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Pepu

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Risposte pubblicato da Pepu

  1. I "più migliorissimi" Auguroni di Buon Compleanno e felicitazioni vivissime per il prossimo sposalizio (saranno rinnovati a tempo debito...).

     

    La prossima volta, l'oratella magnala!

     

    Sei un mito!

     

    Un abbraccio. Giuseppe Meduri.

     

    P.S. In italiano andavo forte a "squola" (eh eh eh)

  2. Stamattina sono andato ancora al lago di Iseo col mio "guru" Enrico.

     

    Prima di entrare in acqua, Enrico alla vista del mio arbalete da 75 cm. mi ha detto che era troppo lungo e che mi prestava il suo "mini-mini" armato di fiocina 5 punte.

     

    Non avevo ancora provato a pescare sulle alghe ed il mitico Enrico ha passato tutto il tempo ad insegnarmi a cercare il pesce tra le alghe, nuotando a mezzo metro sopra di esse e cercando di scorgere qualche preda nascosta.

     

    La profondità non superava i sette metri ed avevo visto solo un piccolo luccio sottomisura che ho solo ammirato.

     

    Ad un certo punto scorgo sul fondo dei "parallelepipedi" in rete che misuravano circa due metri di lunghezza per un metro di larghezza e profondità.

    All'interno erano piene di rami ed alghe ed avevano tutto l'aspetto di strutture adatte al ripopolamento della fauna ittica.

    A poca distanza, c'erano sul fondo degli oggetti a forma di vasi ovali con dei fori, che penso abbiano la stessa funzione delle gabbie.

     

    La prima sommozzata di esplorazione rivela la presenza di un gran numero di piccoli persici con qualche esemplare più grandicello, ma sempre sottomisura (sono anche vietati in questo periodo).

     

    Alla seconda discesa mi trovo davanti un bel luccio che usciva per metà dalle maglie della rete.

     

    Riesco ad avvicinarmi quasi a tiro, finchè non vedo il luccio che sfila con un guizzo.

    Parte l'asta del mini-mini che non riesce a trafiggere il pesce che continua la sua corsa scomparendo nel torbido!

     

    Riemergendo, senza neppure riprendere fiato, ho coperto di insulti il buon Enrico che continuava a ridere di gusto!

     

    Dopo altri tentativi infruttuosi, decidiamo di uscire e proprio mentre vedo già la riva... mi sfila una trota di circa un chilo a non più di un metro dalla punta del maledettissimo mini-mini.

     

    Il pesce nuota tranquillissimo a mezz'acqua e decido di non tentare neppure il tiro.

     

    Immaginate cosa ho detto ad Enrico, vero?

     

    Mi sono incacchiato ancora di più quando mi ha detto che questi pesci sono molto rari in quella zona del lago...

     

    Tutto sommato, credo che il mancato tiro alla trota sia stato provvidenziale, in quanto se non sbaglio, anche questa preda è nel periodo di divieto...

    Il problema è che ci ho pensato una volta fuori dall'acqua.

    Meglio così!

     

    Alla prossima. Pepu.

  3. Giusto per la cronaca,

    stamattina al lago d'Iseo sono stato mandato a "quel paese" da un deficiente diportista che con la sua "bella" è passato ad una ventina di metri da me ed il mio compagno di pesca.

     

    Naturalmente, dopo essermi sbracciato per farmi notare gli avevo solo detto che deve stare a 50 metri... e mi ha pure mandato...

     

    Potete immaginare cosa gli abbiamo cacciato dietro io ed Enrico.

     

    L'aggravante è che eravamo vicini alla riva in un raggio di cento metri dal punto di entrata.

     

     

    Ciò che mi dispiace è che le persone sulla riva non hanno assistito ad uno spettacolo edificante e temo che non abbiano colto il senso del "siparietto".

     

     

    Pepu.

  4. Luca,

    non mi piego a queste "sordide" minacce!

     

    Io il gommone non ce l'ho! :laughing::laughing:

     

    La prossima estate se vuoi ti ci porto, ma poi non dire che rimani deluso...

     

    Conosci Lazzaro?

     

    Sulle opere di bene, sono sempre bene accette...

     

    Gianfrà, prima o poi 'na pescatella insieme ci scappa e scoprirai che meno sfiga davvero... :siiiii::whistling:

     

    Ciao, belli ! Pepu.

  5. Sono sempre stato prontissimo ad impugnare la spada, lo scudo e l'elmo per gettarmi nella mischia...

     

    Purtroppo ho scritto un paio di volte al Gabibbo per segnalare dei problemi molto seri e, a parte la risposta in automatico sulla mia casella di posta elettronica, non ho più avuto riscontri, eppure vi assicuro che si trattava di problemi molto seri che riguardavano moltissime persone.

     

    Spero che almeno stavolta ci sia qualcosa di più concreto!

     

    Magari è la volta buona che si parla dei nostri problemi di sicurezza.

     

    Come esordiranno Bonolis e Laurenti?

     

    Ciao. Pepu.

  6. Se per motivi di Legge, penso che mi darei all'apnea finalizzata alla ricerca del pesce o alla cacciafotosub.

     

    Se per motivi di salute, sperando in cose non gravi, mi darei alla pesca di superficie che non disdegno affatto, anche se non la pratico più da quando vado "sotto".

     

    'O Antonino,

    che brutto post che sei andato a lanciare! ;)

     

    Ciao, caro. Giuseppe.

  7. Per Ant64,

    se riusciamo a metterci d'accordo ti vendo io una mira di una cernia (circa 3 kg.) a non più di 4 metri di profondità, in Calabria.

     

    E' la cernia più "fucilata" della zona, ma riesce sempre a farla franca per la particolare conformazione degli spacchi di cui è padrona di casa.

    Non si capisce perchè non cambia zona, sarà che la zona di caccia è troppo buona per cambiare.

     

    Il bello è che si concede sempre alla vista, ma non ti dà mai meno di dieci metri di distanza tra lei e la punta della tahitiana...

     

    Il sistema di tane è composto da un lastrone calcareo che parte dalla riva per una ventina di metri e "sprofonda" da tre a cinque metri con un gradino largo almeno 30 metri che è un susseguirsi di spacchi comunicanti stretti ed inaccessibili.

     

    La prima volta che la vidi scomparve letteralmente nel nulla.

     

    Chissà se qualcuno è riuscito a fregarla...

     

    Nel dubbio, se mi paghi bene te la vendo!

     

    Aò scherzavo sulla vendita! Posso anche "portarvicivisimitivisi" (Signorina Franco).

     

    Ciao. Pepu.

  8. Ho una grande stima "istintiva" nei confronti del Riolo campione, pur non avendolo mai incontrato.

     

    A parte questo, non ci trovo nulla di scandaloso nel mettere in vendita le mire, non più di qualunque altra scelta commerciale di qualunque altra ditta che opera nel settore, piuttosto mi lascia indifferente.

     

    Personalmente non acquisterei mai delle mire e credo che ben pochi lo faranno se mai davvero la Sdive le metterà in vendita.

     

    Trovo che sia piuttosto un'operazione commerciale tesa a catturare l'attenzione dei frequentatori del sito.

    Se buona o cattiva sarà il tempo a deciderlo.

     

    In fondo ne stiamo parlando, ed è già marketing!

     

    Il grande campione di apnea Gaspare Battaglia incontrato all'Eudi quest'anno, parlandomi della scarsità di pesce in Liguria riscontrata nel periodo invernale, mi ha detto di avere trovato una bella tana zeppa di saragoni e che non avrebbe rivelato a nessuno le mire perchè la stessa tana sarebbe stata depredata in poco tempo.

    Gli chiesi di dirmi almeno la profondità e la risposta fu: tra i venticique ed i trenta metri...

     

    Roba da campioni! :lol::D

     

    Pepu.

  9. Sempre pronto (impegni permettendo) alle uscite in compagnia!

     

    'A Petto,

     

    Non sfottere troppo, sennò ti invito a pescare al lago e "te ce annego"!

     

    Ma tu non dovevi fare qualcosa a Bergamo in questo periodo?

    Se mo mi dici che sei venuto e non mi hai detto niente (troverai tutte le scuse del caso, lo so!) ti invito davvero a pescare al lago... <_>

     

    Ciao. Pepu.

  10. Anch'io d'estate uso i tubolari da tennis in cotone.

    Mai avuto problemi, anche se mi trovo molto meglio con un paio di calzari da 1 mm. (foderati esterni e spalmati interni).

    Il problema è che sono delicatissimi e si rompono facilmente sulle pietre...

     

    Ho avuto anch'io problemi dietro le ginocchia e dietro al tallone.

    La colpa era, rispettivamente, per via della muta bifoderata (e duretta) e per i calzari con cucitura posteriore, uniti a permanenze record in acqua per più giorni consecutivi (settimane di pesca in Croazia).

     

    Per i calzari ho risolto con un modello con cuciture laterali, mentre per le escoriazioni, un rimedio preventivo (con mute durette) o "palliativo" (per continuare a pescare) è quello di mettere del cotone idrofilo in generosa quantità sulla parte a rischio o abrasa.

    Il risultato è garantito.

     

    L'unica seccatura è indossare la muta e collocare l'ovatta nei punti giusti.

     

    Vorrei conoscere altri pareri su questo rimedio per sapere se funziona con tutti o solo con me.

     

    Ciao. Pepu.

  11. L'astinenza gioca brutti scherzi, vero Giorgio? :laughing::siiiii::siiiii::D:lol:

     

    Il lago mi serve solo per trovare quella palestra che mi manca non avendo il mare vicino.

     

    Ma il primo amore non si scorda mai.

     

    Potendo scegliere, avrei preferito un sarago da mezzo chilo, giuro!

     

    Ciao, belli. Pepu.

  12. Accidenti!

     

    Sabato ho un impegno che mi porterà a Bologna... :toot:

     

    Per lo stesso motivo, due sabati fa ero proprio a Piacenza!

     

    Con buona probabilità sarei venuto a fare una pescatina e a fare la tua conoscenza.

     

    Considero l'appuntamento solo rimandato, però!

     

    Vedrai che un amico del Forum lo trovi di sicuro.

     

    Eppoi vai tranquillo che il pesce non lo porti via a nessuno, i soliti noti del Forum che frequentano la Liguria non hanno segreti! Parlano i cappotti... :siiiii:

     

    Ciao. Pepu.

  13. Grazie, amici.

     

    Per Camillo.

    Il mio amico Saverio dice che era buona...

     

    Visto che l'ho regalata a lui, dovrò interrogarlo sul come è stata cucinata.

     

    Io so che non gode di fama di ottima carne perchè, se non è cotta nel modo giusto sa di fango, anche se a Clusane, sulla sponda bresciana del lago d'Iseo, è addirittura il piatto tipico del posto.

     

    La prossima la dovrò proprio assaggiare.

     

    Ciao. Pepu.

     

    P.S. Eggi, m'accontento eccome! Ma preferirei comunque una bella spigolazza!

  14. Ieri, approfittando della giornata di sciopero della mia categoria di lavoratori, ho deciso di regalarmi la prima pescata al lago.

     

    Sono andato a Predore ed essendo la prima volta ho preferito chiedere conferma dei punti autorizzati direttamente al Comune.

     

    Il gentilissimo Sindaco mi ha indicato le "mire" e per fortuna non mi ha fatto nessun tipo di augurio nefasto (sarà pescatore anche lui...).

     

    Sono entrato in acqua in un punto che sembra fatto apposta per noi pescapneisti, con tanto di parcheggio, prato, scivolo per un facile ingresso in acqua e bar per la successiva sosta...

     

    A differenza della precedente immersione nella zona interdetta alla pesca (senza fucile!) non ho visto la grande abbondanza di pesce della volta precedente e la visibilità era a tratti scarsa.

     

    Ad incoraggiarmi, la grande presenza di alborelle.

    Ho anche visto un luccio minuscolo (non più di 7/8 cm.) azzannare un'alborella grande quasi quanto lui, a dimostrazione della grande voracità di questi pesci.

     

    Dopo un'ora di tuffi senza vedere un solo pesce sparabile, scorgo in lontananza la sagoma di un bel pesce che si allontana.

    Stimato sui tre kg. almeno, non ho capito cosa fosse.

    Posso dire che nuotava a mezz'acqua era scuro ed aveva il ventre gonfio.

    Sarà stata una carpa incinta? Mah?

     

    Continuo i tuffi senza risultati finchè non scorgo immobile sul fondo la sagoma di una grossa tinca.

    Non ne ho mai vista una prima dal vivo, ma l'ho riconosciuta subito, anche perchè è rimasta immobile fino al momento del tiro che è stato preciso dietro l'occhio destro.

    Nonostante il colpo mortale ho dovuto faticare non poco per piazzare l'ultimo colpo di pugnale.

    In tutta onestà, non avendo mai catturato prima delle tinche, la cattura non è stata particolarmente esaltante, a parte la mole della preda...

     

    Tornando al punto di partenza ho anche incontrato un luccio di modeste dimensioni ma sparabile, che però come mi ha visto ha iniziato a descrivere un semicerchio intorno a me, avvicinandosi sempre più.

    Ho cercato di stare immobile e per un attimo l'ho avuto a tiro, prima che si allontanasse definitivamente.

     

    Come prima uscita non c'è male e dire che sabato il mitico Zucchiatti mi aveva giusto detto che le tinche in questo periodo non si potevano catturare, per fortuna che l'indomani ho letto il vademecum della Provincia dove si chiarisce che tale divieto, nelle acque del Lago d'Iseo, parte dal 1° Giugno.

     

    Anche se non è una preda particolarmente prestigiosa, è comunque la mia più grande cattura (polpi a parte...).

     

    Manderò la foto per il Club.

  15. Ciao Luca,

    devi sapere che io sono un fifone di prima categoria che ha rinviato per due anni il battesimo del lago...

     

    Le paure sono state le stesse che provi tu.

     

    Se si vuole provare, mi sento di poterti consigliare di scegliere una bella giornata in un periodo in cui il lago dà il meglio di sè in termini di visibilità.

    Adesso non è male, ma non saprei se c'è un periodo migliore (esperti fatevi sotto).

    A differenza del mare, se non hai ambizioni venatorie, il pesce lo vedi anche in un metro d'acqua e non devi spolmonarti per fare discese negli abissi (cose da grandi esperti).

    Io che notoriamente ho paura della profondità, non sono mai sceso sotto i sei metri e non mi sono avventurato in parete dove la profondità precipita.

    Con questi piccoli accorgimenti, mi sono goduto una piacevolissima immersione in tutta sicurezza.

    Il fondale vicino riva può essere quasi paragonato a quello di alcuni tratti di mare, con alghe e scogli ed ha un "suo fascino".

    La particolarità del fondo fangoso è che se ti appoggi al fondo con la mano, questa sprofonda di qualche cm. come fossero sabbie mobili, ma penso che ci si abitui a questa sensazione un po' particolare.

    Come dicevo, ho trovato una visibilità più che discreta, come non capita spesso al mare... ma so anche che non è la regola e spesso il torbido regna sovrano.

     

    Per la licenza è molto semplice.

    Presso un negozio di pesca ben fornito o presso gli uffici della Provincia, trovi il modulo da compilare ed i due bollettini di c.c. postale.

    Fai i due versamenti (15 e 22 €) e con due fotografie più una marca da bollo da 10,33 € ti rechi agli uffici della Provincia che a Bergamo si trovano in Via S. Giorgio.

    Ti verrà rilasciata al momento la licenza di tipo "B" (pesca non professionale) plastificata, che vale sei anni dalla data del rilascio. Ogni anno dovrai rinnovare il pagamento della concessione che dovrà essere sempre esibita insieme alla licenza.

    Se un anno non intendi pescare non devi pagare per forza la concessione annuale (22€), ma ricordati di rinnovarla dopo la data di scadenza annuale, altrimenti avrà valore solo fino alla data di prossima scadenza.

     

    Es. Ho fatto la licenza il 9/5/2003 e sono a posto fino all'8/5/2004, se dopo quella data non intendo pescare, non dovrò pagare per forza, ma se mi viene voglia di tornare a pescare, diciamo a fine aprile 2005, se pago la tassa di concessione avrà comunque valore fino all'8/5/2005.

    Spero di non averti confuso le idee...

     

    Non dimenticare l'opuscolo della Provincia che ti spiega tutti i "diritti e doveri" del pescatore (sia cannista che apneista), taglie minime dei pesci, periodi di divieto delle singole specie, zone consentie (mi pare appena 4) ecc.

     

    Il campeggio di cui parli è il "Trenta Passi", proprio in piena zona di Pesca in apnea.

    Io conosco il ristorante dove non si mangia male, ma il campeggio non l'ho mai visitato.

    Spero di fare presto un'immersione da quelle parti.

     

    Se vuoi cominciare con un'immersione "soft", ma senza fucile, puoi provare nel posto che io ho descritto prima.

     

    Le foto sono venute una vera schifezza, le manderò comunque a Giorgio che ne farà ciò che reputa più opportuno (secondo me le butta via...).

    La biscia si vede appena e non si distingue il pesce che ha in bocca...

    Con le macchine usa e getta non si può pretendere di meglio...

     

    Ciao. Pepu.

  16. Il "caro" Massimiliano non legge il Forum con attenzione... :fish: altrimenti avrebbe visto che avevo già lanciato questa discussione.

     

    BISCIA FU!

     

    Appena Giorgio o Stefano mi spiegano come si fa, provvedo ad unificare le due discussioni per rendere l'argomento più organico e fruibile.

     

    Ciao. Pepu.

     

    Ehm, dopo le dritte di Giorgio e Stefano, confesso umilmente che avevo sopravalutato il mezzo informatico.

    Quello che pensavo non è possibile da attuare...

     

    Pazienza, va bene anche così!

    :whistling:

  17. Giorgio, la foto della biscia toglie ogni dubbio all'avvistamento!

     

    Complimenti per la "solita" puntualità! :thumbup:

     

    Ottima anche la precisazione di GGP.

     

    Per la cronaca, con sottomuta da 2 mm., giacca e panta da 5 mm. e bermuda da 3 mm. (stavo una pasqua), ho messo 9 kg. (di cui 3 nello schienalino).

     

    La mia intenzione era di non scendere oltre i 5/6 metri visto che al mare raramente scendo oltre i 10 metri e mi sono reso conto che già a tre metri ero negativo.

     

    Per le foto, le manderò appena riesco a scannerizzarle.

     

    Ciao. Pepu.

  18. La telefonata di Emmelle mi mette in crisi: "Domani Enrico ed io andiamo al lago d'Iseo a fare un po' di immersioni senza fucile perchè non abbiamo fatto in tempo a rinnovare la licenza ma vogliamo fare lo stesso un po' di fiato..."

     

    Io la licenza l'ho fatta giusto la scorsa settimana, ma non ho ancora provato a mettere la testa "sotto" il lago e vorrei iniziare con qualcuno esperto, inoltre la voglia di andare in acqua è tantissima, ma gli impegni non mi concedono che poche ore di "libertà", quindi, dopo avere risolto qualche impegno già preso, mi fiondo a raggiungere i miei amici.

     

    E' una splendida giornata e quello scorcio di lago offre un paesaggio davvero incantevole. Mi vesto sotto i Pini canadesi che affondano le loro radici nel lago come fossero mangrovie.

     

    I numerosi ciclisti che passano mi lanciano fugaci occhiate, sembrano pensare "ma questo matto cosa fa?", ma non immaginano neppure lontanamente cosa si perdono...

     

    Mi trovo a Predore, fuori dal centro abitato in direzione Tavernola Bergamasca. In quel posto la pesca in apnea è vietata in quanto è zona di riproduzione, per cui l'unica arma che impugno è una macchinetta fotografica di quelle usa e getta (proprio quella, Eggi).

     

    E' la prima volta che metto la testa sotto la superficie del lago e mi sorprendo per l'ottima visibilità che raggiunge gli otto metri circa, molto meglio di tante giornate in Liguria a cercare di scorgere la punta del 75... Alla prima discesa a circa 4 metri mi trovo faccia a faccia con un gambero.

     

    Sembra un piccolo astice e si lascia prendere in mano e portare in superficie.

    Sembra aver capito che le mie intenzioni sono amichevoli e decide di congedarsi da me solo dopo che lo lascio cadere allontanandosi nuotando velocemente verso il fondo.

     

    Pochi metri più avanti, la seconda discesa.

    Scorgo sul fondo fangoso una sagoma immobile. Non supera i trenta centimetri di lunghezza e avvicinandomi, capisco subito che si tratta di un luccio.

    Riesco ad avvicinarmi a meno di un metro prima che decida di allontanarsi.

     

    Mi rendo conto che l'emozione mi ha fatto scordare la macchina fotografica appesa alla boa...

     

    La prendo e faccio un paio di aspetti a circa 4 metri (la macchina ha un limite di 5 metri).

     

    Scorgo la sagoma di un paio di cavedani da chilo che mi si avvicinano posando per la foto.

    Dopo lo scatto mi accorgo che dietro ce n'è uno di un paio di chili, è incredibile quanto assomigliano ai branzini...

     

    Riesco a raggiungere Massimiliano e ci facciamo un paio di scatti in immersione.

     

    Dopo un po' mi indica la tana di un "Persico Sole" molto bello che si lascia quasi toccare.

    Vive sotto una lastra di petra in appena venti cm. d'acqua.

    Un paio di scatti lo immortalano (spero) così come un pesce persico che curiosamente si avvicina a meno di un metro, sembra quasi una perchia...

     

    Ad un certo punto la mia attenzione viene attirata da qualcosa che si agita a poca distanza da me.

     

    A circa un metro e mezzo di profondità, una serpe ha appena catturato un pescetto di non più di sei cm. e lo tiene ben stretto per la testa.

    Chiamo Massimiliano e guardiamo insieme l'insolita scena di cattura.

     

    La serpe di colore chiaro è lunga una cinquantina di cm. e piuttosto sottile, con la testa grande quanto la punta di un dito.

    Penso sia una biscia ma la forma della testa piuttosto triangolare mi fa pensare ad una vipera anche se quelle che ho visto erano più tozze di forma.

    Scatto diverse foto e finisco il rullino mentre la vediamo uscire dall'acqua.

    Che spettacolo straordinario!

     

    Cominciamo a tornare al punto di ingresso ed il buon Emmelle, dimostrando dimestichezza nella ricerca delle prede del lago, scorge un'anguilla tra le alghe e con pazienza riesce a farla vedere anche a me.

     

    E' davvero grossa e potrei toccarla, ma decido di non disturbarla.

     

    Nei successivi tuffi, mai sotto i sette metri, vedo tre lucci di circa un chilo, tutti avvicinati a meno di un metro.

     

    Prima di uscire si avvicina un gommone con un "collega" in muta che ci chiede informazioni sul posto e dopo avere appreso del divieto di pesca, ci saluta e si allontana.

     

    All'uscita incrociamo Enrico che era andato dalla parte opposta.

    Ci racconta di avvistamenti di grosse tinche e diversi lucci.

    In particolare, durante un aspetto, ha assistito ad una scena di caccia in cui un grosso luccio di un paio di chili ha tranciato in due un piccolo cavedano che ha poi mangiato in due bocconi, prima di riprendere placidamente il suo nuoto.

    Il tutto è successo ad un paio di metri da Enrico che è riuscito a non farsi vedere dal predatore, dimostrando le sue ottime doti di aspettista incallito, perfezionate in più di quaranta anni di attività subacquee!

     

    E' stata davvero un'esperienza esaltante al punto di non sentire la mancanza del fucile.

     

    Lunedì saranno pronte le foto. Non vedo l'ora.

     

    Ciao. Pepu.

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