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Armando Pucilli

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Risposte pubblicato da Armando Pucilli

  1. Ah, la saliva va usata secondo me comunque prima di ogni immersione a maschera ASCIUTTA; una volta che i vetri si bagnano, non serve piu'.

    --Carlo

    Confermo. Saliva su vetro asciutto e leggero risciacquo successivo. Ovviamente dopo aver tolto i residui di stampaggio dal vetro...

    Ah, eventualmente, che il dentifricio non sia alla menta senno' lacrimi per una settimana...

  2. Io con 39 di febbre a letto, leggo il forum è trovo il tuo post..penso ke dovrò raddoppiare la dose di supposte di tachipirina, con questa foto la temperatura mi sale ancora di più!!!!!

     

    Io sto a secco da venti giorni imbottito di antibiotici, cortisone, aerosol, spray nasali, decongestionanti, lavaggi auricolari... Che devo di'...

    M'inchino e rosico...

  3. Vi rendo partecipi delle mie esperienze personali:

    1) La prima volta che mi è successo, dopo aver cercato inutilmente di forzare la portiera lato passeggero, mi hanno spaccato il finestrino passeggero e il lunotto posteriore. Hanno cercato inutilmente (se cercavano meglio ero fottuto) oggetti di valore all'interno dell'auto e, disperati, hanno raccattato tutti i vestiti tranne le scarpe, dentro le quali avevo nascosto la fede, e l'accappatoio... Risultato: a casa in accappatoio e scarpe ma con la fede, il telefonino e il portafogli...

    2) La seconda volta mi hanno forzato la serratura (credo) con un cacciavite... Rubato niente perchè non trovato niente.

    3) La terza volta ho beccato il figlio di P****NA dentro la mia auto, sono uscito di corsa ed è fuggito. Serratura aperta con un piccolo trapano a batteria. Fortunatamente è scappato prima che lo raggiungessi, altrimenti adesso avrei la fedina penale sporca.

    4) La quarta ed ultima volta hanno visto dove avevamo nascosto la chiave della macchina (sotto ad un sasso, non molto lontano). In nostra assenza hanno aperto l'auto, perquisita, fortunatamente non trovato niente di valore se non un telefonino, e si sono portati via giacchetti (con un mazzo di chiavi) e pantaloni, forse sperando di trovare portafogli in tasca o telefoni o altro...

    Episodi accaduti tra il 1999 e il 2007 tra santa severa e civitavecchia.

    Ad oggi, ogni volta che vado a mare mi porto solo un documento con dentro 10 euro e il telefonino (nokia da 29 euro) che lascio ben visibili sul cruscotto. Mi vesto come un pezzente e la macchina la tengo talmente disordinata per far schifare pure uno zingaro. La chiave la porto con me ma conosco gente che lascia persino la macchina aperta per non farsi spaccare i vetri o forzare le portiere...

     

    E' un mondo difficile!

     

  4. Salve gente.

    Vorrei usare il monofilo da 140 invece del classico nylon per imbobinare il mulinello.

    E' una soluzione da scartare in partenza per evitare problemi di imparrucamento dovuti all'effetto "memoria" (o altre problematiche che mi sfuggono), oppure tale materiale può essere utilizzato, seguento però particolari accorgimenti?

    Vi ringrazio anticipatamente

    :bye:

     

    Lascia stare. Col monofilo ti viene una parruca che neanche te la immagini... Domenica scorsa l'ho sostituito con un sagolino e a momenti mi ci impicco col nylon che avevo tolto... Pensa se stavo in acqua che panico...

  5. :lol: fermo restando ogni scetticismo, ho già portato il pantalone a Polosub... D'altronde se non provo... Speriamo bene, perchè non ne posso veramente più di puzzare come una capra... Io la puzza me la porto addosso anche il giorno dopo, è peggio di un bagno nelle acque sulfuree!
  6. Ragazzi ho seri problemi derivanti dall'urina nella muta e vorrei portarvi il pantalone per far applicare il fatidico "becco d'anatra" ma avrei alcuni dubbi che non sono riuscito a chiarire neanche leggendo le tante discussioni presenti sul forum a riguardo...

    Da quello che ho capito, andrebbe "calzato" prima di entrare in acqua, giusto? Scusate se sono troppo esplicito, ma le dimensioni del mio pene durante la pescata variano molto. Sarà l'umidità, il freddo, la stanchezza o non so che altro ma se si dovesse ritrarre troppo, il pisciarino assolverebbe alla sua funzione anche non calzato sul pene? E poi, durante la capovolta, potrebbe sempre "sfilarsi"...

    Potreste darmi qualche chiarimento? Grazie mille!

  7. prova con le scurreggie ahhahahahahahah

    Bhe se lo dico non ci cederete....Una volta ero all'apetto, e una riccioletta di circa 1 kg mi puntava decisa, ad un certo punto si gira di scatto e conmincia ad andarsene....ncazzato nero , non potendo parlare mi è parito un peto...Ragazzi , la ricciola è tornata subito indietro fermandosi a 20cm dal fucile!!!!!!!Vi giuro che stavo affogando dalle risate....

    :lol: UAH! UAH! UAH! UAH! UAH! ODDIO MIO CHE RIDE AH AH

  8. Leggere le risposte mi è servito molto a capire il perchè di tutte le mie padelle... Ho sempre pescato con un apache anni '90 e non ho mai sbagliato un tiro. Poi, alcuni anni fa, un amico ha "potenziato" il mio apache con degli elastici prima più corti, poi più spessi, poi cambiato il fusto, poi cambiata testata, poi impugnatura, quindi fucile, prima l'alluminio, poi il carbonio, quindi il legno... Insomma da quando ho abbandonato l'ammazza lucertole per fucili apparentemente da paura ho sbagliato tutto: dalle orate al dentice al sarago alla spigola... Il tutto se a distanza superiore al metro e mezzo dalla punta dell'asta. Per magia, con gli elastici agganciati "alla prima tacca" non sbagliavo un colpo. Motivo? Polso molle e rinculo!

  9. Pazzesco... Ci vuole un sangue freddo pazzesco.

    E poi, 14 ore ammollo? Ragazzi, io a starci 3 ore sono infestato di cocchi e micosi nelle orecchie e dovrò stare 20 giorni a secco... Che amarezza...

    Comunque gran bel pesce. Ne avevo vista una simile una quindicina d'anni fa dall'antemurale di Civitavecchia: passò prima un branco di cefali impazziti e dietro la bestia ma andavano tutti talmente veloci che solo alcuni secondi dopo realizzai cos'era successo.

  10. Molto volentieri,

    però al momento mi risulta un pò scomodo venire a Nettuno. Vengo a Roma con il treno e torno tardi a casa (Civita), dove mi aspetta un tesoro di bimba di 2 anni... Come posso contattarti? Se vedo che non riesco a risolvere - e se riesco ad organizzarmi la passeggiata - saresti di sicuro il primo da cui farei mettermi le mani addosso!

     

  11. Grazie Massimo. Risiedo a Civitavecchia ma lavoro a Roma.

    Oggi ho sentito telefonicamente lo specialista che mi aveva prescritto la terapia. Mi ha confermato di proseguire e di rivederci tra circa un mese per il controllo. La sua terapia è relativa a del "catarro" intravisto durante la visita attraverso la trasparenza del timpano. Secondo lui la causa di tutto potrebbe essere quella, anche alla luce del fatto che in autunno e primavera ho sempre il mal di gola.

    Domenica scorsa ho surfato un paio d'ore e l'orecchio si è spesso riempito di acqua di mare. Appena uscito dall'acqua ho fatto un lavaggio con isomar spray. Ad oggi l'infezione sembra scomparsa, anche se permane il ronzio. Per precauzione, non sono ancora tornato a pescare. Però sarei fortemente tentato!

     

     

  12. A mio modesto avviso, 8 ore ammollo in acqua di mare calda con sapone e urina, le abrasioni comparirebbero anche ad un paio di stivali di cuoio... Probabile che quel giorno la pelle fosse già di per se "indebolita" da una stagione passata in quelle condizioni. Ragazzi, a me 8 ore in acqua sembrano veramente tante, considerato che in media io ci sto tre ore... A voi non sembrano troppe?

  13. Gentilissimo Prof. Malpieri,

    ti chiamerò Massimo visto che lo preferisci...

    Premetto che ho 35 anni e sto "ammollo" 12 mesi l'anno: surf da onda, allenamenti in piscina, apnea primavera estate autunno. Sono molto sensibile ai cambi di temperatura: l'inverno lo passo tutto col mal di gola. Non ho problemi di compensazione, se non per una deviazione del setto che mi fa compensare un orecchio prima dell'altro.

    Vengo al dunque: ho un'otite esterna ricorrente che risolvo solamente stando fuori dall'acqua. Ho iniziato a soffrirne due estati fa: dolore acuto, pus, antibiotico orale e locale e dopo un paio di settimane all'asciutto ricominciavo le mie attività sportive. Poi ricapitava in inverno, stessa cura, una ventina di giorni all'asciutto e via...

    Da fine luglio, però, non riesco a risolvere il problema. Dopo qualche giorno di dolore all'orecchio esterno destro mi sono svegliato con una sensazione di "orecchio attappato" ed un ronzio continuo, percepibile soprattutto nel silenzio. Ho messo alcune gocce di otalgan sera e mattina e dopo un giorno il dolore era scomparso. Ho prenotato subito una visita OTL e lo specialista ha "intravisto" del catarro attraverso il timpano, così mi ha prescritto la seguente cura:

    - Otocomplex 2/3 gocce mattina e sera (x 20 gg)

    - Cerchio 20 gocce mattina e sera prima dei pasti (x 2 mesi)

    - Giasion antibiotico una pasticca mattina e sera dopo i pasti (x 20 gg)

    - Aerosol tutte le sere con mezza fiala di Nekacin e mezza di (non ricordo) (x 1 mese)

    Dopo circa una settimana, per l'esattezza dopo 3 giorni di seguito che andavo a pesca, il dolore è tornato, sempre più forte, insieme all'orecchio attappato, ma con una settimana all'asciutto ho risolto senza medicine ulteriori. Nel weekend successivo ho nuotato in mare per circa un'ora al giorno e l'indomani il dolore è tornato insieme al tappo, fino a non riuscire neanche a muovere la mandibola per parlare o mangiare. Il medico di base, riscontrata un'otite purulenta esterna, mi ha prescritto un antibiotico locale che in 5 giorni ha risolto l'infezione ma il "tappo" e il ronzio vanno e vengono...

    Che devo fare? Continuo la cura del OTL? Mi faccio vedere da qualcuno più esperto? Mi fido? Posso continuare ad andare a pesca? Il surf? La piscina? Mi do all'ippica?

    Grazie infinite da un malato di mare

    Armando

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