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la fine della flotta a strascico venezolana


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Tra le tante immani segate che combina il governo di Chavez dal suo avvento, questa e' la prima idea di fronte alla quale bisogna invece levarsi il cappello e pensare seriamente ed umilmente di appropriarsene.

leggere qui l'articolo via internet

In realta' la versione web dell'articolo e' sinteticissima e poco indicativa, quella che invece appare sul giornale venezolano e' molto piu' ricca di particolari, occupa una pagina intera e descrive minuziosamente tutta l'operazione, che e' davvero degna di nota. Cerchero' di tradurvela il piu' fedelmente possibile, dato che non c'e' alternativa.

Allora, piccola premessa: a partire dal 14 marzo di quest'anno in Venezuela la pesca a strascico e' stata messa al bando definitivamente per via del lampante impatto ambientale che comportava su tutto l'ecosistema, per cui e' divenuta attivita' illecita. Nonostante in questo paese corruzione e controlli siano peggiori dei nostri, qui pero' hanno risolto il problema in un'altro modo. Hanno sequestrato l'intera flotta peschereccia, 248 imbarcazioni, e adesso la cominciano ad affondare per intero in vari tratti della costa del paese allo scopo di ricreare le condizioni per il ritorno della fauna e, specificatamente, per "risarcire" dei danni provocati per decenni il mare stesso!

 

conservazione: affonderanno barche da pesca a strascico fuori uso per creare barriere artificiali

CARCASSE DI BARCHE RICOSTRUIRANNO IL LETTO MARINO VENEZUELANO

affonderanno le prime 22 imbarcazioni negli stati Sucre e Falcon, come inizio programma.

Carolina Conde

cconde@el-nacional.com: saranno affondate per creare barriere artificiali nella costa del Paese.

Per le autorita del Min. Ambiente questa decisione risarcira' dei danni sofferti per anni dal fondo marino e dalle sue specie.

Un mese fa, la Direzione Zona Costiera del ministero affondo' la prima delle 248 imbarcazioni usate nella pesca a strascico, que furono tolte dalla circolazione da quando l'Esecutivo nazionale proibi', il 14 marzo scorso, l'uso di questi mezzi per il loro alto impatto ambientale. Il peschereccio "Golfo de Cariaco" riposa adesso a 40 metri di profondita' a nord della penisola Araya, dove si spera che si trasformi nella prima barriera artificiale del Venezuela.Jose' Luis Diaz, direttore tecnico delle Zone Costiere del Ministero, ha detto che l'affondamento del peschereccio s'e' fatto in maniera controllata, aprendo apposite falle necessarie al rifugio del pesce.

" Abbiamo seguito l'evoluzione del relitto in questo periodo ed abbiamo constatato che gia' una certa quantita' di biomassa si sta formando", ha segnalato.

Finora il Ministero ha scelto 22 pescherecci da convertire in relitti da far colonizzare, che saranno principalmente affondati nella zona di Araya e a nordest di Falcon. Si sta procedendo a bonificarle, rimuovendo quel materiale che potrebbe risultare tossico per l'ambiente marino: piombo, mercurio, cadmio e asbesto, senza dimenticare il combustibile.

Prima di continuare con gli affondamenti il Ministero deve approvare un protocollo in cui si specificherano i criteri di procedimento per questa pratica. Manca solo l'approvazione del Ministro Ortega.

Ostacoli sulla costa.

La Direzione Zone Costiere calcola che esistano circa 800 imbarcazioni abbandonate lungo le coste del paese: "Ci sono pescherecci e lance che ingombrano i moli o sono semiaffondati. Tutti producono danni ecologici di vario genere, soprattutto per riversare a mare carburanti e lubrificanti", fa notare Diaz " a Puerto Cabello per esempio esiste un sommergibile affondato da 40 anni che ancora emette grosse tracce di nafta e olii combustibili". Il piano ministeriale include di far affondare anche queste imbarcazioni che giacciono dimenticate sulle coste venezuelane. Ma spesso si tratta di imbarcazioni a disposizione dei tribunali. " Non si affonderanno solo pescherecci. In altri paesi si sono inabissati per lo stesso scopo aerei, vagoni di treni, pneumatici e perfino carri armati", dice Diaz.

In altri mari.

All'inizio degli anni 70 una serie di veicoli in disarmo furono gettati a mare nella costa di Fort Lauderdale, Florida, con l'obiettivo di formare barriere di questo tipo. Nelle acque costiere dell'Alabama furono affondati invece carri armati.

Piu tardi, nei primi anni del 2000, le autorita' di New York misero fuori servizio 1200 treni e li fecero affondare nell'Atlantico. E nel 2007 si ripeterono con altri 1600 veicoli per lo stesso fine.

Ma fu nel 2006 che si e' creata la piu' grande barriera artificiale del mondo: quando la portaerei USS Oriskany, veterana della guerra del Vietnam, fu affondata nella costa di fronte a Pensacola, nello stato della Florida...

Poi c'e' un'altro paragrafo che completa la pagina, che ora riporto.

 

Benefici economici.

 

la creazione di barriere artificiali arreca, in primo luogo, la possibilita' di conservare un importante numero di animali, poiche' questi spazi offrono rifugio a una notevole parte della fauna bentonica. Pero, senza dubbio, il beneficio economico che se ne potrebbe ricavare e' attrattivo anche per i privati. Diaz ha fatto notare che l'affondamento di una nave russa a Puerto Rico ha aumentato di 8 milioni di $ le entrate del settore turistico della zona prospiciente. " E tutto con una sola nave".

Per questo, in Venezuela, si studia la possibilita' di creare queste barriere artificiali per riscattare la monotonia tipica dei fondali sabbiosi costieri, oltretutto pregiudicati da decenni di pesca a strascico, fino a magari farli esplodere come nuova mecca turistica.

Tralasciando quest'ultimo pezzo, in cui sembra risaltare piu' la bramosia di arraffare i dollari del turista che la vera coscienza ambientalista, e che oltretutto per noi si tratta di un disco rotto gia' ascoltato fino alla noia, e' interessante notare come un paese del terzo mondo qual'e' alla fine il Venezuela non si faccia scrupoli nel risolvere drasticamente il problema della pesca a strascico individuandolo subito (e senza i leziosi giri di parole che si usano qui da noi) come il maggiore responsabile dello sfacelo del mare nazionale. Ancora piu' sorprendente e' il fatto che poi si tratti di un paese neosocialista, anzi: castrista, in cui logica vuole che le ragioni del lavoratore marittimo passino sopra le "quisquiglie" ecologiste... sembra il mondo al contrario: da noi questa casta e' intoccabile da qualsiasi governo si avvicendi, e anzi detta legge, programmi tv e volantini sulle sdraio, tutta farina di quel sacco, quando non prezzolano addirittura orde di disperati neolaureati in cerca di fortuna; in terra chavista, invece, nel giro di 5 mesi s'e' passati dal diktat ai fatti, ed ora le barche che prima violentavano il fondo marino sono andate a farne parte.

Il dibattito e' aperto, anche se l'idea di creare barriere antistrascico utilizzando i relitti, magari quelle carrette del mare sequestrate alla mafia dei migranti, a qualcuno :whistling: gli era gia`venuta da un pezzo.

Modificato da Rijkaardt
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Da noi è impossibile abolire lo strascico.

Non si riesce a fermare ciò che è già vietato :angry:

Per le carcasse, "magari", si riuscisse a recuperare un pò di litorale sabbioso e impedire lo strascico.

Anche le pietre di scarto delle cave sarebbero ottime e non necessiterebbero di "bonifica". Si impedirebbe la creazione di colline artificiali sulla terra, e, si creerebbero vere barriere sott'acqua (gettandole in modo sparso).

Troppi interessi di gente ...... :censored:

Ciao Gianpa

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Sono un po' interdetto sull'affondamento delle navi....

 

240 relitti rischiano di rendere il fondale una specie di sfasciacarrozze subacqueo.

???

Se opportunamente bonificate da olii, idrocarburi e materiali sintetici non bio-degradabili, qualsiasi tipo di rottame affondato sicuramente non arreca danni all'ecosistema marino. Anzi! Oltre a tutti gli aspetti benefici (e non solo per la fauna ittica, che già possiamo immaginare) già chiaramente sopra elencati da Ricky, sembra inoltre che il ferro ed i suoi ossidi facciano anche bene alle barriere coralline.

 

E poi, è meglio uno sfasciacarrozze subacqueo (e a quanto pare gli organismi marini non lo considerano tale...), o è meglio un deserto totale che si presta ad essere "arato" dalle strascicanti???

Modificato da g.doddis
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i relitti in genere sono affollati di vita sottomarina,certo che visto il paese da terzo mondo,senza offesa chiaramente,che un iniziativa ambientalista si riveli poi essere la copertura per scaricare magari bidoni di veleni chimici o radiattivi mi lascerebbe tutt'altro che stupito! <_>

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Ahò Riccà, dimmelo dove stà questo relitto russo a Puerto Rico, per annamelo a pescà :PB)

Melis ti do una notizia-bomba in esclusiva: il diving di Caraballeda ha affondato ieri mattina alle 6, zitto zitto, uno yacht a 30 metri, vicino a quello che sta a 20. ;)

 

E un'altra, ancora + sensazionale: alla Gavarra, stamattina con Manuel, ci abbiamo trovato una Guasa di 17 kgs :eek:

e non gli abbiamo tirato!! ;) Anzi gli abbiamo dato i balanos per i wahoos e se n'e' pure mangiato uno.

Domani ci torniamo con la macchina fotografica, cos¡ vedrai.

Coi chiari di luna che si vivono da queste parti dovrebbero farci santi, a me e Manuel. :angel:

 

Mi pare che l'aver proibito lo strascico in queste acque, per di piu' cosi vicine al porto della Guaira, stia gia' dando evidenti frutti...

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Da noi è impossibile abolire lo strascico.

Non si riesce a fermare ciò che è già vietato :angry:

Per le carcasse, "magari", si riuscisse a recuperare un pò di litorale sabbioso e impedire lo strascico.

Anche le pietre di scarto delle cave sarebbero ottime e non necessiterebbero di "bonifica". Si impedirebbe la creazione di colline artificiali sulla terra, e, si creerebbero vere barriere sott'acqua (gettandole in modo sparso).

Troppi interessi di gente ...... :censored:

Ciao Gianpa

 

 

Hai perfettamete ragione Gianpa, ad Apricena come ben sai hanno formato dei monti con le pietre di scarto, ma il problema è un'altro chi paga? Per portare le pietre delle cave al largo? così da creare un abitat diverso dal solito fondale sabbioso e desolato

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Da noi è impossibile abolire lo strascico.

Non si riesce a fermare ciò che è già vietato :angry:

Per le carcasse, "magari", si riuscisse a recuperare un pò di litorale sabbioso e impedire lo strascico.

Anche le pietre di scarto delle cave sarebbero ottime e non necessiterebbero di "bonifica". Si impedirebbe la creazione di colline artificiali sulla terra, e, si creerebbero vere barriere sott'acqua (gettandole in modo sparso).

Troppi interessi di gente ...... :censored:

Ciao Gianpa

 

 

Hai perfettamete ragione Gianpa, ad Apricena come ben sai hanno formato dei monti con le pietre di scarto, ma il problema è un'altro chi paga? Per portare le pietre delle cave al largo? così da creare un abitat diverso dal solito fondale sabbioso e desolato

 

Non è estremamente costoso, ogni Regione può affrontare la spesa.

Purtroppo c'è la Gang dei pescatori a strascico che boicotta ogni iniziativa e i politici sono molto più sensibili ai molti voti dei pescatori professionisti che ai pochi pescasub.

Spesso anche gli ambientalisti sono manovrati affinchè non si faccia nulla, con la scusa dell'inquinamento da carcasse, si impedisce di affondare relitti.

Ciao Gianpa

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Da noi è impossibile abolire lo strascico.

Non si riesce a fermare ciò che è già vietato :angry:

Per le carcasse, "magari", si riuscisse a recuperare un pò di litorale sabbioso e impedire lo strascico.

Anche le pietre di scarto delle cave sarebbero ottime e non necessiterebbero di "bonifica". Si impedirebbe la creazione di colline artificiali sulla terra, e, si creerebbero vere barriere sott'acqua (gettandole in modo sparso).

Troppi interessi di gente ...... :censored:

Ciao Gianpa

 

 

Hai perfettamete ragione Gianpa, ad Apricena come ben sai hanno formato dei monti con le pietre di scarto, ma il problema è un'altro chi paga? Per portare le pietre delle cave al largo? così da creare un abitat diverso dal solito fondale sabbioso e desolato

 

Non è estremamente costoso, ogni Regione può affrontare la spesa.

Purtroppo c'è la Gang dei pescatori a strascico che boicotta ogni iniziativa e i politici sono molto più sensibili ai molti voti dei pescatori professionisti che ai pochi pescasub.

Spesso anche gli ambientalisti sono manovrati affinchè non si faccia nulla, con la scusa dell'inquinamento da carcasse, si impedisce di affondare relitti.

Ciao Gianpa

 

Hai perfettamente ragione non ci avevo pensato

 

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Da noi hanno cercato di liberalizzare le licenze dei tassisti (che a me hanno ciucciato CINQUANTA euro dall'aeroporto di Fiumicino al porto di Fiumicino) e per poco non scoppia la rivoluzione. Se provano a minacciare di far fuori i pescherecci scoppia la quarta guerra punica!

Comunque resto convinto che lo strascico è una delle cause maggiori della distruzione dell'ecosistema marino.

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  • 5 anni dopo...

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