Brutte nuove all’orizzonte per tutti i tesserati della Fipia – Federazione Italiana Pesca In Apnea: nell’impossibilità legale di eleggere il nuovo consiglio direttivo, sia per mancanza di candidature che per assenza del numero legale dei soci, la squadra uscente gestirà solamente gli affari correnti della federazione e si vedrà costretta a non fornire più i suoi storici servizi.
Difficile dire se si tratta del tramonto di una esperienza in cui tanti avevano riposto grande fiducia, o solo di un periodo fisiologico che porterà al riassetto con uomini nuovi ed energie fresche. Di certo è l’ennesimo preoccupante segnale del cronico disinteresse della base verso tutto quello che riguarda la sua stessa tutela e sopravvivenza. A parole i pescatori sono bravissimi a smuovere le montagne ma poi, come si vede, quando serve l’impegno concreto si defilano tutti. In attesa di sviluppi non possiamo che augurare alla Fipia di ritrovare la sua dimensione, nella ferma convinzione che più voci ci sono a far valere di diritti della pesca in apnea e meglio è.