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Blu

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  1. Ciao, non credo che sia necessario aggingere altro al tuo "completo",

    premetto che pure io sono freddoloso,

    ma con il tempo ci farei l'abitudine,

    mi ricordo una decina di anni fa', alla mia prima uscita invernale per una gara sociale, non ho resistito più di mezz'ora, ero ghiacciato e dopo 4 ore guardavo i miei amici come se fossero dei marziani e non tanto a posto per stare così tanto in acqua.

    Al tempo avevo una muta da 5 bifoderata con salopette e questo vuole dire molto, oggi con una giacca da 7 liscio/spaccato, un pantalone da 5 liscio/spacca, bermuda da 2, calzari da 2(bucati), guanti da 2(bucati), non ho alcun problema a stare 5 ore in acqua, ovviamente quando esco ho difficoltà a camminare per i dolori ai piedi e la mobilità delle dita non è al 100%........

    Sicuramente un altro fattore sono i pesci,

    se in giro c'è movimento stai tranquillo che il freddo non lo sentirai per niente,

    se invece non vedi una coda, bhè i brividi prenderanno il sopravvento. :mim::mim::mim:

     

    Ciao ciao BLU

  2. Sabato sveglia alle 6,

    alle 7.15 parto da Torino, imbocco la To-Sv,

    uscita a Ceva e mi immetto sulla statale del Nava, destinazione Imperia,

    alle 9.20 manca poco ad Imperia,

    una Diana mi accompagna da più di 10min, velocità media 40 km/h,

    non ne posso più, voglio entrare in acqua, la strada si allarga, pur con la riga continua sorpasso, è un calvario...................

    bè il sorpasso è terminato con la bellezza di Euro 68.25 di contravvenzione......... :mim::angry::angry::angry::mim: .

     

    Non mi perdo d'animo ed entro in acqua visibilità giusta, ma moto ondoso in aumento, dopo un'ora avvisto solo una spigoletta passata troppo larga.

     

    Esco, salgo in macchina "isolata con sacchi di nailon sui sedili", per visitare un'altro sito, ma ormai il vento la fa' da padrone e l'acqua marrone idem.

     

    L'uscita è terminata, ma per lo meno non torno a casa a mani vuote......

    ma con il potafoglio sì........ :subh::(

  3. Mi spiace doverti dare questa notizia, a Taormina, se non erro da Capo S.Andrea a Capo Taormina è parco ormai da tre anni ormai.

    Io ho la casa a pochi km da Taormina e le mie battute sono limitate nella zona di Capo S. Andrea e Capo d'Ali.

    Purtroppo il fondale da Messina a Taormina è prevalentemente ghiaioso,

    e troverai delle belle franate soltanto lungo i vari Capi, ma da Giardini Naxos in poi la storia cambia, perchè la fa da padrona la roccia lavica.

    Ti avviso che la zona è impegnativa sia per la profondità che per la corrente, nelle fasi di marea (Ionio che si riversa nel Tirreno e viceversa),

    avviene quella che noi chiamiamo " la rema", si tratta di 12 tagli di corrente che da Messina portano verso Catania e nelle fasi di punta può raggiungere i 13 nodi!!!!!!!!!!!!! :sub::o .

    Ti consiglio di informarti una volta sul posto degli orari in cui è prevista, e possibilmente di avere una barca d'appoggio.

    Dei miei amici non ci credevano, poi quando l'hanno provata non di dico di che colore erano una volta usciti dall'acqua!! :D:D

    In questi posti puoi aspettari di tutto, dai saraghi alle corvine, dai cefali ai branzini, dalle cernie ai rari dentici e comuni pagari, dalle ricciole ai tonni, ma ovviamente, si tratta sopratutto per il pesce bianco e le cernie, di prede molto smaliziate, sai deveno vedersela anche da chi si immerge ancora con le bombole :angry::angry:

    Come fucili puoi usare benissimo lunghezze dal 90 in poi, e di un pneumatico sui 60-70 per i buchi.

    Ciao ciao se ti va ci possiamo sentire privatamente così magari ci sentiamo per telefono per maggiori chiarimenti. BLU :subh:

  4. Credo proprio caro che Giorgio, che tu abbia fatto centro al primo colpo!

    Complimenti mi hai preceduto per poco.

     

    Vorrei chiedere al nostro amico, se il pesce era solo o in compagnia, perchè mio nonno mi raccontava, che solitamente viaggiano in coppia, ed effettivamente durante le mie battute in Sicilia, diverse volte mi è capitato di imbattermi in questi bellissimi pesci, sempre due alla volta, e vorrei sapere se è solo una coincidenza o se il nonno aveva effettivamente ragione.

     

    Grazie e ciao.

     

    Dimenticavo mio nonno lo chiamava " u corbu" il corvo in dialetto messinese, per il suono che emette una volta fuori dall'acqua. :blink::subh:

  5. Ciao Andrea,

    vediamo un pò di soddisfare la tua richiesta:

    - Campionato individuale di 1^ categoria peso minimo 400 gr. riducibile a 300 gr.

    - Campionato individuale di 2^ categoria peso minimo 400 gr. idem come sopra

    - Campionato Italiano per società peso minimo 300 gr.

    - Gare selettive peso minimo 250 gr. alzabile a 300 gr.

     

    Nel campionato di prima il coefficiente da attribuire a ogni preda valida è di 1000 punti, per le altre gare è uguale al peso minimo previsto, al coefficiente andrà aggiunto un punto per ogni grammo.

     

    Esempio:

    - gara selettiva peso minimo 250 gr. ;

    - preda catturata sarago di 456 gr.;

    - punteggio: 250 (coeff.)+456 punti=706 punti.

     

    Le cernie sono valide solo nel Campionato di 1^ una ad atleta per giornata di gara e il peso minimo è di 5 Kg., mentre nelle selettive, nel campionato di 2^ , per società, al dentice e all'orata verrà attribuito un coeff. addizionale di difficoltà uguale al coeff. previsto.

     

    Ai gronghi, alle murene, alle rane pescatrici alle anguille il cui peso minimo è di 2 kg., verra attribuito solo il coeff. di maggiorazione.

     

    Il punteggio massimo attribuito ad una preda è 25 volte il peso minimo previsto.

    Esempio:

    - Campionato di 1^ peso minimo 400 gr.;

    - preda catturata cernia di 15 kg.;

    - punteggio: 25x400 gr.=10000+ 400(coeff.)=10400 punti.

     

    le prede vietate sono: pesci Luna, Selacei(squali, razze...), i Cefalopodi, i Batodei (sogliole, rombi), pesci Balestra.

     

    Chissà se ho omesso qualcosa e se sono stato chiaro... :mim:

     

    Ciao. BLU :subh:

  6. Carissimi, io mi sono avvicinato all'agonismo,

    perchè 8 anni fa' non esisteva alcun "forum" dove apprendere consigli su attrezzature e tecniche, non si poteva contattare altri appassionati tramite "e-mail" o "chat",

    esistevano "Pescasub" o il "mondo delle gare".

    Il tutto, ovviamente, se volevi accelerare le tue conoscenze evitando ore ed ore se non anni d'acqua.

    Sono del parere che il frequentare e conoscere atleti-pescatori, comporti ad un notevole risparmio di tempo, e ciò che si può apprendere passando una giornata in compagnia di agonisti, con un bagaglio di conoscenze non indifferente possa valere più di una decina di uscite "fai da te".

    Quando iniziai a frequentare il mio circolo, l'AGONISMO SUB TORINO, prima di poter svolgere una "propria selettiva", era necessario farsi le ossa svolgendo il compito di barcaiolo per gli "atleti veterani".

    Questo comportava che imparassi ad usare il gommone con qualsiasi condizione meteo-marina, a prendere le mire, a ritornarci sopra, a studiare una tattica di gara con l'atleta....a vivere l'agonismo.

    Ciao ciao BLU

  7. Ti ringrazio, e spero con tutto il cuore,

    che un giorno possa dire che certe brutte abitudini siano solo un ricordo, un abbraccio a tutti.

    Scusate il ritardo, ma ero lontano dalla nebbia fortunatamente...... :P

  8. Be' purtoppo,

    capita che al peso arrivino dei pesci non freschissimi,

    che il giudice di gara quel giorno ha problemi di vista, e che noi con grande negligenza, o per amicizia o per evitare discussioni non apriamo bocca.

    Poi capita che vedi il tuo pesce scartato di uno o due grammi,

    e quello di un'altro atleta, che a occhio sembra più piccolo,

    passare per diversi grammi.....Magia...... :blink:

    Oppure che in fase di preparazione (Campionato italiano per società), ti capita di trovare una lastra con 4 marvizzi da kg., a fine preparazione fare una simulazione di gara per ritrovare le mire, arrivare sul posto e trovarvi sopra una squadra del posto.

    Il giorno dopo farci la partenza e non trovare più un pesce........magari hanno traslocato...... :(

    Aimè, anche questo è il mondo delle gare e non sempre la costanza e la determinazione ripagano......

  9. Ciao, io sono di Torino e la mia prima selettiva lo svolta se non ricordo male nel 93 come aggregato, ed avevo appena 17 anni.

    Da allora ho partecipato a tante gare, e ogni volta, quasi senza prepararle, al massimo due giorni prima (rare volte).

    La media dei piazzamenti è sempre stata nei primi 15, è il migliore un 6° a

    Imperia, ma sono sempre stati dei piazzamenti "sudati", e tante volte mi è

    capitato di piazzarmi davanti ai locali, che per loro sfortuna non hanno trovato il "solito pesce", nel "solito buco", e non sono stati capaci di improvvisare, cosa che noi forestieri, di montagna invece per forza di cosa dobbiamo fare visto i km che ci separano dal nostro caro elemento.

    Ogni volta che entro in acqua la determinazione è forte, ma giustamente come dici te, manca la preparazione, che cmq ti assicuro non è una cosa facile, il fatto di poter disporre di diversi giorni non vuol dire necessariamente vincere la competizione, sono pochi gli atleti in grado di preparare veramente bene una gara.

    Cmq io non demordo, e chissà se un giorno........il sogno si avvera.......

    Dimenticavo di aggiungere che bisogna lottare anche contro chi prepara il pesce........... :angry::angry::rolleyes:

    Ciao ciao BLU

  10. Avere delle bombole

    a disposizione in caso di incidente,

    non vuol dire necessariamente risolvere il problema,

    un individuo andato in sincope va recuperato il più velocemente possibile,

    più il tempo passa e minori saranno le possibilità di rianimare il sincopato.

     

    Un minuto, un minuto e mezzo di sincope, possono essere già troppo,

    e quanto ci vuole a infilarci e sistemare un gruppo,

    in una situazione di panico?

     

    La rianimazione anche se si è in gruppo,

    richiede una grande preparazione, organizzazione,

    e un grande affiatamento tra i soccorritori,

    altrimenti si fa solo un buco nell'acqua, con le tragiche conseguenze del caso... :(

  11. Caro Simone,

     

    dici giusto, la pratica è un'altra cosa,

    ma molto probabilmente il problema è che durante i vari corsi,

    il primo soccorso e la rianimazione vengono trattati in una o due lezioni,

    si fa un pò di pratica, e poi tutto finisce lì.

     

    A mio avviso non si dà la giusta importanza,

    tutti ci preoccupiamo di migliorare le nostre prestazioni atletiche,

    e poi come dice Matteo,

    quando un nostro compagno si trova in difficoltà sul fondo,

    anche a quote non eccessive,

    la paura e l'affanno ci tagliano il fiato,

    e questo perchè non siamo preparati ad affrontare una simile situazione.

  12. Un'altro amico ci ha lasciati,

    e colgo l'occasione per porre ai famigliari le più sentite condoglianze.

     

    Detto ciò, sarei curioso di sapere quanti di noi sanno come intervenire,

    e prestare un primo soccorso ad un eventuale compagno colpito da sincope.

     

    Grazie

     

    Blu :(:unsure:

  13. Non posso che essere d'accordo con lei caro dottore,

    il mio non era un incoraggiamento allo strafare, solo che leggendo nella sezione medicina, le problematiche esposte dal nostro amico, il mio non era che un consiglio per cercare di affievolire lo stato d'ansia che accompagna Angelo, non ci piove sul fatto che seguire un corso eviti tanti brutti incidenti di percorso, che molti "fai da te" forse non conoscono.

    L'apnea è una disciplina bellissima, ma allo stesso tempo anche rischiosa, il fatto di non essere in acqua, giustamente non deve far credere che non esistano problemi, la sincope è una perdita di coscenza e anche essere dentro le mura di casa comporta i suoi rischi, per non parlare poi di coloro che effettuano le statiche durante la guida.......... mi vengono i brividi al solo pensiero di ciò che potrebbe succedere!!!

    La rigrazio per il suo giusto intervento, a presto. ;):D

    BLU

  14. Caro Angelo, l'apnea è una disciplina molto complessa,

    non è per scoraggiarti, ma i 10 min. a sera non sono sufficienti,

    la respirazione diaframmatica richiede tanto esercizio, prima che possa diventare efficace, o meglio naturale, perchè e a questo che dobbiamo mirare, e dovrà passarne di tempo!

    Non ti dico durante gli allenamenti in piscina circa 12 anni fa, con il caro Alessandro quante sgridate mi sono preso perchè non usavo correttamente il diaframma in fase di recupero (riusciva a farci sudare in acqua, quindi immagina in che condizioni eravamo!!!), e al tempo non ero che un quattordicenne.

    Proprio non capivo il significato di questa strana respirazione così innaturale per me, ma poi con il passare del tempo i risultati venivano a galla, e non solo nell'apnea ma anche nella vita di tutti i giorni, piano piano

    acquisivo sempre più sicurezza in me stesso, e il rapporto con il mio Io diveniva sempre più forte.

    Con questo voglio farti capire che l'apnea deve divenire una scelta di vita,

    lo stress, il cattivo umore non devono esistere dentro di noi, perchè non fanno bene all'apnea.

    Quando la sera sei coricato e stai eseguendo delle respirazioni diaframmatiche, non concentrarti sul diaframma, ma su qualcosa di bello, di positivo per te, il respiro deve essere armonioso, rilassato, devi abbandonare il tuo corpo, immagina delle sfere luminose, dei punti di energia che mentre inspiri entrano in bocca, poi nella trachea, nei polmoni, negli alveoli, e da li nel sangue che li trasporta nel tuo corpo, in ogni tessuto e in ogni muscolo, nello stesso istante cerca di percepire uno stato di leggerezza, abbandona il tuo corpo, partendo dalle gambe e salendo piano piano, e diventa quei punti di energia, purificati.

    In fase di espirazione fai il percorso inverso cercando di eliminare tutto ciò che c'è in te di negativo, e percependo sempre quello stato di grazia e leggerezza che ti accompagnava prima.

    Questo e uno dei tanti esercizi che pratico per rilassarmi, perchè l'apnea

    deve essere serenità e naturalezza, quando sei in acqua cerca di divenire acqua, devi creare un rapporto simbiotico con questo elemento, e vedrai

    che i risultati arriveranno.

    Ciao :D

    BLU

  15. Ciao,

    complimenti a tutti, i vostri tempi sono di tutto rispetto e ancora migliorabili

    e solo questione di tecnica e di tempo,(bisogna cancellarlo dalla nostra mente), e i risultati arriveranno e ricordate l'apnea si allena con l'apnea

    BLU :subh:

  16. Ti rigrazio Giorgio,

    e colgo l'occasione per raccontare un piccolo aneddoto capitato quest'estate nelle acque della Sardegna, all'interno del parco della Serpentara. dopo una visita a Villasimius io e la mia compagna,partiamo alla ricerca di una caletta tranquilla dove passare la giornata e fare un bagnetto.

    Troviamo un posto bellissimo di fronte alla Serpentara, (venti minuti a piedi prima di arrivare sulla spiaggia), ci infiliamo maschera e pinne e via a fare un po' di snorkeling, sulla sabbia notiamo diversi trigoni forse sui 300 gr., non di più dopo una decina di minuti soddisfatti usciamo e poco dopo notiamo un sub-dilettante con un fucilino da 50 il pallone e il figlioletto appresso, evito di raccontare dove abbia caricato il fucile.....immmagginate e i brividi per come lo armeggiava, lo ha puntato contro il figlio diverse volte!!!!!!!!! Non posso fare a meno di avvicinarmi e fargli notare che si trova all'interno di un parco e che il suo modo di brandeggiare l'arma, mette in pericolo la vita del figlio ma anche quella dei bagnanti vicini.

    Come se parlassi con un muro, enrta in acqua e dopo una mezz'oretta, che cosa porta a riva e ancora infiocinato? Pieno di orgoglio si avvicina alla moglie sul bagnoasciuga, e le mostra il povero trigone, il disappunto dei bagnianti vicini e ben visibile e ad un tratto esplode un grande applauso pieno di disappunto verso quel "pescatore".

    Come non dare ragione a tutto ciò, ma come poterci distinguere da questi "pescatori dilettanti", i parchi e le coste sono ampie e difficilmente controllabili dalle autorità, che aimè non perdonano il pescatore-ambientalista e selettivo, che si trova a 499 mt dalla riva segnalato dal pallone e dal gommone di appoggio............Vecchie storie ma sempre nuove!!!

  17. Caro Giorgio, avendo trovato i documenti su elencati molto interessanti, spero che mi sia permesso, girarli nel sito della mia società di appartenenza l' A.S.T per renderli noti ai "miei atleti" e soci.

    Nell'attesa di una tua risposta ti porgo i miei saluti e i complimenti per questo bellissimo sito e forum, davvero ben gestiti.

    Marco ;)

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