labor

Scusate, vorrei proporre un' iniziativa che è rivolta ai circoli subacquei e ai diving center .

Io stesso faccio parte del circolo FIPSAS "SUB CITTA' DI LUCCA" ed ho proposto, proprio in seguito alle recenti tragiche notizie come quella di Posillipo, di iniziare una sinergia con le stesse Scuole Nautiche.

Credo che andare a sostenere in quell' ambito una o più lezioni sulla sicurezza in mare vista anche dalla nostra parte, possa essere un' azione dagli esiti positivi, dato che si interviene sulla primaria formazione dei diportisti.

A questo primo livello di intervento se ne dovrà aggiungere un' altro che è quello di far pressioni sugli esaminatori delle varie Capitanerie di Porto e/o Motorizzazioni Civili affinchè testino ai candidati le conoscenze teorico/pratiche sull' avvistamento di sub in mare e sull' accessibilità in zone più o meno vietate alla nautica da diporto.

Quando presi la patente nautica eravamo in circa 20 esaminandi e a nessuno furono fatte domande sulle segnalazioni delle zone interdette alla navigazione o sul comportamento di fronte all' avvistamento di una boa segna sub .

Già dalle prossime settimane il nostro circolo stamperà dei volantini da affiggere presso le scuole nautiche della nostra provincia e cercheremo di prendere accordi con i vari istruttori per gestire insieme almeno una lezione sulla sicurezza verso i sub ed i bagnanti .

Forse non sarà la panacea al grande male , ma è senz' altro un primo passo verso una formazione più seria e responsabile di chi solca i mari .

Desidererei conoscere eventuali vostri pareri su una simile iniziativa.

Grazie.

Sono daccordo con UBI 747 .

A quando la licenza obbligatoria????

A quando dei controlli decenti e seri???

Sono troppi i sub improvvisati ..... e sono troppo macroscopici gli errori che questi compiono per pura ignoranza della materia .

Portarsi dietro il coltello, così come mantenerlo perfettamente affilato e in buono stato, sono cose che si insegnano nei corsi di 1° livello. Tanto per ARA che per apnea !!!!!

Questa, come altre dotazioni e tecniche di immersione, sono il frutto di anni di sperimentazioni, raccolte dati e, purtroppo, di incidenti . Molti addirittura mortali .

E' proprio per non renedere inutili quelle antiche morti che oggi si insegnano questi fondamentali della sicurezza. Proprio perchè non ne accadano più di incidenti simili.

... e invece siamo ancora una volta a piangere un amico, per giunta givanissimo, che troppo tardi ha appreso e troppo presto ci ha lasciati .

R.I.P.

Anch' io mi unisco alle condoglianze espresse da più parti.

Volevo però segnalare che da quanto scritto sull' incidente dal quotidiano LA NAZIONE

http://www.lanazione.it/livorno/cronaca/20...tale_elba.shtml

si intende che ci sia stato un sub in profondità a scattare foto .

Questa cosa lascia lo spiraglio ad un' interpretazione che è però tutta da dimostrare. Ovvero che il povero sub morto abbia respirato dall' erogatore dell' amico con le bombole aria in profondità, cioè ad una pressione maggiore che della superficie, e che in fase di risalita si sia scordato di espellerla. Così facendo l'aria si è dilatata in risalita nei polmoni ed a generato il disastro mortale .

Ripeto: questa ipotesi è tutta da dimostrare e soltanto i testimoni presenti potranno smentirla. Ma il sangue che usciva dalla bocca e dal naso della giovane vittima, fanno capire che c'è stata una sovradistenzione polmonare o un embolia gassosa arteriosa ...

Tutto questo non allevia di certo il dolore per una giovane vita persa ma deve comunque far riflettere tutti coloro che praticano la subacquea che ci si immerge prima di tutto con la testa e poi con il corpo.

Ancora sentite condoglianze alla famiglia del defunto.