Con quattro prede valide di altrettante specie che gli hanno fruttato 9.610 punti il portoghese Jody Lot si è aggiudicato la prima frazione dell’EuroAfricano di Peniche sopravanzando di misura lo spagnolo David Primo, che ha portato al peso quattro prede di tre specie ed ha totalizzato 9.350 punti. Terzo il greco Manolis Giankos con tre prede per due specie e 6.920 punti. Primo ed unico classificato degli italiani è stato Nicola Smeraldi, che negli ultimi minuti di gara è riuscito a cogliere una spigola di circa 1,5 Kg scongiurando il cappotto triplo, toccato invece ai croati.
Nella classifica per Nazioni si è imposta la Spagna, seguita da Portogallo e Grecia. Ottava l’Italia.
Subito dopo il via abbiamo seguito un gruppo di concorrenti che si è diretto verso terra per tentare la sorte su una zona rocciosa solitamente ricca di prede, ma dopo uno o due tuffi un po’ tutti sono risaliti in gommone per dirigersi verso nord: le condizioni di visibilità erano critiche al punto da rendere impossibile l’azione di pesca.
Con stoica determinazione i concorrenti hanno proseguito la ricerca di prede in questa sorta di brodo primordiale, ma con scarsissimi risultati: per almeno un’ora non si è avuta notizia di alcuna cattura, ed anche in seguito le prede sono arrivate con il contagocce.
A metà gara la speranza era riposta nell’alta marea, che in questo tratto di Oceano tende a schiarire l’acqua e a spingere il pesce verso la costa: il picco era atteso per le 16 circa, quindi ci si attendeva un miglioramento delle condizioni – e un aumento del ritmo delle catture – nella seconda parte della competizione.
A mezz’ora dalla fine alcune squadre certamente favorite come l’Italia e la Croazia continuavano a non trovare il bandolo della matassa, mentre qua e là si effettuavano sporadiche catture di spigole, saraghi, cefali e tordi.
Le voci in circolazione sul campo di gara riferivano di carnieri con più prede solo per spagnoli, portoghesi e greci, mentre per gli altri si parlava di cappotto o una preda.
Al termine della competizione il gruppo ha fatto rientro al porto di Peniche risalendo un mare sferzato da raffiche di vento sostenuto da nord, che rendeva la navigazione piuttosto disagevole. All’arrivo si è avuta la consegna dei carnieri di fronte ad un folto pubblico, che ha assistito alla consegna di poche prede e diversi cavetti vuoti.
Da subito è apparso evidente che la lotta per la vittoria di giornata era ristretta a due, massimo tre atleti: salvo qualche bella preda, sottolineata dagli applausi dei presenti, i carnieri facevano pensare ad una gara di selezione, piuttosto che ad un campionato EuroAfricano!
Al termine delle operazioni di consegna dei carnieri gli atleti si sono rifocillati con un pasto caldo predisposto dall’organizzazione e poi, finalmente, si è proceduto con la pesatura, con i risultati illustrati nell’incipit di questa cronaca.
Per la giornata conclusiva è previsto un peggioramento del tempo, con ulteriore rinforzo del vento dai quadranti settentrionali, che potrebbe raggiungere i trenta nodi. Voci attendibili ci hanno dato per certa o quasi la scelta del campo di riserva, che abbraccia il promontorio di Peniche ed è esposto in buona parte ai venti da nord. Se queste voci fossero confermate, gli atleti si troverebbero costretti a concentrarsi nella zona più ridossata, dalle dimensioni decisamente limitate.
I nostri inviati seguiranno lo svolgimento della competizione fornendo aggiornamenti in diretta sul forum, mentre nel pomeriggio provvederemo a trasmettere in diretta video la pesatura che proclamerà il campione EuroAfricano 2011.
Classifica individuale prima giornata
Classifica a squadre prima giornata