La vicenda del BAN deciso da FIPSAS ai danni delle attività agonistiche, sia nazionali che territoriali (organizzative e partecipative), correlate alla pesca in apnea in acque interne, si arricchisce di un nuovo capitolo.
Falliti i numerosi tentativi di confronto, per la verità tentati unilateralmente da alcune ASD della pesca in apnea, mentre la dirigenza federale non si è mai mostrata concretamente disponibile, arriva la richiesta che certifica una rottura ormai insanabile con il presidente Matteoli e tutto il Consiglio Federale.
Le motivazioni, a detta dei ricorrenti, sono dovute innanzitutto al fatto che la decisione sulla soppressione dell’attività agonistia della pesca subacquea in acque interne era materia di competenza dell’Assemble Federale: Il Consiglio quindi avrebbe violato l’art. 24 dello statuto federale.
Segue poi il rilievo per cui la soppressione di una attività agonistica che lo statuto impone di promuovere, viola gli articoli 1 e 2 dello stesso articolato. E infine, si imputa alla dirigenza federale di aver preso una decisione unilaterale in cui ai tesserati è stata impedita qualsivoglia forma di partecipazione al processo decisionale.
Sarebbe scorretto dire che la situazione si complica, in realtà questo atto formale rappresenta solo la certificazione istituzionale che i rapporti tra la dirigenza federale e una parte dei tesserati sono ormai irrimediabilmente compromessi; situazione peggiorata dal disinteresse con cui la pesca in apnea è stata trattata, e acuita dai deferimenti e dalle esautorazioni di questi mesi.
Staremo a vedere quali saranno gli effetti di questa “dichiarazione di guerra”: se è abbastanza improbabile che il deferimento si concretizzi, è sicuro che politicamente questo atto abbia generato un piccolo terremoto. Certo le opzioni non sono tante, ma ormai si tratta di una qustione di principio, un punto d’onore su cui i ricorrenti sembrano estremamente determitati ad andare avanti, portando la questione fino al CONI, se sarà necessario.
Un commento su “FIPSAS Gare Pesca Sub AI: Società Chiedono il Deferimento di Presidente e Consiglio Federale”
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