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Plecto

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Risposte pubblicato da Plecto

  1. Ciao Plecto,

    mi dispiace del problema che hai riscontrato sulle nostre cavigliere. Conosco bene la difficoltà ad inserire le piastre di piombo senza rovinare il neoprene delle tasche. Il consiglio che do di solito è quello di inserire le piastre con la cavigliera immersa nell'acqua e facendo molta attenzione. Vedo però che tu hai avuto problemi anche dopo aver bagnato il neoprene.

    Restituisci pure le cavigliere in neoprene al negoziante dove le hai acquistate chiedendo la sostituzione e prova ad inserire le piastre tenendo le cavigliere immerse nell'acqua.

    Nel frattempo potresti usare le piastre di piombo mettendole direttamente tra il pantalone ed il calzare. E' un sistema comodissimo a condizione di ricordarsi di togliere le piastre quando si esce dall'acqua (altrimenti si rischia di perdere le piastre).

    Mi dispiace e mi scuso per il problema.

    Lorenzo

     

    Grazie della risposta Lorenzo.

    Purtroppo ho il timore che lo stesso problema capiterà con le prossime, perchè ho usato la massima accortezza, ahimè, senza buoni risultati.

    Cosa dovrei dire al negoziante? Che mi ha autorizzato Omer? E cosa dovrebbe fare il negoziante?

     

  2. Visto che mi sembri molto incuriosito dalle molte funzioni del Nemo Apneist e che vorrei evitare di rispondere a tutte le tue domande facendo passare troppo tempo, ti metto in contatto direttamente con il nostro reparto computer, contatta Christian Corio a questa email c.corio@mares.com

     

    Buona serata

     

     

    Salve,

     

    vorrei sapere se collegandolo alla consolle IRIS il mio Nemo Apneist e scaricando i dati dopo ogni immersione, i nuovi dati si andranno ad aggiungere a quelli già scaricati sul PC o li sorascriveranno.

     

    Inoltre vorrei sapere se e in che modo è possibile eseguire la simulazione (una sorta di replay) delle immersioni effettuate e di cui si sono scaricati i dati su PC.

     

    Grazie per le informazioni

     

    Grazie Limongi. Lo farò.

     

    A distanza di 3 settimane circa, ancora nessuna risposta ricevuta da Christian Corio.

  3. Salve, dopo aver perso in mare una delle cavigliere in oggetto durante l'uscita di sabato scorso, ho voluto ripetere (mio malgrado) l'esperienza di acquistarne delle nuove.

    Così come è accaduto per le prime, il neoprene si è lacerato quando ho inserito i piombi al loro interno, e prima ancora di portarle al mare. In una di esse ho inserito il piombo a secco. Nella seconda ho usato acqua e sapone, ma in entrambi i casi, pur usando la massima accortezza, il neoprene si è rotto. Ho cercato di riparare una di esse con del mastice per neoprene, ma poi ho pensato bene di scrivere questo post per segnalare la cosa e chiedere qualche risposta all'azienda.

    Allego foto delle stesse e attendo cortese riscontro.

    post-18858-1308740338_thumb.jpg

  4. Ciao,

     

    confermo tutte le pecche che hai elencato per la versione in silicone della protezione essendone un possessore, e la migliore leggibilità della nuova versione, avendola un mio amico.

    Tuttavia, la versione in silicone offre maggiore protezione all'orologio, essendo di maggiore spessore e coprendo anche la ghiera, e questo mi sembra l'aspetto peculiare che viene chiesto a questo accessorio.

     

     

    Ciao,

     

    la protezione in silicone è fuori catalogo da oltre un anno ma contattando i vari negozi che vendono prodotti Mares potresti ancora trovarne qualcuna.

     

    La nuova pellicola permette una migliore leggibilità dello schermo anche con il passare del tempo senza problemi di ristagno di acqua e sporcizia tra vetro e protezione o "ingiallimento" problemi presenti sulla vecchia protezione in silicone.

     

    Buona serata

     

    Salve, vorrei sapere se è possibile trovare ancora in commercio la protezione per il Nemo Apneist vecchio tipo, ovvero quella in silicone. Ritengo che protegga molto di + e meglio che la versione tipo "pellicola" attuale.

    Grazie per le info.

     

  5. Visto che mi sembri molto incuriosito dalle molte funzioni del Nemo Apneist e che vorrei evitare di rispondere a tutte le tue domande facendo passare troppo tempo, ti metto in contatto direttamente con il nostro reparto computer, contatta Christian Corio a questa email c.corio@mares.com

     

    Buona serata

     

     

    Salve,

     

    vorrei sapere se collegandolo alla consolle IRIS il mio Nemo Apneist e scaricando i dati dopo ogni immersione, i nuovi dati si andranno ad aggiungere a quelli già scaricati sul PC o li sorascriveranno.

     

    Inoltre vorrei sapere se e in che modo è possibile eseguire la simulazione (una sorta di replay) delle immersioni effettuate e di cui si sono scaricati i dati su PC.

     

    Grazie per le informazioni

     

    Grazie Limongi. Lo farò.

  6. Salve,

     

    vorrei sapere se collegandolo alla consolle IRIS il mio Nemo Apneist e scaricando i dati dopo ogni immersione, i nuovi dati si andranno ad aggiungere a quelli già scaricati sul PC o li sorascriveranno.

     

    Inoltre vorrei sapere se e in che modo è possibile eseguire la simulazione (una sorta di replay) delle immersioni effettuate e di cui si sono scaricati i dati su PC.

     

    Grazie per le informazioni

     

  7. Salve, sono in procinto di comprare una nuova maschera in quanto quella vecchia mi si è rotta cadendo. La mia attenzione è ricaduta sulle due maschere in oggetto, ma non riesco a capire quali sono le differenze tecniche tra le due maschere. Quali delle due è più adatta per i tuffi più fondi? La Tana esiste in versione liquidskin? Quali delle due ha maggiore campo visivo? Perdonatemi le domande magari banali ma non ho avuto la possibilità di toccarle con mano. Grazie anticipatemente

    Anche io sono interessato alla serie di maschere con facciale liquidskin, e mi chiedevo se in particolare risolvono il problema dello schiacciamento sul viso ad elevate profondità.

  8. Ho la MicroMask della Technisub, ma personalmente trovo il difetto per cui le lenti sono troppo vicine agli occhi, al punto che ci utano le ciglia!!

    Qualche consiglio?

    E' una questione di conformazione del viso, non della maschera; ho anche io la Micromask con cui mi trovo benissimo; IMHO l'unico che può decidere se una maschera va bene o non va bene sul tuo viso sei tu, non si può scegliere senza provare.

    Concordo, il problema che riscontro io con la micromask sicuramente altri non lo hanno.

    Diversamente però, il problema dello schiacciamento sul viso, quando si superano gli 8-10mt, credo che dipenda dalla maschera e in particolare dalla mescola del silicone. In questo senso chiedevo conferme al Forum, e indicazione su una maschera che si comporta bene a profondità elevate. Poi. ovviamente, devo provarla per verificare l'aderenza e il confort sul mio viso.

     

  9. Con un paio di amici stiamo pensando di andare a fare visita a una secca che si trova a 600-700mt circa da riva.

    Volevo chiedere a chi ha qualche esperienza in fatto di correnti se a tale distanza ci può essere il rischio di non riuscire a contrastare una corrente di superficie che tira al largo e avere difficoltà a rientrare a riva!

    La distanza in se non è eccessiva ma comunque di tutto rispetto.

    Dovreste farvi dire, da qualche pescatore più esperto, se la zona è notoriamente soggetta a correnti.

    Il problema, per chi non è abituato a stare così lontano, è capire a che velocità ci si sta muovendo rispetto la riva.

    Le correnti possono essere forti sia in superficie sia in profondità.

    Consiglio di andarci in compagnia e con una plancetta sulla quale appoggiarsi per faticare di meno.

    Insomma, si può fare ma bisogna essere allenati e coscienti di quello che si sta facendo.

    Ovviamente, se non avete pescato mai a quelle distanze da riva la cosa potrebbe anche creare qualche disagio.

    Distanze del genere le percorriamo abitualmente (andata e ritorno) ma costeggiando la riva a 150-200mt.

    Il mio dubbio è se le correnti sono di solito trasversali o se possono andare in direzione del largo.

    La plancetta a cosa sarebbe utile? Ad aggrapparsi in caso di troppo affaticamento?

     

    Le correnti di solito sono parallele alla riva ma può capitare che, in determinati punti e a certe condizioni, possano anche spingere verso il largo.

    La plancetta permette di appoggiarsi in modo da pinneggiare con un notevole risparmio di energie.

    Oggettivamente, se non avete esperienze di pesca a quelle distanze da riva, ti consiglio di trovare qualcuno che possa accompagnarvi con una imbarcazione.

     

    Mai provato ad utilizzare la plancetta come suggerisci. Proverò a farlo. Grazie del suggerimento.

    Per l'imbarcazione, purtroppo non conosciamo nessuno che possa accompagnarci.

    Faremo attenzione e rinunceremo se ci accorgiamo che le correnti tirano al largo.

    Grazie dei consigli.

  10. Con un paio di amici stiamo pensando di andare a fare visita a una secca che si trova a 600-700mt circa da riva.

    Volevo chiedere a chi ha qualche esperienza in fatto di correnti se a tale distanza ci può essere il rischio di non riuscire a contrastare una corrente di superficie che tira al largo e avere difficoltà a rientrare a riva!

    La distanza in se non è eccessiva ma comunque di tutto rispetto.

    Dovreste farvi dire, da qualche pescatore più esperto, se la zona è notoriamente soggetta a correnti.

    Il problema, per chi non è abituato a stare così lontano, è capire a che velocità ci si sta muovendo rispetto la riva.

    Le correnti possono essere forti sia in superficie sia in profondità.

    Consiglio di andarci in compagnia e con una plancetta sulla quale appoggiarsi per faticare di meno.

    Insomma, si può fare ma bisogna essere allenati e coscienti di quello che si sta facendo.

    Ovviamente, se non avete pescato mai a quelle distanze da riva la cosa potrebbe anche creare qualche disagio.

    Distanze del genere le percorriamo abitualmente (andata e ritorno) ma costeggiando la riva a 150-200mt.

    Il mio dubbio è se le correnti sono di solito trasversali o se possono andare in direzione del largo.

    La plancetta a cosa sarebbe utile? Ad aggrapparsi in caso di troppo affaticamento?

     

  11. Con un paio di amici stiamo pensando di andare a fare visita a una secca che si trova a 600-700mt circa da riva.

    Volevo chiedere a chi ha qualche esperienza in fatto di correnti se a tale distanza ci può essere il rischio di non riuscire a contrastare una corrente di superficie che tira al largo e avere difficoltà a rientrare a riva!

     

  12. Io per il bassofondo uso quella con il campo visivo interamente di vetro e sinceramente nn mi ha dato mai problemi :bye:

     

    Io sto cercando una maschera che nn si schiacci al viso quando si superano gli 8-10mt di profondità.

    Ho la MicroMask della Technisub, ma personalmente trovo il difetto per cui le lenti sono troppo vicine agli occhi, al punto che ci utano le ciglia!!

    Qualche consiglio?

  13. Ciao a tutti,

     

    sono in procinto di acquistare una nuova maschera, e a giudicare dalla descrizione del prodotto in oggetto che riporto di seguito, sembrerebbe fare proprio al caso di ciò che cerco.

    "Volume ridotto e resistenza allo schiacciamento facilitano e diminuiscono la necessità di compensazione. Le nuove tipologie di silicone utilizzate limitano la formazione di condensa."

     

    Volevo sapere se qualcuno ha effettivamente riscontrato nella pratica queste caratteristiche. In alternativa, un altro prodotto valido?

     

    Grazie.

  14. altre indicazionii più confortanti? :D

     

    Effettivamente il posto da te indicato non è dei migliori.

    Io sono pugliese e i miei abitano a non più di 30 km da S. Pietro in Bevagna e quindi le mie vacanze estive me le faccio ogni anno da quelle parti.

    Tuttavia sono due/tre estati che ho deciso di abbandonare la costa ionica in quanto molto povera e mi sto dedicando maggiormente all'esplorazione della costa adriatica a nord e a sud di Brindisi e qualche pesce riesco a prenderlo.

    La mia scelta dipende dal fatto che io preferisco pescare all'aspetto e sul versante adriatico gira più pesce al libero; però se sei bravo a pescare nel grotto con fucile corto e torcia, alle primissime luci dell'alba magari qualche bel sarago dai 500 g in su potresti portalo a casa. Conosco amici che da quelle parti fanno belle pescate di saragoni in tana (pesci anche da più di un chilo), però si tratta di gente che è nata e cresciuta in quelle acque e che fa anche gare......quindi pescatori molto esperti.

    Altra caratteristica di quel tratto di costa ionica è che ti devi allontanare parecchio dalla costa (500/700 m) per trovare qualche cigliata interessante, perchè nel sottocosta c'è poco o niente.

     

    Ciao, anche io ho pratico negli anni scorsi il litorale tarantino nei dintorni di San Pietro in Bevagna, e devo confermare che nel sottocosta ho visto poco o niente. Sorry :(

  15. Ciao a tutti,

    vorrei chiedervi qualche suggerimento sul tipo e misura di elastici da usare su un HF 100 della Omer. Vorrei sostituire quello originale che oramai ha quasi due anni.

    Nel caso volessi usare una coppia di elastici, sapreste darmi qualche consiglio anche sul secondo?

    Grazie in anticipo.

    mi associo a quanto ha detto fago. io ho un hf 100 e sto usando una coppia di elastici da 17,5 della mares con ogiva in dynema e asta australiana da 7 mm. in effetti ultimamente sto pensando di passare ad una 6,5 mm e coppia da 16 della antolas o della seatec che mi sembrano ottimi elastici. comunque anche i mares danno un ottima botta :bye: :bye: :bye:

     

    Scusate, ho mancato di indicare che sto usando già un'asta da 6,5 mm.

    Quindi confermate elastici da 16? Che ne pensate delle REACTIVE BROWN della Sigalsub?

  16. ci sono tanti tipi di pesca,ci sono tanti modi di interpretare la pesca,sicuramente certi tipi e certi modi sono più pericolosi di altri.

    forse alcuni pescatori che pescano a trenta metri,o che fanno la guerra con i pesci sorridono pensando a chi pesca in tre metri d'acqua, a chi anche se esce accappottato si fa una sana risata e sfottò con gli amici...ma io sono sinceramente contento di far parte di questa seconda razza.

    dopo una settimana di stress accumulato, di chilometri in macchina, di clienti rompicacchio,di mogli urlanti di figli petulanti,entrare in acqua per 3,4,5,6 ore nel silenzio dell'amico mare,ho già tutto quello che voglio.

     

    Anche io mi sento di appartenere a questa seconda razza.

    Uscire in mare per rilassarsi, per godere di questo mondo sommerso, per staccare dal resto e per farsi quattro risate con gli amici. Se poi riesco a portare qualche pesce, tanto meglio, altrimenti sono contento lo stesso.

  17. Il pesce generalmente cerca l’acqua calda e limpida (per quanto possibile). Con un taglio freddo alto bisogna pescare bassi; se il taglio si sposta in profondità i pesci lo seguiranno, potendo meglio sfruttare risorse di zone meno frequentate abitualmente. Il termoclino determina spesso la giusta quota operativa.

     

    Come si fa a individuare la quota del termoclino? Ad esempio, utilizzando un Nemo Apneist? Ancora non l'ho capito.

     

    Lasciate perdere sti benedetti profondimetri e imparate a "sentire" voi stessi ed il mare.

    Il termoclino è una fascia d'acqua fredda che quando la attraversi scendendo la senti sul corpo, sulle guance, sui piedi...normalmente più fredda di un paio di gradi.

     

    Beh, non mi sembra facile "sentire" gli sbalzi della temperatura dell'acqua quando si è coperti dalle punte dei piedi fino alle punte delle dita con neoprene spaccato 5mm concepito proprio per isolare termicamente... L'unica parte scoperta del corpo rimane parte del viso. Poca cosa direi. Invece mi è capitato di "sentire" il termoclino quando qualche volta in estate ho indossato solo la giacca o un corpetto che mi lasciava gambe e braccia scoperte. Il Nemo Apneist quindi non aiuta eh?

     

    Il termoclino si sente anche con la muta. Io lo sento anche con la 7mm. Scusa ma con il Nemo cosa fai lo guardi costantemente mentre scendi?

     

    Beh, è un'idea, ma chiedevo per sapere se può essere di aiuto e se qualcuno lo utilizza anche allo scopo.

     

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