Quarto è Nicola Smeraldi, Team Salvimar: due prove all’insegna della regolarità lo premiano con una qualificazione pienamente meritata.
Al quinto posto finale troviamo Arrigo, che dopo il cappotto di ieri si è distinto per la cattura di un’unica preda di quelle che contano: un dentice di oltre 1,8 Kg, che da solo gli permette di risalire la classifica fino a giungere nei pressi del podio.
Sesto lo spezzino Marco Gaggini, che riscatta il cappotto di ieri con una prova che gli frutta 54,4 punti percentuale: con lo schiacciamento della classifica di ieri procurato dal carnierone di Petrollini, gli bastano per l’agognata qualificazione. A seguire c’è Paolo Petri, anch’egli non classificato nella prima prova: oggi ha fatto una bella pescata, e alcune prede gli sono state scartate per pochi grammi, tanto che il pubblico, all’ennesimo scarto, gli ha dedicato un sentito applauso. Il giovane triestino Andrea Cernuta riesce a portare anche oggi prede valide alla bilancia e la sua regolarità viene ripagata con la qualificazione, al pari di quanto accade a Maurizio Girolami, nono classificato. Chiudono la lista degli unidici promossi i due atleti Omer d’Onofrio e Sperandio, ed anche per loro la qualificazione si spiega con la regolarità: tutti gli atleti che hanno preso almeno una preda valida in tutte e due le prove sono risultati qualificati.
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