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caligola

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Risposte pubblicato da caligola

  1. Quando si dice salvo per miracolo. Yasser Lopez, 16enne di Miami, si è ritrovato con la lancia di un arpione conficcata in testa domenica al termine di una battuta di pesca. Il colpo partito accidentalmente dall'arma gli ha trapassato il cervello da parte a parte. Il giovane è stato sottoposto a un intervento di tre ore. L'arma non ha intaccato parti vitali del cervello e secondo i medici dopo circa 3 mesi di riabilitazione le sue funzioni neurologiche torneranno ad essere normali.

     

     

    corriere.it

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  2. Priolo - Tragedia nelle acque del Golfo di Augusta, all'altezza del della penisola di Magnisi.

    Un giovane subacqueo di 27 anni, Carmelo Marotta, di Priolo, è deceduto questa mattina, molto probabilmente per un malore, durante un'immersione.

    Marotta, insieme ad un amico, a bordo di due gommoni, erano usciti di mattina per una battuta di pesca. Ad accorgersi del corpo senza vita del giovane priolese è stato il suo compagno che ha prestato i primi soccorsi e fatto scattare l'allarme alle unità della Capitaneria di Porto e al 118.

    Ma nonostante l'intervento dei soccorsi, per il giovane sub non c'è stato nulla da fare. Carmelo Marotta, da quanto si è appreso, era un pescatore esperto. Il giovane, padre di una bambina, lascia la moglie incinta, in attesa di un secondo figlio.

     

     

    giornaledisiracusa.it

     

     

     

    :clover: :clover: condoglianze alla famiglia

  3. Drammatico epilogo delle ricerche del catanese Giuseppe Torrisi

    Una battuta di pesca finita in tragedia

    rinvenuto sui fondali il corpo del sub

    Scritto da Redazione

    Domenica 03 Luglio 2011 - 23:00

    Augusta - Tragedia nella acque di Brucoli. Era scomparso in mare ieri pomeriggio il suo corpo senza vita è stato ritrovato intorno alle ore 13 di oggi dai sommozzatori del vigili del fuoco. Il corpo del ventitreenne Giuseppe Torrisi originario di Catania ma residente a Motta Santa Anastasia, era riverso sul fondale con la maschera e il tubo sul viso. Del giovane amante della pesca subacquea in apnea, non si avevano più notizie da sabato sera, quando intorno alle 19, alcuni testimoni hanno avvisato la Guardia Costiera di avere perso di vista il sub che stava facendo una battuta di pesca in apnea. Giuseppe Torrisi, pare fosse un esperto sub.

     

    A poche decine di metri dalla costa era stata rinvenuta la boa di segnalazione e un retino appeso con un polpo e un pesce ed il fucile ad elastico. Da sabato sera, intorno alle 22.30, erano scattate le operazioni di ricerca. Ad assistere alle operazioni di ricerca i familiari del giovane che sono arrivati in tarda serata e hanno trascorso la notte sulla scogliera in attesa di un esito positivo delle ricerche che però non è arrivato. I familiari di Giuseppe Torrisi, non avevano perso le speranze di ritrovare ancora in vita il giovane, nella tarda mattinata di oggi invece il tragico epilogo della vicenda. Il corpo senza vita è stato ritrovato circa 60 metri dalla costa al traverso di Capo Campolato, su un fondale di circa 12 metri.

     

    Alle ricerche, coordinate dalla Guardia costiera, hanno partecipato le motovedette CP 879 e CP 525 ed il battello GC A79 , la motovedetta PS 402 della Polizia di Stato, il Nucleo Sdai della Marina Militare della base di Augusta che ha anche operato nelle ore notturne, una squadra di sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Catania, giunta nelle prime ore della mattinata, un elicottero del 2° Nucleo Aereo Guardia Costiera di Catania che ha sorvolato la zona e le pattuglie radiomobili della Capitaneria di Porto di Augusta che hanno perlustrato via terra il tratto di costa nella speranza di ritrovare il sub.

     

     

     

    Questa mattina le ricerche sono state effettuate dai sommozzatori dei vigili del fuoco di Catania, dai volontari della Guardia costiera ausiliaria di Augusta e altri privati che si sono resi disponibili. La zona di mare aperto si caratterizza per i fondali rocciosi che vanno ad aumentare gradatamente verso il largo, una zona ricca di anfratti e cavità subacquee. Altra caratteristica della zona di mare le forti correnti. Il giovane era un appassionato di pesca subacquea in apnea, uno sportivo dal fisico atletico che spesso, in estate, si dedicava per diletto a questa pratica sportiva. Il corpo di Giuseppe Torrisi dopo il riconoscimento ufficiale da parte dei genitori è stato trasportato presso la camera mortuaria del Muscatello dove il medico legale Walter Di Maura ha effettuato l’ispezione cadaverica per cercare di stabilire le cause del decesso.

     

     

    fonte: Giornale di Sicacusa.

    Condoglanze alla familiga

  4. da corriere .it

     

    Bari, trovato morto un subacqueo

    Il cadavere di Antonio Sforza 47 anni galleggiava nelle acque antistanti l'ex frazione di Palese

    sulla tragedia indagano i carabinieri

     

    Bari, trovato morto un subacqueo

     

    Il cadavere di Antonio Sforza 47 anni galleggiava nelle acque antistanti l'ex frazione di Palese

     

    MILANO - Ancora una morte in mare. Un subacqueo, Antonio Sforza, di 47 anni, è deceduto per cause in corso d'accertamento nel corso di un'immersione nelle acque antistanti l'ex frazione di Palese. L'allarme è stato dato da alcuni bagnanti che hanno visto il cadavere galleggiare. Inutili sono stati i tentativi di rianimazione dei sanitari del 118. Indagini sull'episodio sono state avviate dai carabinieri.

     

    LA DINAMICA DELL'INCIDENTE - Dalle prime ricostruzioni della Guardia Costiera, intervenuta sul posto, l’uomo sarebbe annegato perchè non sarebbe riuscito a slegare dalla propria gamba la cima della fiocina che si era infilzata in uno scoglio. Il sub era in immersione in apnea, segnalata con la boa rossa, a poche decine di metri dalla riva in una zona dove il fondale è a circa 5 metri. Svolgeva questa disciplina da diversi anni. Ad accorgersi dell’incidente sono stati la moglie e alcuni amici, che da terra hanno notato che qualcosa non andava. Corsi in acqua, sono riusciti a liberarlo, lo hanno portato a riva e hanno chiamato i soccorsi.

     

    Redazione online

    10 agosto 2010

     

     

     

  5. Mi sembra un articolo importante. Foten la Repubblica.it

     

    IL CASO

    Allarme nel Mediterraneo

    In Spagna la medusa-killer

    La "caravella portoghese" ha lunghissimi tentacoli velenosi. Sfruttando i venti, grazie a una piccola "vela" naturale, è arrivata dall'Atlantico

    di ANTONIO CIANCIULLO

     

    ROMA - La chiamano la "medusa assassina" e il soprannome non è di quelli che mettono il buon umore se si pensa che è appena sbarcata nel Mediterraneo. L'allarme arriva dalla Spagna perché la "caravella portoghese", che in realtà è un aggregato di quattro organismi, abita nell'Atlantico e ha sfruttato i venti propizi e la piccola vela naturale di cui dispone per ottenere un passaggio verso i mari caldi. Il rischio è che si trovi bene, riesca a riprodursi con successo e decida di restare.

     

    Al momento nessuno può dire se questo scenario di convivenza forzata con un ospite marino poco gradito sia destinato a trasformarsi in realtà. Anche perché per ora è difficile calcolare la consistenza numerica delle truppe d'invasione. La Physalia phisalis, questo è il nome scientifico, è stata avvistata per la prima volta tre settimane fa davanti a Malaga. E un paio di giorni fa era già all'altezza di Murcia avendo percorso un bel tratto di mare verso la Francia.

     

    Ritrovarsela in acqua durante l'estate non sarebbe piacevole anche perché è una medusa ingannatrice. Il corpo è piccolo, non più di 20 - 30 centimetri, ma i tentacoli sono estremamente sottili, fili insidiosi lunghi fino a 30 metri: difficile per chi fa il bagno accorgersi di un pericolo concentrato in pochi millimetri di membrana così distante dalla "testa" dell'animale. Ma è anche difficile scordarsi un eventuale impatto: oltre al bruciore immediato vanno messi nel conto tachicardia, sudorazione accentuata, spasmi muscolari e qualche difficoltà respiratoria. Secondo il Centro oceanografico Ignacio Franco, tra il 30 e il 50 per cento delle persone colpite da questa medusa finisce all'ospedale. E, in casi di allergia, si rischia anche la morte.

     

    L'Istituto spagnolo di oceanografia precisa che non è la prima volta che la Physalia phisalis fa il suo ingresso nel Mediterraneo ed è probabile che anche questa volta la sua incursione sarà di breve periodo. Ma già in passato ci sono stati momenti in cui si è moltiplicata creando seri problemi sulle spiagge spagnole.

     

    "Oggi le probabilità di una proliferazione delle meduse è aumentata a causa di vari fattori", spiega Silvano Focardi, rettore dell'università di Siena. "In questo caso l'elemento più importante è l'alterazione della catena alimentare determinata dalla scarsità di predatori. Con l'eccesso di pesca abbiamo tolto dal mare i pesci e le tartarughe che mangiavano le meduse e ci troviamo così di fronte a una presenza che non viene più contenuta in modo naturale".

     

    (30 aprile 2009) Tutti gli articoli di Scienze e Ambiente

     

  6. Io utilizzo questo della "saplast". E' il primo che utilizzo quindi non posso raffrontarlo con altri: personalmente mi ci trovo bene

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    L'ho visto anch'io un paio di giorni fa in un sito.

    Mi chiedevo se non tende a scivolare fuori dalla sua sede quando sei a testa in giu'. Che mi dici?

    --Carlo

     

    Lo uso oramai da tre stagioni, ed è sempre rimasto fisso nella sua sede.

    La tenuta nel "binario" è attuata mediate due "ali" laterali che rientrano, permettendo lo sgancio, quando tiri verso l'alto l'occhiello del piombo.

    All'occorrenza puoi utilizzarlo anche come pedagno.

    :bye:

  7. Posseggo da una vita un piombo a sgancio rapido Mares. Purtroppo ho scoperto che non entra bene nella cintura elsatica (in gomma) che ho acquistato da poco: la cintura e' un po' troppo spessa per quel piombo, e l'aggancio con i due dentelli di plastica risulta difficile e poco sicuro.

    Sto quindi cercando una alternativa al Mares (e allo Spora, che mi sembra identico).

    Ho letto che ci sarebbe quello della Omer e quello della SDIve.

    l secondo - a parte che dalla foto sul sito non si capisce bene come funziona - e' carissimo.

    Quello Omer ha un prezzo paragonabile al Mares, ma non so come sia fatto.

    Qualcuno lo conosce? Sapete se va bene per le cinture in gomma?

    Altre alternative?

    --Carlo

     

    Io utilizzo questo della "saplast". E' il primo che utilizzo quindi non posso raffrontarlo con altri: personalmente mi ci trovo bene

     

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    :bye::bye:

  8. dipende dal mulinello, io lo uso su mpl55 della C4 e su quello della AMP sub, ma non mi sognerei mai ad esempio di metterlo su quello della omer, perchè a differenza degli altri 2 modelli non ha un valido sistema antiparrucche e permette al sagolino di uscire dalla bobina imparruccandosi.

     

    Quindi, mi pare di capire, che adottando particolari tipi di mulinelli, non ci sono problemi ad utilizzare il monofilo per imbobinare il mulinello.

    In cosa consiste questo sistema antiparrucche?

    :bye:

     

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