che con il 100 doppio elastico da 16 e asta da 6,5 con speroni facendo anche una serie di prove in piscina e si sono dimostrati all'altezza, precisi, potenti soprattutto un ottimo meccanismo di sgancio. Il 110 è ancora allestito così ma non ho avuto modo di provarlo perchè la mia pesca non è rivolta a giganti e perchè frequento acque non sempre pulitissime (compresa la Sicilia Orientale zona Punta Castelluccio-Costa Saracena) dove il 100 è già più che sufficiente.

     

    Comunque ottimo acquisto, l'impugnatura di questi fucili è fantastica!!!!

     

    Tanti saluti

     

    Francesco

  7. guarda che tango in realtà il fucile non lo usa:basta che i pesci lo vedano col monopinna e muoiono da soli dalle risate :lol:

    scherzi a parte io gli do tutte le ragioni,io faccio un discorso personale:già lavorando almeno 6 giorni su 7 devi avere cubo a beccare il mare nelle condizioni giuste,se poi hai il mezzo nautico diventa praticamente impossibile <_<

    poi come fà tango si può fare un discorso di etica:i pesci non salgono da soli sul gommone,però con gps ecoscandaglio skandalopietra ecc bisogna vedere quanto aiuta effettivamente!

    certo non è per tutti così,non è che tutti appena escono dallo scivolo si fanno il paperino per far intanare i pesci,però in effetti toglie un pò di poesia...

    se non si fosse capito,personalmente più che altro rodo perchè quendo ho a disposizione un mezzo il mare è sempre tipo la tempesta perfetta quindi disprezzo! :angry:

     

    Ma guarda che per me uno può pescare col monopinna, guanti palmati, costume da nuoto sincronizzato ecc. l'importante è che si diverta!

    Però non vorrei che l'accoppiata pescasub-gommone venga colpevolizzata in nome di non ho ben capito quale spirito sportivo...

    Il binomio pescatore-barca esiste da millenni perchè il mare è grande e solo Uno riusciva a camminarci sopra!

    E noi ,anche se cacciamo, siamo pescatori perchè prendiamo pesci, e i pesci non stanno solo a riva...

    Oppure in nome del buonismo sportivo vogliamo ritirarci a terra e lasciare campo libero a coloro che veramente di sportivo non hanno nulla nel catturare pesce?

    bhè Jack devo sempre ringraziare Ciappuzzo per l'immensa simpatia :D

    poi per i guanti palmati ci stò pensando ma il costume sarà anche bello cmq poca tenuta termica

    quel che conta per mè è prendere il mare, sentire il suo abbraccio stringere forte e poi rilasciare, imparare l'umiltà in questo

    apprezzare le prede che gli tolgo

    come dice Piero poi il gommone non è per tutti ed io ho già un'auto di cui accuparmi

    in conclusione chi troppo vuole nulla stringe, da qui le scelte che ne conseguono ;)

     

    Difatti ognuno deve andare in mare come preferisce e come può, io vado spesso da terra e più spesso col gommone, soprattutto perchè le poche volte che ho un giorno a disposizione e il mare è quello giusto, voglio sfruttare al massimo la giornata, inoltre, malgrado quello che è stato detto, andare in gommone è anche divertente, altrimenti come spieghi tutta quella gente che ha il gommone e ci va in giro senza essere pescasub?

    Se la nautica da diporto leggera dovesse campare con noi starebbe fresca!

    Dici che ti piace prendere il mare, ti assicuro che anche navigare con condizioni diverse, a volte proibitive a volte rilassanti cercando di capire la conformazione dei fondali per mezzo di ecoscandagli e trovarti un sommo al largo dove pescare in solitudine, poi la volta dopo ne trovi un'altro e così via e ti memorizzi tutto nel gps e ti crei un tuo database di mire di cui essere orgoglioso e geloso, tornarci nel tempo, portarci gli amici, insomma anche questo è un modo di vivere il mare, certo è più impegnativo faticoso e oneroso che buttarsi dal primo parcheggio libero che trovi lungo la litoranea sperando che nessuno sia passato prima di te, però, secondo me, chi pesca a buoni livelli utilizzando "anche" il gommone ha, oltre che qualche probabilità in più di prendere qualcosa, anche una conoscenza più profonda di tutto ciò che succede sotto e sopra il mare, e anche questo fa parte della soddisfazione che riusciamo a trarre dal nostro sport.

    Chiaro che se uno non se lo può permettere (ma un gommino con un motorino già ti cambia la vita e usato lo paghi quanto un fucile alla moda) non c'è nulla di male e fa benissimo a concentrarsi sulla pesca a pinne, però lasciamo perdere i discorsi sulla pericolosità, bracconaggio, zappe sui piedi ecc.

    GRande MAestro!!!

     

    Come si vede che ti manca il mare, tutti 'sti discorsi di questo periodo non era mai capitato di vederteli scrivere...

     

    Andiamo a sparare 2 cernie (col gommone) che il freezer piange.

     

    SAluti Birrino

  8. allora come si dice a Roma l'asta da 6,5 secondo me "è la morte sua", nel senso che è perfetta sia per l'assetto che per sfruttarne appieno la potenza. Io ho provato sia il 90 che il 100 col doppio da 16 ed è una bomba. Per la pesca di tutti i giorni però uso aste da 6,35 seatec mono o doppia aletta con elastico da sedici corto. Con questo assetto sono micidiali. Solo sul 110 metto asta da 6,5 ed elastico da 18, ma questo è un fucile dedicato.

     

    Dimenticavo ho tolto lo sganciasagola automatico che incide sul grilletto ed uso quello a molla sotto il fusto, la sensibilità del grilletto è favolosa.

     

    Ciao e spero di esserti stato utile.

     

    saluti Birrino

  9. una cosa è il carbon blade un'altra il black blade. uno è in carbonio e perciò leggerissimo l'altro è in alluminio spesso e perciò con una buona massa e rigidità.

     

    io ho tutta la serie dei black blade (90, 100, 110 per 300 € complessivi) ed ho venduto c4 (100) e pelagos (90).

     

    è anche una questione di gusti ma coi cayman (provati sia in piscina che in mare) non ce li cambierei.

     

    per il discorso chiusura effesub, questi sono fucili di origine greca, i pathos rietichettati, perciò i ricambi sono sempre disponibili :subg:

     

    saluti Birrino

  10. salve a tutti il mese prossimo incomincio un corso di apnea per praticare la pesca in apnea però non so un tubo sulla pesca in apnea sull'attrezzatura come si prepara come si usa potete darmi qualche dritta grazie a presto

     

     

    ...si una, non ti dimenticare il costume che non è carino presentarsi ad un corso ignudi>!!

     

    Lungi da me attivare una polemica, ma dall'esterno interpreto il tuo msg come una presa in giro per il nostro nuovo amico, invece di incorraggiare chi si avvicina in questo mondo fantastico; non si nasce subito campioni. Per giunta sta cosa detta da te che fai parte del gruppo soci asd am mi sarei aspettato un rispetto maggiore verso chi inizia.

    Se ho dato uno interpretazione ed una lettura errata da quella di voler fare,unicamente e semplicemente una battuta chiedo SCUSA da principio. :bye:

     

    Per Roby e Big, non era affatto una battuta (o meglio si ma era sarcastica) possibile che non capiate?? Butto pagine e pagine sul fatto che prima di affrontare una disciplina estrema e pericolosa come la pesca in apnea bisogna informarsi, informarsi informarsi e ancora informarsi, eppoi che me vedo scrive?? che il prossimo mese inizi un corso di apnea e non sai niente sulla pesca??

     

    Ma ce la vedo solo io la contraddizione in queste affermazioni o no?? Ti sei iscritto ad un corso?? ma vuoi rompere le palle al tuo istruttore (visto che tra l'altro gli darai anche una bella sommetta) per farti spiegare il più possibile ANCORA PRIMA DI INIZIARE o no??

    Ma se vi andate a comprare una macchina (o un motorino) ma prima di allungare il denaro al venditore gli scassate le palle all'infinito prima di scegliere questo o quel modello con questi o quegli accessori oppure ve prendete la prima cosa che capita basta che costi poco, salvo poi chiedere su un forum (dove a rispondere potrebbe essere un perfetto idiota nascosto dietro una tastiera) o no??

     

    Ora te la faccio io una domanada Big, TUTTE LE RISPOSTE CHE TI HANNO DATO (ed alcune di loro sono state scritte da gente come Antonio che ti assicuro insegna da anni) HANNO CHIARITO UNO SOLO DEI DUBBI CHE AVEVI??

     

    Se questo è il modo che ritene opportuno per affrontare questa pratica, l'unico che ha ragione è Galielo, lasciate perdere la pesca e andate a f**a che è più divertente e meno pericoloso!!

     

    Una abbraccio!!

    Frequento più poco il forum, leggo poco e scrivo niente, ma condivido TUTTO quello che dici Walter.

     

    E' sempre un piacere leggerti :wub:

     

    A presto Francesco

  11. Per la lavorazione non è stato per niente difficile ho solo tagliati il tubo con il seghetto e pulito la faccia del tubo con l'utensile al vidia . I buchi li ho fatti con una punta in hss raffreddata ad acqua .Per l'assetto ho apprezzato la leggerezza del fucile ,penso che sia per il volume interno che è maggiore.Sabato se il mare permette lo andrò a provare.Il fusto me l'hanno regalato era di un ala di un deltaplano. I

     

     

    Visto che fai tiro, ti volevo chiedere, se non fosse il caso di allestire il tuo fucile con un solo circolare.

    In quanto, come dice la balistica delle armi da fuoco, se aumenti la potenza del proietto devi aumentare la massa che ne contrasta la spinta.

    Tu hai creato un fucile "leggero" come massa, se ci installi 80 kg di spinta circa dati dalle due gomme, credo avrai un'innalzamento della punta del fucile con relativa modificazione della traiettoria dell'asta e quindi imprecisione del tiro.

    O hai forse intenzione di applicare delle alette stabilizzatrici in punta?

    Facci sapere se fai delle prove in vasca! :thumbup:

     

     

    Leo non lasci cadè manco na minchiata! :lol:

    Quello che intendevo dire era proprio legata alla balistica dei fucili subacquei! :oops:

    ...... :blink: Praticamente pensando alle armi da fuoco.... dove in alcune armi automatiche e semi-automatiche parte dell'energia del rinculo è utilizzata proprio per spingere indietro la culatta/otturatore (questa opportunamente dimensionata come massa rispetto alla potenza di carica del proietto) consentendo la fuoriuscita del bossolo e l'inserimento nella camera di cartuccia del nuovo proiettile, grazie alla molla di recupero che, all'esaurirsi della spinta indietro, si occupa di riporte nella posizione iniziale l'otturatore.

    Insomma quello che intendevo dire, per l'arbalete, poca massa si addice a poca potenza per conseguire il nobile scopo della precisione!

    ....meno male che non ho il porto d'armi! ;)

    Leggendo il messaggio iniziale in realtà il fucile è risultato molto preciso a quanto dice Scapellato (e non ho dubbi sul crederlo) nelle prove in vasca che chiedi sul post precendente. Con doppio elastico ed asta da 6,5. Forse la massa del fucile non è eccessiva ma sufficiente? Le prove direbbero di sì. Adesso il giudizio lo deve dare il mare.

     

    saluti Birrino

  12. Giuda asta integrale in plastica (tipo Omer)? potrebbe essere utile o addirittura dannoso visto che il fucile è già preciso?

     

    saluti Birrino

     

    PS complimenti, concettualmente sembra ad un'evoluzione del Pathos open pro o black blade open (fusto metallico di grande massa e rigidità)

  13. :clapping::clapping::clapping::clapping:

     

    Risposte concrete e "sperimentate".

     

    Concordo, le variabili in gioco sono veramente troppe, prima tra tutte il tiratore, per dire qual è il fucile più preciso.

     

    Ed anche il concetto di preciso è molto vago secondo me: lo è il fucile che dato un punto di mira fisso riesce a raccogliere i tiri nella rosata più ristretta o il fucile che spara dove uno mira?

     

    Complimenti e grazie per il vostro prezioso contributo senza tanti teoricismi e "concetti" astrofisici. :thumbup:

     

    Saluti Birrino

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