Cancellati i CMAS World Games 2011 in Colombia

Dopo mesi di tentennamenti, conferme, smentite e continui rinvii, è arrivata la notizia ufficiale della cancellazione della seconda edizione dei CMAS World Games, programmati nella seconda metà di Agosto in Colombia, a Neiva per le prove in piscina e a San Andres per quelle in acque libere.

Coinvolti apnea e np ma anche rugby e hockey sub - Foto: T. Rizzi

Di seguito riportiamo la traduzione della lettera inviata dal Segretario Generale CMAS all’organizzazione colombiana

Oggetto: conclusione del contratto del 30 Settembre 2009

Stimato Governatore, Eccellenza,
Mi duole comunicarle che il contratto per l’organizzazione dei II CMAS World Games a Neiva e San Andres, Colombia, è concluso e annullato.
Il documento, firmato nel 2009 tra noi, sanciva con precisione i doveri delle due parti. La parte colombiana ad oggi non ha rispettato alcuno dei propri obblighi basilari – come la piscina per i giochi, il programma dettagliato e l’orario accettato e inviato alle federazioni o il pagamento in tempo utile del diritto di organizzazione – nonostante che il Consiglio di Amministrazione della CMAS abbia appoggiato la parte colombiana con tre rinvii.
La Confederazione ha dedicato molto tempo, sforzo e denaro all’organizzazione dei Giochi, offrendo tutta la propria esperienza, contatti e buona volontà perché gli sforzi organizzativi trovassero esito. Sfortunatamente la nostra assistenza, la nostra comprensione e aiuto non hanno riscosso il giusto risultato da parte vostra.
A causa di tutti i ritardi, il Consiglio di Amministrazione della CMAS, nella sua riunione del 27 Novembre 2010, ha fissato il 31 Gennaio come termine ultimo per il rispetto di tutti gli obblighi contrattuali, incluso il pagamento del diritto di organizzare i Giochi.
Abbiamo dovuto fare ciò nell’interesse degli sport subacquei mondiali e per salvare in qualche modo i campionati mondiali 2011. Questa data era il punto finale di non ritorno.
Sfortunatamente, fino ad oggi il pagamento non è apparso nei nostri conti bancari ufficiali, quindi mi vedo costretto a seguire le istruzioni del Consiglio di Amministrazione e dichiaro i II CMAS World Games ufficialmente annullati.
Naturalmente tutte le conseguenze sportive, politiche, economiche e legali sono responsabilità della parte colombiana.
Come convenuto stiamo informando le parti interessate dalla decisione della CMAS, includendo gli organi che controllano le attività sportive internazionali.

Cordialmente

Alessandro Zerbi
Segretario Generale

La Colombia è una nazione leader nel pinnato - Foto: N. Negrello

Nei mesi scorsi, come detto, molti erano stati i dubbi sulla reale capacità della Colombia di organizzare un evento di tale portata, ed in particolare le perplessità vertevano sulla scelta di Neiva come città ospitante la manifestazione. La località, infatti, benché nel 2008 avesse già accolto i Campionati Mondiali Giovanili di nuoto pinnato, a molti non sembrava idonea soprattutto per questioni logistiche. Distante dalla capitale Bogotà e anche dalle più importanti città come Cali e Medellin, meno fornita per quanto riguarda trasporti e servizi, la capitale del dipartimento di Huila aveva da subito creato non pochi malumori e qualche polemica riguardo i dubbi criteri che avevano portato alla decisione, polemiche peraltro provenienti dalla Colombia stessa, tant’è che la scorsa estate le istituzioni di Medellin si erano arrogate il diritto di organizzare i Giochi, scavalcando la CMAS stessa che si era vista costretta a ristabilire l’ordine.
Ulteriori problemi erano legati alla notevole distanza tra la sede delle gare in piscina, Neiva appunto, e quella delle prove in acque libere, l’isola caraibica di San Andres. Oltre alla distanza e ai tempi di trasferimento, molte sono state le federazioni a storcere il naso contro i preventivi di costo di una trasferta così impegnativa.
In realtà però, come si evince dalla lettera qui sopra, la vera ed unica discriminante per l’annullamento dei Giochi è stato il mancato pagamento da parte dell’organizzazione colombiana degli oneri dovuti alla CMAS per il diritto di ospitare i Giochi.

A Bari unica edizione finora riuscita - Foto: T. Rizzi

La decisione di oggi non arriva pertanto troppo a sorpresa, benché appena due settimane fa la CMAS stessa avesse ufficializzato il calendario agonistico 2011, comprendendo anche i World Games in Colombia.
Si ripresenta così il problema già verificatosi nel 2009 dopo la cancellazione degli stessi Giochi allora in programma in Tunisia: in soli sei mesi circa di tempo non appare infatti possibile spostare l’organizzazione completa in un altro paese ed è pertanto molto più probabile lo svolgimento dei Campionati Mondiali singoli di ogni disciplina.
Benché in via del tutto ufficiosa, per il nuoto pinnato pare sia stata avanzata una candidatura da parte della Grecia e di Atene che vanta una lunga tradizione e potrebbe addirittura mettere sul piatto gli impianti utilizzati per le Olimpiadi del 2006.
Per il rugby subacqueo si parla invece dell’Olanda, per l’hockey del Portogallo, mentre ancora non si hanno notizie a proposito dell’apnea.

Sicuramente per la CMAS si tratta di un duro colpo, il secondo dopo il già citato annullamento dei Giochi nel 2009. Una formula, quella dei CMAS World Games, che dopo il buon successo della prima edizione a Bari nel 2007 non ha avuto fortuna, causando non poche difficoltà sia a livello politico che sportivo, con atleti e tecnici continuamente costretti a rivedere la programmazione.
Se la Colombia non sancirà il definitivo tramonto del sogno di rendere i Giochi un evento regolare e itinerante, c’è da augurarsi che in futuro anche la dirigenza della Confederazione sappia assumersi la responsabilità delle proprie scelte che negli ultimi anni l’hanno vista assegnare l’organizzazione a paesi e federazioni sicuramente non preparate, causando un pericoloso danno d’immagine oltre che economico, entrambi ambiti su cui la CMAS non può permettersi ulteriori passi falsi.

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